Maltempo: pioggia, vento e neve sull’Italia. A Genova derby a rischio

Un weekend all’insegna del maltempo con pioggia, vento e neve. E a Genova derby a rischio per allerta meteo: la Protezione civile ha reso noto che a partire dalle 21 di stasera l’allerta giallo si trasforma in arancione, quella più elevata in caso di pioggia, su Genova. Le autorità dovranno ora decidere se far giocare la partita o no. Lo stadio Ferraris si trova in una zona della città, Marassi, a rischio esondazioni.

E’ confermata la prima vera perturbazione di stampo autunnale “dopo un lungo periodo di assenza indotto dallo strapotere degli anticicloni”, spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara, aggiungendo che “arrivano le tanto attese piogge, finalmente più corpose e ben distribuite, quanto mai preziose nel contesto gravemente siccitoso in cui ci troviamo.

Il rovescio della medaglia tuttavia – precisa il meteorologo  – riguarda la possibilità di fenomeni intensi, che sarà piuttosto elevata in particolare al Nord e sulle regioni tirreniche, con qualche disagio o criticità possibile. I modelli numerici infatti prevedono picchi anche di oltre 80-100 mm a ridosso delle Prealpi e sull’alta Toscana”.

Già oggi, sabato, continua il meteorologo di 3bmeteo.com, “si avranno le prime piogge al Nord, in particolare sul Nordovest, ma sarà domenica che la perturbazione farà il suo ingresso scendendo da Isole Britanniche e Francia e isolando un minimo di bassa pressione proprio sul Nord Italia”.




IL MALTEMPO COLPISCE TUTTA ITALIA DA NORD A SUD: CINQUE MORTI

Redazione

Il maltempo fa davvero paura. E' salito a cinque morti il bilancio del maltempo che ieri ha colpito la penisola, ma soprattutto il centro sud, con piogge a tratti torrenziali e vento forte, che hanno abbattuto alberi e fatto esondare torrenti. Diversi i feriti. Molti gli interventi di soccorso. Innumerevoli i disagi e gli incidenti.

Minibus si ribalta, feriti nell'Astigiano – Un minibus che stava rientrando a Torino, con 25 persone a bordo, è uscito di strada a causa della pioggia che ha reso viscido l'asfalto. L'incidente stamane verso le 5, sulla A21 all'altezza del Comune di Castello d'Annone, nell'Astigiano. I feriti, non gravi, sono stati trasportati negli ospedali di Alessandria, Asti e Novi Ligure. Sul posto sono intervenuti tre mezzi dei vigili del fuoco di Asti, la polizia stradale di San Michele e 118.

Cinque morti, schiacciati da alberi o travolti dalle acque – Un agricoltore, Rocco Montorro, di 51 anni, è morto in provincia di Reggio Calabria schiacciato da un eucalipto di grandi dimensioni che, per il forte vento, si è abbattuto sulla sua automobile. La tragedia è avvenuta a Candinoni, nella piana di Gioia Tauro. Inutili i soccorsi: l'agricoltore, che stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro in campagna, è morto sul colpo. Non è escluso che sia legata al maltempo, ma non ci sono certezze, anche la morte di un uomo di 50 anni, annegato nel veronese dopo essere scivolato nel fiume Tione, mentre era in compagnia di alcuni amici. All'origine della disgrazia forse il terreno reso viscido dalla pioggia. Altre tre persone sono morte in serata.

Due vittime, secondo le prime informazioni dei Vigili del fuoco, si sono registrate a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta: un albero abbattuto dal vento ha colpito l'auto su cui viaggiavano. La terza vittima è una persona che è finita con l'auto in un torrente in piena a Sant' Angelo in Pontano, in provincia di Macerata. In Calabria, un albero, abbattuto dal forte vento, é finito su un bambino di otto anni provocandogli un grave trauma cranico e varie fratture. Vicino Roma, una donna con due figli di 7 e 14 anni si è salvata solo per il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco, dopo essere salita con i figli sul tetto dell' automobile per sfuggire all'acqua di un torrente che aveva invaso la strada.

E’ ripresa questa mattina con il primo collegamento della giornata, il regionale 4801, la circolazione ferroviaria sulla linea Biella-Novara. Il traffico era interrotto dalle 6.20 di ieri, a causa di una frana provocata dalla pioggia che aveva fatto deragliare un treno fra Cossato e Rovasenda. I tecnici di Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana sono intervenuti per rimuovere il treno, liberare la sede ferroviaria dai detriti e ripristinare le condizioni di sicurezza per la circolazione. Nel periodo dell’interruzione la mobilità è stata garantita da un servizio bus sostitutivo.

