MACCARESE IMPIANTO BIOGAS. LETTERA AL PRESIDENTE DELL'AMA: 5 MOTIVI PER RITIRARE IL PROGETTO

Redazione

Maccarese (RM) – Sulla questione dell'impainto di biogas il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino scrive una lettera aperta al Presidente dell'AMA Piergiorgio Benvenuti   chiedendo di ritirare il progetto  per "5 ottime ed inconfutabili ragioni".

Di seguito riceviamo e pubblichiamo la lettera del Comitato Rifiuti Zero di Fiumicino

"Egregio Presidente Benvenuti,
ci riferiamo al progetto di impianto a biogas con annessa centrale termoelettrica e depuratore che AMA intende localizzare a Maccarese in Via dell’Olmazzeto; senza tanti giri di parole, dopo aver attentamente esaminato il progetto, chiediamo che AMA proceda con il ritiro della domanda di autorizzazione di questo impianto per i seguenti motivi:

1.    E’ un progetto inaccettabile dal punto di vista ambientale e paesaggistico per la localizzazione all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale, in un territorio ricco di vincoli ambientali ed archeologici, come ben espresso nel parere negativo irrevocabile delle strutture del Ministero del Beni Culturali, nel parere negativo della Regione Lazio area Urbanistica, nel parere negativo dell’Amministrazione di Fiumicino anche nella veste di Ente Gestore della Riserva Naturale;
2.    E’ un progetto inaccettabile dal punto di vista dell’inquinamento dell’aria che produrrà nel circondario, testimoniato sia dai nostri studi, ma soprattutto dal parere negativo dei Medici per l’Ambiente (ISDE Alto Lazio) e per le perplessità che anche la Regione Lazio Area VIA ha formalizzato;
3.    E’ un progetto industriale costoso, circa 63 Milioni di Euro, costi che in grande parte sono assorbiti da opere propedeutiche all’impianto in se stesso (che tratterà al massimo 108.000 tonn/anno di organico), parliamo di consolidamento di strutture pesanti su terreni che fino a qualche decennio fa erano parte di una palude, della necessità di costruire un depuratore vista la grande mole di acqua in circolo, della necessità di un adeguamento strutturale ed importante della rete fognaria. Ma lo consideriamo anche un investimento sbagliato, visto che 63 Milioni di Euro sono sufficienti e probabilmente in eccesso per costruire tutta l’impiantistica aerobica necessaria al trattamento di tutto  l’organico prodotto a Roma nell’ambito degli obiettivi di differenziata presenti nel piano per Roma nei prossimi 2 anni. In un momento di ristrettezze per il paese (non parliamo dei bilanci dell’AMA per carità divina), è un progetto faraonico (3° impianto per dimensioni in Italia, 1° impianto per dimensione nel Centro Nord) che nessuno si può permettere;
4.    E’ un progetto che la stragrande maggioranza delle forze politiche di Fiumicino ha già bocciato, verificate le dichiarazioni pubbliche, ma soprattutto gli atti formali dall’attuale maggioranza visto il parere contrario molto articolato espresso in Conferenza dei Servizi, visto l’adeguamento del regolamento di igiene e sanità sulle distanze minime tra abitazioni ed impianti insalubri definite in 1000m dalle case sparse e 2000m dai Centri Abitati e dagli edifici pubblici (l’impianto sarebbe posizionato a poco più di 200m dalla prima casa abitata ed a circa 600m dal limitare dell’abitato di Torrimpietra. Il progetto è stato inoltre bocciato sonoramente anche dalle forze politiche attualmente all’opposizione. Chiunque amministrerà questi territori a valle della tornata elettorale si opporrà al progetto;
5.    E’ un progetto che tutti i Cittadini contrasteranno fino all’ultimo sia a livello della protesta di piazza sia a livello dell’azione legale; siamo pronti a proporre ricorso al TAR non appena il progetto venisse autorizzato. Non è possibile, per nessuno, imporre progetti di impianti potenzialmente nocivi, soprattutto sbagliati, alle popolazioni (circa 14.000 abitanti nel circondario), progetti che negano gli indirizzi di sviluppo che il territorio di Fiumicino si è dato mediante le funzioni politico-amministrative deputate e democraticamente elette.

