Coronavirus nel Lazio, 54 i casi positivi

“Nel Lazio sono 54 i positivi, 16 sono in isolamento domiciliare, 8 in terapia intensiva e gli altri ricoverati. Aumentano anche dimessi”. Lo ha detto l’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. E’ in corso a Pomezia oltre 400 interviste di indagine epidemiologica per stabilire i contatti sui 2 nuovi casi positivi al COVID-19.

Mentre per i casi di Fondi nel territorio di Latina, dall’indagine epidemiologica in corso risultano tutti riconducibili ad un medesimo luogo in cui si è svolta una festa con numerosi partecipanti provenienti anche da altre zone d’Italia.




Capo Digos da dello “zingaro di m….” a un tifoso della Lazio!

“Dare dello zingaro di m… a qualcuno o insultare una persona per il colore della sua pelle non fa differenza: sempre di razzismo stiamo parlando”. A tornare sui fatti che hanno preceduto la finale di Coppa Italia, quando un poliziotto si è macchiato nei suoi confronti di un episodio di razzismo, è Sinisa Mihajlovic. “Ne ho parlato perchè era stato accusato un tifoso della Lazio, ma così non è stato e mi dispiaceva per la tifoseria. Comunque si sono tutti scusati, in primis il capo della Digos che mi ha telefonato. Non voglio denunciare nessuno, se non fosse stato accusato un tifoso della Lazio non avrei neppure parlato dell’accaduto”, ha spiegato Mihajlovic.




Lazio, dalla curva nord “cori” antisemiti? In tanti non hanno sentito nulla. E se ci sono stati sono arrivati da quattro scemi

Non si può fare di tutta l’erba un fascio. I media ci hanno messo pochi minuti a titolare su presunti “cori” antisemiti e a sfondo razzista dalla curva nord laziale durante la sfida di Coppa Italia contro il Novara. Preferiamo chiamarle voci fuori da un coro. Alla mezzora di gioco dal settore della tifoseria biancoceleste si sono levate delle voci distinte che hanno urlato “giallorosso ebreo” e “questa Roma qua sembra l’Africa”. Qualche facinoroso ha anche pronunciato qualcosa contro i Carabinieri.

Allo stadio sono presenti 13 mila persone, i cori arrivano da un ristrettissimo gruppo della curva e nel ‘semideserto’ degli spalti l’eco è evidente.

Il nuovo episodio all’Olimpico arriva al culmine di una settimana calda sul fronte tifoserie: martedi’ notte gli scontri tra ultras Lazio e forze dell’ordine a Piazza della Libertà, in occasione della festa per il compleanno del club, e nelle stesse ore la diffusione di volantini antisemiti che prendevano di mira Lazio e Napoli, firmati da un sedicente gruppo di romanisti.

La Digos di Roma indaga per risalire ai responsabili degli slogan antisemiti e a sfondo razzista intonati da alcuni tifosi oggi in curva nord all’Olimpico durante la sfida di Coppa Italia Lazio-Novara. La Digos è al lavoro per risalire al gruppetto che ha intonato frasi come “giallorosso ebreo” poco prima delle 15.30. Al vaglio anche le registrazioni delle telecamere.

“Faccio parte di quel 98% di quei spettatori che i cori non li ha sentiti. Non metto in discussione né la buona fede né tantomeno l’udito di chi li ha ascoltati. Se ci sono stati la società condanna qualsiasi tipo di coro razzista e antisemita, ma bisogna anche valutare le dimensioni del fenomeno senza ingigantire il fenomeno”. È la dichiarazione spontanea del portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, in merito ai cori razzisti e antisemiti uditi all’Olimpico da una parte della curva nord laziale durante la gara di Coppa Italia tra Lazio e Novara.