Il Piemonte è tra le regioni più colpite dal maltempo. Una bufera di neve (novanta centimetri al colle di Tenda, tra Italia e Francia, 70 al Colle della Maddalena, una ventina in pianura) ha investito il Cuneese creando disagi alla viabilità. In Valle Stura un tir di traverso lungo la carreggiata ha bloccato il traffico per oltre un'ora e sono stati una quarantina gli interventi compiuti dai vigili del fuoco. Numerosi gli alberi spezzati dal peso della neve e le auto fuoristrada, soprattutto nelle zone di Saluzzo e Bra. Neve anche sul resto del Piemonte, dalla Valle di Susa al nord della regione. Analoghi disagi in Liguria, nel savonese, soprattutto in Val Bormida. Tra Carcare e Cairo Montenotte sono caduti quasi 40 centimetri di neve. Alberi si sono abbattuti sulle strade bloccando la circolazione tra San Giuseppe di Cairo e Cengio, tra Dego e Giusvalla e Pontinvrea, tra Murialdo e Calizzano e tra Altare e Mallare. A Roccavignale e Pianissolo diverse abitazioni sono rimaste al buio a causa della caduta di alberi che hanno danneggiato i cavi della linee elettriche.

Diversi anche gli incidenti stradali a causa dell'asfalto viscido. A Pisa invece un grosso pino si è abbattuto su alcuni giochi per bambini, su una panchina e su un lampione in un parco pubblico cittadino, fortunatamente deserto quando si è verificato il crollo.

Al Sud non è solo la Calabria alle prese con il forte vento, che a Cosenza (dove oggi le scuole resteranno chiuse) ha raggiunto raffiche di 135 chilometri l'ora, a Reggio ha scoperchiato tetti, fatto cadere alberi e cartelloni pubblicitari e causato la chiusura al traffico del lungomare, e a Gioia Tauro ha provocato la chiusura del porto. L'intensità con cui sta soffiando lo scirocco e il mare agitato hanno provocato l'interruzione di tutti i collegamenti marittimi tra Napoli, Capri e Ischia. Sono fermi sia i mezzi veloci, sia i traghetti. Solo un aliscafo è riuscito in mattinata ad assicurare alcuni collegamenti tra Capri (dove il vento ha divelto tettoie e abbattuto alberi) e Sorrento, mentre da Ischia una sola nave è riuscita a partire per Pozzuoli.

E nel capoluogo campano sono state decine le chiamate ai vigili del fuoco per alberi e rami divelti, pezzi cornicioni crollati, lamiere e gazebo volati e motoveicoli caduti e 18 voli dall'aeroporto di Capodichino sono stati cancellati e altri sei dirottati su altri scali . Forte raffiche di vento anche sugli scavi di Pompei: per motivi di sicurezza alcuni tratti di via dell'Abbondanza sono stati temporaneamente e in via precauzionale interdetti al pubblico. Vento forte anche a Quarto, al punto che il sindaco Rosa Capuozzo ha invitato i concittadini a uscire di casa solo in caso di reale necessità. Il forte scirocco ha investito anche la Puglia: una cinquantina gli interventi compiuti dai vigili del fuoco a Bari per rimuovere alberi caduti e cartelloni divelti.

A Venezia torna l'acqua alta, seppure le previsioni siano state ritoccate al ribasso durante le ultime ore di ieri. L' allagamento dovrebbe interessare solo i punti più bassi della città, con una punta massima di 100-110 centimetri sul medio mare. Per lo meno al Centro e al Nord il maltempo non sembra intenzionato a mollare la presa: una nuova allerta della Protezione civile prevede ancora per oggi temporali su Liguria, Lombardia meridionale, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise e forti venti di burrasca.




METEO: ITALIA NELLA MORSA DEL MALTEMPO, DA NORD A SUD

di Angelo Barraco
 
Roma – Il fine settimana rappresenta per molti italiani il momento unico di svago dopo un’intensa settimana lavorativa, ma molti probabilmente dovranno rimandare, accendere il camino e cambiare decisamente i programmi poiché nella giornata di sabato 16 gennaio è arrivata un’ondata di freddo che partirà dalle Marche fino alla Puglia con piogge diffuse. Anche il bel sud Italia, che tanto ama il sole, il mare e la tintarella estiva deve stringere i denti in questi mesi poiché questo sabato sarà all’insegna della pioggia moderata o forte, anche in Sardegna la stessa medesima cosa. Al centro sud invece ci sarà neve fino a quote basse, fino in pianura e sulle coste di Abruzzo, Molise. Soleggiato al Nord Italia, neve sui confini delle alpi e venti di Tramontana. La giornata di domenica 17 gennaio si prospetta ricca di venti gelidi di Tramontana e Grecale che in interesseranno lo stivale, sarà tanta la neve che cadrà, precisamente su Marche, Abruzzo, Molise e persino sulle coste ovvero in Puglia, a bassa quota. Ancora piogge in Sicilia, precisamente nella zona Nord.
 
