ISABELLA NOVENTA: MUORE IL SOMMOZZATORE CHE RIMASE INCASTRATO SOTTO LE CHIUSE DI STRA

di Angelo Barraco
 
Padova – Rosario Sanatico, sommozzatore di 52 anni della Polizia del gruppo di La Spezia era impegnato nelle ricerche del corpo di Isabella Noventa, scomparsa la sera del 15 gennaio e uccisa da Freddy Sorgato, adesso in carcere con l’accusa di omicidio premeditato insieme alla sorella Debora e l’amica tabaccaia Manuela Cacco. Il sommozzatore scandagliava le acque del Brent quando rimane incastrato per oltre un’ora sotto le chiuse di Stra. Alle ore 17 le ricerche di Isabella si stavano per concludere, quando i poliziotti che si trovavano sul gommone che tenevano la corda di sicurezza a cui era legata la fune vedono che la corda è in tiro. Un sommozzatore scende per liberare il collega ma il tentativo è vano, nell’arco di 10 minuti sono giunti sul posto Vigili del fuoco, uno di questi riesce a portare il sommozzatore fuori dall’acqua. Il sommozzatore è rimasto sott’acqua per oltre un’ora e le sue condizioni sono apparse subito critiche, è stato praticato un massaggio cardiaco in loco, nell’attesa che arrivassero i sanitari. Successivamente è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Padova dove è stato sottoposto a Ecmo (ossigenazione extracorporea a membrana). Sull’altro punto del ponte si è sentito male anche l’ex marito di Isabella Noventa, Piero Gasperini. L’uomo è stato soccorso immediatamente dall’ex cognato in attesa dei sanitari del 118 e successivamente trasportato in ambulanza e curato. Alle ore 22, Rosario Sanarico è stato dichiarato cerebralmente morto, il decesso è avvenuto alle ore 00.30. In una nota della questura di Padova si legge: “Nonostante gli sforzi dell'equipe medica del professor Sabino Iliceto, l'ispettore superiore Rosario Sanarico si è spento tra le braccia della moglie Antonella e dei figli Alessio e Annavera, con il conforto del cappellano della Polizia di Stato, don Ulisse Zaggia”.



ISABELLA NOVENTA: RIPRENDONO LE RICERCHE DEL CORPO

di Angelo Barraco

Padova – Proseguono le ricerche del corpo di Isabella Noventa, scomparsa da Padova la sera del 15 gennaio e uccisa da Freddy Sorgato, suo ex compagno e amico. Le ricerche degli investigatori ricominciano dagli argini del Brenta, sono tante le squadre ad operare per la ricerca del corpo. L’area su cui concentrano le ricerche gli inquirenti riguarda circa un tratto del fiume Brenta lungo un km, sono all’opera i sommozzatori che stanno analizzando il tratto alla ricerca del corpo. La zona in questione è stata indicata ieri da Freddy. Alle ricerche partecipa anche il fratello di Isabella, Paolo Noventa. Sarebbe stata rinvenuta anche una borsa su quei luoghi, ma non apparterrebbe ad Isabella. 
 
