Macerata, ragazza fatta a pezzi: nuovo indagato nel mirino della Procura

MACERATA – C’è un nuovo indagato per la morte di Pamela Mastropietro, la 18enne scomparsa da una comunità di recupero nel Maceratese e il cui cadavere fatto a pezzi è stato ritrovato in due valigie. Per ora l’uomo, amico di Oseghale Innocent, il nigeriano di 29 anni fermato per il presunto delitto, è accusato soltanto di concorso in spaccio di droga. Le indagini dovranno stabilire le sue responsabilità e se e come abbia aiutato Oseghale.

Oseghale Innocent, secondo il Corriere della Sera, avrebbe accompagnato Pamela per comprare una dose di eroina da un altro pusher

È questo lo spacciatore finito nel mirino degli investigatori. La ragazza salì poi in casa del nigeriano. Restano da chiarire ancora molti dubbi sul decesso. Pamela, e questo l’autopsia non lo esclude, potrebbe essere morta per overdose, come sostiene Oseghale. Quest’ultimo ha raccontato ai magistrati di aver perso la testa dopo aver visto la ragazza senza vita. Ha quindi sezionato il cadavere e comprato candeggina per pulire. Forse è stato aiutato da qualcuno, è il sospetto degli investigatori.




Macerata, mezzogiorno di fuoco: è tutta colpa di Salvini?

Chi pensa di ridurre l’episodio gravissimo del giovane Traini ad un rigurgito fascista, si sbaglia di grosso. Ventotto anni, armato di ‘una pistola semiautomatica di produzione straniera’, come recita il rapporto dei Carabinieri che l’hanno arrestato, e di due caricatori, che si suppone abbia scaricato nel suo raid anti-immigrati, già candidato per la Lega alle comunali di Corridonia del 2017, nelle quali non racimolò neanche un solo voto, allontanato dalla palestra che frequentava a causa delle sue posizioni estremiste, un dente di lupo – simbolo di Terza Posizione, movimento neo fascista fondato da Roberto Fiore, attualmente leader di Forza Nuova – tatuato sul sopracciglio destro, il giovane Luca Traini ha dato luogo nella giornata di ieri ad una corsa della morte per le strade di Macerata.

Lui stesso riferisce che la scintilla è scattata quando per radio ha sentito per l’ennesima volta parlare della morte della diciottenne Pamela Mastropietro, e soprattutto dei particolari dello smembramento del corpo della ragazza, chiusa in due trolley e gettata lungo una strada di campagna a Pollenza, vicino a Macerata. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, nella mente di una persona che non aveva mai fatto mistero delle proprie idee xenofobe. A questo punto – è sempre Traini che parla – avrebbe rinunciato ad andare nella palestra in cui si stava recando, sarebbe tornato a casa, avrebbe aperto la cassaforte, preso la sua pistola, regolarmente detenuta, e sarebbe partito, prendendo di mira i luoghi dello spaccio. Alcuni colpi sono stati anche sparati contro la vetrina della sede del PD, responsabile, a sentir lui, dell’immigrazione incontrollata che l’Italia sta subendo da anni.

Si è fatto catturare dai Carabinieri, intervenuti con prontezza, a cui ha fatto il saluto romano, avvolto dalla bandiera tricolore, lasciandosi poi docilmente ammanettare. È chiaro che non si può giustificare un gesto simile, se non riconducendolo ad una mente squilibrata: tutti gli estremismi vanno condannati. Ma è altrettanto chiaro che questa reazione – perché di tale si tratta – è soltanto la punta dell’iceberg di una situazione che gli Italiani stanno subendo da troppi anni, e che ha il suo inizio dal governo Monti.