Confidiamo quindi nel buon senso, Suo personale, ma anche della Società che rappresenta, peraltro Società a capitale pubblico. Noi Cittadini non abbiamo lottato per un anno interno contro l’ipotesi di discarica e/o inceneritore a Pizzo del Prete ed a favore di un ciclo sostenibile per la gestione dei rifiuti, per poi ritrovarci un mega impianto nocivo a Maccarese; che sia chiaro.

Fiumicino 25 Marzo 2013                        Comitato Rifiuti Zero Fiumicino"

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FIUMICINO, CENTRALE BIOGAS: IL COMITATO RIFIUTI ZERO: "AVVIARE UN MONITORAGGIO SERIO SU TUTTO IL TERRITORIO"

Redazione

Fiumicino (RM) – "Ma siamo veramente tutti contro il biogas a Fiumicino? E' la domanda che ci poniamo sempre più spesso perchè temiamo che fra tanti confusi "No al Biogas" dichiarati nelle ultime giornate da Amministratori e Politici, venga poi fuori un bell'impianto. – Dichiara il portavoce del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino –
Siamo preoccupati – prosegue il portavoce –  perchè i nostri politici potrebbero spostare l'attenzione su come e dove realizzarlo, con quali garanzie tecniche e di compensazione, trascurando il motivo primo per cui il biogas, od altro genere di impianto di trattamento dei rifiuti, non debba essere realizzato;  infatti si dimenticano tutti, chi più chi meno, che qui a Fiumicino l'inquinamento è già ai limiti di guardia, che non è possibile tollerare ed accettare altro.

Lo stiamo ripetendo da mesi che l'unica cosa che serve a questo comune è bloccare la costruzione di nuovi impianti fonte di possibile ulteriore inquinamento e avviare un monitoraggio serio su tutto il territorio! Pensano davvero i nostri amministratori, ed in primis il Sindaco che è per legge il garante della salute pubblica, che l'aeroporto Leonardo da Vinci sia un polmone verde? O che la vicina Valle Galeria con tutti gli impianti che ospita a partire dalla più grande discarica d'Europa non abbia avuto alcuna influenza da trent'anni a questa parte sul nostro territorio? O che le polveri tossiche della centrale a carbone di Civitavecchia si fermino sul confine comunale?  Per questo da subito abbiamo detto no al Biogas a Maccarese, non solo perchè è in Riserva, non solo perchè è a ridosso di centri abitati, non solo perchè avrebbe dimensioni esagerate rispetto alle reali necessità del nostro comune! Abbiamo detto no perché, come riportato su documenti ufficiali di Regione e Provincia, ci stanno già avvelenando e non è accettabile che per risolvere i problemi della Capitale determinati dalla inettitudine dei vari amministratori che negli anni si sono avvicendati, debbano pagare i cittadini di Fiumicino, siano essi di Pizzo del Prete, di Maccarese, Aranova, Torrimpietra o delle Vignole. Siamo tutti cittadini di serie A e, anche se spesso di molte decine di migliaia di noi i partiti si ricordano solo durante le campagne elettorali, pretendiamo che il diritto alla salute e la tutela dell'ambiente siano garantiti per ciascuno di  noi. Continuiamo a richiedere all’Amministrazione di inserire nei regolamenti comunali il concetto di distanze di sicurezza dalle abitazioni di impianti insalubri quali ad esempio le centrali termoelettriche; continuiamo a richiedere l’avvio, SUBITO, di un monitoraggio sullo stato di salute dell’ambiente in cui viviamo.

Di come si vive e si muore nella Valle Galeria sia per i vari Zingaretti, Polverini, Alemanno, Sottile  è fattore marginale e trascurabile, in quanto leggiamo che Malagrotta vedrà la sua ulteriore ultima proroga e che di fronte all'incapacità di gestire il problema di regione, provincia e commissario viene ipotizzato altro genere di intervento (Clini?). Due anni persi questi ultimi in cui davvero si poteva avviare qualcosa di risolutivo: noi proponiamo da sempre poche semplici ed efficaci azioni per andare verso Rifiuti Zero, azioni che con forza e decisione dovrebbero essere intraprese dalle amministrazioni nel pieno rispetto delle direttive europee. – Il portavoce del Comitato conclude – I rifiuti vanno innanzitutto ridotti, ne produciamo troppi che a causa della mancanza di raccolta diffrenziata spinta diventano solo materiale a perdere da buttare in discarica o da bruciare, le "cose" vanno riusate, devono essere progettate per poter essere riparate, recuperate, smontate e rivivere in altre "cose".Non è utopia questa! E' possibile farlo e a chi pensa che ci siano troppe difficoltà noi diciamo che queste difficoltà devono essere superate perchè  questa è l'unica scelta possibile, perché la salute o c’è o non c’è!"

