L’ITALIA IN BALIA DEL MALTEMPO: ECCO COSA E’ ACCADUTO A NAPOLI

di Christian Montagna

TORNA "AUGUSTO", L'ANTICICLONE AFRICANO

di A.B.
 
Roma – L’estate di quest’anno è stata senz’altro molto calda e molti italiani e vacanzieri provenienti da ogni parte del globo hanno gradito il bel sole, il nostro bel mare e quello che il nostro bel paese offre. Ma è davvero finita l’estate?  sembrerebbe proprio di no, l’ultima ondata di caldo africano sarà presente sul nostro paese da giovedì 27 e l’anticiclone che verrà si chiama “Augusto” e porterà tanto sole. Il tempo di oggi è sereno su tutta l’Italia tranne su Alpi e Appennini e domani ci sarà una forte perturbazione su Piemonte e Alpi centro-occidentali.
 
Ci sarà un peggioramento delle temperature domenica, dove nella nottata sono previsti nubifragi in Liguria, Piemonte e Lombardia e lunedì in tutto il nord Italia e la Toscana settentrionale. Come abbiamo detto poc’anzi sono stati tanti i vacanzieri che hanno visitato il nostro bel paese da ogni parte del globo, circa 30 milioni di italiani adulti (8% quest’anno) ma quest’anno c’è stato un aumento dei turisti stranieri in Italia, il +3%, attratti anche dall’evento Expo. Questi dati emergono dall’analisi Cordiretti/Ixe’ che ha reso noto questi dati in occasione del weekend dei grandi rientri. Coldiretti precisa che quest’anno hanno trovato opportunità tutti quei profili professionali utilizzati dalle strutture vacanziere come cuochi, camerieri, addetti all'accoglienza, all'informazione, ai servizi e all'assistenza alla clientela ma anche le strutture economiche impegnate ad offrire prodotti e servizi, a partire da quelli agroalimentari con circa un terzo della spesa turistica destinata al cibo. Secondo i dati Coldiretti 7 italiani su 10 sono andati al mare, mentre la montagna è stata preferita dal 18% degli italiani, ma ci sono state anche alternative al mare e alla montagna, come la campagna che è stata preferita dal 5% che si sono recati presso agriturismi. La spesa è stata di circa 500 euro a persona anche se “il 59% ha speso meno di 500 euro, il 33% tra i 500 ed i mille euro, il 3% tra i mille ed i duemila mentre solo una minoranza dell'1% oltre i duemila euro; il 4% preferisce non rispondere”. Molti stranieri vengono in Italia per gustare il nostro cibo, il 78% degli italiani invece preferisce mangiare i prodotti del luogo in cui si trova. Il 31% degli italiani ha scelto di pernottare in alberghi o pensioni, il 36% invece ha preferito case di proprietà o appartamenti di amici e il 15% invece le ha affittate. 



