Lazio, migliora la situazione per i trasporti. Maglia nera a Roma e per le tratte Atac
Redazione
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di Marco Staffiero
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LAZIO – E' stato siglato ieri pomeriggio, negli uffici della presidenza del tribunale di Roma, il nuovo protocollo per la gestione dei beni confiscati alle organizzazioni mafiose nel Lazio. Il documento, già sottoscritto due anni fa da un numero ristretto di soggetti, è stato oggi allargato a 18 organizzazioni. Tra i firmatari, oltre al Tribunale di Roma, figurano la Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di Commercio di Roma, Unindustria, Confcommercio Roma, Abi, Cgil, Cisl, Uil, Federlazio, Cna, Coldiretti Lazio, Associazione Libera e Legacoop. Alla firma del protocollo hanno partecipato, tra gli altri, il Procuratore Giuseppe Pignatone, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, e il sindaco di Virginia Raggi. “La necessità di questa cogestione con tanti soggetti che non hanno alcun obbligo istituzionale deriva dal fatto che il tribunale di Roma, in questo momento, gestisce un patrimonio enorme. Siamo sui 1100 immobili in sequestro e 300 aziende attive sul mercato. Un patrimonio di un miliardo e mezzo circa – ha affermato il presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Roma, Guglielmo Muntoni – La nostra prima preoccupazione è quella di mantenere tutte le aziende che sequestriamo attive, mantenendo i posti di lavoro e le attività commerciali. L'altro scopo è quello di assegnare gli immobili, se liberi, e destinarli ai comuni in cui si trovano per uso pubblico”. Presente, ovviamente, alla firma dell'accordo anche la procura capitolina che -come spiegato da Pignatone “non figura tra gli impegni specifici perché è quella che da il là alle richieste con le indagini”. In un passaggio del suo intervento, il procuratore ha poi sottolineato come spesso lo sforzo degli attori impegnati nel contrasto alla criminalità organizzata non vengano percepiti fino in fondo. “Quando, dopo un sequestro, una azienda sequestrata ricomincia a lavorare non è uno scandalo perché tutto continua come prima e dietro c'è un mafioso come prima -ha detto Pignatone riferendosi al lavoro delle istituzioni che si impegnano per restituire i beni confiscati alla collettività- E' un esempio virtuoso di una società e di uno Stato che funziona e che rimette in moto delle realtà produttiva evitando licenziamenti e perdite di ricchezza complessiva.
Roberto Giachetti (Pd) ha votato in un seggio allestito presso una scuola a via Fonteiana, a Monteverde. In maglietta e jeans, Giachetti è stato accolto al suo arrivo da giornalisti, fotografi e operatori. A chi gli chiedeva come stesse, ha risposto: “Bene grazie, ma cerchiamo di dare meno fastidio possibile”. All’uscita poi Giachetti ha salutato alcune persone che si trovavano lì, tra cui una signora che gli ha rivolto un “in bocca al lupo”, mentre un’altra gli ha detto: “Mettiamocela tutta, per favore!”. Nel pomeriggio su Twitter l’ultimo appello al voto: “Non dimenticate di andare a votare! Chi non sceglie delega agli altri il futuro di Roma. Si vota solo oggi, fino alle 23. Buon voto a tutti”.
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Frosinone – Far conseguire, revisionare o rinnovare la patente di guida a persone disposte a pagare, come prezzo della corruzione, cifre che si aggiravano intorno ai 4000 euro. È l'obiettivo dell'associazione a delinquere sgominata dagli agenti della Polizia di Stato di Frosinone. Tra gli arrestati anche un ingegnere della Motorizzazione Civile di Frosinone che, all'epoca dei fatti, ricopriva l'incarico di direttore dell'ufficio.
La Polizia di Stato di Frosinone, in collaborazione con quella di Roma, Napoli, Caserta e l'Aquila, ha arrestato 20 persone, imputate di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso in atto pubblico, sostituzione di persona, accesso abusivo a sistema informatico pubblico, frode informatica ai danni dello Stato. L'indagine ha portato ad indagare 135 persone. L'associazione a delinquere, sgominata dagli agenti della Polizia di Stato, aveva quale scopo quello di far conseguire, revisionare o rinnovare il titolo di guida a persone disposte a pagare, come prezzo della corruzione, cifre che si aggiravano intorno ai 4.000 euro. Tra gli arrestati anche un ingegnere della Motorizzazione Civile di Frosinone che, all'epoca dei fatti, ricopriva l'incarico di Direttore dell'Ufficio.
