INCIDENTI MORTALI, SONDAGGIO DELLA POLSTRADA: IL CELLULARE E' IL "KILLER"

Redazione

E' la distrazione la causa principale dell'aumento degli incidenti stradali con esito mortale. Lo ha detto il direttore del servizio di polizia stradale, Giuseppe Bisogno, nel corso di un'audizione alla commissione Lavori pubblici del Senato. "Agli eccessi di velocita' e ai conducenti irresponsabili, al volante dopo abusi di alcol e droghe – ha spiegato Bisogno – si aggiunge oggi un ulteriore elemento di distrazione, quello legato alla tecnologia, che distoglie l'attenzione dalla guida per fare contemporaneamente anche altro: messaggiare, scrivere e-mail, addirittura scattare selfie". Volendo stilare una graduatoria "il primo posto e' occupato dall'improprio uso dei cellulari, oggi sempre piu' multiuso, che non permettono di comunicare semplicemente attraverso la classica telefonata ma connettono al mondo con sistemi di messaggeria, piattaforme social, foto e videocamere fino a raggiungere il paradosso dei selfie scattati mentre si e' alla guida"




STRADE ITALIANE: INCIDENTI MORTALI IN CRESCITA

Redazione

Gli incidenti mortali sono in notevole aumento sulle strade italiane, con un picco nello scorso mese di luglio, in particolare nella fascia oraria notturna. Lo riporta il Primo piano di Poliziamoderna, realizzato in collaborazione con la Polizia stradale e basato sui dati rilevati da Polizia di Stato e Carabinieri: le 972 vittime nei primi 7 mesi dell’anno in corso (erano state 952 nell’analogo periodo del 2014) sembrano segnare un’inversione di tendenza rispetto a un trend virtuoso di bilanci positivi che aveva caratterizzato oltre un decennio (2001-2013).

Agli eccessi di velocità e ai conducenti irresponsabili, al volante dopo abusi di alcol e droghe, si aggiunge oggi un ulteriore elemento di distrazione, quello legato alla tecnologia, che distoglie l’attenzione dalla guida per fare contemporaneamente anche altro: messaggiare, scrivere email e addirittura scattare selfie. Stress e distrazione stanno creando soprattutto nei tratti urbani, i più colpiti dall’aumento dell’incidentalità, un deficit d’attenzione negli automobilisti che risulta letale: per brevi percorsi la cintura di sicurezza è spesso un optional, soprattutto nei sedili posteriori dove i passeggeri, contravvenendo all’obbligo, rischiano, in caso di urto, di essere catapultati fuori dall’auto e di venire travolti dai veicoli che sopraggiungono. Il Servizio polizia stradale, tenendo sotto osservazione costante la mobilità, ha già iniziato a porre in essere nuove strategie per la sicurezza, che prevedono controlli più stringenti e l’esigenza di maggiore manutenzione dei veicoli: anche a causa della crisi, il parco autovetture del nostro Paese sta infatti invecchiando. Verifiche sulle revisioni con particolare attenzione ai pullman che accompagnano le scolaresche sono comprese in queste misure ad hoc.

Lo speciale della rivista ufficiale della Polizia di Stato analizza anche la situazione sanzionatoria nei Paesi confinanti con l’Italia e l’evoluzione normativa sull’incidentalità a partire dal Libro bianco sulla politica europea dei trasporti del 2001.  Completa questo approfondimento una descrizione del profilo psicologico che rende soggetti ai comportamenti più a rischio alla guida.