Anguillara: Lazio e Molise si gemellano sotto l’effige del “Prodotto Topico”

ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Tutto pronto per la Finale del “PRODOTTO TOPICO” della regione LAZIO, evento enogastronomico che si terrà in Piazza del Molo ad Anguillara Sabazia domani, sabato 11 agosto a partire dalle ore 19,00. Un percorso di gusto, sapori da scoprire e di tradizioni culinarie millenarie, patrocinato dal comune di Anguillara Sabazia, organizzato dall’associazione “TERRA TRICOLORE” , guidata dal dott. Silvio Rossi, con la collaborazione della Proloco.

Nella FINALE si potranno gustare specialità tipiche laziali e calici di produzione vinicola dell’Agro Romano, mentre i ristoranti del centro storico proporranno per l’occasione, a prezzi popolari piatti tipici locali che rappresentano le specificità del territorio e della cucina romana, come per esempio il coregone (Coregonus lavaretus, ovvero lavarello), pesce di lago.

La manifestazione, che è alla prima edizione nella regione Lazio, ma che da anni riscuote un successo enorme nelle città che hanno ospitato l’evento, dalla prima edizione a Vasto cinque anni fa vede una coincidenza con la serata topica di un’altra regione. Nell’occasione, contemporaneamente alla serata anguillarina dell’11 agosto si svolgerà la “Finale Regione Molise”, nell’incantevole borgo di Agnone, nell’Alto Molise, conosciuto a livello internazionale per la produzione di latticini di notevole qualità e per la presenza della millenaria Pontificia Fonderia Marinelli, creando un gemellaggio tra le due comunità. Proprio il sindaco di Agnone, l’avvocato Lorenzo Marcovecchio fu presente nella sala consiliare di Anguillara lo scorso 20 novembre alla presentazione del progetto agli amministratori dei comuni del Lazio, e si dispiace che per ovvie ragioni, non potrà partecipare alla serata né personalmente, né con il prodotto topico della sua città, impegnato nella serata agnonese.

Dalle ore 19 nella suggestiva piazza del lago di Anguillara, dove sarà presente anche il tradizionale mercato artigianale i produttori saranno giudicati da giuria, incaricata a stabilire chi andrà alla Finale Nazionale, organizzata dal dott. Orazio Di Stefano che quest’anno si terrà Pollutri (casello autostradale VASTO NORD), il 19 agosto, dove sono attese diverse migliaia di presenze, come avviene ormai da qualche anno alle finali nazionali.

I produttori che parteciperanno alla Finale del Lazio sono:

Le specialità, anche con linea biologica e vegana, del primo biscottificio “CIARDI” di Cori, in provincia di Latina, che recentemente ha partecipato anche a “CIBUS” di Parma, il Salone Internazionale dell’Alimentazione che si è confermato nel 2018 l’evento di riferimento principiale dell’agroalimentare italiano, che da quattro generazioni dedica la sua vita prima al pane e poi ai Biscotti Artigianali Tradizionali e a base di vino;

direttamente dalla provincia di Rieti, sarà presente “ANTICO PONTE CELIO”, che da oltre venti anni valorizza il territorio della Sabina e per l’occasione preparerà la ciambella all’anice di PONTICELLI, del comune di Scandriglia, la famosa “CIAMMELLA”, che il fondatore dell’associazione Giacomo Fiorà, definisce unico “un prodotto salato unico in Italia”, ma con lieve retrogusto tendente al dolce per la presenza dell’anice, conosciuta e utilizzata anticamente anche dai Greci, dagli Egizi e dai Romani;

tra i piatti tipici anche lo spezzatino di cinghiale, proposto dalla “NOBILE CONTRADA CARRAIOLA”, di Canale Monterano, che da oltre mezzo secolo partecipa a eventi di valorizzazione del territorio, con manifestazioni di interesse nazionale, come la “Corsa del Bigonzo”, la “Presa della Torre”, il “Presepe Medioevale” e la “Sagra del Cinghiale”, che attirano migliaia di visitatori tutti gli anni;

