LORIS OMICIDIO: TROVATO ALTRO CELLULARE DI VERONICA INTESTATO AD UNA AMICA

Redazione

Ragusa –  E' stato sequestrato dagli inquirenti di Ragusa un telefono cellulare con utenza intestata a un'amica di Veronica Panarello, ma che sarebbe stato in effetti usato dalla madre del piccolo Loris, il bimbo ucciso a Santa Croce Camerina. Sarebbe questo il telefonino "segreto" di cui si era parlato nei giorni scorsi, la cui esistenza era stata negata con forza ieri dalla donna durante l'interrogatorio dal Gip.

  Veronica, ha detto il legale della donna, aveva negato "la presenza di un secondo telefonino e l'unico lo ha messo a disposizione della magistratura, lo ha consegnato spontaneamente alla magistratura quando era ancora libera" Intanto e' attesa per il primo pomeriggio, la decisione del Gip di Ragusa, Claudio Maggioni, sul fermo della Panarello. Anche ieri nell'interrogatorio di garanzia la donna ha continuato a respingere le accuse e a ripetere la sua versione dei fatti. Un lunghissimo interrogatorio, "molto articolato", nel quale "ha risposto a tutte le domande senza alcun cedimento, confermando la stessa versione dei fatti, senza contraddirsi". Lo ha detto l'avvocato Francesco Villardita, legale di Veronica. Davanti al giudice la mamma della piccola vittima ha ripetuto la sua innocenza e affermato di volere "pienamente collaborare". La donna accusata di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, ha ribadito di avere accompagnato il figlio a scuola e che, ha riferito il legale, "e' stata vista dal vigile urbano che era in servizio, indicando anche il sesso dell'ufficiale di polizia giudiziaria, una donna, di cui ha fatto il nome". La donna attendera' la decisione del gip nella sezione femminile della casa circondariale di piazza Lanza. La difesa aveva avanzato istanza di scarcerazione, l'accusa la conferma della custodia cautelare: "C'e' stata un'opposizione da parte della difesa alla convalida del fermo – ha proseguito il legale – perche' riteniamo che non ci siano i presupposti del pericolo di fuga in quanto il pericolo di fuga e' l'elemento principe per potere avere un decreto di fermo da parte del Pm o della polizia giudiziaria". Veronica Panarello "ha manifestato ancora una volta la sua disponibilita' a collaborare con le forze di polizia e la magistratura. Il giudice si e' riservato di decidere e ha tempo sino alle 21.03 di oggi per decidere se convalidare o meno il fermo. Rispetto alla possibile richiesta di una perizia psichiatrica, Villardita ha proseguito: "In questa fase non si puo' richiedere assolutamente nulla, nessuna perizia, nessun incidente probatorio. Alla signora Panarello non e' stato fatto vedere alcun filmato, la signora ha risposto sulla base di quelli che sono gli atti e quindi solo ed esclusivamente sui fotogrammi che sono riportati su carta stampata e a colori, ma non e' stato fatto vedere alcun filmato e si e' difesa esclusivamente su quelli che sono gli atti processuali". Per quanto riguarda le fascette di plastica con cui sarebbe stato strangolato Loris, Veronica Panarello ha spiegato che "sono venute fuori solo ed esclusivamente perche' lei stessa, nell'intento di dare una mano alla polizia giudiziaria alla ricerca del colpevole, ha chiesto alle maestre se fosse vero che avevano richiesto al bambino di portarle a scuola per fare degli esperimenti e alla risposta negativa delle maestre si e' prodigata affinche' queste fascette arrivassero agli inquirenti, ai quali lei le ha consegnate spontaneamente per poter andare alla ricerca della verita'".




LORIS OMICIDIO: AGITAZIONI IN CARCERE, IL MARITO DI VERONICA: "SE L'HA UCCISO MIA MOGLIE DEVE PAGARE"

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Ragusa – Nuove contestazioni dei detenuti stamattina nel carcere catanese di piazza Lanza contro Veronica Panarello, accusata di avere ucciso il figlio Loris. Come gia' ieri sera all'arrivo della donna, i reclusi hanno gridato "assassina, non ti vogliamo qui". Ieri sera era stata visitata da un medico e da uno psicologo, come vuole la prassi per chi entra in carcere. A tutti quelli che ha incontrato, la donna ha detto: "Io sono innocente, non c'entro con la morte di mio figlio". "La signora Panarello continua a professarsi assolutamente innocente, chiede aiuto e chiede che si svolgano indagini affinche' venga preso il vero colpevole. L'ho trovata ancora processualmente serena ma molto provata perche' si trova in carcere pero chiede giustizia. Ha pianto" ha detto l'avvocato Francesco Villardita, difensore di Veronica, dopo aver incontrato la donna nel carcere catanese di piazza Lanza dov'e' detenuta da ieri con l'accusa di aver ucciso il figlio. "E' stremata, senza forze, ma continua incessantemente a ripetere che e' innocente e che quella mattina ha accompagnato il bambini a scuola. Su questo non ha assolutamente dubbi", ha aggiunto il legale e ha precisato che la mamma di Loris "continua sempre a dare la stessa versione dei fatti", malgrado secondo l'accusa sia smentita dai video e da alcune testimonianze. "Voglio partecipare ai funerali di mio figlio" ha detto Veronica e ion sua difesa interviene la madre, Carmela Aguzza: "Mia figlia non puo' aver agito da sola, di sicuro copre qualcuno. E' sempre stata una ragazzina irrequieta, viziata e bramosa di attenzioni, ma da qui a diventare un'assassina ce ne corre, e di questo sono certa, anche se non ci sentivamo da tempo prima che, in preda ad una comprensibile angoscia, mi accusasse di aver preso il suo bambino". "Chi ha ucciso mio figlio deve pagare. Non mi interessa se e' stata mia moglie o un altro, deve pagare". La rabbia prende il posto della disperazione nelle parole di Davide Stival, padre di Loris, il bimbo di Santa Croce Camerina che secondo la procura di Ragusa e' stato ucciso dalla madre Veronica Panarello. E dal carcere viene l'appello della giovane donna: "Davide non mi abbandonare". La madre di Loris, detenuta nel carcere di Catania, ha affidato le proprie parole all'avvocato Francesco Villardita, incontrato questa mattina. "Vorremmo presto il corpo di Loris, cosi' che abbia pace lui e un po' l'abbiamo anche noi" ha aggiunto Davide Stival. Il corpo rimane ancora a disposizione della magistratura per consentire ulteriori esami dopo che ieri sera sono stati prelevati spontaneamente dalla signora dei tamponi salivari per effettuare prove del Dna.