LABICO: TROVA UN SERPENTE DI DUE METRI NEL PIATTO DOCCIA DEL BAGNO

Redazione
Labico (RM)
– Ieri sera, a seguito di una segnalazione giunta al pronto intervento 112, i Carabinieri della Stazione di Labico sono intervenuti presso l’abitazione di un’anziana signora di 81 anni, dove era stata segnalata la presenza di un grosso serpente. La donna aveva trovato il rettile sul piatto della doccia e, in preda allo spavento, era fuggita di casa per chiedere aiuto ai vicini che hanno immediatamente chiamato i carabinieri. I militari intervenuti sul posto hanno trovato il serpente, di circa due metri, ancora all’interno dell’abitazione e con l’aiuto di personale della sala operativa della Guardia Forestale di Roma, hanno accertato trattarsi di un rettile denominato “Natrix”, una biscia d’acqua inoffensiva. Accertato che il rettile era innocuo e non pericoloso, i militari lo hanno catturato rinchiudendolo in uno scatolone e liberato nelle campagne circostanti.
 




LABICO: TROVATI A SPACCIARE DUE FRATELLI DI SOLI 16 E 21 ANNI

Redazione

LabicoI Carabinieri della Stazione di Labico diretti dalla Compagnia di Colleferro hanno arrestato due fratelli, uno 21enne e l’altro 16enne e una ragazza appena 18enne, poiché trovati in possesso di stupefacente del tipo marijuana.
I militari hanno fermato nel centro abitato di Labico la ragazza e il minorenne che dal primo controllo effettuato sono stati trovati in possesso di alcuni grammi di stupefacente già confezionato e suddiviso in singole dosi pronto per la vendita. La perquisizione ha permesso di rinvenire all’interno dell’abitazione dei fratelli, una vera e propria centrale dello spaccio dove il maggiorenne deteneva tutto il materiale occorrente per confezionare in singole dosi lo stupefacente. Complessivamente sono stati sequestrati alcune decine di grammi di droga pronte per essere immesse nell’illecito mercato che rifornisce sempre più ragazzi anche minori.
Gli arresti sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria di Velletri e da quella dei Minorenni di Roma. I tre dovranno rispondere della grave accusa di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.




LABICO: MAGLIA ROSA PER IL COMUNE, SIGLATO IL PROTOCOLLO CON LA NEO ASSOCIAZIONE KOINE’ PER IL CENTRO D’ASCOLTO MEDIAZIONE FAMILIARE