tabella PRECEDENTI:

30/11/2012 MACCARESE IMPIANTO BIOGAS, COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO: “L’AMA TROVERA’ PANE PER I SUOI DENTI”
26/11/2012 LAZIO, CENTRALI A BIOGAS, BIOMASSE E IMPIANTI BIODIGESTORI: UN NO DECISO DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICI PER L’AMBIENTE – ISDE
08/11/2012 FIUMICINO, IMPIANTO BIOGAS: IL SINDACO NEGA L'USO DI UNA SALA COMUNALE AL COMITATO RIFIUTI ZERO PER PARLARE DI INQUINAMENTO
30/10/2012 FIUMICINO, MEGA IMPIANTO BIOGAS: IL COMITATO RIFIUTI ZERO CONDIVIDE LA PROPOSTA DEL CONSIGLIERE DE VECCHIS
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22/10/2012 FIUMICINO, NON SI E' SVOLTA LA RIUNIONE DELLE COMMISSIONI CONGIUNTE URBANISTICA ED AMBIENTE PER MANCANZA NUMERO LEGALE
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10/10/2012 MACCARESE, NO AL MEGAIMPIANTO A BIOGAS. IL 12 OTTOBRE ASSEMBLEA DEL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO
02/10/2012 MACCARESE MEGAIMPIANTO BIOGAS, IL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO: "NO ALLA BIOTRUFFA"
25/09/2012 MACCARESE, LO SPETTRO DELLA CENTRALE A BIOGAS PREOCCUPA I CITTADINI
22/09/2012 MACCARESE, IMPIANTO BIOGAS: IL COMITATO RIFIUTI ZERO DI FIUMICINO CHIEDE CHIAREZZA ALL'AMMINISTRAZIONE


 




MACCARESE, MEGA CENTRALE A BIOGAS: IMPRESSIONANTI I DATI SULL'INQUINAMENTO DESUNTI DAL PROGETTO DELL'AMA

"I valori di inquinanti quali PM10, NO2, CO saranno incrementati rispetto allo stato attuale rispettivamente del 790%, 510%, 2470%"

 

