LADRO UCCISO NEL CASERTANO: IDENTIFICATO CADAVERE. SALVINI "MI SPIACE PER IL MORTO, MA FINO AD UN CERTO PUNTO"

di Angelo Barraco

 Caserta – E’ stato identificato il cadavere del rapinatore ucciso nel corso della rapina a Villa Literno il 21 marzo, nel Casertano, mentre tentava di rubare una macchina insieme a due complici. Si tratta di un albanese di 40 anni circa ed è stato identificato grazie alle impronte digitali. I suoi complici avevano lasciato il corpo senza vita davanti all’ospedale di Aversa. E’ terminato intanto il sopralluogo all’interno della villetta in cui si è consumato il tentativo di rapina. Non sono stati emessi provvedimenti nei confronti dell’uomo che ha sparato. La moglie dell’uomo ha descritto così quanto accaduto “E' stata una nottata terribile. Non è bello sparare a una persona  ma è l'ottava volta che vengono a rubare. Siamo davvero stanchi. Se questi banditi ci avessero detto che avevano bisogno di soldi li avremmo aiutati senza problemi come abbiamo fatto altre volte. Ma non puoi introdurti in casa mettendo in pericolo l'incolumità nostra e dei nostri figli”. Ha continuato dicendo “Quando mio marito ha fatto fuoco dal balcone, il ladro colpito, che era già dentro la nostra macchina, una Audi, è uscito dall'abitacolo e ha chiesto, rivolgendosi a mio marito, 'perché mi spari?'. Io avrei voluto chiedergli: e tu perché vieni a casa nostra mentre dormiamo a prendere la nostra roba?”. Anche la politica si è espressa in merito all’episodio sopracitato, in particolar modo il leader della Lega Matteo Salvini, che ha scritto il seguente post sulla sua pagina facebook “Sorprende i ladri in casa stanotte, spara e ne uccide uno. È successo a Villa Literno, nel casertano. Mi spiace per il morto, ma fino a un certo punto…Ora che non indaghino l'aggredito! La difesa è sempre legittima, anche se Renzi non è d'accordo. Mi date una mano a cambiare la legge?”. 
 
La rapina. Il 21 marzo, alle ore 3.30 del mattino, in Via Vecchia Aversa, precisamente negli appartamenti di Villa Literno a Caserta, tre ladri hanno tentato di compiere un furto d’auto. L’obiettivo che si erano prefissati i ladri non è però andato a buon fine, poiché il proprietario di un appartamento si è accorto che i ladri gli stavano rubando l’automobile, ha imbracciato un’arma regolarmente detenuta e ha sparato uccidendone uno. I tre ladri si sono dati alla fuga verso Casal Di Principe, a bordo della loro Bmw Bianca. Hanno lasciato il corpo senza vita del loro “compagno” davanti l’Ospedale Civile di Aversa che precedentemente era stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco. Successivamente gli inquirenti hanno rinvenuto la Bmw bianca bruciata e gli accertamenti hanno appurato che l’automobile era stata rubata qualche giorno prima. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i ladri sono arrivati con l’autovettura nel cortine di Via Vecchia Aversa, sorpresi dal proprietario si sono dati alla fuga e successivamente hanno lasciato il loro complice davanti l’Ospedale.



MILANO, ENTRA IN CASA PER RUBARE E VIENE UCCISO. SALVINI: "SE L'È CERCATA"

Redazione

Milano – "Non volevo che morisse": sono le parole che ha più volte ripetuto ai carabinieri Francesco Sicignano, il pensionato, di 65 anni, che ha sparato ed ucciso un ladro che la scorsa notte si era introdotto in casa sua a Vaprio d'Adda (Milano). I militari hanno trovato nella villetta una torcia accesa, elemento che potrebbe confermare la tesi dell' uomo che ha dichiarato di avere sparato dopo essersi trovato davanti una sagoma nera appunto con una torcia in mano.

L'uomo è accusato di omicidio volontario. Rispetto ad una prima ipotesi di eccesso colposo in legittima difesa, la Procura ha formulato la nuova contestazione per poter svolgere tutti gli accertamenti. In mattinata era stato spiegato che l'ipotesi di reato a carico dell'uomo era quella di omicidio colposo con eccesso colposo in legittima difesa. Da quanto si è appreso, invece, in seguito agli ultimi accertamenti svolti dai carabinieri l'uomo verrà formalmente indagato per omicidio volontario. Per poi valutare se sussistano i presupposti per riconoscere l'eccesso colposo in legittima difesa (punito penalmente) o la legittima difesa (non punita).

L'iscrizione per omicidio volontario, come è stato chiarito, è un atto necessario per svolgere tutte le indagini sulla dinamica di quanto accaduto. Il 28enne romeno, che era entrato nell'appartamento per rubare, sarebbe stato infatti colpito frontalmente dal pensionato, da una distanza ravvicinata, ed è stato raggiunto da un solo proiettile di pistola. Altri due colpi sparati, invece, non hanno colpito il romeno. Il pensionato è stato ascoltato a lungo dai carabinieri, che hanno interrogato anche i suoi familiari. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili e dal pm Antonio Pastore, che hanno disposto l'autopsia sul cadavere del giovane.