di Cinzia Marchegiani


Labico (RM) – E’ ufficiale. L’accordo siglato tra il Comune di Labico e la neo associazione Koinè è stato firmato lo scorso 28 febbraio. Il Sindaco Alfredo Galli aveva mostrato tutto il suo interesse per questo importante spazio da dedicare a tutta la cittadinanza a sostegno delle famiglie che definisce…”piccole società importantissime, la cui salute e benessere devono essere tutelate per un futuro senza problemi.” Lo spazio d’ascolto messo a disposizione nel Comune di Labico era stato comunicato alla giornata di studio “Famiglia-Scuola-Minori, un rapporto complesso” dall’Assessore alla pubblica Istruzione, Cultura e Spettacolo, Nadia Teresa Ricci lo scorso 14 dicembre nella Sala degli Affreschi di Palazzo Giuliani a Labico, dove l’Osservatore d’Italia e la Redazione Lazio ha avuto il prestigio e la gioia di condurre l’evento, condividendo questo annuncio con tutti i lettori, un progetto di crescita che dovrebbe essere considerato, a nostro avviso, come guida per tanti altri comuni, in un momento davvero critico dove la famiglia sta attraversando una crisi profonda e trasformazione non solo culturale.
Koiné, è la neo Associazione Mediatori Familiari Lazio nata dall’iniziativa di un gruppo di Mediatori Familiari che condividono lo scopo di promuovere la pratica e la diffusione della mediazione. Il team di professionisti, che hanno messo al centro dei loro obiettivi la salute della famiglia, i figli e il ruolo della biogenitorialità sono: l’avv. Grazia Tassiello, Mediatore Familiare, Civile e Commerciale, l’avv. Lucia Distante, Mediatore Familiare AIMeF, Civile e Commerciale, la dott.ssa Laura Rossi, Sociologa, Mediatore Familiare AIMeF, Civile e Commerciale. Il professor Marcello Severoni, Sociologo e Criminologo all’Università La Sapienza di Roma è il Presidente dell’associazione Koinè mentre la dott.ssa Romina Pacitto, Educatrice Professionale e Mediatore Familiare AIMeF copre il ruolo di vicepresidente.
Particolare attenzione e sensibilità nel scegliere il nome della associazione che non tardano a condividere con tutti:-”La scelta del nome Koiné si identifica con “passaggio”, passare cioè attra-verso il cambiamento. Koinè si propone di favorire la mediazione come sostegno alle coppie e alle famiglie residenti sul territorio laziale, promovendone il benessere e la cura delle relazioni familiari, quindi la tutela dei minori, spesso coinvolti in maniera strumentale nelle conflittualità dei genitori, salvaguardando il loro rapporto affettivo con entrambi, nel rispetto e nella tutela dei Diritti Umani e dei Diritti dell’Infanzia.”
Con le sue attività l’Associazione Koinè offre interventi mirati e “personalizzati” evitando programmi pre-definiti che spesso mal si adattano alle richieste delle coppie e dei loro figli, a tal proposito parte fondante di ogni progetto e proposta è la conoscenza del territorio e delle sue peculiarità.
Dunque, Maglia Rosa per il Comune di Labico, che attivando e firmando il protocollo d’intesa lo scorso 28 febbraio con la neo associazione Koinè, Associazione Mediatori Familiari Lazio ha avviato il secondo (in tutt’Italia) punto informativo, d’ascolto e di servizio di Mediazione Familiare, dopo quello di Pescara (Abruzzo).
Dal 3 Marzo il Centro d’Ascolto è già attivo e aperto al pubblico con i seguenti giorni:
Lunedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30
Mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00
Venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30
Sarà possibile contattare il punto informativo al numero 3246299410 o all’indirizzo e-mail koine.lazio@gmail.com per prendere appuntamento o ricevere informazioni sugli orari di apertura.

L’Osservatore Italia e la Redazione Lazio si complimenta con questa iniziativa che va a vantaggio esclusivo delle famiglie che spesso si sentono isolate in una società che viaggia a ritmi troppo sostenuti che non permettono di riflettere sulle questioni importanti della vita, dei sentimenti e delle relazioni imprescindibili che si formano durante i percorsi di crescita, quelli tra genitori e figli….Un augurio davvero speciale, perché con la facilità di un lampo si distruggono rapporti e con la fatica di una vita si arginano profonde ferite.

 




LABICO: IL COMUNE ATTIVA UN CENTRO DI ASCOLTO E SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA E MEDIAZIONE FAMILIARE

di Cinzia Marchegiani

Labico (RM) – Era nell’aria! Un evento che arricchisce questo Natale è l’apertura del centro di ascolto di mediazione familiare, dedicato non solo alle coppie che stanno affrontando una separazione, ma al benessere della famiglia che spesso si trova in difficoltà nei rapporti e nella gestione degli affetti, crisi profonde che non riescono ad essere gestite e affrontate nella solitudine e nel silenzio.

L’annuncio dell’attivazione di questo importante sportello messo a disposizione nel comune di Labico e la disponibilità dei mediatori familiari A.i.M.E.F. è stato comunicato con quel pizzico di orgoglio alla giornata di studio “Famiglia-Scuola-Minori, un rapporto complesso” dall’Assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura e Spettacolo, Nadia Teresa Ricci lo scorso 14 dicembre nella Sala Degli Affreschi di Palazzo Giuliani.