Redazione

"Sul mega impianto a biogas a Maccarese  registriamo un silenzio assordante da parte dell’Amministrazione di Fiumicino, – dichiara in una nota il Presidente del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino –  forse non si sentono parte in causa del problema, – prosegue la nota -ma si sbagliano. Le nostre richieste di incontro indirizzare al Sindaco Canapini, al Presidente del Consiglio Comunale Gonnelli, al Presidente della Commissione speciale rifiuti Merlini continuano a rimanere senza risposta. Vogliamo ricordare a questi signori di cosa stiamo parlando: parliamo di impianto di generazione di energia elettrica da 24 Megawatt, prodotta da 6 motori da 3000 Mw circa, alimentati a biogas, generato mediante un processo di digestione anaerobica di 95.000 tonn/anno di rifiuti organici provenienti da Roma (con capacità di trattamento fino a 108.000 t/a) a fianco del preesistente impianto di compostaggio di 30.000 t/a di rifiuti mercatali provenienti da Roma. 63 Milioni di Euro per costruire il terzo impianto italiano per dimensioni (dopo quelli di Montello ed Este), il primo nel centro sud (sia per dimensioni sia in assoluto). Si tratta di una superficie di circa 17 ettari pari a circa 25 campi di calcio su cui verranno realizzati capannoni per circa 18.000m2; verranno costruire 3 linee di ricezione e pre-trattamento, 6 digestori anaerobici, 6 biotunnel per il compostaggio, una centrale di cogenerazione, ed un depuratore di servizio. 108.000 t/a di materiale in cui la presunta FORSU di Roma (l’organico delle case dei romani, se mai ci sarà) è una frazione che si mischia a fanghi vari, scarti alimentari industriali, ceneri di scarto, prestomaci animali,ed altre schifezze; alla faccia della purezza del materiale in ingresso; e le 27.000 t/a di presunto compost che usciranno andranno sui campi o in discarica? L’impianto per funzionare necessita di oltre 64.000 t/a di acqua, pari a più di 25 piscine olimpiche 50x25x2, di cui una parte verrà riutilizzata come acqua di processo nella fase di digestione anaerobica, ma la massa maggiore (almeno 40.000  t/a) sarà depurata ed immessa in uno scarico fognario oppure nei canali. A valle di questo intervento i valori di inquinanti quali PM10, NO2, CO saranno incrementati rispetto allo stato attuale rispettivamente del 790%, 510%, 2470%; in particolare per l’NO2 (biossido d’azoto), in relazione al funzionamento in continuo dei 6 motori nell’arco delle 24 ore si supererà il limite per anno civile definito nella direttiva europea 2008/50/CE, già recepita in Italia, che è di 40microgrammi (30 per la vegetazione). Sempre per l’NO2 in particolare il modello di simulazione della dispersione nel perimetro di circa 500mt (ma da aumentare significativamente in funzione dei venti) intorno all’impianto ritorna il valore massimo non essendo in grado di descrivere oltre 210microgrammi (ricordiamo che il limite orario è di 200microgrammi) e questa simulazione parte da un’altezza della canna fumaria di 4 metri, che è irrealistica. L’inquinamento dell’aria derivante da questo intervento farà si che nel circondario verranno superati i livelli registrati ad esempio dall’Arpa nel Porto di Civitavecchia o a Malagrotta. Ad esempio, prendendo a riferimento le rilevazioni medie dell’ARPA del 9.10.2012 (sono disponibili sul sito) risulta che per l’NO2 il valore rilevato al Porto di Civitavecchia era di 35microgrammi ed a Malagrotta di 31, a fronte di un valore atteso, calcolato da AMA, tra 75,6 e 95,5 previsto per l’impianto, oppure per quanto riguarda le PM10 il valore rilevato al Porto di Civitavecchia era di 25microgrammi ed a Malagrotta di 29 a fronte di un valore atteso tra 20 e 27. Questi dati sono desunti dalle centinaia di pagine presentate da AMA per descrivere il progetto, pagine che certamente tutti, il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri, avranno letto con attenzione e si saranno oramai formati un’idea. Alcuni l’hanno già esplicitata, registriamo con piacere il NO dei Consiglieri Bossoni, Calicchio, Graux, Sabelli, Scarabello, Severini, ma gli altri, molti dei quali saranno nuovamente candidati alle prossime elezioni comunali cosa dicono? Cosa si aspetta per dire all’AMA di restarsene a casa propria? Che la Città di Fiumicino non vuole questo progetto? – La nota conclude – Chiediamo che questo progetto folle dell’AMA sia bocciato da questa amministrazione, non accetteremo rimandi a dopo le elezioni, e non resteremo certo con le mani in mano! L’AMA è la municipalizzata della Città di Roma, a Fiumicino non è gradita."

tabella PRECEDENTI:

13/10/2012 MACCARESE, LE RAGIONI DEL NO AL MEGA IMPIANTO A BIOGAS
10/10/2012 MACCARESE, NO AL MEGAIMPIANTO A BIOGAS. IL 12 OTTOBRE ASSEMBLEA DEL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO
02/10/2012 MACCARESE MEGAIMPIANTO BIOGAS, IL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO: "NO ALLA BIOTRUFFA"
25/09/2012 MACCARESE, LO SPETTRO DELLA CENTRALE A BIOGAS PREOCCUPA I CITTADINI
22/09/2012 MACCARESE, IMPIANTO BIOGAS: IL COMITATO RIFIUTI ZERO DI FIUMICINO CHIEDE CHIAREZZA ALL'AMMINISTRAZIONE


 




MACCARESE MEGAIMPIANTO BIOGAS, IL COMITATO RIFIUTI ZERO FIUMICINO: "NO ALLA BIOTRUFFA"

"I Cittadini rischiano quindi di vedersi scippare 17 ettari di area agricola in zona di riserva naturale, grazie anche alla biotruffa certificati verdi, si prenderà gli utili derivanti dal conferimento dell’organico, dalla produzione di energia elettrica."