 Nella giornata di ieri era stata effettuata la prima battuta di ricerca in seguito alle dichiarazioni spontanee rese da Sorgato davanti al Gip. L’uomo è stato condotto intorno alle 15.30  nei luoghi che aveva indicato, è rimasto lì soltanto un’ora però. Le ricerche si sono incentrate nelle zone  del Brenta e del canale Piovego, poiché aveva riferito di aver gettato il corpo vicino casa sua, nel fiume Piovego. Sono terminate alle ore 20.00. Freddy è stato condotto sui luoghi in manette e con i poliziotti, l’uomo ha indicato l’argine del Brenta, luogo situato vicino al ponte di Noventa, precisamente in Via Argine destro Brenta. Il luogo in questione dista appena cinque minuti a casa sua. Si apprende inoltre che Sorgato possiede un magazzino vicino al luogo in cui ha riferito di aver gettato il corpo di Isabella. Le ricerche degli inquirenti si sono concentrate anche lì, ma con esito negativo. Per stabilire come sono andate realmente le cose è indispensabile eseguire l’autopsia e per gli inquirenti è fondamentale trovare il cadavere per chiarire i dubbi che aleggiano attorno a quella notte. Ma cosa dice Freddy ai Magistrati? “E’ successa una cosa inaudita, Ho fatto tutto da solo, l’ho soffocata durante un gioco erotico, una pratica che facevamo come coppia nei rapporti sessuali” e poi riferisce di averla gettata nel fiume. Freddy Sorgato, Debora Sorgato e Manuela Cacco restano in carcere, a disporre il provvedimento restrittivo è stato il Gip di Padova che ha convalidato i provvedimenti sulla base di gravi indizi di colpevolezza, ha respinto quindi la richiesta ai domiciliari che aveva avanzato la difesa. Il Gip scrive: “Sotto l’aspetto del movente e dell’esatta compartecipazione, la vicenda deve essere ancora approfondita” i tre “hanno dato prova di manipolazione, spregiudicatezza, omertà e falsità… Se lasciati liberi, potrebbero cercare di inquinare le indagini”. In merito alle misure cautelari scrive: “Il pericolo di fuga è concreto in particolare per Freddy Sorgato, persona benestante e priva di legami familiari. Elevata è la pericolosità sociale dei tre indagati che hanno pianficato, organizzato e posto in essere un omicidio a seguito del quale non hanno palesato nessun pentimento, ravvedimento, cedimento se non di fronte a schiaccianti indizi”. 
 
Le dichiarazioni di Freddy. Il 18 febbraio  si è svolta l’udienza di convalida e Freddy Sorgato, ex fidanzato della donna, ha reso dichiarazioni spontanee: “La morte di Isabella Noventa è stato un tragico incidente”. Per quanto riguarda la morte parla di un tragico incidente, sembrerebbe durante un rapporto, ma ha escluso la responsabilità di terze persone. Il suo legale ha riferito: “Ha parlato di un tragico incidente avvenuto a casa sua che ne ha provocato la morte e ha ricostruito gli ultimi momenti  di quella serata e di aver agito da solo”. La difesa di Freddy aveva chiesto inizialmente gli arresti domiciliari sia per Freddy che per Debora, ma sono stati negati. La sorella di Freddy Sorgato, Debora, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il suo avvocato ha riferito: “ha reso una telegrafica dichiarazione dicendo che non c'entra nulla con la morte di Isabella Noventa”. Per quanto riguarda l’amica di Isabella, la tabaccaia Manuela Cacco e la vicenda del giubbotto. Il legale ha precisato che Manuela ha raccontato la sua verità: “"La dichiarazione di Manuela è stata lunga. Ha raccontato che quella sera era andata a casa di Freddy perchè dovevano andare a ballare e non ha trovato nulla di strano. Non ha incontrato la sorella di Freddy, né ha notato nulla di strano. Lei era innamorata di Freddy”. La donna avrebbe raggiunto Freddy a casa poco prima dell’una e lui avrebbe chiesto a lei: “Mettiti questo giubbotto, devo coprire qualcosa che ho fatto”, ma non avrebbe spiegato il perché e soprattutto cosa stava coprendo, rimanendo sul vago. Ma per quale motivo è stata uccisa Isabella? Gelosia? E’ davvero credibile la tesi del gioco erotico finito male? Qual è la verità sulla morte di Isabella Noventa? 