Il Sindaco, Alfredo Galli partecipando al convegno in agenda a Zagarolo nel mese di ottobre “Mediazione Familiare e alla Gestione del Conflitto e Sostegno alla Bigenitorialità” subito si era reso disponibile per attivare questo percorso che rappresenta il contributo essenziale alla crescita personale di ogni genitore e contemporaneamente impegna le istituzioni nell’accogliere ed essere preparati alle nuove tematiche familiari che entrano di prepotenza anche nella quotidianità delle scuole e nelle competenze istituzionali stesse. Il Sindaco che ha ospitato il convegno nella sua città, spiega dopo i saluti istituzionali questa decisione:” Conferendo con il professor Marcello Severoni ho conosciuto e apprezzato il ruolo dei Mediatori Familiari che si è trasformato completamente negli ultimi anni. Ho sempre pensato che la famiglia è il più piccolo stato della società, se si sgretola, è compromesso l’anello più debole, i figli. Figli che tralasciati e contesi in dispute ma anche in disattenzioni, trasportano all’interno della società d’appartenenza, tutte le proprie problematiche acquisite.”

Il perno fondamentale di questa giornata di studio è il professor Marcello Severoni, Sociologo e Criminologo all’Università La Sapienza di Roma, le sue esperienze importanti della carriera personale sono indispensabili e la guida in questo gruppo di lavoro che ha formato con le  colleghe presenti al convegno.  Il suo intervento ha sdoganato e amplificato questo malessere generazionale che sta mutando la struttura della nostra società:”Da alcuni anni ormai è molto forte  il dibattito  sui diritti dei bambini, sul loro disagio e sul sistema educativo. E’ dovere degli adulti, porre condizioni di rispetto e protezione nei riguardi del bambino e dell’adolescente. Il compito di creare tali condizioni non dipende solo dalla famiglia, ma anche dalla scuola e dalle istituzioni tutte, comprese quelle politiche del territorio. Le suddette agenzie, comprese le forze dell’ordine, dovrebbero dettare i valori e il significato della vita sociale. Oggi il rapporto che hanno i bambini e i giovani con la famiglia e gli insegnanti è basato su una comunicazione difficile, difficoltosa e faticosa. In una società dinamica e in continua trasformazione, sia culturalmente che tecnologicamente, le due principali agenzie di socializzazione e di trasmissione  dei valori comuni , non sono state in grado di  crescere insieme, con il risultato di perdere quel rapporto fiduciario che era alla base di quell’accordo silenzioso il quale le aveva guidate  per tanti anni. Questo nuovo rapporto, insieme ad un nuovo stile di vita, ha innescato  un processo che nel tempo ha minato l’autorevolezza sia della famiglia che della scuola. E’ necessario pensare alla crescita delle nuove generazioni in termini di futuri cittadini, se non saremo in grado di farlo, se noi adulti per primi non saremo capaci di tenere e fare squadra, continueremo ad contribuire al consolidamento degli “Orfani Sociali”, bambini che non ricevendo la formazione nelle scuole, cominciano ad esternare i primi problemi intorno a 11/12 anni, che hanno origini nell’età dell’infanzia. Importante è la formazione dei docenti che devono arginare la difficoltà della comunicazione, lavorare con quelle famiglie che dimostrano il senso di disagio, non solo con problemi di affidamento. Un insegnante è un professionista che deve dare consigli in merito, incoraggiare la comunicazione, poiché ha la responsabilità, oltre la didattica, dell’educazione dei bambini.”

La Dott.ssa Laura Rossi, Sociologa,  Mediatrice AiMEF e Civile e Commerciale arricchisce il lavoro della commissione spiegando la “Comunicazione del Conflitto”, inteso come quel  sintomo che deve indicare il campanello d’allarme:”Nella nostra cultura la parola conflitto evoca immagini dolorose e sgradevoli, fa pensare allo scontro, al combattimento, al disagio. Negarlo significa rendere difficile il suo studio e relegare tutti i tipi di conflitti nel patologico. Oggi più che mai i luoghi, in cui si sviluppa socialità e si regolano i conflitti (famiglia, quartiere, il gruppo di amici e conoscenti, la scuola, le istituzioni religiose, il posto di lavoro) sono in crisi a causa dei profondi e rapidi mutamenti culturali. La mediazione si pone in queste relazioni come strumento risolutivo delle situazioni di crisi per far conoscere che esiste una modalità alternativa per affrontare il conflitto. Si può insegnare a gestirlo in maniera positiva apprendendo le tecniche necessarie. Si registra un aumento in maniera esponenziale delle separazioni, e laddove la coppia non è allenata a comunicare e a confrontarsi spesso è con l’adolescenza dei figli che sorgono i primi veri conflitti tra i coniugi. In questi casi, il compito del mediatore familiare è trovare soluzioni adeguate per la coppia ed i propri figli. La gestione del conflitto, aumenta la consapevolezza, evitando in futuro di ritrovarsi ancora coinvolti in conflitti dolorosi e aggressivi.”