Le manovre del primo governo tecnico hanno ridotto l’Italia in povertà, colpendo, fra l’altro, il mercato immobiliare, vera colonna portante dell’economia nazionale. La politica portata successivamente avanti da un Renzi troppe volte inadempiente nei confronti delle sue sue stesse promesse; il non aver dato ascolto alla voce dei cittadini, troppe volte insultati a torto con la definizione di ‘populisti’, al punto che oggi il populismo sembra essere la radice di tutti i mali; l’aver coniato un altro termine usato in senso dispregiativo, ‘sovranisti’, riferito a chi vorrebbe maggior rispetto per la propria nazione nei confronti di un’Europa mal sopportata, le cui incongruenze sono sotto gli occhi di tutti; l’immigrazione selvaggia imposta a tutta la nazione, insieme alle elargizioni nei confronti di ‘migranti’ – nuovo termine coniato ad hoc per sostituire quello più appropriato di ‘clandestini’ – troppo spesso ingrati e prepotenti: “Cibo no buono, non c’è la televisione, vogliamo più soldi”, a fronte di Italiani costretti dall’effetto deleterio delle iniziative del governo a vivere sotto i ponti; stupri, omicidi, spaccio di droga, aggressioni a Polizia, Carabinieri, controllori dei treni e dei mezzi pubblici, commessi da quei viaggiatori dei barconi che pensano di avere tutti i diritti; mezzi pubblici sui quali nessuno paga il biglietto, e non c’è chi possa costringere nessuno farlo; zone delle nostre città trasformate in ghetti di fatto, in cui la prepotenza di pochi impone la legge delle giungla; giovanotti di settanta-ottanta chili bene in salute che girano per le nostre città in gruppi, provvisti di smartphone e auricolari, a fronte di immagini desolanti – tese a raccogliere denaro – che passano in TV di bambini africani che muoiono di fame: eccetera eccetera. Tutto questo ha suscitato un sentimento di repulsione nei confronti di un viso dal colore scuro, comunque sia.

Qualcuno ha indicato Salvini e la Lega come responsabili morali di questa sparatoria

Noi diciamo che Salvini ha soltanto denunciato una situazione che sta sfuggendo di mano all’autorità costituita, rifiutando quel buonismo ipocrita che sembra essere tanto di moda specialmente nei nuovi ‘talk show’ della mutua così frequenti in RAI, costruiti per orientare l’opinione di un popolo che troppe volte s’è fatto suggestionare dalle parole di un Renzi marinaio. E che oggi ancora pontifica dai pulpiti elettorali, mentre i Tiggì della RAI gli offrono ogni volta non un piccolo servizio relativo alla notizia, ma un lungo monologo con domande concordate, in apertura, come fosse una tribuna elettorale: alla faccia della ‘par condicio’ di infelice memoria.

Non si tratta quindi soltanto di un rigurgito fascista, come ad alcuni fa comodo sentenziare, perché in esso è implicita la condanna anche penale di un periodo che per legge non può essere riesumato. Consigliamo poi a Roberto Saviano, se vuole assumere il ruolo di accusatore, di mettersi in gioco entrando in politica. Troppo comoda è la posizione di chi può attaccare chicchessia, – in questo caso Salvini – forte della sua passata reputazione di anti-camorra, posizione che ancora oggi gli porta non pochi vantaggi economici con poca fatica. L’Europa sta stretta a molti, in questo paese, ed è quella che oggi condiziona le scelte dei nostri politici, per qualsiasi motivo: ma non certo per l’interesse dei cittadini, vessati da troppe tasse – nonostante i proclami contrari: chi fa i conti tutti i giorno con la spesa lo sa bene – con troppe pensioni troppo basse, dovendo sopportare il sopruso delle pensioni d’oro e dei vitalizi intoccabili perchè ‘diritti acquisiti’, vittime di sprechi istituzionali, di aumento incontrollato e progressivo del debito pubblico, di numerose ingiustizie sociali quotidiane. Non per nulla abbiamo già scritto su queste colonne che la classe politica attuale è decisamente la peggiore, dal 1948 ad oggi, al punto da far dubitare del fatto che il nostro sia uno Stato democratico: e che ‘Democratico’ sia solo un aggettivo senza senso appiccicato al ‘Partito’ di Renzi pe confondere il prossimo. Se noi diciamo ‘prima gli Italiani’, non commettiamo un reato, né bestemmiamo: ci sembra sacrosanto pensare prima a chi è più vicino, a chi a noi è più ‘prossimo’, alla nostra famiglia, ai nostri figli. E se l’Europa, tanto decantata e desiderata anche da una riesumata Bonino, piace tanto ad alcuni, bene, che vadano fuori da un’Italia che non è dello stesso parere. La pace sociale non conquista imponendola dall’alto per convenienze che con la nazione non hanno nulla a che fare, come il bilancio delle banche che ormai comandano in Europa e nel mondo.

