Regionali Sicilia, Anello rompe con Ferrandelli: Orlando a Taormina invoca l’unione del centrosinistra
di Paolino Canzoneri
di Paolino Canzoneri
PALERMO – L’amministrazione comunale di Palermo ha prorogato fino al 24 settembre la fase di preesercizio della Zona a Traffico Limitato, al fine di testare ulteriormente il sistema in condizioni di traffico più impegnative rispetto a quelle del mese di agosto. Da Lunedì 25 settembre sarà dunque operativo a tutti gli effetti il sistema di rilevazione automatica degli accessi di veicoli all’interno della Z.T.L. del Centro Storico di Palermo; si ricorda che i varchi controllati sono i seguenti:
1) Via Vittorio Emanuele in prossimità di piazza Santo Spirito/Porta Felice;
2) Via Roma in prossimità di piazza G. Cesare;
3) Via Porto Salvo;
4) Piazza Verdi alle spalle del Teatro Massimo;
5) Via Gagini, a seguire l’ingresso da piazza Colonna.
Lo slittamento dei tempi servirà a rodare ulteriormente il sistema, attraverso il quale si effettuerà il monitoraggio dei veicoli che faranno ingresso nell’area a traffico limitato, elevando automaticamente le sanzioni previste per gli accessi non autorizzati ed escludendo pertanto i possessori di pass annuali o a scadenza giornaliera ed i veicoli inseriti nella c.d. lista bianca.
PALERMO – Il sindaco Leoluca Orlando ha partecipato questa mattina alla celebrazione della messa in onore di Santa Rosalia, che è stata officiata da S.E. monsignor Corrado Lorefice al Santuario di Monte Pellegrino. Per il Comune erano presenti il presidente del Consiglio Comunale, Salvatore Orlando, gli assessori Marano, Riolo, Marino, Cusumano e Nicotri, e il comandante della Polizia Municipale, Vincenzo Messina. Hanno partecipato, tra gli altri, anche il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, il prefetto di Palermo, Antonella De Miro, il questore Renato Cortese, i sindaci di Santo Stefano Quisquina, Francesco Cacciatore, e di Piana degli Albanesi, Rosario Petta, paesi capofila, insieme a Palermo, dell’Itinerarium Rosaliae.
“Come ogni anno, con grande devozione, Palermo celebra il profondo legame con la sua Santuzza – ha dichiarato il sindaco Orlando -. Quest’anno, in particolar modo, alla presenza dei vertici dell’Arma dei Carabinieri, del prefetto e del questore, il 4 settembre si intreccia con il ricordo, celebrato ieri con la Festa dell’Onestà, del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, barbaramente ucciso dalla mafia, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di Polizia Domenico Russo. Un servitore dello Stato che riaccese la speranza di questa città”.
di Paolino Canzoneri
di Paolino Canzoneri
di Paolino Canzoneri
di Paolino Canzoneri
Che lo spaccio e il consumo delle droghe leggere rappresenti un enorme bacino di introito per la malavita locale è palese. Il problema trascende qualsiasi morale o qualsiasi ragionamento etico. Il primo cittadino del capoluogo siciliano Leoluca Orlando in piena campagna elettorale per il prossimo mandato, plaude alla mozione proposta dal comitato "Esistono i Diritti" che preme per la legalizzazione delle droghe leggere per assestare un colpo micidiale all'economia delle mafie.
Il presidente del Senato Pietro Grasso e il presidente della Camera Laura Boldrini si sono visti ricevere una lettera inviata proprio da Orlando con un testo chiaro ed esaustivo: "L'undici ottobre scorso il Consiglio comunale di Palermo ha approvato la delibera n.524 che ha per oggetto una mozione per il passaggio da un impianto normativo proibizionista ad un impianto che punti alla legalizzazione della produzione e distribuzione delle droghe definite comunemente leggere. E' mio dovere rappresentarle questa presa di posizione politica del Consiglio, ottenuta senza alcun voto contrario e con un consenso trasversale, in quanto testimonia come la nostra città abbia a cuore ogni azione che contrasti gli interessi della criminalità organizzata, in sintonia con le dichiarazioni del Procuratore Nazionale Antimafia e la condizione drammatica delle nostre carceri, oggi affollate di tossicodipendenti e giovani, rei solamente di aver posseduto una pianta di cannabis o qualche dose di erba".
Il testo e la precisa direzione scelta di Orlando non sembra essere una posizione presa sull'annosa questione etica, non è una scelta da quale parte stare; piuttosto appare come una precisa esigenza di creare presupposti e rimedi concreti nella lotta allo strapotere economico mafioso al di sopra delle solite e quasi sempre inefficaci proposte secolari di maggiori controlli fiscali che si sono sempre rivelati mezze utopie troppo complesse da portare in atto su scala regionale e magari nazionale. Le droghe leggere non rappresentando un pericolo in termine di assuefazione non possono essere messe al pari di quelle pesanti da ostentare e combattere con ogni sforzo possibile ora e sempre.