E’ stata salutata l’Avv. Lucia Distante, Mediatrice Familiare A.i.M.E.F. che per problemi inaspettati non ha  potuto presentare la sua relazione in merito alla Mediazione Familiare come Strumento del Problem Solving e Non Solving Problem.
Con l’introduzione della Legge sull’Affido Condiviso 54/2006 si avverte un forte bisogno di trovare spazi meno conflittuali e più collaborativi che superino i confini dell’ambito legale e giudiziario, mantenendo aperto il discorso del confronto e della inter-disciplinarità dei ruoli professionali a sostegno della famiglia stessa e della tutela delle relazioni, così la dottoressa Romina Pacitto, Educatrice Professionale e Mediatore Famigliare A.i.M.E.F., introduce il suo lavoro a guida dell’ASCOLTO DEL MIMORE:”Il cambiamento non è mai facile da elaborare e ridefinire nuovi equilibri comporta un investimento sulle personali risorse come nel tempo, farsi sostenere in questo delicato passaggio da professionisti esperti richiede un’ulteriore presa di coscienza, spesso da soli non si è sufficientemente in grado di affrontare tutto questo, le persone vicine aiutano ma entrare nella storia senza fare o farsi del male richiede una grande capacità di ascolto. Quando gli adulti sono in grado di parlare allora si “incontrano” i figli, i bambini/ragazzi idealmente sono presenti ad ogni appuntamento, nelle parole dei genitori i figli hanno sempre un posto, ma l’ascolto vero e proprio in sede di Mediazione Familiare diventa una scelta da decidere insieme, valutare se ascoltare i bambini/ragazzi dipende molto dalla formazione del mediatore stesso, dalla richiesta che i genitori fanno e dalle motivazioni, come può accadere che siano gli stessi figli a “voler stare” in mediazione. E’ chiaro che i bisogni, le necessità, i desideri della prole devono essere tenuti sempre presenti nel momento in cui si prendono delle decisioni rispetto alle scelte stabilite nell’Accordo di Separazione, per cui i figli andrebbero ascoltati prima che tali disposizioni vengano definite,  di fatto molti genitori pensano di conoscere le esigenze, i sentimenti dei loro figli, come il loro punto di vista eppure molto spesso i pareri, le opinioni, le richieste sono palesemente diverse. I minori oltre ad avere bisogni legati alla cura, all’accudimento, alla protezione, hanno il Diritto ad essere consultati nelle decisioni che li riguardano, senza essere gravati dalle responsabilità decisionali.” La dottoressa Pacitto indica la strada migliore all’ascolto del minore, infatti spiega che  in molti paesi come Francia, Svezia, Belgio, Canada, Stati Uniti ed Italia hanno organizzato interventi di gruppo rivolto ai figli di genitori separati, affinché i ragazzi abbiano “un proprio spazio dove poter raccontare”, l’obiettivo è ridurre le fonti di rischio, come lo stesso disagio,  per i bambini ed i ragazzi coinvolti nelle vicende separative. Considerazioni e riflessioni dell’analisi della struttura della famiglia e delle sue richieste indicano l’importanza dei Progetti come lo Sportello d’Ascolto, il Servizio di Psicologia Scolastica e/o di Mediazione Familiare i quali possono essere di grande aiuto nel supportare sia gli insegnanti che gli alunni sia le stesse famiglie, la centralità della scuola deve costituire un elemento strategico di primissimo piano come risorsa nella prevenzione, nel contenimento, nella emarginazione della diversità a tutto spessore!

