LEGGE FORNERO: LAURA VENITTELLI (PD) HA PRESENTATO LA PROPOSTA DI LEGGE PER L'ABROGAZIONE

Redazione

“Il procedimento speciale in materia di lavoro introdotto dalla cosiddetta legge Fornero (n. 92 del 2012) ha dimostrato di non funzionare, il nuovo rito ha infatti sollevato notevoli problemi di ordine processuale causando l’effetto di allontanare il tema centrale della legittimità o meno del licenziamento”.
Con queste parole l’onorevole molisana del Pd Laura Venittelli ha presentato, mercoledì 1 ottobre, nella sala stampa della Camera dei deputati, la proposta di legge per l’abrogazione della cosiddetta legge Fornero.
Alla conferenza stampa hanno preso parte oltre al deputato molisano, prima firmataria della proposta di legge di iniziativa parlamentare, anche l’avvocato Bruno Piacci, membro del Consiglio Nazionale Forense del distretto Corte d’appello di Napoli e l’onorevole Walter Verini, capogruppo del Partito democratico in commissione Giustizia a Montecitorio.

L’onorevole Venittelli ha illustrato le ragioni di questo progetto normativo, che mira a mettere ordine in un contesto di riforme non più rinviabile, associando due tra le emergenze più delicate che il Paese vive: Lavoro e Giustizia.
“Avere un corretto e spedito funzionamento del sistema giudiziario è vitale per dare certezze e garanzie alle attività economiche e all’occupazione, è fondamentale per rivitalizzare l’investimento di capitali italiani e stranieri, è indispensabile per riportare dinamismo e competitività all’economia italiana. E così, in linea con il principio di semplificazione e snellimento delle procedure della macchina giudiziaria che va di pari passo con la tutela dei diritti di tutti i lavoratori, propongo una modifica del cosiddetto rito Fornero”, ha affermato la parlamentare eletta in Molise.

Per l’on. Venittelli occorre dare risposte immediate ai cittadini che si rivolgono al giudice del lavoro e dopo due anni di applicazione della norma ora in vigore il bilancio è fallimentare e va abrogata.
 “Non è possibile impegnare la magistratura a capire se i ricorsi erano o meno ammissibili nel rispetto della procedura, invece di concentrarsi sulla legittimità o illegittimità del licenziamento”.

Una presa di posizione politica che trae origine dalle istanze rappresentate nell’ultimo biennio da giudici e avvocati, schiacciati da un contenzioso sempre crescente e da norme di dubbia interpretazione.
“Una giustizia che non è veloce è una mancata giustizia – ha inoltre dichiarato l’on. Venittelli – e il rito Fornero ci ha dimostrato di non dare risposte e certezze né al lavoratore dipendente né all’impresa”.
L’avvocato Piacci ha sottolineato come la proposta di legge rispetta le esigenze rappresentate dai giuslavoristi, che osteggiavano e continuano a farlo il passaggio inutile inserito nell’ordinamento.

“La velocità dei processi come giustizia reale è un valore etico ed economico e questo è l’obiettivo che come categoria ci sentiamo di voler raggiungere”, magari tornando allo status quo ante, garantito dalla legge del 1973, che prevedeva un iter dignitoso alle parti processuali, consapevoli che i contenziosi avevano una ricaduta reale sulle vite umane e sulle problematiche concrete di ordine quotidiano.
Il capogruppo alla Commissione Giustizia Verini ha inteso sottolineare la centralità di questa proposta di legge, a cui verrà dato tutto il sostegno possibile, nel solco di quella semplificazione ed efficacia che l’intera maggioranza persegue nella legislatura.

La conclusione dell’onorevole Venittelli ha ripreso proprio il tema del dibattito di lunedì scorso alla direzione nazionale del Pd, con riferimento alla necessaria riforma del mercato del lavoro e alla questione della "causa manifestamente inesistente", oggetto di severe critiche.
 "Andiamolo a spiegare ai nostri investitori esteri che la manifesta inesistenza della giusta causa o giustificato motivo è la condizione che il giudice deve discrezionalmente valutare ai fini della reintegra! Per questo c'è esigenza di cambiare e di farlo subito", in relazione all’elemento più controverso sulla disciplina in atto sui licenziamenti del lavoratore dipendente.

