Facebook e Instagram a pagamento: che succede?

Facebook e Instagram, i due colossi di Menlo Park, stanno inviando sugli smartphone degli utenti italiani le schermate che invitano alla scelta: abbonarsi alla versione senza pubblicità o continuare con la versione gratuita. In pratica quello che viene chiesto è se continuare a usufruire dei due social in maniera gratuita e in cambio, in modo del tutto trasparente, di utilizzare i nostri dati o in alternativa di abbonarsi a pagamento in cambio del non utilizzo delle nostre informazioni.

Attraverso le schermate azzurrine che molti utenti si stanno trovando davanti prima di poter accedere alla propria bacheca, infatti, Meta – società proprietaria di Facebook e Instagram – in un avviso dal titolo ‘Scegli come continuare a usare Facebook’, mette in guardia chi sta per premere il tasto ‘Usa senza costi aggiuntivi’: “Abbiamo introdotto una nuova possibilità di scelta relativa al modo in cui usiamo le tue informazioni per le inserzioni. Prima di confermare la tua scelta, scopri di più su cosa comporta ogni opzione”. E invita ad aprire un link in cui è possibile visualizzare in che modo i nostri dati verranno utilizzati.

In alternativa c’è il tasto ‘Abbonati’ che consente di “usare i tuoi account Facebook e Instagram – si legge ancora nell’avviso – senza inserzioni a partire da 12,99 euro al mese (imposte applicabili incluse)” e, in questo caso, “le tue informazioni non saranno usate per le inserzioni”.

Insomma come recitava il leitmotiv del docufilm ‘The Social Dilemma’ “se il servizio è gratis, il prodotto sei tu”. E per chi insiste sulla versione gratuita ecco aprirsi infatti una seconda schermata in cui Meta chiede ai suoi utenti di accettare che la società continui a usare “le informazioni dei tuoi account per le inserzioni” sempre più personalizzate.




Facebook punta sugli incontri e aumenta i controlli per tutelare la privacy

Facebook si evolve e strizza l’occhio all’amore. Lo ha annunciato lo stesso Mark Zuckerberg, aprendo la conferenza annuale degli sviluppatori di software a San Jose, California, dove ha ribadito i suoi sforzi per proteggere i dati degli utenti dopo lo scandalo di Cambridge Analytica. “Vogliamo unire le persone”, ha dichiarato il patron del social network fedele alla nuova missione che ha dato all’azienda lo scorso anno, ossia: “Creare comunità e unire il mondo”. E allora, perché non iniziare proprio dalle coppie? “Un matrimonio su tre negli Usa nasce online. 200 milioni di persone si registrano sulla nostra piattaforma come single, così abbiamo deciso di pensare a loro”, ha sottolineato il giovane imprenditore, precisando che il nuovo servizio è pensato per le “relazioni serie, non per le avventure di una notte”. Dating, questo il nome, sarà una parte separata dal social e avrà una chat diversa. In pratica, gli utenti potranno creare un profilo ad hoc per gli appuntamenti che sarà visibile solo a chi ha fatto la stessa scelta. Niente invasioni di campo, quindi per evitare complicazioni e litigi fra le coppie già impegnate. Ma come funzionerà questa funzione dedicata a chi è in cerca dell’amore vero? Tutto ruoterà intorno agli eventi vicini agli iscritti: una volta selezionato quello che interessa, basterà vedere chi vi parteciperà. I potenziali partner verranno suggeriti in base agli interessi e agli amici che si hanno in comune.

Un passo in questa direzione era già stato compiuto con Discover People:

Una sorta di agevolatore di amicizie presentato agli inizi del 2017. Ora Mark Zuckerberg fa un balzo in avanti nel settore e, potendo contare su 2.2 miliardi di utenti attivi al mese, diventa il principale antagonista di Match Group: azienda leader nel settore, perché proprietaria sia di Tinder che di OkCupid, che dopo l’annuncio ha chiuso in borsa con un -22%. Il nuovo strumento dovrebbe essere a disposizione di tutti entro fine anno. Per quanto riguarda invece la privacy e la sicurezza dei dati su Facebook, il Ceo del popolare social network ha spiegato quali sono i punti deboli della piattaforma: “fake news, privacy, integrità delle elezioni politiche” e ha sottolineato come l’ultimo anno sia stato “un anno difficile”. Nel futuro di Facebook ci saranno ben 20mila mila le persone a lavorare per ridurre disinformazione, spam e sopprimere i falsi profili.

Parole dure sono state poi dedicate al caso Cambridge Analytica:

Società di consulenza che ha collezionato le informazioni di 87 milioni di utenti per inviar loro dei messaggi politici mirati. “Una violazione grave della nostra fiducia”, l’ha definita il fondatore. “Non deve ripetersi mai più”. Per proteggere i dati personali su Facebook, il creatore del social network ha presentato “Clear History”. “Grazie a questa funzione – ha spiegato Zuckerberg – sarete in grado di vedere le informazioni riguardo alle app e ai siti web con cui avete interagito attraverso il vostro account e di cancellarle. Inoltre, potrete anche scegliere di disabilitare la collezione di questi dati attraverso il vostro profilo”. Non sarà, però, una decisione completamente indolore: “In parole povere, come quando accade nel momento in cui si decide di eliminare i cookie dal browser, l’esperienza online potrebbe cambiare”. Novità in arrivo anche su Instagram, l’app per le fotografie di proprietà di Facebook, infatti per tutti gli utenti di questa popolare applicazione sono in arrivo diverse migliorie. Prima di tutto, le chat video, grazie alle quali presto si potranno videochiamare i propri amici. Rinnovata poi la funzione “Esplora” che si doterà di intelligenza artificiale e, assicura il patron di Facebook, sarà “organizzata in maniera più efficiente”. Con l’obiettivo di suggerire i contenuti che si accordano maggiormente ai propri gusti e interessi, evitando una vana e lunga ricerca all’interno dell’app. Nuove misure anche contro il bullismo, infatti l’ulteriore stretta prevede l’impiego di un nuovo filtro. Esso “Nasconderà i commenti contenenti attacchi all’apparenza fisica o al carattere di una persona, così come minacce alla sua salute o al suo benessere”, ha scritto il team di Instagram in un recente post.

Francesco Pellegrino Lise