Il minore va tutelato nel proprio più fondamentale diritto, quale il diritto alla famiglia, perché garantendogli il suo interesse supremo lo avremo realmente tutelato nei diritti che gli sono riconosciuti. Questa la conclusione dell'intervento dell’Avv. Grazia Tassiello, Foro di Roma nonché Mediatore Familiare AiMEF e Civile e Commerciale, in cui è stato tracciato gli aspetti essenziali dei diritti del minore nell'ambito del diritto di famiglia e dell'educazione ed istruzione allorquando e' "coinvolto" nella disgregazione del suo nucleo familiare.
E' stata sottolineata l'importanza della collaborazione dei genitori separati (o che comunque vivono situazioni particolarmente conflittuali), con la scuola al fine di mettere a conoscenza la stessa di provvedimenti intervenuti a seguito di procedure di separazione e/o divorzio o di accordi bonari raggiunti al fine di tutelare il minore.
A conclusione dell'intervento sono stati rivolti alcuni inviti: ai genitori che vivono situazioni conflittuali ad impegnarsi, anche con l’ausilio di figure professionali, a riuscire a superare le rigidità delle proprie posizioni per porre l’attenzione su quelli che sono i reali interessi delle parti cercando di ristrutturare la rottura di un legame coniugale verso la trasformazione in un legame responsabilmente genitoriale; alla scuola affinché possa rendere operative le linee guida che disciplinino, di concerto con la normativa vigente ed i provvedimenti giurisdizionali, le situazioni di conflittualità; Ai giuristi, sempre nel rispetto della normativa, a non applicare soluzioni già preconfezionate ma studiare con attenzione il caso che si trovano ad affrontare proponendo rimedi e/o soluzioni, che riescano ad alleviare le sofferenze e gli appelli emotivi, anche di concerto con i mediatori familiari ed altre figure professionali. Il tutto affinché qualsiasi strumento sia esso educativo, sociale, terapeutico, giudiziario, sia rivolto alla tutela del minore.

La prima parte della commissione dei mediatori e avvocati, tesa a testimoniare e ad illustrare il complicato mondo dei conflitti familiari dove la mancanza di ascolto tra adulti e adulti/ figli generano sempre le incomprensioni e disattenzione verso il minore che ha diritti inalienabili, ha passato il testimone agli interventi delle istituzioni, scuola e  politica locale. La professoressa Anna Druella, dirigente scolastico Istituto Comprensivo Leonardo Da Vinci di Labico, con ”Istruzione Fonte di Vita” sposa e accoglie il valore strategico e umano del supporto dei mediatori familiari, si impegna formalmente nel progetto in embrione poiché l’autonomia è stata concessa affinché fosse affidato alla scuola il mandato di scoprire le persone e nel contesto in cui vivono: “Nasce una nuova visione dei servizi integrati alla persona, legati ai contesti del territorio, mentre l’autonomia deve riscoprire il ruolo della famiglia, poiché la scuola offre tutti i giorni un servizio sociale.” La professoressa Druella ripete più volte, a rilevarne l’essenzialità, come la costruzione della formazione umana degli studenti, dipende dalla famiglia che lo esercita come può, ma soprattutto dalle istituzioni che lo devono fare al meglio e devono essere preparate. La scuola non può sottrarsi soprattutto nelle situazioni emergenziali, dove il diritto del minore va sempre tutelato. La scuola si deve espandere come una persona e attraverso un’ottica costruttiva con riferimento nei centri territoriali di supporto, indirizza al servizio integrato dedicato alla persona all’interno della comunità educante, quella di Labico. La scuola, deve tutelare tutti i minori, non solo quelli contesi. L’intervento della Mediazione Familiare nella scuola rappresenta la guida e l’ausilio che contribuisce alla formazione umana non solo degli studenti, ma della famiglia stessa, ri-scoprendo il ruolo genitoriale. Anche il Presidente del Consiglio di Circolo, Antonio Lombardo, indica il ruolo della scuola fondamentale, dove il genitore può e deve contribuire alla sua costruzione,lo sforzo in comune deve mettere al centro il bambino come benessere  del futuro:” per questo come logo dell’istituto, Leonardo Da Vinci, è stato scelto il Bambino Vitruviano”.
L’assessore al Bilancio e Servizi Sociali, Giovanni Scaccia conclude facendo una panoramica sulle problematiche del territorio che ha dovuto affrontare:” la popolazione è cresciuta del 30% dovuta al trasferimento di molte famiglie dalla periferia romana, incidendo sui bilanci diventati ancora più critici. Con la scuola si sono anche lì innescate situazioni singole e di diverse difficoltà. La soluzione migliore è quella della mediazione che permette contemporaneamente di ottenere benefici nel benessere della famiglia ed economicamente meno invasiva. La Asl, presente in questo progetto, permetterà di accogliere questo tipo di intervento, la nostra collaborazione è fattiva.”

