PARTITO COMUNISTA CINESE: LA PERSECUZIONE DEI CINESI, VITTIME DEGLI ESPIANTI DI ORGANI

Redazione

Roma – "Diritti umani violati in Cina: l'abuso dei trapianti di organi", questo il titolo della conferenza che si terrà a Roma martedì 18 giugno alle ore 10:30 presso la Sala della Lega Italiana dei Diritti dell'Uomo in Piazza D'Ara Coeli.

Sarà un momento di riflessione di grande importanza per il nostro Paese in merito alla pratica immorale di espianti di organi che sta avvenendo in Cina e che rappresenta un'atrocità di indicibile violenza di fronte alla quale il mondo Occidentale non può rimanere in silenzio.

La conferenza vedrà l'illustre presenza di David Matas, pluri-premiato avvocato internazionale per i diritti umani e candidato al Premio Nobel per la Pace nel 2010 per la sua inchiesta sull'espianto forzato di organi ai prigionieri di coscienza in Cina, 

Interverrà anche:

– l'On. Lia Quartapelle, segretario della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati, 

– l'On. David Ermini, membro della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, 

– il Dr. Antonio Stango, segretario del Comitato italiano Helsinki per i Diritti Umani.

Durante la conferenza verrà portata la testimonianza dei praticanti della pratica meditativa del Falun Gong, che da ormai 14 anni subiscono la persecuzione in Cina da parte del Partito Comunista Cinese e sono vittima degli espianti di organi.

Durante l'evento verrà presentata l'edizione italiana del libro "Organi di Stato: l'abuso dei trapianti in Cina", Antonio Stango Editore, di cui David Matas è co-autore.

Dalla prefazione dell'edizione italiana a cura del prof. Franco Filipponi – Presidente della Società italiana per la Sicurezza e la Qualità nei Trapianti:

"Nonostante i ripetuti appelli della comunità internazionale, delle autorità e dei portatori di interesse, la Cina sembra continuare a disattendere il richiamo rivolto e aumentare a dismisura la distanza che la separa dal mondo occidentale. L'opera “Organi di Stato: l'abuso dei trapianti in Cina” risveglia le nostre coscienze su un problema che vorremmo dimenticare e ci obbliga a riflettere sui confini tra scienza ed etica, tra progresso scientifico e sacralità dell'individuo. Nessun progresso può aver luogo a scapito della dignità umana. Quello che sta avvenendo in Cina ci invita ad agire per la difesa dei diritti di ogni essere umano"