 Ma come sarà il meteo da lunedì in poi? La mattina di lunedì 18 vede sole e schiarite in gran parte dello stivale, deboli nevicate su Abruzzo e Molise, deboli precipitazioni nel Messinese e nel Palermitano. Nella giornata di martedì 19 il tempo peggiorerà a Nordovest, in Toscana e Sardegna. In Liguria ci saranno precipitazioni nonché neve sopra i 200 m. Tra Piemonte e Lombardia ci sarà neve, anche in Emilia Romagna. Bel Tempo al sud Italia. Mercoledì 20 invece si apre con forti precipitazioni nel trapanese, piogge in Campania e in Calabria. Nevicate in Appennino. In Toscana, Lazio e Marche invece ci saranno precipitazioni. Buono al Centro Nord. Giovedì 21 ci saranno poche piogge al sud, inizialmente il tempo sarà buono al Centro-Nord, ma ne pomeriggio peggiorerà in Liguria, Piemonte ed Emilia sotto la pioggia, . anche in Sardegna ci sarà pioggia, bel tempo in Sicilia. Venerdì 22 le piogge si concentreranno principalmente sulle isole maggiori, temporali e neve dai 400 ai 1000 metri in Sardegna. Pioggia in Liguria, Sicilia.



ITALIA SOTTO SCACCO DEL MALTEMPO

Redazione

Un'ondata di maltempo interesserà tra sabato e domenica le regioni centro meridionali e le Isole Maggiori con piogge e temporali diffusi. Questo a causa di una intensa perturbazione, alimentata da venti tiepidi di Scirocco ricchi di umidità e quelli più freddi dal Nord Atlantico.Le regioni ad essere più colpite saranno Sicilia (specie trapanese, agrigentino, messinese, Peloritani ed ennese), Calabria ( soprattutto Stretto, basso Ionio reggino, Aspromonte, Serre, Catanzarese e Sila), la Campania e la Puglia (qui special modo il Salento). Col movimento del vortice mediterraneo verso Nord Est toccherà anche a Molise, basso Lazio, Marche ed Abruzzo. Acquazzoni e colpi di vento sulla Sardegna. Soffieranno venti forti di Scirocco ed i mari saranno agitati, rischio di mareggiate sui tratti esposti. Il tempo permarrà diffusamente instabile anche a seguire per via di altri impulsi freschi attesi la prossima settimana
 
Neve nel Lazio. Nuova ondata di maltempo in Ciociaria, dove è tornata anche la neve. Nevica nella zona a nord della provincia e alcuni comuni sono coperti da uno strato bianco, che è già di alcuni centimetri. La nevicata sta interessando la zona intorno a Fiuggi, in particolare i comuni a più alta quota. Si segnalano i primi disagi. A Filettino lavorano gli spazzaneve.  Ai Castelli Romani imbiancate le cime più alte nelle località di Monte Cavo a Rocca di Papa e Rocca Priora. Temperature vicino lo zero a Monte Compatri, Nemi e Velletri. A causa del forte vento che sta interessando la città di Viterbo, e che potrebbe provocare il distacco di rami e l'instabilità di piante ed alberi, il sindaco Leonardo Michelini, con l'ordinanza n. 23 del 6/03/2015, ha disposto la chiusura di Pratogiardino e di tutti i parchi pubblici della città.
 
In Alto Adige raffiche di vento a 140 Km l'ora. Anche l'Alto Adige non è stata risparmiato dal vento forze che sta sferzando la penisola. Questa notte sulla Dannelspitz, nella zona di Fundres, sono stati raggiunti ben 137 chilometri orari. Se nei fondovalle la media delle raffiche è stata tra i 50 ed i 70 chilometri orari sulle montagne non si è scostata dai 100. Tutta colpa del Foehn che ha anche causato, oltre all'incidente di ieri della cabinovia in Val Gardena, anche lo scoperchiamento di tetti e schianti di alberi su strade o su autovetture. Diversi anche nella notte gli interventi da parte dei vigili del fuoco. Per cause in fase di accertamento dall'alba 150 vigili del fuoco volontari sono impegnati nello spegnimento di un incendio di grandi dimensioni a Oris, piccola frazione della Val Venosta.
 