L’evento ha gettato le basi per un importante contributo per il cambiamento culturale e di crescita nel comune di Labico, tutte le istituzioni, intuitive nell’attivarsi con quella sensibilità e lungimiranza volte al benessere non solo quotidiano delle famiglie, ha ricevuto i complimenti del  professor Marcello Severoni, il Comune di  Labico è il secondo comune in tutt’Italia che apre un centro di ascolto per le famiglie. Sia questo un segnale da amplificare e una strada da indicare nei comuni limitrofi, lo sguardo sia volto sempre nella prevenzione e nell’aiuto concreto alle famiglie…piccole società di importanza fondamentale.

Il Comandante di Stazione dei Carabinieri di Labico, Natella Guido presente come istituzione delle forze dell’ordine, ha elogiato la giornata di studio.

 L’Osservatore d’Italia contribuirà sempre a sensibilizzare e ad indicare questi percorsi sostenibili… un augurio d’affetto per questo Santo Natale, ormai nelle case di ogni famiglia.

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13/12/2013 LABICO, GENITORIALITA' E MEDIAZIONE FAMIGLIARE: AL VIA IL CONVEGNO


 




LABICO, GENITORIALITA' E MEDIAZIONE FAMIGLIARE: AL VIA IL CONVEGNO

 

Il sindaco Alfredo Galli, partecipando all’evento di Zagarolo, si era reso subito disponibile a portare nelle sua città  questo importante contributo

 

di Cinzia Marchegiani

Labico (RM) – Sull’impronta dell’evento in agenda il 31 ottobre scorso nel comune di Zagarolo, dove l’Associazione AiMEF (Associazione Italiana Mediatori Familiari)  aveva realizzato un importante giornata di studio dedicato alla Mediazione Famigliare e alla gestione del conflitto e sostegno della genitorialità,  anche Labico ha aperto le porte alla forma comunicativa e di collaborazione con gli esperti del settore.

Il sindaco Alfredo Galli, partecipando all’evento di Zagarolo, si era reso subito disponibile a portare nelle sua città  questo importante contributo, un progetto in embrione che sta cominciando a dare note di merito grazie all’impegno e alla professionalità del team formato da avvocati e mediatori familiari. Sensibilizzare è la parola chiave che indica la strada da percorrere affinchè tutti, nessuno escluso, possano approfittare delle conoscenze e delle esperienze dedicate a percorsi che permettano di conoscersi e capire cosa sta accadendo alla famiglia, ai propri figli, ai legami d’affetto sempre in difficoltà maggiore non solo nelle gestione dei conflitti matrimoniali. Un appuntamento in cui ciascuno può riflettere concedendosi e concedendo una vita migliore, sapendo volgere lo sguardo al futuro che ci attende. Alla fine del convegno verrà rilasciato l’attestato di partecipazione, mentre  sono stati richiesti quattro crediti formativi all’Ordine Avvocati di Velletri.

L’Osservatore d’Italia, sempre sensibile alle tematiche che coinvolgono il radicale mutamento della famiglia e delle sue umane difficoltà partecipa allo svolgimento dei lavori con particolare sguardo alla sensibilizzazione e divulgazione di questo prezioso progetto.

