PERCHÈ LEONARDO GALLITELLI È ANCORA AL COMANDO DELL'ARMA DEI CARABINIERI?

di Luca Marco Comellini 

“Secondo quanto stabilito dal decreto legge n. 90 sulla riforma della Pubblica Amministrazione i militari che alla data del 31 ottobre 2014 si trovano in servizio pur avendo superato i limiti di età per il collocamento a riposo devono essere posti in congedo assoluto.

Tuttavia nella Difesa continuano a fare finta di nulla e tacciono nella speranza che la questione passi inosservata.

Non passa inosservato il generale Leonardo Gallitelli che ha abbondantemente superato il sessantacinquesimo anno di età e secondo la norma non dovrebbe essere più il Comandante Generale dell'Arma dei carabinieri. Eppure il generale resta incollato al suo posto di comando, come le sue foto che sono ancora in bella vista in ogni caserma e stazione d'Italia accanto a quelle del Ministro della difesa, Roberta Pinotti, e del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Perché mentre mentre nei confronti del vice capo della Polizia di Stato Francesco Cirillo la legge è stata puntualmente e rigorosamente applicata ed è stato collocato in pensione definitivamente nei confronti dei militari si fa finta di nulla?

È Possibile che nel Paese che vuole Renzi ci debbano essere delle sacche di privilegiati e intoccabili?"




L'INTOCCABILE

 

Sembrerebbe che il generale Leonardo Gallitelli sia in procinto di essere prorogato fino al 31 dicembre 2015 e che la relativa proposta sia già all'attenzione del Ministro della difesa Roberta Pinotti.

 

di Luca Marco Comellini*

"Il prossimo 31 ottobre scade il termine previsto dal decreto legge n. 90/2014 per il trattenimento in servizio dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni che sono stati trattenuti o richiamati in servizio pur avendo superato i limiti d'età per il collocamento a riposo. Tra questi moltissimi militari e anche il Comandante Generale dell'Arma dei carabinieri, generale Leonardo Gallitelli, che l'ex premier Mario Monti prima di lasciare la poltrona di governo si preoccupò di prorogare fino al 31 dicembre del 2014. Ora, dalle informazioni che mi sono giunte da ambienti ministeriali sembrerebbe che il generale sia in procinto di essere prorogato fino al 31 dicembre 2015 e che la relativa proposta sia già all'attenzione del Ministro della difesa Roberta Pinotti.

Se questa indiscrezione dovesse essere confermata dai fatti allora mi domando quale sia, e chi debba riguardare, il ricambio generazionale di cui si sono riempiti la bocca il Ministro Madia e il Premier Renzi. Qual'è l'eventuale interesse superiore per il quale il generale Gallitelli debba rimanere sine die al comando
dell'Arma dei carabinieri? La domanda che sorge spontanea è: possibile che non ci siano altri generali, anche dell'Esercito, in grado di sostituirlo?"

*Segretario del Partito per la tutela dei Diritti di Militari e Forze di polizia (Pdm)




RIETI: IL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI VISITA IL COMANDO PROVINCIALE DI RIETI E I REPARTI DIPENDENTI

Redazione

Rieti – Nella mattinata di giovedì 29 agosto, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli si è recato a nella Provincia di Rieti in visita a tre Stazioni ed un Comando di Compagnia.

Il Generale Gallitelli ha visitato le Stazioni Carabinieri di Passo Corese, Poggio Moiano e Fiamignano ove è stato ricevuto dai Comandanti di Compagnia e delle Stazioni interessate.

Il Comandante Generale ha quindi incontrato il personale in servizio presso i Reparti visitati, unitamente ai delegati degli organi di rappresentanza ed a quelli delle locali Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, esprimendo loro il proprio apprezzamento per il quotidiano impegno profuso nel contrasto ad una criminalità comune ed organizzata particolarmente aggressiva, in condizioni ambientali talora difficili.

Il Generale Gallitelli ha sottolineato, in particolare, il lavoro svolto dalle Stazioni Carabinieri, simbolo dello Stato e della legalità in contesti spesso socialmente complessi e ad alta densità criminale.  

Il Comandante Generale, accompagnato dal Comandante Provinciale di Rieti Colonnello Gianni Massimo Cuneo, si è poi recato a Cittaducale, ove ha visitato la locale Compagnia. Qui il Generale Gallitelli, dopo esser stato ricevuto da quel Comandante, Cap. Gubbiotti Fabrizio, ha ribadito al personale intervenuto la propria soddisfazione per i livelli di efficienza espressi dal Reparto e per i risultati conseguiti.
 




