NAPOLI: AL VIA LA XIV EDIZIONE DEL SALONE DELLA BOMBONIERA, DEL REGALO E DELLA CASA

Redazione
Napoli
– Saranno l’attrice Anna Falchi e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ad effettuare il taglio del nastro  – venerdì 2 alle ore 11 –  della XIV edizione del Vebo, il salone dedicato al mondo della bomboniera, dell’articolo da regalo e della casa, in programma dal 2 al 5 ottobre alla Mostra d’Oltremare di Napoli. Alla cerimonia inaugurale parteciperanno anche il presidente della Mostra d’Oltremare, Donatella Chiodo e l’organizzatore Luciano Paulillo.
 
La fiera internazionale, riservata agli operatori del settore,  si pone come luogo di incontro tra i più grandi marchi del settore e i professionisti della distribuzione, proponendo, come ogni anno, il meglio in fatto di bomboniere ed tabella per la casa con l’esposizione in esclusiva nazionale delle collezioni 2016.
 
Con ben 210 aziende espositrici, in rappresentanza di oltre 650 marchi, Vebo conferma la valenza internazionale di fiera del settore del made in Italy. All’interno della fiera saranno rappresentati tutti i distretti produttivi italiani come quello veneto, quello tosco-emiliano e non ultimo quello del centrosud che grazie alla Campania, Puglia e Sicilia, costituisce il punto di forza, sia per rendimento sia per fatturato, della produzione italiana come conferma Luciano Paulillo organizzatore del Vebo:
 
“Dopo anni di crisi possiamo dire che esistono alcuni segnali che ci lasciano ben sperare. Il mercato è in leggera ripresa, non una ripresa netta, ma sicuramente un’inversione di tendenza che ci lascia vedere al futuro con maggior tranquillità. Per quanto riguarda il salone Vebo il prossimo step sarà certamente rivolto all’associazionismo. Da  questa edizione cercheremo di ristrutturare e rinforzare la Federazione di categoria per trovare una coesione tra gli addetti ai lavori”.
 
 Dagli addetti ai lavori, intanto, trapelano i nuovi trend per il 2016, soprattutto quello della bomboniera eco-friendly: che si tratti di oggettistica, di pezzo da arredo o di utensile, le sue caratteristiche saranno il materiale a basso impatto ambientale, le linee morbide ed i toni assolutamente naturali. Stando alle indiscrezioni, le collezioni proposte a Vebo vedranno trionfare le diverse sfumature del legno, con venature visibili ed un design naturale che si accorderà con quelle che sono le nuove tendenze in fatto d’arredo.
 




IL LUNGOMARE DI NAPOLI SI RIFA’ IL LOOK. COMUNE E REGIONE APPROVANO

di Christian Montagna

Napoli – Una straordinaria notizia ha allietato l’inizio di settembre dei napoletani che ben presto si vedranno il loro amato lungomare rinascere dal degrado in cui versa tuttora. Sei mesi di lavoro a partire dalla primavera 2016 per ridare un nuovo look al lungomare, a partire da Piazza Vittoria e andando verso piazza Municipio. Via l'asfalto, torna la pietra lavica: è quanto stabilito dalla giunta del Sindaco Luigi De Magistris che, a mio avviso, già tante soluzioni positive ha portato alla città.


Dopo l’autorizzazione al Pizza Festival terminato la scorsa domenica e che ha incassato cifre da capogiro oltre ad un enorme successo e prime pagine sui giornali nazionali ed internazionali, il Sindaco propone un’altra importante iniziativa, frutto di un grande amore che lui stesso dimostra di avere per la città di Napoli. Cominceranno la prossima primavera i lavori per ristrutturare e arredare il lungomare. “ Il progetto, spiega Palazzo San Giacomo in una nota, ha tenuto nel debito conto anche le indicazioni e le osservazioni avanzate, negli incontri, dalle associazioni di categoria e dai principali portatori di interesse dell'area, albergatori, ristoratori, w commercianti ".


