ALBANO LAZIALE: LIBERA QUERELA IL M5S

Redazione
Albano Laziale (RM)
– In merito all’intervento della consigliera Federica Nobilio, portavoce del Movimento Cinque Stelle, nell’ambito del Consiglio Comunale di Albano Laziale del 28-29 Settembre 2015, l’Associazione Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie risponde a quanto da lei affermato:

"Innanzitutto, ci sembra doveroso far presente che la votazione della delibera “Trasparenza a costo zero 2015” giunge in Consiglio Comunale all’esito della campagna Senza corruzione Riparte il futuro, che i volontari del presidio locale di Libera hanno voluto riproporre ai candidati sindaco in corsa  per le elezioni amministrative di Albano di Maggio 2015. Nello svolgersi di questo percorso, la consigliera, allora candidata sindaco, non mostrò mai ad alcun volontario del presidio messosi in contatto con lei le sue perplessità sull’Associazione, ma rispose favorevolmente alle nostre proposte, tanto da passare, per portare i suoi saluti, all’evento conclusivo della campagna, svoltosi preso la sala parrocchiale di Pavona il 24 Maggio. La sua adesione non venne accolta perché incompleta (aveva presentato, infatti, tutti i dati, tranne la situazione reddituale e patrimoniale richiesta).

Per entrare nel merito delle affermazioni, presso la Regione Lazio non vi è alcuna bottega di Libera, ma all’interno del bar della mensa sono presenti i prodotti a marchio Libera Terra, come accade già in tantissimi altri luoghi, anche istituzionali, in tutta Italia.
Libera non gestisce direttamente i beni confiscati alle mafie, ma coadiuva le amministrazioni e le altre realtà coinvolte nei percorsi di riuso sociale. Il Faber Beach ad Ostia è una spiaggia libera attrezzata, posta sotto sequestro, nel corso dello scorso anno, dall'amministrazione giudiziaria. Nell’estate 2014, quando, dunque, il bene era ancora sequestrato (non confiscato, quindi soggetto a disciplina differente; nella gestione non rientra né Andrea Tassone né il Municipio), Libera, insieme alla rete di associazioni Stand Up, si è impegnata gratuitamente a favorire percorsi di socializzazione e di cultura della legalità, con decine di iniziative che hanno animato quello spazio nel corso dell'estate 2014. Attualmente si è giunti alla confisca definitiva del bene, che, tramite asta pubblica, è stato assegnato a soggetti non riconducibili alla nostra Associazione.

La cooperativa Sol.Co. non aderisce a Libera. Nel 2003 l’Associazione ha partecipato ad un’iniziativa pubblica organizzata dal Comune di Roma e dalla cooperativa Sol.Co.; vi presero parte anche il Sindaco di Roma, il viceprefetto di Roma ed il Commissario straordinario dei beni confiscati.
Nessun prodotto di Libera riporta l’immagine di Lea Garofalo. Davide Mattiello, fin dal momento della sua candidatura alle elezioni politiche del 2013 con il Partito Democratico, ha cessato di rappresentare l’Associazione. A seguito della riforma dell’art. 416ter c.p. (scambio elettorale politico-mafioso) Libera e Gruppo Abele hanno criticato la riduzione delle pene chiedendo al governo l'inasprimento di tutte le sanzioni previste per i reati di mafia.

Comunichiamo, infine, che è stato dato mandato al legale dell’Associazione per procedere a querela."