da Accumoli (RI), territorio della Comunità montana del Velino, ci saranno anche il miele e le marmellate di frutti antichi dei Monti Sibillini della “FATTORIA SAN PANCRAZIO”, che farà assaggiare anche i prodotti tipici da forno, direttamente da signor Giuseppe Faraglia, orgoglioso di essere stato invitato nel territorio sabatino. I prodotti della Fattoria hanno ricevuto apprezzamenti dai visitatori che hanno preso parte alla prestigiosa manifestazione di “MERCATO MEDITERRANEO”;

a pochi chilometri di distanza, provenienti dall’altro comune laziale colpito dal sisma di due anni fa, nel comune di Amatrice, proviene l’azienda agricola “CASALE NIBBI”, produttrice di una grande varietà di mele, prodotte a un’altitudine di mille metri, e formaggi. La prelibatezza che porteranno alla selezione regionale è il celebrato Stracchino stagionato bio, prodotto per il quale hanno ricevuto numerosi riconoscimenti;

per i wine lovers sarà presente la cantina “FONTANA MURATA”, realtà produttiva e prima casa vitivinicola del comune di Anguillara Sabazia. La famiglia Tenchini offre ai consumatori un prodotto raffinato del gusto, genuino, come i prodotti di una volta con le uve di “Fiano Vermentino”, “Moscato”, “Sangiovese, “Cabernet Sauvignon” e Montepulciano;

dalla zona a nord di Roma, sarà presente anche una realtà produttiva di Campagnano, l’azienda agricola “LA TORRE” che farà gustare specialità casearie con formaggi, utilizzando solo materie prime selezionate e tanta passione. Il duro lavoro e la passione artigianale sono alla base della loro produzione apprezzata da una clientela molto esigente.

Non presente in piazza, ma partecipante alla selezione dei prodotti topici, da NEPI, comune della Tuscia Viterbese, sarà presente il “SALAME COTTO” dalla “Norcineria PALAZZINI”, che ha ricevuto recentemente, grazie all’interessamento dell’amministrazione comunale il riconoscimento come eccellenze agro alimentari del circuito regionale entrando nel sistema delle “Denominazioni Comunali di Origine”.

Oltre ai prodotti che abbiamo enunciato, alla selezione dei piatti parteciperanno anche alcune pietanze preparate dai ristoranti del centro storico che hanno sposato entusiasti l’iniziativa. In particolare saranno selezionati una Pasta cacio e pepe, rivisitata con l’inserimento dei prodotti del lago, un “Fregnaccio” (piatto tipico anguillarese) e il Filetto di coregone, pesce lacustre molto diffuso nei bacini laziali. Ecco la lista dei ristoranti del centro storico che aderiscono all’iniziativa “MENU’ TOPICO”:

Barrique PIAZZA DEL MOLO 14

Ciccio Pasticcio PIAZZA DEL COMUNE

Granfà PIAZZA DEL LAVATOIO 5

La Nepitella VICOLO DEI PESCATORI 10

Locanda Amalfi VIA AMALFI 3

Saporito VIA MAURIZIO MORIS 3

Vecchio Salus PIAZZA DEI BASTIONI 2

Zaira VIALE REGINALDO BELLONI 2




Traffico di droga dal Lazio alla Sardegna: sequestrati beni per 2 milioni di euro

CAGLIARI – Beni per quasi due milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Cagliari ad un gruppo criminale con base operativa a Villacidro e ramificazioni fino in Lazio, sgominato nel marzo del 2017 dai carabinieri di Villacidro.

