NAPOLI: L'INVASIONE DELLE BLATTE. ECCO I RISCHI PER LA NOSTRA SALUTE

di Christian Montagna

Napoli- Non c’è estate che si rispetti senza l’invasione da parte degli “ospiti” poco graditi, odiati soprattutto se entrano nelle abitazioni private. E’ l’incubo dei napoletani che restano in città nei mesi estivi: si chiamano comunemente blatte o scarafaggi quegli insetti di colore marroncino che a Napoli, in questi mesi, si appropriano della città. Con il caldo di questi giorni, tra l’altro, la fuoriuscita degli insetti da tombini e cavità esterne è in forte aumento.

Dal quartiere Ponticelli, all’Arenella, al quartiere Chiaia, a Pianura: nessuno è salvo dall’invasione. I cittadini stanchi e spaventati invocano a gran voce una deblatizzazione che nella maggior parte dei casi però non serve granché. Abbiamo provato a contattare un centro adibito alla disinfestazione che ci ha poco rassicurati sulla potenza dei mezzi utilizzati. La quantità di veleno usata nelle comuni disinfestazioni è minima per tutelare la salute degli abitanti delle zone e perciò, nella maggior parte dei casi, poco efficace. Inoltre, c’è chi ormai in preda allo sconforto ha optato per soluzioni come ddt, veleni per insetti ma, ahimè, invano.

Ma quali sono i danni alla salute dell’uomo? In generale, i Blattoidei sono insetti poco dannosi e quasi tutte le specie hanno abitudini che interferiscono con le attività dell'uomo in modo marginale. Quelli che invece comunemente troviamo sui nostri marciapiedi, oltre al danno economico causato agli alimentari inservibili dopo essere stati presi di mira, arrecano ingenti danni alla salute umana. Il contatto con l’essere umano infatti provoca la trasmissione di organismi patogeni. Gli scarafaggi commensali dell'uomo visitano ambienti malsani, come ad esempio fognature e discariche, per spostarsi in ambienti domestici. E’ loro abitudine rigurgitare parte del cibo ingerito precedentemente sul substrato e di defecare durante l'alimentazione, perciò, anche un basso livello di infestazione può arrecare gravi rischi igienici.

Nel mirino delle invasioni finiscono tutti i locali che possono contenere derrate alimentari di qualsiasi natura, ad esempio abitazioni civili, magazzini, le aziende agrarie, le industrie e i laboratori artigianali di trasformazione agroalimentare, gli esercizi di ristorazione (alberghi, ristoranti, bar, mense, ecc.), gli ospedali, le scuole, gli uffici e gli istituti di detenzione.

I Blattodei sono infatti possibili vettori di virus, batteri, protozoi, nematodi, cestodi, a loro volta responsabili di affezioni più o meno gravi come dissenteria, la salmonellosi, l'epatite A, la poliomielite, la malattia del legionario e asma.

Come prevenire l’invasione. Essendo gli scarafaggi attratti da fonti alimentari, si insediano laddove le condizioni dei luoghi ne permettano l’insediamento e il rifugio. Una maggiore attenzione all’igiene, con pulizia accurata di locali e arredi potrebbe sicuramente scoraggiare le blatte. Anche la manutenzione dei locali gioca un ruolo importante: dovrebbero infatti essere sistematicamente rimosse le fessure nel pavimento e nella muratura, gli interstizi fra muratura e tubazioni e tutti gli altri possibili luoghi d’accesso. Se entrano nelle abitazioni, i luoghi scelti saranno senza dubbio le cucine, i servizi igienico-sanitari, le tubazioni di scarico, gli impianti elettrici, gli scantinati e, in generale tutti gli ambienti in cui si può accumulare un certo grado di umidità.

Come combatterli. Il metodo comunemente usato per combattere le blatte è quello dell’utilizzo di insetticidi ma non sempre si rivelano essere un’ottima scelta. Come con i topi, un’altra possibilità sarebbe quella di porre trappole, innescate con attrattivi alimentari avvelenati di varia natura. Infine, la deblattizzazione per mezzo di nebulizzatori di insetticidi si rivela essere l'intervento curativo più drastico ma che allo stesso tempo rischia di contaminare la salute di esseri umani e altri animali. E’ perciò fondamentale impiegare prodotti a bassa tossicità e in condizioni di massima sicurezza.