ISABELLA NOVENTA: ECCO COSA HA PORTATO GLI INQUIRENTI ALL'ARRESTO DEI 3 SOGGETTI

di Angelo Barraco
 
Padova – Il caso di Isabella Noventa può definirsi chiuso in seguito alle dichiarazioni di Freddy Sorgato? Certamente no, poiché sarà il corpo a dire ciò che è successo la sera del 15 gennaio. Ma come si è arrivati all’arresto di Freddy Sorgato, di Debora Sorgato e Manuela Cacco? A condurre gli inquirenti in direzione dei tre soggetti c’è stato un sms inviato da Manuela Cacco a Freddy Sorgato il 30 gennaio alle ore 18:58. In questo sms c’era scritto “Asaaas”. Se con la modalità T9 del cellulare si scrive questa parola, il correttore del cellulare da la seguente parola “Assassino”, “Assassini”. In seguito al seguente sms inviato la donna ha inviato a Sorgato altri sms privi di senso compiuto, presumibilmente inviati per mascherare il precedente. La sera in cui è stata fermata, gli inquirenti le hanno contestato l’sms, ma la donna ha riferito: “Non blocco la tastiera, è partito”. Prima dell’sms “Asaaas” c’era stata una lite telefonica tra Manuela e Freddy e la donna aveva inviato il seguente sms: “E visto che sono un’amica, mi posso permettere di dirti che sei uno stronzo arrogante. Non esisti solo te. Vola basso caro che a volte volare alto”. Si apprende inoltre che fino alla notte del 16 gennaio non vi è alcun contatto tra i tre soggetti, il passaggio di Manuela in piazza Insurrezione avviene la notte della scomparsa di Isabella.  Manuela Cacco interloquisce con la sim del padre, anche se in data 15 gennaio –nel pomeriggio-  risulta un chiamata tra lei e Freddy, ma senza risposta. Quella sera Isabella doveva andare a cena con Freddy. Dopo mezzanotte iniziano le chiamate tra i soggetti sopracitati; alle 00.55.49 del 16 gennaio parte una chiamata dal cellulare di Debora Sorgato al cellulare di Manuela Cacco , ma senza risposta. Questo ultimo contatto avviene poco prima che venissero fotografate rispettivamente l’Audi di Freddy con Manuela vestita da Isabella e a seguito la Golf di Debora. Le auto sono state fotografate una dietro l’altra in piazzale Stanga. Nel procedimento si legge: “precede di pochi secondi la partenza della “carovana” costituita dalle due auto (l’Audi di Freddy con a bordo Manuela “vestita” da Isabella e la Golf di Debora) fotografate, una dietro l’altra, in piazzale Stanga”.
 
Le ricerche Proseguono le ricerche del corpo di Isabella Noventa, scomparsa da Padova la sera del 15 gennaio e uccisa da Freddy Sorgato, suo ex compagno e amico. Le ricerche degli investigatori ricominciano dagli argini del Brenta, sono tante le squadre ad operare per la ricerca del corpo. L’area su cui concentrano le ricerche gli inquirenti riguarda circa un tratto del fiume Brenta lungo un km, sono all’opera i sommozzatori che stanno analizzando il tratto alla ricerca del corpo. La zona in questione è stata indicata ieri da Freddy. Alle ricerche partecipa anche il fratello di Isabella, Paolo Noventa. Sarebbe stata rinvenuta anche una borsa su quei luoghi, ma non apparterrebbe ad Isabella. 

 
 Nella giornata di ieri era stata effettuata la prima battuta di ricerca in seguito alle dichiarazioni spontanee rese da Sorgato davanti al Gip. L’uomo è stato condotto intorno alle 15.30  nei luoghi che aveva indicato, è rimasto lì soltanto un’ora però. Le ricerche si sono incentrate nelle zone  del Brenta e del canale Piovego, poiché aveva riferito di aver gettato il corpo vicino casa sua, nel fiume Piovego. Sono terminate alle ore 20.00. Freddy è stato condotto sui luoghi in manette e con i poliziotti, l’uomo ha indicato l’argine del Brenta, luogo situato vicino al ponte di Noventa, precisamente in Via Argine destro Brenta. Il luogo in questione dista appena cinque minuti a casa sua. Si apprende inoltre che Sorgato possiede un magazzino vicino al luogo in cui ha riferito di aver gettato il corpo di Isabella. Le ricerche degli inquirenti si sono concentrate anche lì, ma con esito negativo. Per stabilire come sono andate realmente le cose è indispensabile eseguire l’autopsia e per gli inquirenti è fondamentale trovare il cadavere per chiarire i dubbi che aleggiano attorno a quella notte. Ma cosa dice Freddy ai Magistrati? “E’ successa una cosa inaudita, Ho fatto tutto da solo, l’ho soffocata durante un gioco erotico, una pratica che facevamo come coppia nei rapporti sessuali” e poi riferisce di averla gettata nel fiume. Freddy Sorgato, Debora Sorgato e Manuela Cacco restano in carcere, a disporre il provvedimento restrittivo è stato il Gip di Padova che ha convalidato i provvedimenti sulla base di gravi indizi di colpevolezza, ha respinto quindi la richiesta ai domiciliari che aveva avanzato la difesa. Il Gip scrive: “Sotto l’aspetto del movente e dell’esatta compartecipazione, la vicenda deve essere ancora approfondita” i tre “hanno dato prova di manipolazione, spregiudicatezza, omertà e falsità… Se lasciati liberi, potrebbero cercare di inquinare le indagini”. In merito alle misure cautelari scrive: “Il pericolo di fuga è concreto in particolare per Freddy Sorgato, persona benestante e priva di legami familiari. Elevata è la pericolosità sociale dei tre indagati che hanno pianficato, organizzato e posto in essere un omicidio a seguito del quale non hanno palesato nessun pentimento, ravvedimento, cedimento se non di fronte a schiaccianti indizi”. 
 
