PESARO: ISMAELE, SGOZZATO DA DUE ALBANESI PER GELOSIA

di Ivan Galea e Angelo Barraco
 
Pesaro – Gli assassini di Ismaele Lulli sono Igli Meta, di 20 anni e Mario Nema di 19 anni. I Carabinieri hanno arrestato i due giovani albanesi ieri sera, mentre erano propensi a lasciare Sant’Angelo in Vado ed erano diretti al loro paese d’origine. I Carabinieri stamane hanno tenuto una conferenza stampa in cui hanno confermato i capi d’accusa per i due giovani assassini riferendo che lo hanno sgozzato e lo hanno quasi decapitato e il movente di tale gesto sarebbe da ricondurre alla gelosia nei confronti della fidanzata di uno dei due albanesi. Il colonnello ha riferito che in seguito al fermo vi sono state le prime “ammissioni da parte di uno dei due albanesi”. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, la vittima non si aspettava l’agguato da parte dei due giovani ed è andato all’appuntamento dei due giovani di sua spontanea volontà “per fare un bagno al fiume” e perché li conosceva poiché frequentavano la stessa scuola. I due hanno tagliato la gola ad Ismaele perché aveva messo gli occhi addosso alla ragazza di uno di loro, una gelosia che non ha lasciato spazio alla vita ma ampio raggio alla vendetta spietata di giovanissimi che si credono adulti  perché hanno armi in mano. I carabinieri riferiscono anche che i giovani, dopo aver commesso l’omicidio, hanno fatto un bagno nel fiume e hanno cercato di ripulire la scena del delitto ma per la troppa foga e la fretta di ripulire tutto, hanno messo insieme alla loro roba anche una scarpa appartenente ad Ismaele.
 
L'albanese più giovane inizia a parlare. "Sono rimasto a guardare, non ho ucciso io Ismaele". Sono le prime ammissioni di Mario Nema, 19 anni. Secondo quanto hanno confermato i carabinieri, il piè giovane degli albanesi sta "collaborando parzialmente", raccontando quale sarebbe stato il suo ruolo alla Croce, dove è stato sgozzato Ismaele Lulli. Una presa di distanze dall'altro albanese in carcere, Igli Meta, 20 anni di Urbania, che anche secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe l'esecutore materiale del delitto. Ismaele sarebbe stato colpevole di una frequentazione con Ambra, diciannovenne macedone, che Igli Meta considera la sua ragazza
 

La ricostruzione dell'omicidio. Secondo la ricostruzione dell'accaduto, Ismaele Lulli non sospettava assolutamente l'agguato: è andato volontariamente all'appuntamento con i due giovani "per fare un bagno al fiume"; li conosceva perfettamente, visto che frequentavano la stessa scuola, per cui non ha sospettato di andare incontro a una morte tanto violenta, quanto ingiustificata. Un taglio secco al collo, una vera e propria esecuzione, che non gli ha dato scampo. Ismaele doveva pagare uno sgarro: aver messo gli occhi addosso alla ragazzina 19enne di uno dei suoi assassini. Una gelosia accecante. Dopo l'omicidio, dicono ancora i carabinieri, i due hanno fatto il bagno al fiume, cercando di ripulire tutta l'area da eventuali tracce: ma per la troppa foga hanno messo insieme alla loro roba anche una scarpa di Ismaele

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Il movente: Ismaele doveva pagare lo sgarro di aver messo gli occhi addosso alla ragazzina 19enne di uno dei suoi assassini. Il fermo per indizi di reato è stato firmato, nel tardo pomeriggio di ieri, dal piemme Irene Lilliu, e, secondo quanto ha confermato il colonnello Sommesse, "ci sono state prime ammissioni da parte di uno dei due albanesi". Secondo la ricostruzione dell'accaduto, Ismaele Lulli non sospettava assolutamente l'agguato: è andato volontariamente all'appuntamento con i due giovani "per fare un bagno al fiume"; li conosceva perfettamente, visto che frequentavano la stessa scuola, per cui non ha sospettato di andare incontro a una morte tanto violenta, quanto ingiustificata. Un taglio secco al collo, una vera e propria esecuzione, che non gli ha dato scampo. Ismaele doveva pagare uno sgarro: aver messo gli occhi addosso alla ragazzina 19enne di uno dei suoi assassini. Una gelosia accecante. Dopo l'omicidio, dicono ancora i carabinieri, i due hanno fatto il bagno al fiume, cercando di ripulire tutta l'area da eventuali tracce: ma per la troppa foga hanno messo insieme alla loro roba anche una scarpa di Ismaele