GRECIA IL CONTRARIO DELL'ITALIA: POLIZIA MANGANELLA GLI IMMIGRATI A KOS

di Angelo Barraco

Il tema immigrazione è scottante poiché quando lo si affronta non può fare a meno di parlare del flusso migratorio che invade il paese, delle risorse economiche impiegate per gli immigrati e delle strutture che le ospitano. L’Italia ha largamente tenuto e tiene tutt’ora le porte aperte, tutti entrano, vengono identificati e fanno nelle strutture. Ma anche li c’è un business poiché chi ospita gli immigrati riceve dallo Stato Italiano un guadagno considerevole. E la ruota gira, gli immigrati arrivano, gli alberghi diventano strutture solo ed esclusivamente per immigrati, il business nelle tasche di chi vuole far soldi sulla pelle altrui cresce e il nostro premier dice che va tutto bene, che facciamo tutto da soli, malgrado siamo sprovvisti di strutture per ospitarli e malgrado non vi è la possibilità di garantire loro un futuro, si perché vengono nel nostro paese per una nuova vita, scappano dalla guerra e affrontano un viaggio estenuante e anch’essi sono vittime di una terribile macchina chiamata “denaro”. E l’Unione Europea? Una carta piena di ideali comunitari ma oggettivamente il nulla di fatto. Ma tutto cambia in baso a come viene affrontata la situazione e a coma la si vuole affrontare, in Italia ci sono interessi, in Grecia si agisce in modo concreto. L’Italia ha creato un Business sugli immigrati ma la Grecia? La Grecia no. La Grecia, malgrado la crisi affrontata e la situazione difficile ha preso la situazione di petto e ha deciso di non essere così permissiva come l’Italia. La polizia ellenica ha caricato i migranti sull’isola di Kos con i manganelli, estintori e schiuma, altri migranti -1.500 circa- si trovavano nello stadio in attesa dei documenti. Il sindaco dell’isola ha chiaramente detto che la situazione dell’isola è grave poiché il flusso di immigrati è si 600-800 persone al giorno ed è difficile per la polizia e la guardia costiera far fronte a tale flusso. Una fonte della polizia riferisce che c’è il serio pericolo la situazione possa degenerare e che possa scorrere il sangue. Sull’isola ci sono 30.000 abitanti ma 7.000 sono immigrati. Recentemente ci sono state esplosioni causate da immigrati che hanno cercato di forzare il blocco della polizia per ottenere i documenti necessari per partire. Il poliziotto riferisce inoltre che presto sull’isola arriveranno agenti in assetto antisommossa e poliziotti dalle isole Rodi e Syros. Il governo creerà 2.500 posti per i migranti senza documenti, ma il flusso è enorme e continuo. La situazione viene affrontata di petto, in modo oggettivo e in base alle difficoltà che si vengono a creare in seguito al flusso consistente di immigrati. In Italia è l’opposto, ma sembra che vada tutto bene, almeno così ci propinano, dobbiamo star sereni?




GIAPPONE-ITALIA: ECCO COME SONO I RAPPORTI TRA I DUE PAESI. LA MISSION DI RENZI

di Angelo Barraco
 
Il Giappone e l’Italia hanno sempre intrecciato rapporti e hanno sempre mantenuto fede ad una salda ed intensa collaborazione. La presenza del Premier Renzi in questa antica terra orientale ne è la prova ed è tangibile l’entusiasmo del premier oltre oceano, soprattutto quando parla della voglia di migliorare il nostro paese e quando dice loro che noi contiamo molto sulla capacità delle nuove generazioni. Renzi si trova in Giappone da ieri e ha avuto già  diversi incontri importanti tra cui una cena in ambasciata con la presenza di imprenditori italiani che investono in Giappone e con la comunità economica finanziaria giapponese. Ma il suo calendario di impegni è ricco e il fine ultimo è quello di promuovere il Made in Italy e l’Italia. Dopo l’intervento presso l’Università di Tokyo  incontrerà imprenditori e il premier Shinzo Abe, poi nostro premier con la moglie cenerà con il leader Abe e rispettiva moglie  e martedì andrà a Kyoto per incontri istituzionali. Renzi con Abe affronterà temi diversi come la crescita economica, la lotta al terrorismo e le relazioni culturali e il turismo. Un programma vasto, un ventaglio di argomenti “leggeri” e “pesanti”.
 
Ma non è la prima volta che Renzi incontra Abe, è il quinto incontro tra i due. Si sono incontrati nel 2014 in Italia, al G7 di Elmau, a Milano al vertice di Asem e quello sul nucleare di Aja. Ma la visita in Giappone sembra aver dato una ventata di ottimismo e buoni propositi a Matteo Renzi che ha speso parole verso il sud Italia che è piegato nella morsa della disoccupazione, sfruttamento lavorativo e perché no, nell’abbandono istituzionale, Renzi invece esclama che sul Sud basta piagnistei, Ha sottolineato che l'Italia è ripartita: “E' vero che il Sud cresce di meno e sicuramente il governo deve fare di più ma basta piangersi addosso”. Certamente il Giappone avrà influenzato il premier da un punto di vista economico-funzionale, ma non opera secondo le stesse dinamiche italiane.
 