Il progetto. I
l via libera della giunta riguarda un piano che prevede la pavimentazione in asfalto con una nuova pavimentazione in pietra lavica, "scelta frutto di una approfondita, originale e specifica ricerca storica condotta attraverso documenti inediti, immagini storiche e atti del Comune presenti presso il nostro Archivio storico". E ancora, “ l’ ampliamento del marciapiede lato edifici, al fine di aumentare lo spazio pubblico per la sosta dei pedoni, regolamentando quello destinato alle occupazioni da parte di bar e ristoranti. Saranno realizzate due corsie veicolari, per garantire il transito dei mezzi di soccorso e di quelli autorizzati; la realizzazione di uno spazio da destinare all’uso ciclabile, in coerenza con il tracciato generale della rete cittadina, e la previsione di aree pubbliche di sosta per i pedoni e di aree da destinare all'occupazione da parte di bar, ristoranti e alberghi. Previsto l’adeguamento e l’implementazione dell’impianto di pubblica illuminazione, attraverso sistemi sostenibili e di risparmio energetico. Il valore complessivo dell’intervento è di circa 12 milioni di euro.


Il sì della Regione. Secondo quanto spiegato dall’assessore comunale Carmine Piscopo, la Regione Campania ha fatto sapere di voler sostenere economicamente l’opera e, una volta trasferiti i fondi, si procederà all’indizione della gara che terminerà entro due mesi.


Il Sindaco è soddisfatto. “Siamo particolarmente soddisfatti, ha dichiarato il Sindaco Luigi de Magistris, assieme all’assessore Piscopo, che la Soprintendenza abbia condiviso questa scelta strategica ritenendola utile alla valorizzazione del bene ambientale costituito dal Lungomare di Napoli. La rigenerazione di questo tratto di costa con la realizzazione di arredi e attrezzature stabili ne consentirà il pieno utilizzo da parte di tutti i cittadini, potenziando l’offerta turistica con positive ricadute anche occupazionali”.




LUIGI DE MAGISTRIS TORNA SINDACO

Redazione

Napoli – Luigi De Magistris torna ad essere il sindaco di Napoli. Il Tar, su ricorso presentato dall'ex magistrato, ha deciso, infatti, di inviare gli atti alla Consulta per questionI di legittimità costituzionale degli tabella 10 e 11 del decreto legislativo 235. Sospesa, quindi, l'efficiacia del provvedimento fino alla Camera di Consiglio successiva alla decisione della Consulta. 




NAPOLI, CONCORSO DEL COMUNE SUL PERSONALE: "ENNESIMA MANDRAKATA", PAROLA DI CISL

Redazione

Napoli – “Con il concorso il Comune di Napoli commette l’ennesima mandrakata”. Così la CISL Campania commenta l’approvazione della delibera di Giunta che avvia un concorso per 72 dirigenti al Comune di Napoli, con una riserve del 50% dei posti al personale interno all'ente di Palazzo San Giacomo. "Un documento che come al solito non è stato possibile visionare in anticipo, con i dovuti approfondimenti, come richiede un'azione trasparente e realmente partecipativa del contributo di un sindacato responsabile. Per noi è inaccettabile, in assenza di un piano complessivo di riorganizzazione finalizzato all’efficacia e all’economicità dell’azione amministrativa”.
"Sia chiaro non siamo contro a prescindere, ma come si fa a sostenere un provvedimento che mira solo a riempire caselle di un organico che non hai discusso in termini di produttività nella sua interezza? Stando così le cose si rischia solo di favorire gli amici degli amici e parenti di autorevoli dirigenti dell'amministrazione napoletana."
Una scelta che va in palese contrasto con le rassicurazioni e le promesse fatte dal primo cittadino per una svolta del funzionamento della macchina comunale.
"Vogliamo ricordare a De Magistris che l'accordo sulla produttività voluto da Auricchio e Moxedano, e che noi non abbiamo firmato, è il de profundis della meritocrazia, con un solo obiettivo: spaccare i lavoratori, creare un conflitto interno per gestire in maniera discrezionale interi servizi. Dei 9mila dipendenti, 7mila, il vero motore dell'ente, non sono stati coinvolti seriamente né motivati su obiettivi tracciabili -come la Cisl ha sempre chiesto – per rendere più efficiente il Palazzo e contrastare sprechi ed inefficienza."

“Evidentemente la denuncia di una gestione fallimentare della macchina amministrativa da parte di Sodano, Auricchio e Moxedano – più volte rappresentata dalla Cisl – non ha convinto de Magistris.