 

Redazione

"Ritorniamo sul megaimpianto a biogas che vorrebbero localizzare a Maccarese; – Questo l'inizio della nota del Presidente del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino che prosegue – abbiamo letto una dichiarazione del Sindaco Canapini che dice che si sta valutando un progetto presentato dall'AMA di potenziamento dell'impianto di compostaggio di Maccarese; e’ un’affermazione senza senso visto che il progetto e’ relativo ad un nuovo impianto a biogas e che, secondo i proponenti, produrrà anche compost di qualità a partire da rifiuti organici, rifiuti da importare a Fiumicino. Ora, come tutti sanno, per produrre compost da rifiuti organici e’ necessario che la qualità di questi rifiuti organici sia ottima, tant’e’ che anche nei semplici impianti di compostaggio, il materiale in ingresso, anche se proveniente da raccolta differenziata porta a porta deve essere riselezionato in quanto, anche con questo tipo di raccolta, c’è la presenza di un 10% di materiale sporco. L’AMA per questo nuovo impianto ha richiesto l’autorizzazione a trattare i seguenti rifiuti, raggruppati in codici CER, che ne descrivono la tipologia: 
1. frazione organica dei rifiuti solidi urbani raccolta separata
2. rifiuti vegetali di coltivazione agricole
3. segatura, trucioli, frammenti di legno, segatura
4. rifiuti tessili di origine vegetale
5. rifiuti tessili di origine animale
6. deiezioni animali da sole o in miscela con materiale di lettiera o frazioni della stessa ottenute attraverso processi di separazione,feci animali, urine e letame, comprese le lettiere usate
7. scarti di legno non impregnato
8. carta e cartone nelle forme usuaImente commercializzate
9. fibra e fanghi di carta
10. contenuto dei prestomaci animali
11. rifiuti ligneo cellulosici derivanti dalla manutenzione del verde ornamentale (fanghi da
operazioni di lavaggio e pulizia)
12. fanghi di depurazione, fanghi di depurazione delle industrie alimentari (fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali, fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane, fanghi da operazioni di lavaggio e pulizia, fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti,  fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti,  fanghi di recupero dei bagni di macerazione,  fanghi, prodotti in particolare dal trattamento in loco degli effluenti non contenenti cromo,  liquidi prodotti dal trattamento anaerobico di rifiuti di origine animale o vegetale digestato prodotto dal trattamento anaerobico di rifiuti di origine animale o vegetale)
13. ceneri di combustione di sanse esauste e di scarti vegetali

A fronte di questa lista, a fronte della impossibilita’ ad oggi di stabilire la qualita’ del materiale organico che verra’ raccolto a Roma con il porta a porta (un progetto che ancora deve prendere il via), a differenza del Sindaco Canapini, siamo certi che questo impianto non produrra’ compost di qualita’, ma produrra’ solo ammendante buono per ricoprire le discariche, o nel caso peggiore, rifiuti. Ne e’ cosciente anche AMA che nel progetto avanza la possibilita’ di produrre pellet per stufe a partire da questo materiale; un’idea geniale, che, visto il rifiuto totale delle popolazioni a qualsiasi impianto di incenerimento, consentira’ di far bruciare i rifiuti dentro le stufe delle nostre case. Crediamo che tutto questo sia sufficiente a smontare qualsiasi discussione relativa alle finalita’ di questo impianto. Non e’ un impianto di compostaggio, ma un impianto finalizzato alla produzione di biogas a partire da rifiuti, ed alla produzione di energia elettrica da mettere in rete (circa 24 Megawatt/anno). I Cittadini rischiano quindi di vedersi scippare 17 ettari di area agricola in zona di riserva naturale, si prenderanno tutto l’inquinamento prodotto, mentre AMA (che è quella che non riesce nemmeno a far funzionare decentemente l’attuale impianto di compostaggio, che ripetiamo per l’ennesima volta, puzza, ma evidentemente la puzza non arriva in Consiglio Comunale) grazie anche alla biotruffa certificati verdi, si prenderà gli utili derivanti dal conferimento dell’organico, dalla produzione di energia elettrica. – La nota conclude -Caro Sindaco, i Cittadini devono poter decidere, e per decidere devono ricevere una informazione completa e corretta. Per quanto ci riguarda, noi diciamo NO alla Biotruffa della centrale a Biogas a Maccarese."

tabella PRECEDENTI:

25/09/2012 MACCARESE, LO SPETTRO DELLA CENTRALE A BIOGAS PREOCCUPA I CITTADINI
22/09/2012 MACCARESE, IMPIANTO BIOGAS: IL COMITATO RIFIUTI ZERO DI FIUMICINO CHIEDE CHIAREZZA ALL'AMMINISTRAZIONE