Renzi ha parlato del suo rapporto con  Abe, riferendo che anche lui è impegnato in una riforma costituzionale. Spiegando però la differenza tra le riforme italiane e non, Abe è “fortunato” perché dovrà affrontare soltanto due passaggi, l’Italia andrà invece al referendum e i cittadini decideranno. Poi ha parlato di turismo, ma non ha parlato di turismo come una risorsa in abbandono nel nostro paese poiché lo Stato non investe sull’arte, non ha parlato di turismo sul degrado creato dall’impossibilità di ospitare un numero così copioso di immigrati e che porta al collasso centri d’accoglienza e città, non ha parlato di turismo come un costo di tassazione per i commercianti tale da costringerli a chiudere poiché sommersi da debiti e dalla crisi, Renzi ha detto a gran voce che nei prossimi mesi i nostri sindaci lavorino di più! aggiungendo inoltre un input per il turismo sottolineando che sono due milioni e settecentomila i giapponesi che vengono in visita in Italia. Chi fa un viaggio di diecimila chilometri deve essere accolto con la massima attenzione e quindi “dobbiamo mettere a posto di più le nostre città”.
 
Renzi è in Giappone per promuovere il “Made in Italy”, ma ci sono stati anni in cui i prodotti Made in italy venivano apprezzati tantissimo dai Giapponesi e per l’Italia la crescita e l’esportazione dei prodotti rappresentava una crescita economica ulteriore e non c’era alcun bisogno di andare fare “promozione”? ma cosa è successo? Cosa è cambiato? Perché il made in Italy non funziona? Molte aziende italiane si sono trasferite all’estero e noi siamo costretti a ricomprare i prodotti malgrado l’azienda sia italiana, è un paradosso ma funziona così. Ma se due Stati sono in buoni rapporti dal 1866, hanno affrontato insieme la prima guerra mondiale e si sono sempre sostenuti il legame rimane, durante la seconda guerra mondiale i rapporti furono mantenuti ma non furono idilliaci a causa di divergenze di scopi bellici durante gli anni conclusivi della guerra. Durante la guerra fredda i due paesi, entrambe uscite sconfitte, hanno ripreso a collaborare ed entrambi i paesi ebbero una forte crescita economica ma quando è scoppiato il boom economico e Giappone e Italia sono state investite dall’ondata, come mai poi l’Italia non ha proseguito la crescita esponenziale come il Giappone? Infondo ad entrambe le potenze, l’ondata economica è sopraggiunta contemporaneamente. Ma il rapporto tra le due massime potenze è rimasto ben saldo, a testimoniarlo è il terremoto de L’Aquila del 2009, il governo giapponese ha donato all’Italia 6 milioni di euro per un progetto di assistenza per la ricostruzione della città, l’Italia ha ricambiato nel 2011  quando c’è stato il terremoto in Giappone. L’ex Presidente della Repubblica Carlo Aziglio Ciampi, nel 2002, descrisse i rapporti con il Giappone come “un'ormai antica e salda amicizia, alimentati da una continua tradizione di scambio e collaborazione”.



TRAFFICO INTENSO: OGGI IL PRIMO GRANDE ESODO ESTIVO

Redazione

Weekend da bollino rosso sulle strade, il traffico è già intenso quasi ovunque in Italia.