“Il sindaco concretizzi l’impegno assunto con la nostra organizzazione per una svolta misurabile della sua azione assumendo il coordinamento di una cabina di regia per ammodernare, razionalizzare e rendere più efficiente la struttura. La Cisl è convinta che l’eventuale ricerca di professionalità dirigenziali, di funzionari e personale esecutivo, la decisione di avviare nuove assunzioni o riqualificazioni, debbano avvenire, secondo i più elementari principi che guidano i processi produttivi, a valle e non a monte di un piano organizzativo e industriale dell’ente. E’proprio questo modello non organico di gestione della Giunta che ha portato alla bocciatura da parte della Corte dei Conti del piano di rientro”.

La Cisl chiede, dunque, a De Magistris di intervenire subito. “E’ la sua ultima chance: revochi la delibera delle assunzioni e, anche alla luce della pronuncia di magistrati contabili del prossimo 16 aprile, apra un confronto con il sindacato. In caso contrario ognuno per la propria strada, ma sarà lui il vero responsabile della rottura con la Cisl”.
“Noi ribadiamo la nostra volontà , al di fuori di qualunque interesse di parte, a offrire il più leale e qualificato contributo per intervenire sul pilastro portante della macchina comunale, il primo elemento di garanzia per affrontare efficacemente il tema della tassazione, dei servizi, dell'equità e quindi dello sviluppo complessivo della città. Ma sia chiaro é scaduto il tempo”. 




NAPOLI TEATRO SAN CARLO: IL SINDACO DICE NO ALL'ADESIONE LEGGE VALORE CULTURA

di  Christian Montagna

Napoli – A Napoli nemmeno l'arte e la cultura stanno in pace. Stavolta a finire nell'occhio del ciclone è il famosissimo teatro San Carlo. Per fortuna che il sindaco c'è. Il presidente della Federazione nonché sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha negato l'adesione del teatro lirico alla legge Valore Cultura.

Sebbene di cultura non avesse nulla,questa legge si propone di tagliare di almeno il trentacinque per cento i salari dei lavoratori oltre ad un taglio della stessa pianta organica. I cittadini hanno affiancato con piacere i lavoratori coinvolti in questa battaglia dando sostegno e solidarietà.
L'adesione a questa legge non è assolutamente obbligatoria ma risulta solo dannosa. Napoli si ribella per una volta agli ordini che arrivano dall'alto e decide di non affidare la gestione ai ministeri."Si deve tornare presto alla gestione ordinaria, come previsto da legge e statuto, con tutte le istituzioni pronte a collaborare nel e per il teatro più antico d'Europa" afferma il sindaco in una nota.

Il consiglio comunale ha approvato una delibera proprio oggi. Sotto la presidenza del Vice Presidente Fulvio Frezza, è passata all’ esame la delibera che propone di sostenere la Fondazione San Carlo “anche attraverso il conferimento di beni immobili al fine di migliorare l’autonomia finanziaria e gestionale della stessa” (del. N. 5 dell’8.1.2014).

Si tratta di una delibera di indirizzo, ha spiegato l'assessore al patrimonio Fucito, con la quale si attiva un procedimento per il trasferimento di beni a difesa del Teatro San Carlo in un contesto ordinario, con l’obiettivo, finito il commissariamento, di avviare il percorso di rilancio e di sviluppo del Teatro. La delibera – che propone l’indirizzo per il conferimento di beni per venti milioni demanda ad una successiva delibera del Consiglio.L’assessore alla Cultura Daniele ha definito la delibera di grandissima importanza per la città e il suo futuro, sottolineando come con questo atto si possa fare un’azione significativa per salvare il San Carlo, un vero e proprio pilastro culturale che è emblema della grande bellezza e della ricchezza di Napoli.

E’ intervenuta in seguito la presidente della commissione Cultura, Lorenzi, che ha dichiarato necessario respingere il rischio di dover disperdere un grande patrimonio come quello del San Carlo e di dover difendere l’autonomia culturale dello stesso e della città con l’auspicio che il valore della cultura rappresentata dal teatro possa sempre più essere fruito dall’ intera comunità cittadina.Quella di Valore Cultura è una legge a cui già molti teatri sommersi dai debiti (e non è il caso del Teatro San Carlo per fortuna) hanno aderito cedendo così la loro autonomia ai signorotti del  ministero.Per fortuna stavolta qualcuno ha pensato bene di non inquinare una delle poche ricchezze rimaste illese. Grazie Sindaco!
 




