Napoli, “Klimt Experience”: un’esperienza immersiva, definita la nuova Woodstoock

NAPOLI – Da vedere “Klimt Experience” a Napoli all’interno della monumentale Basilica dello Spirito Santo dal 20 ottobre al 2 febbraio 2019, a via Toledo in pieno centro storico. Soddisfatti sono gli organizzatori dopo l’enorme successo delle tappe di Firenze, Milano, Roma e Shanghai registrando complessivamente ben 600.000 di visitatori.

“KLIMT EXEPERIENCE” è uno spettacolo e non è una mostra

come tengono a precisare gli organizzatori, infatti non ha nessuna opera in esposizione, ma è una rappresentazione innovativa in chiave multimediale tra il reale ed il virtuale delle opere della vita dell’artista padre fondatore della secessione viennese, un incontro tra due mondi paralleli a confronto.
L’EXHIBITION è una catarsi delle maestranze, mette in mostra l’ingegno umano capace sempre di innovarsi, infatti è uno spettacolo che unisce musica, immagini digitali, oggetti fisici e realtà virtuale. La conferenza stampa di presentazione è avvenuta il giorno 19 ottobre ed è stata presentata da Alberto Matano, giornalista TG1 (Moderatore conferenza), Claudio Panadisi, CEO Time4fun (organizzatore mostra), Tommaso Mattei, Responsabile comunicazione Crossmedia Group (Produzione mostra), Stefano Formasi di Fake Factory, regista, Susi Stracchino, Presidente Associazione Culturale MedeaArt. Il percorso esperienziale ed immersiva di “KLIMT EXEPERIENCE” per i viaggiatori in visita nel complesso monumentale che risale al 1562 – fortemente voluta dal Cardinale Sepe -, è un’esperienza ricca di emozioni, infatti grazie a questa esperienza i visitatori hanno la possibilità di cogliere un dialogo tra arte antica con i nuovi linguaggi artistici fortemente tecnologici e con le opere di Klimt che oramai definite eterne.

Uno spettacolo teatrale diventato anche motore trainante per il luogo

infatti l’intera basilica era chiusa da molti anni con questa exhibition è oramai un luogo rigenerato grazie ai nuovi concept dell’arte. E’ un’esperienza innovativa ed all’avanguardia che i viaggiatori vivranno, verranno accompagnati dello stesso stupore e la meraviglia che gli spettatori ebbero alla nascita delle prime proiezioni cinematografiche di fine ‘800 di fronte ad un pubblico pagante.

E’ un’esperienza immersiva, definita la nuova Woodstoock

perché offre durante il percorso la possibilità di “dialogare” con l’artista grazie al grosso impatto di tutta la macchina scenica, ma anche di cogliere momenti fortemente meditativi. Il percorso esperenziale di “klimt Exeperience” è leggere un racconto emozionale del rapporto che il padre della secessione viennese aveva con l’universo femminile, ed è allo stesso tempo emozionante per i fruitori.

La messa in scena digitale delle opere di Klimt che oramai fanno parte nell’immaginario collettivo e della cultura popolare con “Klimt Exeperience” offrono ai fruitori ulteriori chiavi di lettura, e creano con questo spettacolo ulteriori auree alle opere come “Il Bacio”, “L’Albero della vita”, “Giuditta I” e “Danae”, insieme alle altre opere meno popolari offrono un grosso impatto emotivo pieno di sensualità.

Il percorso si apre con un’area introduttiva didattica, a questa precede la “Sala Immersiva”, qui il pubblico trova nel cuore dell’allestimento scenico un investimento continuo di flussi di musica e immagini ad altissima definizione proiettate in sincronia a 360 gradi sugli schermi giganti, ed in video mapping sulle magnifiche architetture della navata principale.
Al termine dell’esperienza immersiva il viaggiatore si trova un elemento di novità rispetto all’allestimento proposto alla Reggia di Caserta, la “Sala degli specchi”.
Ed in questa sorta di scatola magica i visitatori vedranno proiettati la propria immagine all’infinito insieme a quelle di Klimt e alle sue opere confuse nel caleidoscopio di segni e figure, un luogo per eccellenza per i selfie.

Infine nella parte conclusiva dell’itinerario, con la “Klimt VR Exeperience” il pubblico può cimentarsi con la dimensione assente nell’arte klimtiana: la profondità. Grazie ad un’app sviluppata appositamente da Orwell (Milano) per i visitatori di realtà virtuale Oculus VR, l’immersività diviene 3D e consente letteralmente di “entrare” dentro o quattro dei quadri più caratterizzanti del grande pittore austriaco. Il “viaggio” prosegue con l’esposizione di dieci abiti realizzati in scala reale di cui la textures furono realizzate da Klimt per l’atelier della sua compagna Emile Flòge.

Giuseppina Ercole




Caserta, klimt experience: quando l’arte incontra la tecnologia

CASERTA – Sempre più spesso negli ultimi anni l’arte pittorica incontra la tecnologia, dopo il successo registrato a Firenze, la Reggia di Caserta ospita la mostra “Klimt Experience” dal 7 giugno al 31 ottobre 2017. L’evento espositivo è prodotto da Crossmedia Group e distribuito da Gest Show, la colonna sonora diffusa da un impianto della Dolby Surround di ultima generazione accompagna le 700 immagini della mostra e delle ricostruzioni in 3D della Vienna dei primi del ‘900. Un’esperienza unica e per la prima volta al mondo di una mostra dedicata al padre della Secessione Viennese; il fruitore vive con l’aiuto di occhiali Samsung Gear VR una realtà virtuale, la app. realizzata appositamente per l’exposition Klimt
Experience dagli sviluppatori di Orwell, consente al visitatore di entrare all’interno di quattro celebri opere di Klimt.
Il fruitore ha la possibilità di avere un coinvolgimento a tutto tondo e di immergersi nelle emozioni dell’artista di quando ha compiuto l’opera e di vivere un’emozione unica entrando dentro l’opera, cogliendo i soggetti, i colori e le pennellate.
L’intento è di coinvolgere diverse tipologie di persone, di coinvolgere il fruitore in un’esperienza unica e totale, infatti il visitatore vive a pieno l’intento del messaggio e dall’esperienza maturata dell’artista.
Fra gli esempi di exibition che dimostrano che le fusion tra la pittura e video le installazioni itineranti che hanno avuto un gran riscontro da parte del pubblico sono: “Caravaggio Experience” e anche “Van Gogh alive-The Experience” al Palazzo degli Esami, Roma conclusa il 23 aprile 2017. Vivere l’esperienza multimediale “dentro”; un dipinto del 1500 o dell’età moderna oppure, di opere
contemporanee è un’altra tra le ultime frontiere dell’arte coinvolgendo tutte le fasce d’età.

Giuseppina Ercole