Le dichiarazioni di Freddy. Il 18 febbraio  si è svolta l’udienza di convalida e Freddy Sorgato, ex fidanzato della donna, ha reso dichiarazioni spontanee: “La morte di Isabella Noventa è stato un tragico incidente”. Per quanto riguarda la morte parla di un tragico incidente, sembrerebbe durante un rapporto, ma ha escluso la responsabilità di terze persone. Il suo legale ha riferito: “Ha parlato di un tragico incidente avvenuto a casa sua che ne ha provocato la morte e ha ricostruito gli ultimi momenti  di quella serata e di aver agito da solo”. La difesa di Freddy aveva chiesto inizialmente gli arresti domiciliari sia per Freddy che per Debora, ma sono stati negati. La sorella di Freddy Sorgato, Debora, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il suo avvocato ha riferito: “ha reso una telegrafica dichiarazione dicendo che non c'entra nulla con la morte di Isabella Noventa”. Per quanto riguarda l’amica di Isabella, la tabaccaia Manuela Cacco e la vicenda del giubbotto. Il legale ha precisato che Manuela ha raccontato la sua verità: “"La dichiarazione di Manuela è stata lunga. Ha raccontato che quella sera era andata a casa di Freddy perchè dovevano andare a ballare e non ha trovato nulla di strano. Non ha incontrato la sorella di Freddy, né ha notato nulla di strano. Lei era innamorata di Freddy”. La donna avrebbe raggiunto Freddy a casa poco prima dell’una e lui avrebbe chiesto a lei: “Mettiti questo giubbotto, devo coprire qualcosa che ho fatto”, ma non avrebbe spiegato il perché e soprattutto cosa stava coprendo, rimanendo sul vago. Ma per quale motivo è stata uccisa Isabella? Gelosia? E’ davvero credibile la tesi del gioco erotico finito male? Qual è la verità sulla morte di Isabella Noventa?



ISABELLA NOVENTA: ORA SI CERCA IL CORPO

di Angelo Barraco
 
Padova – Si delinea sempre di più la morte di Isabella Noventa, scomparsa a Padova la sera del 15 gennaio. La Polizia, alle ore 15,30, ha condotto Freddy Sorgato nei luoghi indicati dall’uomo per la ricerca del corpo, allo stato attuale si cerca tra brenta e canale piovego. Sorgato aveva riferito di aver gettato il corpo di Isabella nei pressi di casa sua, nel fiume Piovego. La casa di Sorgato si trova a pochi metri dal Piovego. Tanti i giornalisti accorsi per seguire l’inizio delle ricerche.  Stamattina si è svolta l’udienza di convalida e Freddy Sorgato, ex fidanzato della donna, ha reso dichiarazioni spontanee: “La morte di Isabella Noventa è stato un tragico incidente”. Per quanto riguarda la morte parla di un tragico incidente, sembrerebbe durante un rapporto, ma ha escluso la responsabilità di terze persone. Risultano in stato di fermo sia la sorella che l’amica Cacco, che Sorgato avrebbe usato per crearsi l’alibi. 
 