Nord. Rallentamenti e code ai caselli verso Est Europa e litorale veneto e friulano stamani, lungo l'autostrada A4 Venezia-Trieste, nel primo fine settimana da bollino nero per il traffico estivo. Tir fermi dalle 8 alle 22 oggi e domani. E' stato attivato stamani, intorno alle ore 11.00 il bypass autostradale lungo le autostrade A27 Venezia-Belluno fino a Conegliano, e da lì lungo la A28 fino a Portogruaro, per permettere il deflusso dei veicoli diretti verso Trieste, alternativo alla A4. Lo rende noto la concessionaria Autovie Venete. I rallentamenti sono iniziati ieri sera poco dopo le 19.00, per trasformarsi poi in code sia alla barriera di Trieste Lisert, sia in diversi tratti della A4. Cinque incidenti, di lieve entità ma con inevitabili ricadute sul traffico, sono accaduti fra le 18.00 di venerdì e la mattinata di oggi, tutti in direzione Trieste, senza feriti ma determinanti per le congestioni, due fra Latisana e San Giorgio di Nogaro, uno fra San Giorgio e il nodo di Palmanova, uno fra San Stino e Portogruaro, uno fra Cessalto e San Stino.

Autostrada del Brennero. Traffico intenso sull'Autostrada del Brennero per inizio ferie con rallentamenti in direzione nord tra Verona e Rovereto e in direzione sud tra Bolzano e San Michele. Code si verificano dal confine austriaco del Brennero fino a Vipiteno. Traffico molto intenso sulla strada statale della Val Pusteria soprattutto in direzione Brunico. Lo comunica la Centrale della viabilità di Bolzano.
Salerno- Reggio Calabria. Percorribile solo in direzione sud su due corsie il tratto della Salerno-Reggio Calabria compreso tra Laino Borgo e Mormanno, dove si trova il viadotto Italia, recentemente riaperto a doppio senso di circolazione su una carreggiata dopo il crollo di una campata.

Trenitalia. Per chi ha scelto il treno per muoversi, Trenitalia ha potenziato i presidi di assistenza ai clienti nelle stazioni. In particolare, in quelle che registrano un maggior movimento di passeggeri: città d'arte e lungo le direttrici per le coste adriatica e tirrenica. Intanto in Sicilia è stata aperta la scorciatoia che ricuce la Sicilia, spezzata in due dopo il cedimento di alcuni piloni nel ponte Himera lungo l'autostrada A 19 che da Palermo conduce a Catania. Il meteo prevede fresco in questo week end ma da lunedì tornerà il caldo africano.




TRAFFICO DA BOLLINO ROSSO : AL VIA LE PARTENZE ESTIVE

Redazione

Un ondata di vacanzieri si è riversata questa mattina sulle autostrade per raggiungere le mete estive e dare inizio alle vacanze estive. Fin dalle prime ore di questa mattina, il traffico in progressivo aumento, specie in uscita dai grandi centri urbani, e lungo le direttrici nord-sud ed in uscita dal territorio nazionale verso la Slovenia, l'Austria e la Francia ha creato alcune code. Resta attivo il divieto di circolazione per i mezzi pesanti per tutto il fine settimana.


Secondo Viabilità Italia allo stato non ci sono rilevanti criticità, ma alcune situazioni di difficoltà nella circolazione. Sulla A1, in direzione nord, ci sono code a tratti tra Firenze Impruneta e Roncobilaccio; stessa situazione in direzione sud tra Sasso Marconi e Roncobilaccio. Sulla A4, in direzione est, code a tratti tra Cessalto e Latisana; sulla A9, 7 km di coda in uscita dall'Italia in direzione Chiasso e 4 km, in direzione sud, tra Como Monte Olimpino e Como Grandate. Sulla A10 rallentamenti con code a tratti, in direzione Francia, tra Savona e Spotorno e tra Varazze e bivio con A10 Complanare Savona.Sulla A12, in direzione nord, code tra bivio con SS1 Aurelia e Tarquinia. Sulla A14, code a tratti, in direzione sud, tra Forlì e Cesena; sulla A22, in direzione sud, 8 km di traffico rallentato tra il Confine del Brennero e Vipiteno, rallentamenti con code a tratti tra Chiusa Val Gardena ed Ala Avio, 4 km di code a tratti tra Carpi ed allacciamento con A1. In direzione nord rallentamenti con code a tratti tra Verona e Trento sud, 4 km di coda tra Bressanone e Vipiteno. Sulla A23, in direzione sud, code a tratti tra Udine Nord e bivio con A4. Sulla A3 Salerno – Reggio Calabria, dove ieri sera è stato riaperto in direzione sud il tratto del Viadotto Italia e sono stati messi a disposizione degli utenti nuovi km di autostrada da Mormanno a Laino Borgo e in corrispondenza della galleria 'Fossino', il traffico si presenta regolare. Permane un unico cantiere inamovibile tra lo svincolo Laino Borgo e Mormanno, in un tratto di circa 6 km. Traffico intenso sulla rete di 25 mila km di strade e autostrade di Anas, ma finora per lo più regolare, con poche situazioni di rallentamenti e di code. Sulla SS 16 Adriatica traffico congestionato nel barese tra il km 792 e il km 807. Rallentamenti sulla SS 309 Romea a Comacchio (Ferrara), sulla SS 36 in Lombardia a Sondrio, sulla SS 45 a Piacenza, sulla Ss7 in Campania, sulla SS 18 Tirrena Inferiore in Campania e in Calabria.