Crolla una impalcatura a Napoli. Vento forte a Napoli. Le raffiche, intorno alle 8 dmattina, hanno fatto crollare l'impalcatura di un palazzo tra via Santa Lucia e via Cesario Console, a poca distanza dal lungomare; molte le auto danneggiate, anche se non si registrano feriti. Ma il pericolo e' tuttora costante, anche perche' molte sono ancora le lamiere che penzolano in balia del vento. Sul posto vigili del fuoco e polizia
 
Molise, scuole chiuse e paesi isolati. Nella notte, a Campobasso, sono caduti circa cinquanta centimetri di neve, ma la situazione piu' difficile si registra nei comuni interni della provincia di Isernia sepolti dal manto bianco che sfiora i due metri. Capracotta, Pescopennataro e Vastogirardi sono isolati. Pullman fermi anche ad Agnone dove sono al lavoro vigili del fuoco, polizia, carabinieri e mezzi comunali per raggiungere le fattorie sparse nell'agro. Traffico paralizzato sulla statale 650 che da Isernia porta alla costa. Nel primo tratto, tra Sessano del Molise e Pescolanciano, da ieri sera sono bloccati alcuni Tir, che impediscono il transito. In tutta la regione le attivita' scolastiche sono state fermate dai sindaci. Uffici semivuoti e servizi ridotti ovunque a causa dei collegamenti difficili. I centri adriatici devono fare i conti, invece, con gli allagamenti e le violente mareggiate che hanno provocato danni ingenti nel litorale Sud di Termoli. Tra Termoli e Petacciato, in alcuni tratti, la statale 16 e' sommersa dall'acqua. Cancellate, per il secondo giorno consecutivo, le corse con le isole Tremiti a causa del mare mosso.
 
Val Gardena, cade un albero su una cabinovia.
Resta per il momento chiusa la cabinovia che da Selva Gardena porta alla vetta del Ciampinoi in Alto Adige dove ieri pomeriggio, a causa della caduta di un albero per il forte vento, e' stata sfiorata la tragedia. In corso le operazioni di ripristino dell'impianto. Le funi portanti sono state danneggiate a seguito della caduta di un albero. I 184 passeggeri rimasti bloccati all'interno delle singole cabine (nessuno e' rimasto ferito) sono stati tratti in salvo grazie all'imponente macchina dei soccorsi allestita con personale del soccorso alpino giunto appositamente anche dalle vallate limitrofe come Badia e Fassa. Le persone sono state fatte evacuare cabina per cabina con l'ausilio dell'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites. Dopo due giornate di forte vento questa mattina le raffiche si sono placate e il Sellaronda, il carosello attorno al gruppo del Sella, e' stato riaperto in entrambi i sensi ovviamente esclusa la cabinovia Ciampinoi.
 
Tormenta di neve sul Valico Colfiorito. Una tormenta di neve sta interessando il valico di Colfiorito sulla statale Val di Chienti tra Umbria e Marche. Diverse le auto in difficoltà e i mezzi finiti di traverso.
Sono al lavoro spazzaneve dell'Anas ma l'intensa precipitazione sta rendendo difficile la situazione. Sono intervenute pattuglie della polizia stradale da Umbria e Marche che hanno incontrato la loro volta problemi. Numerose le richieste di aiuto ai vigili del fuoco anche loro subito giunti a Colfiorito.
 
Statale Adriatica chiusa a Chieti per allagamenti. Nella mattinata anche sulla strada statale 16 Adriatica un tratto è stato provvisoriamente chiuso al km 480, a causa dell'allagamento della rotatoria di Fossacesia, in provincia di Chieti, in direzione nord. Lo comunica l'Anas. Il personale dell'Anas è al lavoro senza sosta per ripristinare la circolazione il prima possibile nei tratti ancora interdetti al traffico.
 
A Caserta cade un albero sull'Appia. L'Anas comunica che la strada statale 7 Appia è provvisoriamente chiusa in entrambe le direzioni al km 166,800 in provincia di Caserta, tra il bivio per Cellole/Innesto strada statale 430 Valle del Garigliano e il bivio per Sessa Aurunca, a causa di un albero caduto sul piano viabile. Il percorso alternativo è indicato in loco. Il personale dell'Anas è presente sul posto per ripristinare la circolazione il prima possibile.
 
