Salvini difende la famiglia naturale: “Via dai moduli genitore 1 – 2, tornano madre-padre”

“Mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell’Interno, sui moduli per la carta d’identità elettronica c’erano “genitore 1” e “genitore 2”. Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione “madre” e “padre”. È una piccolo segnale ma farò tutto quello che è possibile e che è previsto dalla Costituzione. Difenderemo la famiglia naturale fondata sull’unione tra un uomo e una donna”. Così il Ministro dell’interno Matteo Salvini in un’intervista al giornale cattolico on line La Nuova Bussola Quotidiana.

Sulla questione della trascrizione dei matrimoni gay Salvini ricorda nell’intervista “di avere chiesto un parere all’avvocatura di Stato e ho dato indicazione ai prefetti di ricorrere. La mia posizione è fermamente contraria”. “Quella tra Lega e 5 Stelle è un’alleanza nata in maniera particolare: movimenti diversi, storie diverse, culture diverse -aggiunge Salvini riferendosi in particolare ai temi etici- È un’alleanza di cui sono pienamente soddisfatto, che rifarei domattina, con un contratto di governo che su alcuni temi sensibili non ha scritto nulla perché abbiamo posizioni diverse.

La Lega è per la libertà di educazione, per il diritto alla vita, per la difesa della famiglia naturale. Ma siccome i nostri alleati su questo non sempre la pensano come noi, accontentiamoci che non vengano fatti altri danni. In certi campi meglio non fare niente che fare danni.

Poi nella suddivisione del governo, abbiamo scelto il ministero della Famiglia e della disabilità; il ministero dell’Interno, che si occupa anche di discriminazioni e tematiche gender; il ministero dell’Istruzione per dare una chiara impronta alla libertà di educazione e al rispetto di alcuni princìpi”.

“L’obiettivo che mi pongo da qui fino a fine governo è introdurre il concetto di quoziente familiare, in modo da premiare la natalità e la scommessa sul futuro. Intanto il primo obiettivo è sostenere la parte produttiva attraverso un abbassamento delle tasse: se già riusciamo ad aiutare le partite Iva, i produttori, i commercianti, gli artigiani, i piccoli imprenditori, è un primo passo. Anche loro sono padri e sono madri, un euro di tassa in meno è un euro in più per i figli”, dice ancora il ministro nell’intervista al giornale cattolico online, La Nuova Bussola Quotidiana, in cui si impegna a promuovere una nuova politica fiscale. Certo, spiega, l’intervento “non è risolutivo. L’obiettivo – come dicevo – è quello di rendere il nucleo familiare un soggetto fiscalmente riconosciuto. Però già per il 2018 l’obiettivo è ridurre le tasse a un bel po’ di gente e questo sarà mantenuto”.

Sempre nell’intervista il ministro Salvini aggiunte: “Sto seriamente pensando di creare una consulta per l’Islam anche perché ci sono realtà islamiche propositive che vedono nella Lega un punto di riferimento”. Sul velo integrale precisa che “in effetti la legge c’è già, in Regione Lombardia l’abbiamo ribadita all’interno degli ospedali e dei locali pubblici. Però aldilà dei motivi di sicurezza, che sono sacrosanti, c’è anche un motivo culturale perché il velo integrale è una forma di sopraffazione sulla donna che è inaccettabile”.




ORRORE A COSENZA, SOFFOCATA UNA BIMBA DI 7 MESI: FERMATA LA MADRE

Redazione Cronache

É accusata di omicidio volontario Giovanna Leonetti, biologa di 37 anni che avrebbe ucciso la figlia Marianna di 7 mesi soffocandola con un cuscino per poi, dopo essersi resa conto di quanto accaduto, tentare di togliersi la vita ingerendo dei barbiturici. La donna è stata fermata in nottata dai Carabinieri, che le hanno notificato un decreto emesso dal pm della Procura di Cosenza.

É accaduto in uno stabile del centro storico della città. Erano circa le 13 quando, nell'edificio di tre piani in via Molinella, una traversa di corso Mazzini, il salotto buono di Cosenza, in cui la donna viveva con la piccola e il marito Francesco Luberto, avvocato di 41 anni, si è materializzato un dramma destinato a sconvolgere con la forza di uno tsunami la vita di questa coppia di professionisti. A trovare il corpo della piccola é stato il padre, al suo rientro a casa. Ed è stato lui a dare l'allarme al servizio di emergenza 118. L'uomo ha poi trovato la moglie seduta su una poltrona, dopo essere stata colta da malore, con accanto, sul pavimento, una confezione vuota di barbiturici. I sanitari, chiamati dal padre della neonata, dopo avere praticato i primi interventi, non sono però riusciti a scongiurare il peggio e la bimba è arrivata esanime al pronto soccorso dell'ospedale dell'Annunziata. Nello stesso nosocomio è stata portata, in stato confusionale, anche la madre, che adesso è piantonata in corsia dai carabinieri. Al momento della tragedia Giovanna Leonetti e la bambina si trovavano al primo piano dell'edificio. In casa, al terzo piano, c'erano anche la nonna della piccola insieme alla sua badante. Successivamente è sopraggiunto il padre della bambina. Tutte le persone presenti nell'abitazione sono state sentite dal pm della Procura della Repubblica di Cosenza, titolare dell'inchiesta. Nell'immediatezza, inoltre, gli esperti dei carabinieri hanno effettuato un sopralluogo nella casa rilevando gli elementi di interesse investigativo da riferire al magistrato. La domanda che tutti, tra gli amici e i conoscenti della coppia, si pongono adesso, dopo che la notizia si è diffusa, provocando incredulità e sgomento, è come sia potuto accadere tutto questo. Soltanto le indagini dei carabinieri potranno sciogliere tutti gli interrogativi che gravano su questa vicenda. Quel che è emerso, comunque, al momento, è che Giovanna Leonetti, da un po' di tempo, diceva di essere stanca per il fatto che la notte la bambina non la faceva dormire. Questo, almeno, è quanto ha riferito un'amica della donna che aveva raccolto direttamente le sue lamentele parlando con lei nel laboratorio di analisi cliniche in cui la mamma di Marianna lavora. "Sono proprio esasperata – avrebbe confidato all'amica – perché Marianna non mi fa dormire la notte. Non so come fare per questo". Poi, la tragedia.