L’episodio di Macerata, gravissimo e condannabile, ha tuttavia scoperchiato un vaso di Pandora che bisogna considerare con molta attenzione, senza relegarlo a semplice reato razzista e xenofobo. Se la situazione dovesse continuare in questo senso, la pressione sociale aumenterebbe, e gli episodi come questo troverebbero numerosi e facili emulatori. L’assassino della giovane fatta a pezzi era uno spacciatore clandestino, già condannato e scarcerato, e avrebbe dovuto stare in galera o al suo paese: vogliamo anche di questo dare la colpa a Salvini?

Roberto Ragone

 




Macerata: l’ex candidato della Lega Luca Traini semina il panico e spara a quattro stranieri. Poi fa il saluto fascista

MACERATA – A Macerata spari e paura nella mattinata di oggi: una serie di colpi di arma da fuoco sono stati esplosi da un’auto in corsa in città provocando il ferimento di sei persone, tutti stranieri. Un uomo è stato fermato dai carabinieri e portato in caserma: si chiama Luca Traini, 28 anni, ha la testa rasata, è incensurato e originario delle Marche. Quando è stato bloccato ha fatto il saluto fascista.

Luca Traini era stato candidato alle elezioni amministrative del 2017 a Corridonia, nelle Marche, con la Lega Nord. In un manifesto elettorale, Traini appare insieme al candidato sindaco della Lega Nord per Corridonia, Luigi Baldassarri che presenta la sua nuova squadra. Si tratta della tornata elettorale del 11 giugno scorso. Nel programma, anche il “controllo degli extracomunitari”.

Al di là della candidatura della Lega, Traini ha posizioni di estrema destra. Sulla tempia destra ha un tatuaggio con il simbolo di Terza posizione, movimento neofascista eversivo fondato negli anni 70 da Roberto Fiore, oggi leader di Forza Nuova. Il simbolo ha origine da un simbolo tedesco e fu adottata come emblema dalla pnzer division “Das Reich” delle Ss naziste

Intanto perquisizioni nella casa di Luca Traini. Gli investigatori stanno cercando elementi utili alle indagini.

I colpi di pistola sono partiti da un’Alfa Romeo 147 nera – a bordo della quale era Traini – che si spostava per le vie della città, sparando e terrorizzando i cittadini. L’uomo, una volta bloccato, è sceso dall’auto, si è tolto il giubbetto, ha indossato una bandiera tricolore sulle spalle, salendo sui gradini del Monumento. Si è poi girato verso la piazza, ha fatto il saluto fascista. Poi sono arrivati i carabinieri, ha ammesso le proprie responsabilità e non ha opposto resistenza. A bordo dell’auto la pistola, una tuta mimetica, piume bianche.




Macerata, è di Pamela Mastropietro il corpo smembrato e stipato in 2 trolley

MACERATA – Il corpo smembrato rinvenuto stamane dentro due trolley abbandonati nelle campagne di Pollenza è quello di Pamela Mastropietro, la 18enne allontanatasi volontariamente il 29 gennaio dalla comunità di recupero “Pars” di Corridonia, di cui era ospite. Questa la conclusione a cui sono giunti i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Macerata, dopo la prima ispezione del medico legale intervenuto e in base alle iniziali risultanze info-investigative.