Il suo legale ha riferito: “Ha parlato di un tragico incidente avvenuto a casa sua che ne ha provocato la morte e ha ricostruito gli ultimi momenti  di quella serata e di aver agito da solo” ha aggiunto inoltre “Spero ci siano sviluppi anche nel ritrovamento del cadavere. Non penso nelle prossime ore perché sono attività che richiedono tempo ma spero ci siamo presto sviluppi. Abbiamo chiesto l'applicazione di una misura diversa dalla custodia cautelare in carcere sia per Freddy che per Debora Sorgato sulla base di una modifica del reato contestato, verso un tipo di delitto meno grave. Per questo abbiamo chiesto gli arresti domiciliari per entrambi. Attendiamo la risposta del gip nel pomeriggio”. La sorella di Freddy Sorgato, Debora, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il suo avvocato ha riferito: “ha reso una telegrafica dichiarazione dicendo che non c'entra nulla con la morte di Isabella Noventa”. Per quanto riguarda l’amica di Isabella, la tabaccaia Manuela Cacco e la vicenda del giubbotto. Il legale ha precisato che Manuela ha raccontato la sua verità: “"La dichiarazione di Manuela è stata lunga. Ha raccontato che quella sera era andata a casa di Freddy perchè dovevano andare a ballare e non ha trovato nulla di strano. Non ha incontrato la sorella di Freddy, né ha notato nulla di strano. Lei era innamorata di Freddy”. La donna avrebbe raggiunto Freddy a casa poco prima dell’una e lui avrebbe chiesto a lei: “Mettiti questo giubbotto, devo coprire qualcosa che ho fatto”, ma non avrebbe spiegato il perché e soprattutto cosa stava coprendo, rimanendo sul vago.



ISABELLA NOVENTA: FREDDY SORGATO CONFESSA L'OMICIDIO, MA DI AVER AGITO DA SOLO

di Angelo Barraco
 
Padova – Clamorosa svolta nelle indagini sulla misteriosa scomparsa di Isabella Noventa. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip in Tribunale a Padona, Freddy Sorgato ha confessato di aver ucciso Isabella Noventa. Avrebbe riferito che sarebbe stato un tragico incidente al termine di un gioco erotico. Freddy Sorgato avrebbe riferito inoltre che la sorella Debora e l’amica Manuela Cacco siano estranee ai fatti. Si apprende inoltre che l’uomo avrebbe indicato agli inquirenti il punto esatto in cui avrebbe nascosto il cadavere, ovvero il fiume vicino casa sua. La dinamica descritta da Sorgato esclude quindi un delitto compiuto con premeditazione, e ne delinea uno compiuto con impeto. Debora Sorgato, davanti al Gip, si è avvalsa invece della facoltà di non rispondere, il suo legale ha riferito: “ha reso una telegrafica dichiarazione dicendo che non c'entra nulla con la morte di Isabella Noventa”. Il legale ha aggiunto: “Abbiamo chiesto l'applicazione di una misura diversa dalla custodia cautelare in carcere sia per Freddy che per Debora Sorgato sulla base di una modifica del reato contestato, verso un tipo di delitto meno grave. Per questo abbiamo chiesto gli arresti domiciliari per entrambi. Attendiamo la risposta del gip nel pomeriggio". 
 