In particolare le Fiamme gialle hanno sequestrato beni immobili, auto di lusso, quote societarie, polizze assicurative e conti correnti bancari per un valore pari a 1.799.547,26 euro, nei confronti di quattro soggetti italiani attualmente sotto processo a Cagliari per traffico di sostanze stupefacenti.
Gli specialisti del Gico di Cagliari hanno svolto accertamenti economico-patrimoniali, che “hanno evidenziato una rilevante sproporzione tra la disponibilità dei beni individuati in capo ai quattro e ai loro familiari conviventi e i redditi dichiarati ai fini delle imposte dirette”, spiegano dalla Guardia di finanza




Comunali Lazio: i candidati a Pomezia, Velletri e Fiumicino

Giugno sarà il mese di importanti elezioni comunali che coinvolgeranno vari comuni del Lazio tra cui Pomezia, Velletri e Fiumicino.

Pomezia

Il 10 giugno (ballottaggio previsto per il 24) consulterà i propri cittadini che dovranno passare oltre o riconfermare la Giunta retta dal Movimento Cinque Stelle di Fabio Fucci. Quest’ultimo eletto nel 2013 è stato al centro di una bufera programmatica con Luigi Di Maio nel dicembre 2017. Il capo del M5S negava al primo cittadino la terza rielezione dopo la sottoscrizione del contratto del movimento che la vietava, ammonendolo circa una prossima rottura. A tali moniti Fabio Fucci rispose definendoli un’ipocrisia. Per questo a giugno Fucci tenterà il riscatto candidandosi con la Lista Civica il Bene in Comune e la Lista Essere Pomezia contro cinque candidati. Roberto Camerota di Casa Pound, Antonio Aquino con la Lista Progetto Comune Pomezia, Pietro Matarese di centrodestra ( Forzi Italia, Udc, Lista III° millennium, Lega, Fdi, Lista dello Scarpone, Msi), Stefano Mengozzi del centrosinistra sostenuto dal Partito Democratico, Unione imprenditori lavoratori socialisti, Psi, Pomezia domani, e Adriano Zuccalà M5S.

 

Velletri

Saranno ben 26 le liste a sostegno di sette candidati allo scranno maggiore del Comune. Ad auspicare di prendere il posto del sindaco uscente Fausto Servadio eletto nel 2013 nell’aerea di sinistra
sono Paolo Trenta del Movimento Cinque Stelle già consigliere di opposizione, l’assessore uscente Orlando Pocci sostenuto dalla coalizione di centrosinistra di Partito Democratico, Liberi e Uguali, Mpb, Gente Nuova e Velletri e Beni Comuni. Alle elezioni si spacca il centrodestra che vede da una parte Alessandro Priori con Forza Italia e le Liste Civiche di Patto Popolare Velletri, Viviamo Velletri, Insieme per Velletri, e dall’altra Giorgio Greci caldeggiato dalla Lega, Fratelli d’italia, Pri, Popolo della Famiglia e ben 5 civiche di cui Noi con Velletri, Con voi per Velletri, Gente Libera, Forza Velletri. Mentre Paolo Felci verrà sostenuto da Casa Pound e Difendere Velletri e Lista Civica Felci Sindaco. Augusto Di Lazzaro è il candidato di Laboratorio Velletri e Laboratorio in Movimento. Ed infine il consigliere uscente Stefano Pennacchi al vertice di Sinistra per Velletri e Lista Velester.

 

Fiumicino

Il 10 giugno vedranno fronteggiarsi cinque candidati. Il centrodestra ancora una volta si divide tra Mario Baccini con Forza Italia e sette liste civiche tra cui Progetto Fiumicino, Energie per l’Italia, Cristiano Popolari, Lista Petralia-MDM, Crescere Insieme, Cuori per Fiumicino, Orgoglio Tricolore; Gaia Desiati sostenuta da Casapound Italia e William De Vecchis con la Lega di Noi con Salvini, Fratelli d’Italia, Legittima difesa, Passione Comune. Nell’area di centrosinistra si candida Esterino Montino sostenuto dal PD, Liberi e Uguali, Unione di Centro, Civica Montino, Comune Autonomia e Libertà, Per Vivere Fiumicino, Fronte Verde- Pensionati Centro e Libertas-Democrazia. Il Movimento 5 Stelle porterà invece come candidato alla fascia di primo cittadino Fabiola Velli.