I poliziotti della Squadra Mobile di Frosinone hanno inoltre sequestrato 90 patenti di guida di varie categorie, ottenute da altrettanti indagati che hanno sfruttato il sistema illecito organizzato dal sodalizio criminale. I clienti dell'organizzazione erano per lo più stranieri (egiziani, pakistani, marocchini e cinesi), spesso non in grado di comprendere nemmeno la lingua italiana, nè tantomeno il codice stradale e la connessa segnaletica; persone che, alla guida di un veicolo, costituiscono un grave pericolo per la sicurezza dei trasporti.
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Roma – Prosegue l'iniziativa internazionale di Alessandro Battilocchio che, coinvolgendo amministratori comunali del Lazio e rappresentanti di associazioni che si occupano di volontariato, sta guidando una nuova iniziativa di amicizia, diplomazia e solidarietà internazionale.
A Tirana la delegazione ha incontrato l'ambasciatore italiano Alberto Cutillo e si è poi spostata nella regione di Lezhe, dove il Presidente Gjok Ndoka ha promosso diversi momenti istituzionali. Il gruppo è stato ospitato presso le suore salesiane di Tale, piccolo villaggio rurale che si è stretto attorno agli amici italiani. Presso l'oratorio locale è stata organizzata una festa che ha coinvolto tutto il paese in un clima di condivisione e gioia. Il gruppo ha inoltre visitato il ginnasio di Lezhe in cui si insegna la lingua italiana ed incontrato imprese italiane che operano in Albania.
La parte finale della missione internazionale si svolgerà invece alla volta del Kosovo, dove sono impegnati militari italiani nell'ambito della missione Kfor. Anche in questo caso il programma è stato impostato in sinergia con le autorità locali ed alcune suore che stanno in contatto da anni con Battilocchio e prevede, oltre ai momenti istituzionali, attività con le comunità delle zone interne di questo piccolo Paese martoriato solo pochi anni fa da una guerra fratricida e violenta. "Si rafforzano i legami di amicizia con questi popoli. Un ringraziamento particolare alle suore ed ai sacerdoti italiani che ci hanno accolto come in famiglia e che portano avanti il loro impegno con straordinaria dedizione", ha dichiarato Alessandro Battilocchio.
di Alessandro Fortuna
La squadra di Pioli non sbaglia un colpo e rimane l’unica squadra in campo internazionale a rappresentare l’Italia
LA PARTITA
Nel primo tempo Felipe Aderson era imbrigliato e Lulic non ingranava, così la Lazio faticava a ripartire. Ma era ordinatissima, attenta e precisa nelle coperture. Grandissimo lavoro per Biglia, Parolo e Milinkovic-Savic. Quando è salita di tono la partita, la squadra biancoceleste è diventata travolgente in contropiede. Mister Pioli ha vinto la partita con i suoi cambi: uno spento Lulic ha fatto posto a Candreva, dando una scossa alla squadra, colpendo nel momento in cui la squadra turca si era sbilanciata in avanti. Le sue percussioni hanno prodotto spazi anche per Felipe Anderson e dopo la prima rete, segnata da Parolo, la Lazio è diventata irresistibile in campo aperto con le proprie ripartenze. Il Galatasaray, invece, si era riproposto in campo come la gara d’andata a Istanbul: mister Denizli ha confermato lo stesso blocco ad eccezione di Ozkekin che gli ha permesso di riportare Snejder al suo ruolo originale di trequartista, oltre a Inan in cabina di regia. Davanti, però, mancava Bulut. Podolski è rimasto imbrigliato tra i due centrali della Lazio, Mauricio e Bisevac: ha dimostrato di avere poco coraggio. Per l’ennesima volta un’altra rete subita dai biancocelesti a ” palla scoperta”, dove l’errore è collettivo: non c’è pressione su Sabri Sarioglu che ha avuto il tempo di guardare e lanciare in profondità, Bisevac ha sperato di mettere in fuorigioco Oztekin, che invece si è ritrovato a tu per tu solo davanti a Marchetti.
