CAMPANIA: ARRIVA IL MASTER IN LINGUA E CANZONE NAPOLETANA

di Ch. Mo.

Salerno – E’ la novità più assoluta che renderà ancora più famosa la lingua napoletana: il primo master sulla “Canzone e lingua napoletana” si terrà in autunno al Conservatorio di Musica, Giuseppe Martucci di Salerno. Diretto da Pasquale Scialò, il corso sarà attivo nell’anno accademico 2015-2016.


Le candidature. Andranno presentate le domande di ammissione entro il 6 luglio; i colloqui invece si terranno il 16 luglio. Quaranta è il numero di candidati ammessi a quello che si può definire il primo percorso di studio che consente di conseguire un titolo di studio riconosciuto in Italia e all' estero.


Il master. Lezioni frontali e incontri laboratoriali saranno alla base del master organizzati in tre ambiti: storico-analitica generale, interpretativa e attività di tirocinio e stage, per apprendere la storia, la diversa fisionomia formale, l'interpretazione vocale e strumentale di una delle espressioni musicali più diffuse al mondo. Il corso si propone l' obiettivo di creare una figura professionale, dall' alto profilo teorico-pratico, in grado di lavorare nello studio, nella conservazione e nella diffusione della canzone napoletana classica. Oltre alla musica e al canto, il master è strutturato in moduli formativi sulla lingua napoletana, con corsi di grammatica, scrittura, pronuncia e conoscenza della letteratura.


Il piano di studi.
Il piano di studi permetterà, dunque, ai futuri professionisti della “canzone e della lingua napoletana” di avere una conoscenza globale di quel repertorio che ha avuto il suo massimo splendore tra fine '800 e la metà del '900, grazie alla presenza di un ampio mercato e alla creazione di un sapiente dosaggio poetico-musicale ad opera, tra gli altri, di poeti come Salvatore Di Giacomo, Ferdinando Russo, Libero Bovio, E. A. Mario e musicisti come Paolo Tosti, Pasquale Costa, Luigi Denza, Vincenzo Valente.


Il napoletano patrimonio dell’Unesco. L’Unesco, lo scorso anno aveva stabilito che il napoletano con le sue parole non è un dialetto bensì una lingua, al punto da inserirlo nella lista dei patrimoni per l’umanità. Il napoletano è secondo soltanto alla lingua ufficiale, l'italiano, per diffusione sull'intero territorio nazionale. E’ parlato in tutto il sud Italia, ma anche in Abruzzo, Molise, Lazio. E’ una lingua esportata in tutto il mondo attraverso la canzone classica napoletana e pian piano si sta "involgarendo". Soprattutto fra i giovani, sono tanti i termini del napoletano che stanno assumendo "connotati volgari" o poco riconducibili al vero ed originale significato di quel vocabolo.