Gianpaolo Plini




Allerta maltempo da questo pomeriggio: attesi temporali e burrasche nel Lazio

LAZIO – “Il Centro Funzionale Regionale rende noto che il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse con indicazione che dal pomeriggio di domani, giovedì 15 marzo, e per le successive 24-30 ore si prevedono sul Lazio ‘precipitazioni a carattere di rovescio o temporale. Venti forti con raffiche di burrasca dai quadranti meridionali specie sui settori costieri. Mareggiate lungo le coste esposte”‘. Lo comunica, in una nota, la Regione Lazio.
“Il Centro Funzionale Regionale ha emesso pertanto un bollettino di criticità idrogeologica e idraulica con criticità idrogeologica per temporali codice giallo e attenzione per vento su tutte le zone di allerta del Lazio. La Sala Operativa Permanente ha diffuso l’allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza”.




Saltamartini: “Lega è il primo partito anche nel Lazio”

LAZIO – “Matteo Salvini ha compiuto un’impresa straordinaria. La Lega è il primo partito del centrodestra in tutta Italia. E primeggia anche nel Lazio. Per il voto alla Camera oltre 400mila laziali hanno barrato il simbolo Lega-Salvini premier. Nella circoscrizione Lazio 1 abbiamo ottenuto quasi il 12 per cento dei consensi, in quella Lazio 2 il 16,5%. Al Senato, invece, raggiungiamo quasi il 14% di media. Con questi numeri siamo riusciti a eleggere 7 deputati e 4 senatori, risultando così tra le regioni più rappresentate in Parlamento all’interno della Lega”. E’ quanto dichiara la deputata della Lega, Barbara Saltamartini.

“Uno scenario impensabile fino a poco tempo fa. Ed invece in tre anni e mezzo, da quando sono stata il primo parlamentare non eletto nelle liste della Lega ad aderire al progetto di Matteo Salvini, con l’impegno di tanti militanti siamo riusciti in questa impresa. Siamo il primo partito del centrodestra in tanti quartieri di Roma, in tanti comuni della provincia e del litorale romano e di tutto il Lazio.
Primo partito a Civitavecchia, Fiumicino, Pomezia, Marino, Formello, Bracciano, Trevignano e poi nei collegi di Viterbo, Rieti, Latina. Per finire al collegio di Guidonia Montecelio – prosegue Saltamartini – dove ero candidata all’uninominale: proprio a Guidonia il 15 per cento degli elettori ha dato fiducia alla Lega e a Salvini. Una crescita in un anno di circa il 150 per cento se si considera che alle amministrative 2017 la Lega ottenne il 6,6. Ma anche negli altri 48 comuni del collegio, punte percentuali molto alte: a Vallepietra il 20%, a San Gregorio da Sassola il 22,5, Marcellina il 20,3, ad Agosta il 21,7, a Cave il 18,8 per cento. Cresciamo in ogni Comune, siamo consapevoli delle nostre potenzialità e della forza delle nostre idee. E questo anche in prospettiva dei prossimi appuntamenti elettorali amministrativi, dai quali non si potrà più prescindere dalla Lega. Mi riferisco ad esempio a Tivoli, dove si voterà a breve per il nuovo sindaco, la Lega ha ottenuto il 15 per cento risultando il primo partito. Così come già detto per Fiumicino e Pomezia, che andranno al voto tra qualche mese. In alcuni centri cresciamo anche con punte del 600 per cento, come avvenuto a Carveteri passando dal 3 per cento dell’anno scorso, al 18% di domenica. Anche alle regionali, per la prima volta la Lega porterà alla Pisana propri consiglieri. Grazie a tutti, ai militanti, ai sostenitori, ai candidati e soprattutto grazie agli oltre 5milioni di italiani che hanno dato fiducia al progetto di Matteo Salvini e della Lega. Da qui – conclude Saltamartini – si parte per ridare certezza di un futuro migliore ai nostri figli e all’Italia”.