PAGELLE LAZIO
BIGLIA 8
Passaggi al bacio per tutti. Suo l’angolo da dove nasce il vantaggio (1-0 di Parolo) e lancio in profondità per Matri ( palo pieno). Illumina gioco e corridoi possibili e immaginari, lo fa nel miglior modo possibile come lo aveva già fatto nella gara di andata. Nel primo tempo Muslera gli nega la gioia del gol deviando in angolo un bolide diretto all’angolino. SUPERSTAR
KLOSE 7,5
Si è sbloccato. Non segnava dal maggio scorso ( ultima di campionato 014-015 Napoli- Lazio 2-4). Appena entrato s’è avventato sul pallone, l’ha strappato a Chedjou e ha costretto agli straordinari Muslera, poi lo ha trafitto. Nel finale un lancio millimetrico per Candreva e un infinità di palloni recuperati. Adesso non si ferma più. FINALMENTE MIRO
BISEVAC 5,5
Ha perso Oztekin e il Galatasaray ha ricominciato a sperare. Ha rovinato così una buona prestazione. DISTRATTO
PAGELLE GALATASARAY
OZTEKIN 6,5
Riaccende le speranze della squadra segnando il gol che, momentaneamente, riapre la partita. Fulmina Marchetti in uscita. SAETTA
SABRI SARIOGLU 6,5
All’andata era andato a segno, nella gara dell’olimpico disegna un assist da manuale per il compagno Oztekin, rimettendo in bilico la partita. ISPIRATO
PODOLSKI 4,5
Stretto nella morsa dei due centrali della Lazio non trova mai lo spunto, non viene in aiuto dei compagni per cercare di far salire la squadra, non si ricorda un tiro degno di nota in tutta la partita. LUNA STORTA
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Roma – Forti tensioni e alcune cariche a Roma dopo l'arrivo dei tifosi del Galatasaray nella Capitale, in occasione della partita di Europa League all'Olimpico contro la Lazio. Fumogeni e bombe carta sono state lanciate dai tifosi turchi del Galatasaray che da Piazza del Popolo, nel centro di Roma, si stanno spostando in corteo verso villa Borghese dove è previsto il punto di raccolta della tifoseria per raggiungere lo stadio Olimpico. Alcuni sostenitori turchi sono stati caricati dagli agenti di polizia perchè tentavano di aggirare il cordone che li separa dalla zona in cui vengono indirizzati verso gli autobus che li porteranno allo stadio Olimpico. La situazione è tornata presto alla normalità grazie anche all'intervento di alcuni capi ultrà della squadra turca.
"Sono tutti sotto controllo, qualche petardo o qualche fumogeno può anche scappare. Continueremo a perquisirli non solo prima che salgano sui bus ma anche allo stadio". Queste le parole del questore di Roma, Nicolò D'Angelo, arrivato in piazza delle Canestre, a Roma, dove c'era stata una carica di alleggerimento dei tifosi del Galatasaray.
Oltre alle tensioni registrate la scorsa notte nella zona di ponte Milvio tra tifosi della Lazio e del Galatasaray, ci sono stati anche due lievi accoltellamenti. All'1.30 a largo Maresciallo Diaz un tifoso turco di 23 anni è stato accoltellato al gluteo da un gruppo di italiani, probabilmente laziali, ed è stato poi medicato al policlinico Gemelli. Poi sempre nella notte all' ospedale Cristo Re è arrivato un 19enne italiano accoltellato alla schiena. Il giovane è stato ferito a Ponte Milvio.
Il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha postato delle foto scattate a piazza del Popolo nelle quali si vede la concentrazione di tifosi turchi, scrivendo nel post: "Piazza del popolo ora. Tifosi del Galatasaray si radunano e lanciano bombe carta. Ministro Alfano, aspettiamo che finisca come a piazza di Spagna con i tifosi del Feyenoord o facciamo qualcosa? Basta comandare a casa nostra".
A Roma sono oltre mille i tifosi turchi attesi per la gara di stasera con la Lazio, ritorno dei sedicesimi di Europa League. E non sono mancati problemi. "Già nella notte tra mercoledì e giovedì – spiega la questura in una nota – i supporter del Galatasaray hanno confermato il livello di rischio emerso a loro carico nell'ambito dell'attività di cooperazione internazionale di polizia. Nella zona di Ponte Milvio, infatti, si sono verificati contatti con elementi della tifoseria laziale.