 
Isabella Noventa, donna di 55 anni scompare da Ambignasego il 15 gennaio del 2016. Tre persone sono accusate di omicidio premeditato in concorso, secondo gli inquirenti la donna sarebbe stata uccisa. La Procura di Padova ha emesso tre fermi per Freddy Sorgato, ex compagno di Isabella nonché ultima persona ad averla vista, poiché la notte della scomparsa la accompagnò in Piazza Insurrezione a Padova. L’altra persona fermata e accusata dell’omicidio è la sorella di quest’ultimo, Debora Sorgato, poi vi è un’amica di Isabella, Manuela Cacco, che gestisce una tabaccheria che  di proprietà dello stesso Sorgato. Il ruolo delle donne nell’intera vicenda sarebbe stato quello di costruire gli alibi e far sparire il corpo della donna che sarebbe stato gettato, presumibilmente, in un fiume. A disporre i fermi è stato il pm Giorgio Falcone a seguito dei lunghissimi interrogatori a cui sono stati sottoposti i soggetti. Debora Sorgato è stata interrogata per circa 10 ore, ma non ha rilasciato una confessione vera e propria, emerge che avrebbe fatto delle ammissioni. Dagli interrogatori è emerso che la donna con il piumino bianco non era Isabella ma una delle due fermate.  Di questo frame video si è tanto discusso nei giorni scorsi, si è puntata l’attenzione degli inquirenti, dei familiari di Isabella, molte trasmissioni televisive e giornali hanno lanciato appelli nel sollecitare la persona –nel caso in cui non fosse Isabella- a farsi viva con gli inquirenti per lasciare libero il campo d’azione degli investigatori. Ma quale sarebbe il movente dell’omicidio di Isabella Noventa? E’ emerso che Emanuela Cacco, una delle due fermate, aveva una relazione con Freddy Sorgato. Quest’ultimo era l’Ex fidanzato di Isabella, malgrado però tra i due non ci fosse una vera e propria relazione, come lui ha sottolineato più volte, i due si frequentavano e uscivano insieme. Ad effettuare i fermi è stata la Squadra Mobile della Questura di Padova. Gli inquirenti cercano il corpo di Isabella. Quando la donna stava con Sorgato aveva ricevuto numerose lettere di minacce. Da quelle lettere, rese note dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, emerge una gelosia morbosa da parte di chi invia le lettere nei confronti di Isabella, vi sono inoltre foto di macchine e luoghi, come se questa persona seguisse Isabella e i suoi spostamenti.



CASO ISABELLA NOVENTA: UNA PRIMA ANALISI DELLA CRIMINOLOGA URSULA FRANCO

di Domenico Leccese

Freddy Sorgato, 45 anni, è stato arrestato ed accusato dell’omicidio ed occultamento della sua ex fidanzata Isabella Noventa, con lui sono state poste in stato di fermo la sorella Debora Sorgato e l’amica Manuela Cacco, tabaccaia in un locale di proprietà dell’uomo.

Ne abbiamo parlato con la criminologa Ursula Franco.

Che cosa nel racconto di Sorgato fatto ai giornalisti di Chi l’ha visto non quadra?
In primis il fatto che Sorgato si dilunghi nel raccontare gli avvenimenti della prima parte della serata, ripetendo più volte il termine pizza e pizzeria è sospetto in quanto le ore iniziali di quella serata sono quelle meno interessanti per chi indaga rispetto ai momenti più vicini alla scomparsa.
Sorgato finisce perfino per esprimersi sulla qualità della pizza, buona, egli mostra di avere la necessità di parlare della pizzeria e della pizza, fornendo informazioni superflue, per ridurre lo stress dovuto all'intervista. Inoltre egli è dettagliato e preciso riguardo alla prima parte della serata ma invece molto più vago quando interrogato sul ‘dopo pizza’.

Quali altri segnali di presunta menzogna ha rilevato?
Sono presenti nelle risposte di Sorgato moltissimi tentativi di prendere tempo per costruire una risposta credibile, tale escamotage è chiamato dagli americani ‘stalling for time’ ed è un indice di menzogna. A volte le sue risposte sono contorte perché Sorgato tenta di correggersi mentre parla. Vi è inoltre nelle sue dichiarazioni non solo un tentativo di prendere le distanze dalla donna e quindi dai fatti chiamandola ‘la signora Isabella’, ma anche un tentativo di giustificare un atto imprevedibile da parte sua attraverso descrizione ad hoc della donna: ‘E’ sempre stata un personaggio umorale quindi poteva essere solare piacevole e simpatica come anche ad un certo momento intirizzirsi e diventare dura e cupa, quindi per me era normale questi stati.. di stati di umore, di cambio d’animo anche minuto dopo minuto’.

Che altro?