Lazio, schede scrutinate: è testa a testa tra Zingaretti e Parisi

LAZIO – Scrutini nel Lazio dove a 3.298 sezioni su 5.285 Nicola Zingaretti si attesta al il 34,39% seguito da Stefano Parisi che ha rimontato con il 30,06%. Distante Roberta Lombardi con il 26,89%. Sergio Pirozzi è al momento al 4,58%

 

Stefano Parisi, tenta la scalata alla presidenza del Lazio dopo aver perso la poltrona di sindaco di Milano contro Beppe Sala. Sessantadue anni, formazione socialista, negli anni Settanta è stato vicesegretario del Nucleo universitario socialista di Roma. I primi passi nel mondo del lavoro li ha mossi nell’ufficio studi della Cgil. Nel 1984 è stato a capo della segreteria tecnica del ministero del lavoro, nel 1988 alla vicepresidenza del Consiglio (Governo De Mita) e poi alla Farnesina con Gianni De Michelis. Nel 1992 diventa capo del dipartimento per gli affari economici della presidenza del Consiglio dei ministri, due anni più tardi viene scelto come segretario generale del ministero delle poste e telecomunicazioni. Nel 1994 entra nel collegio sindacale della Rai; due anni dopo è capo del dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del consiglio. Poi il trasferimento a Milano per lavorare come city manager del primo cittadino Gabriele Albertini. Seguono, dal 2000, gli incarichi come direttore generale di Confindustria, ad di Fastweb e poi di Chili Tv, società che si occupa della diffusione di film in streaming. Alle regionali è sostenuto dalle liste di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Noi con l’Italia, Energie per l’Italia.

 

Zingaretti ha trainato il Lazio fuori dal commissariamento della sanità. Nel 2013 ha vinto le regionali con il 40% dei voti, 10 punti in più del rivale di centrodestra, Francesco Storace. La sua carriera è tutta nel Pd e prima nel Pci: dalla sinistra giovanile, di cui è stato segretario, alla presidenza della provincia di Roma passando per l’Europarlamento. Un pedigree di sinistra. A lui hanno detto sì anche i fuoriusciti di Liberi e Uguali che non hanno gradito la candidatura di Gori in Lombardia.

 

Roberta Lombardi, 44 anni, deputata candidata con il Movimento 5 Stelle. È stata la prima capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera e dopo stata dirigente di punta per il Lazio. Qui si è scontrata più volte con la Raggi, che però ha sostenuto quando la sindaca ha accusato la Regione di non aver aggiornato il suo piano rifiuti. Madre di due figli, laurea in giurisprudenza e corso in Sviluppo manageriale alla Luiss Management. Prima della politica occupazioni diverse, ultimo il lavoro in un’azienda di arredamento d’interni

 

Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice e fondatore della lista di destra Sergio Pirozzi presidente. Si è distinto per come ha saputo gestire l’emergenza del terremoto che ha colpito duramente il centro Italia. Si dice dalla parte delle persone e ha candidato in lista tanti personaggi traino di sentimenti popolari

 

 

 

 




Lombardia: è fatta per Fontana. Lazio: avanti Zingaretti rincorso dalla Lombardi

Attilio Fontana ha praticamente vinto in Lombardia rispetto a Giorgio Gori.

LAZIO – Alle regionali le proiezioni per la presidenza del Lazio danno Nicola Zingaretti (centrosinistra) con il 33,5%, Roberta Lombardi (M5s) al 29,0%, Stefano Parisi (centrodestra) al 29,6% e Sergio Pirozzi (lista civica) al %4,0. 

LOMBARDIA – Il candidato di centrodestra Attilio Fontana al 44,01%, il suo avversario di centrosinistra Giorgio Gori al 32,6%. Sono questi i risultati della prima proiezione di Opinio Italia per la Rai. Dario Violi (M5S) si attesta al 18,0% mentre Onorio Rosati di LeU al 2,7%.