NOZZE GAY: STRASBURGO CONDANNA L'ITALIA. ECCO PERCHE'

di A.B.
 
Bruxelles – La Corte europea per i diritti umani di Strasburgo ha stabilito che l’Italia deve introdurre il riconoscimento legale per le coppie dello stesso sesso e ha riconosciuto al nostro paese la violazione del diritto al rispetto della famiglia e della vita privata poiché l’Italia non fornisce un riconoscimento legale alle coppie di fatto poiché, come si legge in una nota che riguarda una sentenza che è stata oggi a seguito di 3 coppie omosessuali e per la quale l’Italia è stata condannata “un'unione civile sarebbe il modo piu' appropriato per ottenere il riconoscimento delle loro relazioni”. Ricordiamo che anche in Irlanda si è pronunciato il “Si” alle nozze gay, in Irlanda l’omosessuale era illegale fino al 1993. Ma il Vaticano si è indignato quando l’Irlanda ha approvato i matrimoni gay, adesso che farà? Dopo l’approvazione dell’Irlanda, il segretario di Stato Vaticano disse che era una “sconfitta per l’umanità” e che “sarebbe come togliere la base dell'edificio del futuro”, ha aggiunto inoltre che la chiesa deve “rafforzare il suo impegno per l'evangelizzazione” poi ha continuato dicendo “Credo che non si può parlare solo di una sconfitta dei principi cristiani ma di una sconfitta dell'umanità”. E adesso come reagirà il Vaticano? Imbastirà una crociata? 



STOP ALLA FUGA DI CERVELLI: INCENTIVI PER CHI TORNA IN ITALIA

di Christian Montagna

Una bella notizia finalmente giunge da questa Italia devastata dalle controversie politiche e dalla disperazione sociale. I giovani sempre più spesso in fuga dal bel paese, da oggi, potrebbero essere incentivati a tornare viste le riduzioni approvate dal Parlamento. Secondo una nuova norma del decreto fiscale dell'internazionalizzazione delle imprese, infatti, il reddito prodotto in Italia da lavoratori "con qualifiche elevate" che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato italiano potrà beneficiare per 5 anni di una riduzione del reddito imponibile del 30%.


Saranno dunque incoraggiati i “cervelloni” che hanno portato le proprie menti ingegnose negli altri paesi: dopo che il Cdm avrà introdotto la norma accogliendo l’indicazione del Parlamento, potranno accedere all’incentivo tutti coloro che nei cinque anni precedenti non siano stati residenti in Italia, che svolgano una attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano e che rivestano una qualifica per la quale sia richiesta una alta specializzazione e il titolo di laurea.