Il Sindaco Alfredo Galli, che con il suo Comune di Labico ha patrocinato l’evento,  dopo i saluti istituzionali aprirà i lavori della commissione che si avvalgono di prestigiosi contributi dei seguenti relatori:
 

Moderatrice Cinzia Marchegiani per L'osservatore d'Italia

Famiglia e Scuola – un ruolo comune  
Marcello Severoni  Sociologo Università “Sapienza” Roma Consigliere A.I.Me.F. Regione Lazio

Comunicare il conflitto 
Dott.ssa Laura  Rossi  Sociologa e Mediatrice familiare  A.I.Me.F.

Ascolto del minore
Dott.ssa  Romina Pacitto Educatrice Professionale e Mediatrice familiare A.I.Me.F.

La Mediazione familiare come strumento del Problem Solving e non Solving-Problem
Avv. Lucia DISTANTE  Mediatrice familiare A.I.Me.F. – Civile e Commerciale c/o SICEA  spa

Diritti dei Minori
Avv. Grazia Tassiello, Foro di Roma-Mediatrice familiare-Civile-Commerciale

Coffee Break

Istruzione come fonte di vita
Prof.ssa  Anna Druella Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” – Labico

Partecipazione dei genitori nella scuola
Antonio Lombardo, Presidente Consiglio di Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” – Labico

Politiche sociali in difesa della Famiglia-Scuola e Minori
Assessore  Bilancio e Servizi Sociali, Giovanni Scaccia

Istruzione e Culura nella realtà locale
Assessore alla Pubblica Istruzione-Cultura-Spettacolo, Nadia Teresa Ricci.

Questo percorso rappresenta il nuovo cambiamento culturale, che pone riflessioni sulle nostre capacità di saper accogliere quelle sfumature che una vita distratta ci scippa e che purtroppo le consegna quando i rapporti familiari sono ormai troppo lacerati e difficili da curare. Per la sottoscrittà è sempre un arricchimento poter partecipare come moderatrice, condividendo pienamente il valore straordinario che i Mediatori Familiari hanno nei percorsi di aiuto familiare, non solo in merito alle separazioni, ma quel gradino precedente che pone accenti e riflessioni su cosa stiamo offrendo ai nostri figli e come stiamo contruibendo al futuro del loro inserimentio nella società, come individui adulti.
 




COLLEFERRO, MANIFESTAZIONE DI SABATO, L’INVITO DEL SINDACO: “VENITE TUTTI IN PIAZZA PER DIFENDERE IL LAVORO”

Redazione

Colleferro (RM) – “Invito i cittadini a scendere in piazza per manifestare tutti insieme contro la chiusura delle nostre fabbriche, per difendere il lavoro nel nostro territorio”. E’ l’esortazione del sindaco Mario Cacciotti che sabato prossimo, 1 dicembre, scenderà in piazza, accanto agli altri primi cittadini del comprensorio ed ai sindacati di categoria Cgil, Cisl, Uil, Ugl che hanno promosso la mobilitazione, per ribadire la forte preoccupazione per il progressivo depauperamento industriale nella Valle del Sacco e la volontà di intraprendere una strada comune per rilanciare tutta l’area. Cacciotti, come i sindaci di Artena, Carpineto, Gavignano, Gorga, Labico, Montelanico, Segni e Valmontone sarà alla testa del corteo che a partire dalle ore 9,30, dal piazzale della piscina comunale, sfilerà lungo le vie della città fino a giungere sotto il palazzo comunale, in piazza Italia. “Il nostro è da sempre un territorio a vocazione industriale – dice Cacciotti – ed è impossibile pensare di seguire strade alternative, come il turismo, che non avrebbero motivo d’essere. Dobbiamo perciò difendere a tutti i costi ciò che rimane, impedire alle aziende presenti di delocalizzare, dobbiamo far sentire forte la nostra indignazione per una crisi che si cerca di risolvere sulla pelle dei lavoratori. Tutti insieme, sindaci, lavoratori, cittadini, la nostra voce sarà ancora più forte”.