Lazio, Fabio De Lillo: la scommessa sul turismo. Ecco i punti del cambiamento in Regione

REGIONE LAZIOFabio De Lillo è candidato nella lista di Forza Italia alla Regione Lazio per Stefano Parisi Presidente. A fronte dei suoi cinque anni nelle file dell’opposizione al Governo regionale di Zingaretti, ha un’idea molto precisa di come dovrà essere il Lazio dei prossimi anni. Lo abbiamo interpellato per capire quali sono le priorità della sua azione politica e cosa vuol fare se eletto….

De Lillo, è stato il primo ad aprire la campagna elettorale lo scorso 30 gennaio. Forte dell’esperienza di questi ultimi anni come consigliere regionale uscente, che idea si è fatto delle problematiche del Lazio? In una ipotetica graduatoria dove collocherebbe la nostra regione?
Cinque anni di totale latitanza da parte dell’amministrazione di centro sinistra rischiano di far “saltare” il Lazio. Sui rifiuti abbiamo dovuto assistere ad un penoso teatrino di rimpallo di responsabilità tra Zingaretti e la sindaca Raggi. Per non parlare della sanità: gli abitanti del Lazio si fanno curare fuori regione. Un fallimento che ci dice che medici e infermieri sono sfiniti e che i cittadini non ritengono più affidabili i servizi erogati. Insomma, se volessi inserire il Lazio in una ipotetica graduatoria, direi che abbiamo toccato il fondo.

Rifiuti, qual è la ricetta che propone De Lillo e una regione a trazione centrodestra?
La bacchetta magica non esiste, e Zingaretti e soci sono dei cantastorie. Sui rifiuti la questione sarebbe più semplice di quanto si immagina. Non c’è il coraggio di prendere decisioni su dove e come debba avvenire lo smaltimento, che da tutte le altre parti, tranne che nel Lazioo, è un guadagno per l’amministrazione. E abbiamo la Tari più alta d’Italia..

 

Sulla sanità, anche questo un capitolo spinoso… Quasi che chiunque si accinga ad aprirlo rischi di
pungersi…
L’immobilismo non porta da nessuna parte e infatti siamo fermi al palo. Pensi che solamente potenziando le strutture territoriali e aumentando le ore di utilizzo dei macchinari diagnostici potremmo abbattere del 50% le liste di attesa. E invece gli abitanti del Lazio sono costretti a farsi curare fuori regione. Il blocco del turn over – 10mila assunti in meno – ha fatto scoppiare gli ospedali pubblici mentre vanno stabilizzati 3000 operatori sanitari che sono precari da moltissimi anni. Diversamente da quanto accade oggi, la nostra Regione, forte dei suoi professionisti in ambito sanitario, deve tornare ad essere attrattiva per tanti pazienti che provengono dalle altre regioni. C’è poi tanto da fare per la realizzazione del fascicolo elettronico e della Telemedicina che sono la nuova frontiera della tecnologia applicata al settore.
Certo che se i pazienti che vengono da altre regioni si trovano a dover prendere un treno o un autobus che non passa, la questione si complica ulteriormente..

 

Che cosa ritiene debba essere fatto per migliorare il trasporto regionale?
Serve un servizio di trasporto intermodale. Se ne parla da un decennio ma Cotral e Regione non lo fanno. Un servizio che rispetti i tempi di attesa e che garantisca tutti i collegamenti. E’ ora di costruire infrastrutture strategiche per la mobilità e per lo sviluppo della Regione Lazio come il Corridoio tirrenico settentrionale e meridionale, il completamento della Civitavecchia – Orte, la realizzazione tratto Cisterna di Latina-Valmontone, con il completamento un secondo raccordo autostradale di Roma. Noi investiremo per creare nuove metropolitane a Roma, per incrementare il trasporto ferroviario e il completamento dell’anello ferroviario di Roma. E non in ultimo è essenziale il potenziamento dei Porti della Regione Lazio che tanto possono rappresentare da un punto di vista commerciale e turistico.