E’ estremamente importante quando si analizzano delle dichiarazioni, focalizzare su  che cosa manca nelle risposte, non solo su che cosa il soggetto dice. In queste interviste sono assenti i segnali di un coinvolgimento affettivo, Sorgato appare sereno, neanche dispiaciuto, e questo dato è in netto contrasto con i racconti dei conoscenti di Isabella che hanno descritto Sorgato come innamorato e geloso della donna, o comunque come un amico stretto, inoltre mancano le manifestazioni di un eventuale rimorso per non aver capito il disagio della Noventa, per non aver saputo prevenirne l’allontanamento, mancano le imprecazioni o altri segnali di rabbia per le possibili conseguenze di questa scomparsa, Sorgato riferisce soltanto un ‘inconveniente’ che riguarda lui personalmente, ovvero l’essere sospettato essendo stato l’ultimo sfortunato a vedere la donna, una stonatura difficilmente giustificabile.

Lei crede nella premeditazione?

No, nelle interviste della Cacco, la donna ha tenuto a spiegare che lei e Freddy quella sera si erano sentiti telefonicamente 3 o 4 volte per accordarsi per andare a ballare, in realtà Sorgato chiamò la Cacco per farsi aiutare a coprire l’omicidio, tanto che la Cacco indossò il piumino bianco della defunta e si fece accompagnare a Padova da Freddy in modo da farsi riprendere dalle telecamere, il fatto che la donna ripresa dalle telecamere indossasse il cappuccio della giacca è apparso subito sospetto. Le telefonate alla Cacco e questo tentativo abborracciato di collocare la Noventa a Padova, in specie a quell’ora della notte, a mio avviso escludono la premeditazione.

Perché Freddy tornò a casa prima di andare a ballare?

Lui ha affermato di non essersi sentito bene e se davvero Sorgato ha avuto un disturbo gastro intestinale, non c’è da stupirsi, è semplicemente uno dei sintomi somatici di una sindrome di adattamento ad uno stress acuto (general adaptation syndrome) che si manifestano non solo nelle vittime sopravvissute ad un grave reato ma anche negli autori. Tale sindrome non è altro che una fisiologica reazione che segue un’esperienza critica, il sistema nervoso autonomo reagisce ad uno stress acuto rilasciando una cascata ormonale che produce l’aumento della frequenza cardiaca, ansia, l’aumento della peristalsi gastrointestinale che può portare ad episodi di vomito o diarrea, l’inibizione della salivazione, la midriasi, l’aumento della sudorazione e della frequenza urinaria, etc.

 




ISABELLA NOVENTA: SPUNTA L'IPOTESI DELL'OMICIDIO PIANIFICATO

di Angelo Barraco
 
Padova – L’omicidio di Isabella Noventa potrebbe essere stato pianificato, è questo ciò che emerge da fonti qualificate. L’omicidio non sarebbe il frutto di un raptus ma sarebbe stato concordato dalle persone che allo stato attuale risultano in stato di fermo e sarebbe stato compiuto materialmente da Freddy Sorgato. Il ruolo delle donne nell’intera vicenda sarebbe stato quello di costruire gli alibi e far sparire il corpo della donna che sarebbe stato gettato, presumibilmente, in un fiume. Domani l’udienza di convalida dei fermi. 