COMANDO GENERALE ARMA DEI CARABINIERI, SARA' CORRETTO IL TESTO OMOFOBO SUL MANUALE PER CONCORSO MARESCIALLI

Filippo Ascierto (Pdl): non si monti un caso per una "parola su un manuale datato nel tempo. L'Arma è sempre stata riferimento di tutti i cittadini, facendo rispettare sempre i diritti delle persone e ha dimostrato ogni giorno di essere dalla parte delle vittime dei reati e fermamente contro crimini e abusi di ogni forma".

 

Redazione

Un errore che sarà corretto. Così il comando generale dei carabinieri definisce il testo del manuale per il concorso di marescialli dell'Arma che inserisce l'omosessualità tra le principali degenerazioni sessuali accanto all'esibizionismo, al feticismo, al sadismo, al masochismo, all'incestuosità, alla necrofilia ed alla zoofilia.


Paola Concia ed Emanuele Fiano hanno definito "inaccettabili e vergognose" le parole del manuale e chiesto al ministro della Difesa "di attivarsi presso il Comandante dei Carabinieri per l'immediato ritiro di quel testo che non fa onore al lavoro di rispetto e tutela che l'Arma svolge da sempre nel nostro Paese".

A stretto giro la reazione del Comando generale, che ammette un "errore materiale nella revisione del testo", causato da "un modulo risalente nel tempo e superato" e fa sapere di aver "immediatamente disposto la formale abrogazione del modulo e la conseguente correzione della pubblicazione".
"L'Arma dei Carabinieri – sottolinea il Comando – è in prima linea nella difesa di tutti diritti, come testimoniano concretamente sia le quotidiane attività sul territorio per garantire i cittadini da ogni forma di discriminazione e di violenza, sia i programmi di insegnamento per tutto il personale, ove trovano ampio risalto i diritti umani e la loro assoluta tutela". Nella mattinata di ieri 11 luglio, il Comandante generale dell'Arma Leonardo Gallitelli "ha avuto modo di chiarire l'increscioso equivoco all'on. Paola Concia nel corso di una conversazione telefonica".

A difesa dell'Arma è intervenuta il ministro del Lavoro, Elsa Fornero. "Noi – puntualizza – siamo severissimi e stigmatizziamo qualsiasi discriminazione, quindi anche questi passi del manuale. Ma bisogna fare attenzione a non usare questo come accusa verso l'Arma". Fornero riferisce quindi di aver sentito a riguardo il "comandante generale. Questo non è l'atteggiamento dei carabinieri", l'omofobia "non è tollerata all'interno dell'Arma", conclude.

Soddisfatta per la precisazione del Comando l'ex ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna. "Ero certa – spiega – che la definizione di 'degenerati' riservata agli omosessuali in un manuale distribuito ad aspiranti Carabinieri fosse frutto di un errore, certo non banale o poco grave. L'Arma ha dato una risposta pronta e giusta ritirando il manuale e ribadendo la sua vocazione di sempre".

Duro un altro esponente del Pdl, Alfonso Papa, secondo cui "degenerati sono coloro che hanno compilato il manuale per il concorso. L'equiparazione dell'omosessualità alla zoofilia o alla necrofilia è cosa che non fa ridere e che pare tanto più grave perché inserita non in una barzelletta scherzosa, ma negli atti ufficiali di un manuale da concorso pubblico che andrebbe perciò ritirato".

Un altro esponente del Pdl, Filippo Ascierto, ex carabiniere, invita invece a non montare un caso per una "parola su un manuale datato nel tempo. L'Arma è sempre stata riferimento di tutti i cittadini, facendo rispettare sempre i diritti delle persone e ha dimostrato ogni giorno di essere dalla parte delle vittime dei reati e fermamente contro crimini e abusi di ogni forma".


E' la seconda volta in pochi giorni che l'Arma finisce sotto accusa per omofobia. In precedenza polemiche erano scoppiate per le dichiarazioni del vicecomandante generale dei carabinieri, Clemente Gasparri, che nel corso di una lezione alla Scuola Ufficiali, aveva definito "non pertinente allo status di carabiniere" l'ammissione di essere gay.

 

tabella PRECEDENTI:

29/06/2012 CARABINIERI, COMELLINI (PDM): A GENERALE GALLITELLI: LA DISCIPLINA NON PUO' AVERE DUE PESI E DUE MISURE.
28/06/2012 CARABINIERI, PDM: MINISTRO SOSPENDA DAL SERVIZIO GENERALE GASPARRI.
23/06/2012 CARABINIERI, COMELLINI (PDM): DA GEN GASPARRI AFFERMAZIONI DI INAUDITA GRAVITA' SEGNALE DI UNA MILITARITA' PERICOLOSAMENTE “DEVIATA”.