 




CAMPOBASSO: BOTTA E RISPOSTA TRA LA SEGRETERIA PD MOLISE E L'ON LAURA VENITTELLI

Redazione

Campobasso – Pubblicavamo ieri la nota dell'Onorevole Laura Venittelli (Parlamentare del Pd) che denunciava i fatti accadui durante l'assemblea dello scorso 21 settembre a Ferrazzano. "Consumato gravissimo atto nei confronti, non solo della minoranza dell’assemblea pd ,ma di tutti gli iscritti al Partito Democratico del Molise.- commentava Venittelli dichiarando anche "Il pd non ha bisogno di chi soffoca la democrazia interna , di chi nasconde le carte, di chi dichiara consapevolmente falsita’. la segretaria ne tragga le conclusioni e si dimetta." 

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Di Giglio – vice segretario regionale PD-Molise in risposta a quanto affermato dall'Onorevole Laura Venittelli.

Ecco la nota:

Provare a fermare l’attività di riforma e cambiamento del Partito Democratico molisano è lo sport del momento. Leggiamo le richieste di dimissioni dell’on. Venittelli nei confronti del segretario Micaela Fanelli.
Leggiamo di attacchi alla segreteria regionale.
La causa strumentale?
Aver avviato la procedura per l’approvazione dello Statuto del Partito che dal 2007 non c’è mai stato. Cioè, ancora una volta, aver provato a muovere l’immobilismo.

E’ tutto regolare. Abbiamo regolarmente licenziato una proposta di statuto che va di nuovo ai circoli a tutti i membri dell'assemblea, per raccogliere gli emendamenti e i contributi. Torneremo ad approvare la versione definitiva. Speriamo insieme!
Altrimenti, attendiamo i punti di merito che non convincono, aperti alla discussione.

Qui chi vuole fermare il lavoro del Pd regionale trova contro non un singolo o un organo del partito, ma i cittadini e gli elettori!
Ora sappiamo che esiste chiaramente un asse dentro il Pd che vuole lasciare le cose così come stanno.
Noi stiamo provando a innovare: la scuola di partito per migliorare la qualità degli amministratori, la sede dove discutere, le feste per affrontare i temi veri, la carta costituzionale e cioè le regole del gioco chiare.
Tutte cose già fatte o che abbiamo tentato e stiamo tentando di portare in fondo.

Il partito e i cittadini ci chiedono di andare avanti sulla strada del rinnovamento e della proposta politica adeguata ai tempi.
La segreteria chiede al segretario Micaela Fanelli di andare avanti con più forza e determinazione.

Confidiamo nelle energie che ci vengono trasmesse dal tessuto sociale molisano, dai moltissimi amministratori, dai giovani, dai militanti, dagli iscritti del PD.
A loro guardiamo e pensiamo, ancor di più quando ci troviamo continuamente sul cammino chi vuole fermare il cambiamento.
Da loro e dalle migliaia di consensi avuti dai cittadini comuni, al momento del voto per la segreteria regionale del Partito Democratico del Molise, traiamo la convinzione che bisogna continuare tenacemente a lavorare."

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ZUCCHERIFICIO DEL MOLISE: E' ALLARME SCOMPARSA FILIERA BIETICOLO SACCARIFERA

A. De. M.

Termoli (CB) – A rischio la continuità produttiva nello stabilimento Zuccherificio del Molise a causa della ventilata soppressione della campagna bieticolo-saccarifera 2014. La stagione di trasformazione industriale della barbabietola da zucchero era fissata per il periodo luglio agosto, ma a quanto pare la continua caduta del prezzo dello zucchero sui mercati mondiali non permetterebbe all’azienda di coprire i costi di lavorazione e approvvigionamento con l’eventuale fatturato ricavabile dalla vendita del prodotto finito e degli altri semilavorati.

Una prospettiva che significherebbe, tuttavia, avviarsi verso il disfacimento della filiera in tutto il Centrosud, poiché nessuno garantirebbe in questo senso una futura campagna 2015, stante anche le note difficoltà per la cessione degli asset della società Spa in concordato preventivo.

Per cercare di evitare il definitivo smantellamento di un comparto strategico per l’agricoltura del Molise e delle altre regioni coinvolte l’On. del Pd Laura Venittelli ha invitato l’assessore all’Agricoltura della Regione Molise Vittorino Facciolla, il presidente della giunta regionale del Molise Paolo Di Laura Frattura, nonché i vertici aziendali della Spa e della Srl del Zuccherificio del Molise, le associazioni dei bieticoltori e le rappresentanze sindacali del settore agro-alimentare a un immediato e urgente tavolo di concertazione affinché si scongiuri il rischio della scomparsa della filiera bieticolo-saccarifera.