Kata, la bambina scomparsa a Firenze: gli inquirenti tornano nell’albergo

Tre mesi dopo la scomparsa della piccola Kata, le indagini sono ripartite dalle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza nei pressi dell’hotel Astor di Firenze. Le ricerche della bimba di 5 anni scomparsa dall’ex albergo occupato continuano da mesi e in queste settimane si sono aperte diverse piste che potrebbero portare alla bambina. Stando a quanto reso noto, infatti, si erano aperte due piste che portavano gli inquirenti all’estero: la piccola Kata potrebbe essere stata rapita “per errore” da alcune persone che volevano vendicarsi dell’ex compagna di un narcotrafficante che fino a pochi anni fa viveva in Italia.

La donna ha infatti una bimba della stessa età di Kata e dopo l’arresto dello spacciatore peruviano, poi rimpatriato, si sarebbe trasferita con la sua piccola nell’ex albergo occupato, lì dove la minore scomparsa viveva con la famiglia. A rendere nota per la prima volta la possibilità di un rapimento avvenuto “per errore” sarebbe stato il nonno della bimba che dal Perù avrebbe detto ai familiari di essere pronto a “occuparsi lui del caso”. 

Gli inquirenti tornano nell’albergo degli orrori. In diretta da Firenze lo racconta “Chi l’ha visto?” nella nuova puntata di questa sera mercoledì 20 settembre con Federica Sciarelli questa sera in diretta.




Kata scomparsa: sgombero dell’ex hotel Astor

E’ in corso lo sgombero dell’ex hotel Astor, lo stabile occupato in via Maragliano a Firenze da dove sabato scorso è scomparsa la piccola Kata, la bambina peruviana di 5 anni che nel palazzo abita con la famiglia.

Sul posto numerose le forze dell’ordine tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e municipale.

Il tratto della strada dove si affaccia l’ex hotel e la strada laterale, via Boccherini sono bloccate al traffico. Il palazzo era stato occupato nel settembre scorso, vi abitano per lo più famiglie di origine peruviana e romena. 

Gli occupanti che escono sono accompagnati dalla polizia: tra i primi alcune donne, un uomo e un bambino di origine sudamericana. Le operazioni, almeno dall’esterno, sembrano svolgersi in ordine, senza problemi. Lo sgombero è coordinato dalla questura che è presente anche con il dirigente e il personale della Digos. Sul posto anche i vigili del fuoco che sono entrati con l’attrezzatura per poter aprire le porte eventualmente trovate chiuse. La risistemazione della famiglie sgomberate, da quanto spiegato, è a cura dei servizi sociali del Comune di Firenze.

Il sindaco Dario Nardella e l’assessore al welfare Sara Funaro stanno seguendo l’operazione di sgombero, in accordo con prefettura e forze dell’ordine. Sul posto presenti i servizi sociali del Comune.

Alcuni occupanti dell’ex hotel Astor di Firenze, dove è in atto lo sgombero, sono usciti dal palazzo di via Maragliano per salire a bordo di un pulmino con il logo di una cooperativa, Il Girasole. Per la loro sistemazione in altre strutture si sono attivati Palazzo Vecchio e la prefettura come spiegato dalla procura della Repubblica in una nota.