L’obiettivo del decreto. Il decreto legislativo intende rafforzare il ruolo che il fisco svolge a sostegno delle imprese che decidono di operare all'estero: ridurre i vincoli alle operazioni e creare un quadro normativo semplificato e più accessibile agli investitori. Ma soprattutto, visti i momenti di precarietà che sta attraversando il nostro paese, un esodo di massa sarebbe assolutamente da scongiurare. Giunto al penultimo step , il decreto una volta tornato in Parlamento, dovrà acquisire i pareri definitivi delle Commissioni parlamentari competenti per diventare a tutti gli effetti definitivo.




CALDO RECORD: ARRIVA CARONTE, SI SALVI CHI PUO’

Redazione

Italia – E’ in arrivo il temibile anticiclone africano Caronte che inizia a pompare aria calda dall'entroterra algerino con conseguente aumento delle temperature. Il sito www.iLMeteo.it comunica che da oggi Caronte inizierà a fare sul serio e scalderà giorno dopo giorno le giornate degli italiani. Le temperature saliranno costantemente fino a raggiungere, nel corso del weekend, valori massimi molto vicini ai 39 gradi sulle grandi città e anche 40 centri o più, a livello locale, sulle zone interne del Centro-Sud. I rovesci o brevi temporali interesseranno soltanto le Alpi e localmente le zone tra il Frusinate e l'Aquilano. “Il super caldo non ci lascerà almeno fino al 23 Luglio” afferma Antonio Sanò, direttore del portale. Le temperature molto alte e le sensazioni di afa intensa saranno un vero e proprio allarme per anziani e bambini che in questi momenti sono maggiormente esposti ai rischi. Sarà l'afa infatti a creare più problemi in quanto l'elevato tasso di umidità farà percepire le temperature più alte di 4/6 gradi rispetto a quelle effettive. Dopo il 23 luglio Caronte causerà una "Hot Storm", una tempesta di nubifragi e anche possibili tornado.




UBER: IL TRIBUNALE CONFERMA IL BLOCCO DEL SERVIZIO

di Ch. Mo.

Milano – E’ stato confermato dal Tribunale di Milano il blocco e l'inibizione del servizio Uber-Pop in Italia e ha deliberato di estendere l'ordine anche ai “driver” che egualmente concorrono slealmente nei confronti degli operatori taxi regolari. Secondo i giudici, "può essere rischioso per i giovani". Grande la felicità espressa dall’ Unione artigiani. "Il Tribunale – ha spiegato il delegato taxi dell'Unione Artigiani, Pietro Gagliardi – ha respinto il reclamo proposto dal gruppo Uber e ha nuovamente condiviso le difese dei nostri avvocati Marco Giustiniani, Nico Moravia, Giovanni Gigliotti dello studio legale Pavia e Ansaldo e dell'avvocato Alessandro Fabbi, nell'interesse di tutta la categoria taxi regolare".


Uber su Facebook. La pagina Facebook ufficiale di UberPop ha così commentato la notizia di oggi: “ Il Tribunale di Milano ha deciso che UberPOP dovrà continuare a rimanere sospeso in tutte le città italiane in cui opera a seguito di una causa di concorrenza sleale portata avanti da alcune associazioni di tassisti.
Tutto ciò, nonostante noi di Uber avessimo più volte argomentato le nostre ragioni e cercato di dimostrare in tutte le sedi che un'apertura del mercato gioverebbe a tutti, operatori e consumatori. Quella di oggi non è altro che un' ennesima interpretazione delle norme di una legge del 1992 che – non considerando i cambiamenti all'interno del contesto sociale che si sono avuti negli ultimi anni – regolano ancora il sistema della mobilità italiana. Le norme alle quali fa appello la decisione del tribunale sono le stesse che a detta dell’Authority dei trasporti e di quella per il Mercato e la Concorrenza andrebbero aggiornate proprio alla luce delle innovazioni tecnologiche introdotte da applicazioni come la nostra. Uber non smetterà di lavorare per trovare nuove soluzioni in linea con i suggerimenti delle autorità e per continuare a offrire alle persone e alle città un’alternativa economica, affidabile e sicura per muoversi, oltre che un' opportunità in più alle centinaia di driver che hanno fino ad oggi percorso questa strada insieme a noi. Il servizio UberBLACK resterà attivo nelle città in cui già opera (Roma e Milano) e continuerà a funzionare secondo le dinamiche di sempre in quanto non interessato dalla sentenza.”