Le valige abbandonate in un fosso erano state notate da un passante, non lontano dal cancello di una villetta in via dell’Industria. Pensando che si trattasse di droga o di refurtiva ha chiamato i carabinieri, che hanno fatto la macabra scoperta. Tutta l’area è stata immediatamente interdetta.

Scappata con poche cose

La 18enne Pamela Mastropietro era originaria di Roma ed era arrivata a Corridonia da poche settimane; quando è scappata dalla comunità, aveva lasciato sia il telefonino che i documenti. Con sè si era portata solo un trolley con alcuni effetti personali. Non era la prima volta che la ragazza tentava la fuga da strutture di ricovero.




Tolentino, Pittrice scomparsa: nuovo sopralluogo Ris

TOLENTINO (MACERATA) – I carabinieri del Ris, che ieri avevano prelevato a Giulianova i campioni di terriccio e polvere presenti sulle gomme e sui tappetini della Fiat 600 di Giuseppe Santoleri, oggi sono stati impegnati per molte ore in una nuova ispezione in tutta l’area in contrada Pianarucci a Tolentino, in cui il 10 novembre scorso è stato trovato il cadavere di Renata Rapposelli, la pittrice 64enne scomparsa il 9 ottobre, ex moglie di Santoleri.

Hanno prelevato, in diverse postazioni, sabbia e terriccio, ma anche fango che ora saranno affidati al geologo Eva Sacchi, maggiore dei Carabinieri del Ris, che dovrà confrontare i campioni prelevati oggi con quelli trovati nell’utilitaria di Santoleri, per accertare l’eventuale presenza dell’auto nel luogo del ritrovamento del cadavere.

L’uomo e il figlio Simone sono indagati dalla Procura di Ancona per omicidio e occultamento di cadavere.

Erano presenti al sopralluogo il difensore degli indagati, avv. Gianluca Carradori con il consulente della difesa Ezio Denti.




Macerata, albanese prende a martellate la compagna. Gravissima

MACERATA – E’ ricoverata in ospedale a Macerata in gravissime condizioni una donna albanese aggredita ieri notte dal compagno, un connazionale di 55 anni, che prima ha cercato di investirla con l’auto, poi l’ha colpita alla testa con un martello e una chiave a triangolo. L’uomo, Besnik Habiraj, 55 anni, è stato poi arrestato dalla polizia dopo che alcuni testimoni hanno dato l’allarme al 113. Il fatto è avvenuto a Piane di Potenza di Montecassiano, nei pressi della discoteca Liolà. La donna ha profonde lesioni alla testa e al volto. Il compagno è in stato di fermo con l’accusa di tentato omicidio.




MACERATA: RAGAZZO MUORE DURANTE PARTITA DI RUGBY

di Angelo Barraco
Macerata
– Un ragazzo, Elia Longarini, di soli 12 anni è morto mentre giocava a Rugby. Il ragazzo, mentre giocava si è sentito male e ha chiesto di essere sostituito, il ragazzo ha accusato dei dolori all’addome, poco dopo si è accasciato per terra e si è spento. Sono intervenuti immediatamente i soccorritori del 118, ma ogni tentativo di rianimare il ragazzo è stato vano. A bordo campo erano presenti anche  due medici che gli hanno praticato il massaggio cardiaco, hanno tentato anche la rianimazione con defribillatori ma a nulla purtroppo è servito. Matteo Moretta, responsabile della comunicazione della Amatori Rugby Macerata dichiara in merito a quanto accaduto: “Elia Longarini era regolarmente iscritto alla Amatori Rugby under 14 con un certificato medico di idoneità agonistica, A bordo campo c'erano due medici che gli hanno prestato le prime cure: il defibrillatore era in campo, e regolarmente funzionante. Purtroppo è successo l'imponderabile”. Sul corpo di Elia verrà disposta l’autopsia per chiarire le cause del decesso.