NAPOLI, PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO: LETTERA DEI SINDACATI A DE MAGISTRIS, INCONTRO AD "HORAS"

Redazione

Napoli – Una conoscenza puntuale dei rilievi della Corte dei Conti e di tutte le iniziative che la Giunta de Magistris intende mettere in cantiere per evitare il dissesto finanziario. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, in una lettera congiunta al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, tornano sulla decisione della magistratura contabile di bocciare il Piano di riequilibrio, dopo l’incontro tenuto con il primo cittadino lo scorso 24 gennaio.
“Una decisione, quella della Corte – ricordano nella lettera i segretari generali di Campania e Napoli di Cgil (Franco Tavella e Federico Libertino), Cisl (Lina Lucci e Gianpiero Tipaldi), Uil (Anna Rea e Fulvio Bartolo, segretario organizzativo a Napoli) e Ugl (Vincenzo Femiano e Franco Falco) – che necessita, come già rappresentato nella riunione del 24 gennaio scorso, innanzitutto di essere analizzata, da un lato nei suoi aspetti tecnico-giuridici per verificarne la corrispondenza alla reale situazione finanziaria dell’Ente e, dall’altra, per le possibili ricadute sul contesto sociale e produttivo della città”.
E’ proprio per verificare “le azioni più utili da mettere in campo nell’interesse dei cittadini napoletani ”, anche alla luce “delle notizie di stampa diffuse sulle iniziative intraprese nei confronti del Governo”, che Cgil, Cisl, Uil e Ugl chiedono una convocazione ad horas per “poter recuperare la piena conoscenza, come peraltro riconosciuto finalmente dal sindaco stesso nell’incontro del 24 gennaio, non solo dei contenuti dei rilievi della Corte dei Conti, ma anche di tutti gli interventi che la sua Giunta intende adottare da qui in avanti”.
Solo avendo un quadro completo della situazione, i sindacati potranno valutare, “nell’esclusivo interesse della città di Napoli, la più corretta e produttiva posizione da assumere e le eventuali azioni conseguenti”. E' evidente che in assenza di una tempestiva convocazione, CGL, CISL, UIL e UGL indiranno una conferenza stampa per esprimere la propria posizione.




VELLETRI: AGGREDITI I COMPONENTI DEL GRUPPO HIP – HOP "99 POSSE"

Redazione

E' successo a Velletri davanti a un pub dove si doveva tenere un concerto della band. ''Siamo stati aggrediti dai neofascisti'', hanno raccontato il cantante Luca Persico, detto 'O Zulu, e un fonico postando una foto sulla loro pagina Facebook.

''Subito dopo aver parcheggiato nella piazza antistante il pub, siamo stati aggrediti con cinture e altri oggetti atti a offendere da un gruppo di una ventina di persone che esponevano simboli di estrema destra. La pronta reazione e l'intervento della sicurezza del locale hanno fatto si' che gli aggressori si dessero rapidamente alla fuga, impedendo che l'episodio avesse conseguenze piu' gravi delle contusioni, dei tagli e delle abrasioni superficiali riportate dai nostri compagni, che hanno rifiutato di essere trasportati in ospedale'', hanno raccontato ancora i 99 Posse, che hanno deciso comunque di non sporgere denuncia.

Solidarieta' alla band napoletana e' arrivata dal mondo politico. Non sono mancate parole di sdegno da parte del governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per il quale ''e' gravissimo che sia stata organizzata una vile aggressione di stampo fascista nei confronti di un gruppo musicale cercando inoltre di soffocarne il messaggio culturale e artistico. Non e' tollerabile che la recrudescenza di ideologie, di nessun tipo, possa sfociare in violente aggressioni fisiche''.

Non è mancato l'intervento da parte del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, il quale ha espresso ''piena solidarieta' ai 99 Posse per l'aggressione subita. L'antifascismo e' il fondamento della nostra democrazia e della nostra Costituzione, entrambe nate dalla Resistenza. Deve essere sempre alta la vigilanza, da parte delle istituzioni e dei cittadini, in merito al rinascere di movimenti e fenomeni di carattere nazi-fascista, che dunque seminano razzismo e discriminazione. In Italia come nel resto d'Europa''.