Le proteste in Italia e Francia. Sono state ascoltate le proteste dei tassisti che hanno messo a ferro e fuoco diverse città. Il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha vietato l'uso di "UberPop" dopo che i due manager della società sono stati rinviati a giudizio. Proprio uno dei due, Simphal, preannunciando lo stop dell’ app a partire dalle 20 di oggi, ha precisato che la società intende “dialogare con le autorità e mostrar loro che si assume le proprie responsabilità “. Anche in Italia, il sorgere dell’app Uber Pop ha scatenato non poche rivolte: in tutte le città, i tassisti sono scesi in piazza per poter ribadire la volontà di essere tutelati nel proprio lavoro. La società è stata costretta a disattivare il servizio e per il prossimo 7 Luglio, è prevista l’udienza sul ricorso di merito. La battaglia contro Uber pop nasce dall’unione di tassisti e Unione Artigiani che legalmente hanno intenzione di combattere l’app. Il tribunale di Milano, lo scorso 26 Maggio aveva ordinato la sospensione del servizio e lo stesso ricorso presentato dai legali Uber è stato respinto.
La filiale italiana dell’azienda ha incominciato a mandare mail ai clienti, chiedendo solidarietà e aiuto nella lotta contro la sospensione. Poi l’appello: “Aiutaci a non fermare il cambiamento”, con il link per pubblicare un tweet indirizzato anche a Matteo Renzi.
 




L'ITALIA NELLA MORSA DEL CALDO: MARTEDI' E MERCOLEDI' 40 GRADI

di Angelo Barraco
 
Roma – L’Italia è stretta nella morsa del caldo in questi giorni, la domenica appena trascorsa è stata con temperature oltre la media nel centro-nord Italia e in Sardegna e con temperature oltre i 41 gradi in provincia di Alessandria, confermando i 10 bollini rossi anticipati dal Ministero della Salute. A Bergamo sono morti due anziani ciclisti per via di un malore, non si esclude che a causare la morte dei ciclisti sia stato proprio l’intenso caldo. Il caldo però non diminuirà ma aumenterà tra martedì e mercoledì dove al centro-nord si raggiungeranno temperature che oscilleranno tra i 35 e i 40 gradi, le temperature potrebbero superare i 40 gradi. Allerta meteo in Emilia Romagna, dove il campo di alta pressione di origine africana si manterrà tale per 48 ore e non per le 18 come previsto. Le temperature raggiungono i 35/37 gradi, per giovedì è prevista una precipitazione che porterà ad un calo termico con temperature massime fino a 30 gradi. 
 
Gli incendi. Le alte temperature hanno maturato incendi, specialmente in Sardegna dove –come aveva annunciato la protezione civile- aveva previsto che oggi sarebbe stata una giornata pericolosa. Si sono sviluppati incendi che hanno mobilitato vigili del fuoco, Protezione civile, Corpo forestale, volontari presso le campagne di Buddusò (Olbia-Tempio), si sono avviati all’operazione di spegnimento dei roghi anche 2 Canadair e 3 elicotteri regionali. Incendi anche a Fonni (Nuoro), a Sorso dove tanti uliveti sono andati a fuoco. 
 
Nei giorni che vanno da giovedì e sabato il caldo si sposta a sud stringendo nella morsa le regioni meridionali. Vi sarà un calo al nord dai 3-6 gradi, nel Centro Italia il calo si avvertirà nel medio Adriatico e sarà dai 3 ai 5 gradi. Ma l’ondata di caldo si fermerà per poco poiché da domenica 12 luglio tornerà l’Anticiclone Nord-Africano che sta colpendo sia Spagna che Portogallo e che supera la soglia massima di resistenza, costringendo 1.350 residenti  ad evacuare.