Volendo fare un ragionamento esteso ed allargato l'abitudine di far prevalere i concetti "etici" in ogni spinosa questione ha assunto da sempre l'ipocrita e falsa "facciata" che non ha mai risolto i veri problemi. Frega poco al fumatore veder scritto nel pacchetto "Il fumo uccide". Il monopolio statale ne esce il diretto responsabile e complice della palese violazione dell'articolo n° 32 della Costituzione che tra l'altro recita "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo…". Una celata e indisturbata garanzia di assicurarsi i propri introiti milionari sulla pelle dei cittadini e nel caso delle droghe leggere a favore delle organizzazioni criminali che ne traggono contante a fiumi.
La cultura dell'uso degli stupefacenti leggeri e non, ha due motivazioni di base completamente distanti l'una dall'altra. La ricerca forsennata di nuove sensazioni e stati d'animo "astratti" e artificiali spesso celano una precisa insoddisfazione della propria vita e nelle droghe si crede di trovare un "Luna Park" fatto di gioia tesa a far dimenticare provvisoriamente la realtà e le proprie quotidiane insoddisfazioni. Questa motivazione conduce la persona nel baratro di una schiavitù psicologica e fisica che taglia i ponti con qualsiasi speranza di riuscire a crearsi un presente positivo, ottimista e lungimirante. Perdere il contatto con una realtà che non si capisce o di cui si è troppo deboli per affrontarne le difficoltà. Un danno psicologico e una terribile desistenza che porta solo ad un atteggiamento rinunciatario e perdente che solo una assistenza medica e psicologia può provare a risanare. Una seconda motivazione la si può definire di tipo sperimentale. La percezione e la ricerca dell'uomo teso a scovare nel proprio inconscio vie ed esperienze spirituali non è certamente una pratica recente. Religioni arcaiche hanno posto nell'assunzione delle droghe una precisa apertura del proprio inconscio e una via diretta e preferibile per entrare in contatto con il divino. Gli Sciamani con la loro tecnica dell'estasi hanno cercato di decifrare i tanti misteri della vita, della natura cercando anche di porre rimedi salutari sui corpi dei malati. L'uso di sostanze psicoattive è stata ed è una ricerca mistica per esperienze mistiche profonde e legate a religioni arcaiche e non.
Mai trattare l'argomento delle droghe leggere con una mentalità bigotta e borghese. Serve stanare la criminalità con una legalizzazione controllata prevalentemente riferita per scopi terapeutici e serve informazione continua ed aggiornata nelle scuole. Serve fare comprendere al giovane che la ricerca di paradisi artificiali ha un prezzo e quando si torna indietro nella realtà si è persa parte della propria salute fisica e mentale. Il paradiso artificiale ha un prezzo da pagare e a forza di girovagare in quei "paradisi" la realtà diventa sempre più deficitaria delle personalità e dell'integrità della persona.
di Paolino Canzoneri
PALERMO – Ai Cantieri Culturali della Zisa nel capoluogo siciliano, un gruppo di animalisti ha impedito l'accesso agli operai della Rap del settore Ambiente del Comune che da un paio di giorni stavano conducendo regolare opera di deratizzazione in tutta l'aera cosi come previsto dal Regolamento comunale. Il gruppo di animalisti ha fisicamente ostruito l'accesso degli operai ai Cantieri per motivazioni legate al fatto che la deratizzazione in corso d'opera arreca danni gravi e pericolosi per la salute dei gatti randagi numerosi in quella zona.
A riguardo l'amministrazione comunale di Palermo ha puntualizzato: "Ieri mattina le operazioni sono cominciate in ritardo perchè un gruppo di sedicenti animalisti ha fisicamente impedito l'accesso agli operai della Rap, fino all'intervento dei carabinieri chiamati dal personale comunale. Secondo tali "animalisti" la derattizzazione sarebbe nociva per la colonia di gatti randagi che vive nell'area dei Cantieri. Le operazioni di deratizzazione vengono svolte con i sistemi canonici previsti dalla legge e in linea con quanto previsto dal Regolamento comunale e certamente la presenza dei gatti non può essere considerata motivo di impedimento ad un importante intervento di igiene pubblica che non è rimandabile".
Il Sindaco Leoluca Orlando annuncia il pugno duro e non sembra essere intenzionato a tollerare comportamenti minacciosi che possano rallentare quegli interventi di disinfestazione e deratizzazione necessari a garantire pulizia e igiene dei luoghi pubblici della città di Palermo. Le Ragioni del primo cittadino appaiono inoppugnabili quanto l'importanza di cercare una soluzione che eviti una sicura morìa di animali del tutto incolpevoli.