 

A proposito di turismo. C’è una querelle in corso a livello nazionale sulle competenze tra Stato e Regioni in questa materia. Il turismo rappresenta a livello nazionale più del 10% (oltre 180 miliardi di euro) del PIL nazionale. Il Lazio, anche grazie a Roma, è una delle regioni più frequentate dal turismo nazionale e d’oltralpe.  Si può fare di più?

Si deve fare di più. Serve una valorizzazione turistica del patrimonio artistico, ambientale, enogastronomico della provincia di Roma, soprattutto attraverso l’attivazione di strumenti utili alla digitalizzazione e alla automazione del settore e di tutto l’indotto. Pensiamo solo al fatto che in Italia il contributo del turismo comprende oltre 2 milioni e mezzo di occupati. Un dato che da solo sottolinea la necessità di considerare il turismo un settore industriale a tutti gli effetti per il quale è necessaria una nuova governance.
A proposito di industria, anche il Lazio ha subìto gli effetti della crisi economica di questi ultimi anni e le imprese sono in grande difficoltà: un tessuto sociale fatto di tante piccole e medie imprese che fanno fatica a trovare un interlocutore che ascolti le loro problematiche e, soprattutto, che voglia risolverle.

Come pensa si possa riagganciare la crescita economica per chi vive questi disagi?
Basterebbero poco, ma che sia fatto. Si parla da anni di semplificazione e burocrazia zero. Ma grazie a Zingaretti nulla è stato fatto nei rapporti con la pubblica amministrazione. Il credito è solo per gli amici e invece va concesso a chi dimostra capacità e idee. Serve subito la riduzione dell’addizionale Irpef regionale, attualmente al 3,3%, la più alta d’Italia. E, non in ultimo, una rete di sostegno per l’accesso ai fondi europei regionali.

 

A proposito di questo, sappiamo dagli ultimi dati della Corte dei Conti che siamo una delle Regioni che spende poco e male i fondi europei. Eppure l’Italia in generale si è collocata al quinto posto tra i maggiori contribuenti netti dell’UE. Si può invertire la rotta?
I fondi europei sono il vero snodo per rimettere in moto l’economia di una regione, per imprese, associazioni e cittadini. Ma la regione non riesce a spenderli come dovrebbe e l’accesso ai bandi è riservato ancora oggi a pochi intimi. Immagino la creazione di un albo regionale di professionisti riconosciuti che sappia coadiuvare tutti i soggetti che non hanno gli strumenti per potervi accedere autonomamente. In questo modo non ci troveremmo più costretti a rimandare in Europa gran parte delle risorse che potremmo invece utilizzare per la nostra economia.

 

Un’ultima domanda. Quarto di sette fratelli, la provenienza da una famiglia numerosa e cresciuta nel solco dei valori cattolici ha segnato molta parte delle sue azioni politiche, dedicando particolare attenzione alla tutela della famiglia, al valore della vita e alla cura dei più fragili. C’è tanto da fare vista la soglia di povertà e di disagio così diffusa?
Sì, c’è ancora tanto da fare. Per alcuni versi, l’approccio laico verso tanto disagio e che va tanto di moda oggi non mi pare abbia prodotto risultati così esaltanti dal punto di vista sociale. Rivendico le mie radici e penso che vada fatto un grande lavoro per rimettere al centro la famiglia con azioni a sostegno della genitorialità e della vita, per contrastare la violenza di genere, per sostenere chi vive tutti i giorni a contatto con la disabilità. La Regione è il primo avamposto dello Stato e deve saper occuparsi anche di questi temi, diversamente non avrebbe senso di esistere. Questo è quello che penso e il motivo per il quale dedico ancora la mia quotidianità alla politica.