Isabella Noventa, donna di 55 anni scompare da Ambignasego il 15 gennaio del 2016. Tre persone sono accusate di omicidio premeditato in concorso, secondo gli inquirenti la donna sarebbe stata uccisa. La Procura di Padova ha emesso tre fermi per Freddy Sorgato, ex compagno di Isabella nonché ultima persona ad averla vista, poiché la notte della scomparsa la accompagnò in Piazza Insurrezione a Padova. L’altra persona fermata e accusata dell’omicidio è la sorella di quest’ultimo, Debora Sorgato, poi vi è un’amica di Isabella, Manuela Cacco, che gestisce una tabaccheria che  di proprietà dello stesso Sorgato. A disporre i fermi è stato il pm Giorgio Falcone a seguito dei lunghissimi interrogatori a cui sono stati sottoposti i soggetti. Debora Sorgato è stata interrogata per circa 10 ore, ma non ha rilasciato una confessione vera e propria, emerge che avrebbe fatto delle ammissioni. Dagli interrogatori è emerso che la donna con il piumino bianco non era Isabella ma una delle due fermate.  Di questo frame video si è tanto discusso nei giorni scorsi, si è puntata l’attenzione degli inquirenti, dei familiari di Isabella, molte trasmissioni televisive e giornali hanno lanciato appelli nel sollecitare la persona –nel caso in cui non fosse Isabella- a farsi viva con gli inquirenti per lasciare libero il campo d’azione degli investigatori. Ma quale sarebbe il movente dell’omicidio di Isabella Noventa? E’ emerso che Emanuela Cacco, una delle due fermate, aveva una relazione con Freddy Sorgato. Quest’ultimo era l’Ex fidanzato di Isabella, malgrado però tra i due non ci fosse una vera e propria relazione, come lui ha sottolineato più volte, i due si frequentavano e uscivano insieme. Ad effettuare i fermi è stata la Squadra Mobile della Questura di Padova. Gli inquirenti cercano il corpo di Isabella. Quando la donna stava con Sorgato aveva ricevuto numerose lettere di minacce. Da quelle lettere, rese note dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, emerge una gelosia morbosa da parte di chi invia le lettere nei confronti di Isabella, vi sono inoltre foto di macchine e luoghi, come se questa persona seguisse Isabella e i suoi spostamenti. La donna aveva sporto diverse denunce. Sono correlati i due fatti? Quelle lettere anonime sono forse collegate con la scomparsa di Isabella?



SCOMPARSA ISABELLA NOVENTA: SVOLTA NELLE INDAGINI

di Angelo Barraco
 
Padova – Svolta nelle indagini sulla misteriosa scomparsa di Isabella Noventa, donna di 55 anni scomparsa da Ambignasego il 15 gennaio del 2016. Tre persone sono accusate di omicidio premeditato in concorso, secondo gli inquirenti la donna sarebbe stata uccisa. La Procura di Padova ha emesso tre fermi per Freddy Sorgato, ex compagno di Isabella nonché ultima persona ad averla vista, poiché la notte della scomparsa la accompagnò in Piazza Insurrezione a Padova. L’altra persona fermata e accusata dell’omicidio è la sorella di quest’ultimo, Debora Sorgato, poi vi è un’amica di Isabella, Manuela Cacco, che gestisce una tabaccheria che  di proprietà dello stesso Sorgato. A disporre i fermi è stato il pm Giorgio Falcone a seguito dei lunghissimi interrogatori a cui sono stati sottoposti i soggetti. Debora Sorgato è stata interrogata per circa 10 ore, ma non ha rilasciato una confessione vera e propria, emerge che avrebbe fatto delle ammissioni. Dagli interrogatori è emerso che la donna con il piumino bianco non era Isabella ma una delle due fermate.  Di questo frame video si è tanto discusso nei giorni scorsi, si è puntata l’attenzione degli inquirenti, dei familiari di Isabella, molte trasmissioni televisive e giornali hanno lanciato appelli nel sollecitare la persona –nel caso in cui non fosse Isabella- a farsi viva con gli inquirenti per lasciare libero il campo d’azione degli investigatori. Ma quale sarebbe il movente dell’omicidio di Isabella Noventa? E’ emerso che Emanuela Cacco, una delle due fermate, aveva una relazione con Freddy Sorgato. Quest’ultimo era l’Ex fidanzato di Isabella, malgrado però tra i due non ci fosse una vera e propria relazione, come lui ha sottolineato più volte, i due si frequentavano e uscivano insieme. Ad effettuare i fermi è stata la Squadra Mobile della Questura di Padova. Gli inquirenti cercano il corpo di Isabella. Quando la donna stava con Sorgato aveva ricevuto numerose lettere di minacce. Da quelle lettere, rese note dalla trasmissione “Chi l’ha visto?”, emerge una gelosia morbosa da parte di chi invia le lettere nei confronti di Isabella, vi sono inoltre foto di macchine e luoghi, come se questa persona seguisse Isabella e i suoi spostamenti. La donna aveva sporto diverse denunce. Sono correlati i due fatti? Quelle lettere anonime sono forse collegate con la scomparsa di Isabella?