La Toscana tra le aree più colpite. La Toscana è tra le aree più colpite, sferzata da un forte vento, con raffiche oltre i 100 km/h. Cinque persone sono rimaste ferite colpite da un palo di cemento crollato a Figline Valdarno (Firenze). Problemi alla circolazione in molte strade e autostrade, in particolare sull'A12. Stop o rallentamenti sulle linee ferroviarie, mentre sono stati sospesi i traghetti per l'Elba. Voli dirottati o cancellati all'aeroporto di Firenze; problemi e danni anche all'ospedale Careggi. Chiuse le scuole a Pistoia, Prato e in molti comuni delle province di Arezzo, Firenze e Lucca. Tanti i danni in Versilia: centinaia gli alberi caduti, in particolare a Forte dei Marmi dove è stata danneggiata anche Villa Bertelli, sede del Comune. A Prato, il vento ha fatto crollare una porzione delle mura storiche della città e parte di una ex fabbrica adiacente a un centro sanitario: sono state evacuate circa 150 persone. Scoperchiata la terrazza di una scuola a Grosseto, per fortuna nessun ferito. Ferite, invece, a Ponte a Moriano (Lucca) due donne, un'insegnante e una bidella, colpite da due pannelli staccatisi per il forte vento dal tetto della scuola. A Cortona è crollato il campanile della chiesa di Mezzavia risalente al Seicento. Circa 100mila utenze sono rimaste nella regione senza energia elettrica e il presidente, Enrico Rossi, ha annunciato che firmerà lo stato di emergenza regionale
 
Liguria, compromessi i collegamenti ferroviari. Forte vento anche in Liguria, con pesanti riflessi sui collegamenti ferroviari per la caduta di alberi sulle rotaie. La Cosco Africa, la nave che ha rotto gli ormeggi la scorsa notte nel porto di Prà-Voltri, a causa delle raffiche di vento, è stata costretta a lasciare il posto d'ormeggio per essere portata alla fonda in posizione di sicurezza. Situazione difficile anche nella zona di Senigallia, nelle Marche – già devastata da una alluvione il 3 maggio scorso – dove le forti piogge hanno fatto salire i livelli del fiume Misa e di vari torrenti. Anche nella provincia di Fermo è scattata l'allerta alluvione per la piena dell'Ete. Forte vento su gran parte dell'Umbria dove ha cominciato a nevicare sulla fascia appenninica della provincia di Perugia e circa 13mila utenze sono rimaste senza energia elettrica. Alberi caduti, allagamenti, semafori non funzionanti e traffico in tilt a Roma; colpito anche il tribunale dove é crollata una parte del controsoffitto a causa probabilmente delle infiltrazioni d'acqua. Tromba d'aria e allagamenti sul litorale
 
Sardegna, raffiche di maestrale.  Investita dall'ondata di maltempo pure la Sardegna con raffiche di maestrale fino a ottanta chilometri orari, onde alte fino a sette metri e disagi nei collegamenti marittimi (la Tirrenia e la Moby hanno sospeso per oggi i collegamenti con la Penisola) mentre in Sicilia due voli Ryanair da Parma e Bologna diretti a Trapani sono stati dirottati a Palermo a causa delle cattive condizioni meteo nelle scalo di Birgi.
 




L'ITALIA FRANA: PIOVE IL DOPPIO DEL NORMALE

Redazione

In Italia è caduta piu’ del doppio della pioggia (+107%) rispetto alla media del periodo a gennaio con le precipitazioni violente ed intese della prima decade del mese di febbraio che hanno peggiorato la situazione. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti, sulla base dei dati Ucea, che lancia l’allarme per i terreni saturi di acqua con il rischio frane in un Paese dove l’82% dei comuni ha parte del territorio a rischio idrogeologico. Nel mese di gennaio – sottolinea la Coldiretti – è caduta il triplo di pioggia in piu’ rispetto alla media al nord (+200%), piu’ del doppio al Centro (+119 per cento) con picchi del 168% in Toscana e il 12 % in piu’ anche nel Mezzogiorno. Siamo di fronte – sostiene la Coldiretti – ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati con il moltiplicarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense con vere e proprie bombe d’acqua che il terreno non riesce ad assorbire. Servono le opere infrastrutturali per la raccolta e la regimazione delle acque, ma a questa situazione – conclude la Coldiretti – non è certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo sbagliato che ha tagliato del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata. Ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento.