TIVOLI, PROSTITUZIONE MINORILE: PROMETTEVA SOLDI E REGALI IN CAMBIO DI SESSO

Redazione

Tivoli (RM) – Incastrato grazie al racconto fatto dal giovane alla madre. Il ragazzo, poco più che tredicenne all’epoca dei fatti, stufo delle continue richieste, ha deciso di confidarsi con il genitore, mettendola a conoscenza della brutta storia capitatagli.

Conosciuto in un negozio di tatuaggi, l’uomo, un 45enne di Tivoli, si è mostrato premuroso e interessato alla sua storia. La vittima, un ragazzo come tanti, con la sfortuna di avere due genitori separati, si era fidato lui e forse, il fatto di vivere solo con la mamma, lo aveva spinto ad identificare quell’uomo come si fosse trattata di una figura paterna.

Ma le cose, con l’andare del tempo, non sono andate esattamente come sperava. 

Richieste, a voce o tramite messaggi sul cellulare, sempre più pressanti di incontri a luci rosse in cambio di soldi e regali vari, erano ormai diventate all’ordine del giorno. Contando sull’omertà del ragazzo, i testi dei messaggi diventavano sempre più espliciti. Sesso orale in cambio di soldi. Un mucchio di soldi. Tanto che l’uomo, in più occasioni, si era anche premurato di far capire alla sua vittima quanto avrebbe potuto guadagnare in un solo mese se si fosse deciso ad incontrarlo tutti i giorni.

La madre, appena ascoltato il racconto fatto dal figlio, suffragato dalle centinaia di messaggi che il ragazzo aveva ancora memorizzati sul cellulare e che ha mostrato al genitore, ha immediatamente chiesto aiuto alla Polizia, denunciando tutto agli agenti del Commissariato di Tivoli.

Immediatamente sono scattate le indagini che i poliziotti del Commissariato hanno svolto insieme ai colleghi dell’Ufficio minori della Questura e della sezione reati sessuali pedofilia e minori della Squadra Mobile.

Sulla base delle dichiarazioni rese dal minore, e dai riscontri sul telefonino cellulare, per gli agenti non è stato difficile identificare l’uomo e inchiodarlo alle sue responsabilità.

Ieri infatti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, gli investigatori si sono presentati a casa del 45enne, e gli hanno notificato un provvedimento che lo vede ora agli arresti domiciliari, per aver indotto il minore a prostituirsi.