SITUAZIONE LIBICA: L'ITALIA CHIEDE AIUTO ALLA UE

di Chiara Rai

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha riunito questa mattina a Palazzo Chigi i ministri degli Esteri Paolo Gentiloni, degli Interni Angelino Alfano, della Difesa Roberta Pinotti e il sottosegretario con delega ai servizi Marco Minniti nel consueto incontro sulla situazione libica e sulla lotta al terrorismo.

Al centro della riunione non gli esiti della visita del premier in Ucraina e Russia ma anche la volontà di tenere alta l'attenzione sul conflitto nel mediterraneo, bersaglio e meta di conquista da parte dei terroristi che stanno letteralmente prendendo in mano l'intero territorio, infatti in queste ultime ore almeno dieci capi dell'autoproclamato Stato islamico si sono trasferiti in libia al fine di "svegliare" le cellule dormienti e "addirittura" sono stati fermati due terroristi carichi di esplosivo che si stavano dirigendo in Algeria .

Dunque la volontà del Governo è quella di tenere alta l'attenzione sulla Libia ed esortare i Paesi dell'Unione Europea ad essere uniti non soltanto su Ucraina e Russia.

Intanto, Proseguono in Marocco i negoziati tra le fazioni libiche con la mediazione dell'inviato dell'Onu Bernardino Leon. In agenda la formazione di un governo di unità nazionale, il cessate il fuoco e il ritiro delle milizie dalle città.

L'incontro a Riga e l'appello alla Ue. La discussione sulla Libia che i ministri degli Esteri dell'Ue avranno oggi a Riga come primo punto sul tavolo del Consiglio informale (Gymnich) è "simbolicamente molto importante, per essere uniti non solo quando parliamo di Ucraina e Russia ma anche di Mediterraneo e di Libia". Lo ha sottolineato il capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, prima dell'inizio della riunione. L'ex titolare della Farnesina ha riferito di essere reduce da una telefonata con l'inviato dell'Onu per la Libia, Bernardino Leon, impegnato nei negoziati a Rabat per un dialogo nazionale. "Sta andando abbastanza bene ma ci vorra' tempo e le difficolta' sono molte", ha riferito la Mogherini, "in ogni caso abbiamo bisogno di partire dall'interno della Libia e il lavoro che facciamo qui oggi e' volto a preparare tutte le misure che l'Ue puo' decidere a sostegno di una ricostruzione del Paese".

Il deputato Tobruk, i colloqui di Rabat resteranno indiretti. I colloqui in corso a Rabat tra le parti in conflitto in Libia "resteranno indiretti". E' quanto ha rivelato un delegato del Parlamento di Tobruk, Abdel Muniam al Jarai, al sito web libico al Wasat. Parlando del dialogo in corso in Marocco sulla crisi libica, il deputato ha spiegato che "si sta lavorando per arrivare subito ad un cessate il fuoco e al riconoscimento della legittimità del parlamento di Tobruk come rappresentante legale dell'unità del popolo libico"; e ha aggiunto che "al momento non è stato scelto alcun nome tra le personalità di cui si parla per il ruolo di capo del nuovo governo di unità nazionale"