Roma, via Mezzojuso: il dolore e le paure dei residenti

Un testo ed un post divenuto virale sui social in pochissime ore.
Lo sfogo di un gruppo di cittadini che si sente abbandonato e solo di fronte a difficoltà sempre maggiori e che, durante l’estate, manifestano ancora di più l’insicurezza dei cittadini.

il post pubblicato da Monia Lustri, “portavoce” dei cittadini di via Mezzojuso

Il post arriva dal VI° Municipio e per la precisione da quella via Mezzojuso di cui abbiamo parlato qualche giorno fa in un precedente articolo (//www.osservatoreitalia.eu/roma-via-mezzojuso-baracche-e-condominio-in-totale-abbandono/)
“Terra di frontiera” potremmo dire ed affermare, dove la lotta alle varie criminalità e per il ripristino della legalità diventa ogni giorno più dura in quanto si trova a scontrarsi contro interessi sempre maggiori.

VIDEO CHE MOSTRA UNA DELLE “TANTE” ATTIVITÀ ILLEGALI CHE IMPERVERSANO IN VIA MEZZOJUSO

Abbiamo contattato, come nostra abitudine, questo gruppo di persone ed abbiamo rivolto direttamente alla signora Monia Lustri, portavoce di questo gruppo di cittadini, poche e semplici domande.
Da dove nasce questo vostro sfogo?
Lo sfogo nasce dal fatto di aver passato alcuni anni ad inviare segnalazioni ricevendo per risposte solo tante promesse ovviamente mai realizzate.
Si deposita un esposto, si riceve il protocollo e muore lì
Si è arrivati addirittura ad un incendio, il secondo dal 2019, nello stesso punto che ha coinvolto una trentina di volanti della Polizia di Stato a chiudere ogni strada che vi accedesse, vigili del fuoco e protezione civile che per interventi del genere rischiano la propria vita ed in alcuni casi abbiamo visto qualcuno perderla, un enorme mezzo atto a portare un escavatorino e dunque il personale per muoverlo.
Considerando che parliamo di una proprietà privata che viene gestita decisamente in contrasto con le normative, oltre aver permesso di mettere a rischio anche tutto il vicinato a cui già si fa subire quel degrado oltre le persone che vuoi per disperazione, continuano li a vivere. I controlli, dove sono?

video del locale sottostante il condominio di via mezzojuso allagato

Quali sono le vostre paure più concrete? e, soprattutto, quali sono le difficoltà maggiori che vi trovate di fronte?
Le difficoltà per cercare di ristabilire un minimo di legalità in questo territorio ed è brutto doverlo affermare che sono le Istituzioni che abbiamo sollecitato in questi casi importanti a non intervenire o se lo fanno agiscono con estrema lentezza nonostante esposti scritti e depositati.
Avete una speranza?
La speranza c’è sempre.
C’è la speranza che chi amministra comprenda che la gente non serve solo per fargli pagare tasse e imposte continuando ad ignorare che inerzia delle istituzioni non deve limitare all’osso i propri servizi con lo scaricabarile, assenza fondi quando ci sono fondi che molto meglio potrebbero essere impiegati e questo è noto da anni, carenza di personale.
Con queste tre risposte si continua a giustificare la carenza di interventi. E chi fa politica c’è speranza che la smetta di far solo parole.
In merito all’assenza di fondi sottolineo che se si permette di far agire nell’illecito nonostante esposti con quale faccia vengono a dirci che mancano i fondi?
Posso permettermi di fare alcune mie personali riflessioni?

immagine di uno degli incendi che ha investito le baracche di fronte al condominio di via Mezzojuso

Certo che si, il nostro dovere come informazione e darvi voce dentro questo “apparente silenzio” ..
Se in delle baracche non ci si può vivere, hanno identificato le persone durante l’ incendio, le persone di colore che erano lì in strada, passavano ed asserivano tutti di vivere nel palazzo e non nelle baracche, ma bastava vedere nella fase finale dello spegnimento quando queste stesse persone volevano rientrare, sono state identificate? Sono stati controllati i permessi di soggiorno?
Lì davanti no. Dopo? Non è dato sapere.

dalle segnalazioni che ci hanno inviato risulterebbe, come mostra la foto, che dentro tali abitazioni non vi sia neanche l’acqua corrente

Nelle baracche vivono anche minori e un neonato, vive perché sono rientrati nonostante un nastro bianco e rosso tolto uno dal proprietario stesso ed uno da uno degli ospiti; in secondo luogo la spazzatura che mettono per strada con cumuli di buste miste di tutto, la pagano? Non penso perché non essendo abitabili le baracche si usufruisce solo del servizio senza pagarlo e creando solo ulteriore degrado che ripeto viene lasciato da anni perpetrare.
La speranza c’è evidentemente se no cambiate la testa per farle concretizzare.

C’è dolore nelle parole di Monia ma non c’è assolutamente la voglia di rassegnarsi a questa situazione che sta portando tutta una serie di problematiche nel quartiere ed in particolare via Mezzojuso.
Nei prossimi giorni pubblicheremo tutta una ulteriore serie di foto e finali proprio per dimostrare la fondatezza di quanto indicato da Monia e da tutte quelle famiglie che vorrebbero ristabilita la legalità nel loro quartiere.




Roma, via Mezzojuso: baracche e condominio in totale abbandono

Siamo proprio a metà tra le due fermate della Metropolitana C di Roma, Borghesiana e Bolognetta.

Queste baracche – sembrerebbero non occupate ma affittate a persone di colore – si trovano in Via Mezzojuso all’altezza del civico 38, luogo già passato alla cronaca per i continui incendi che stanno colpendo la Capitale.

l’immagine è risalente a pochi giorni dopo un altro che roghi che si sono sprigionati sempre dalla stessa struttura di via Mezzojuso

Già nel lontano 2019 ebbe da li origine un incendio che portò ad intervenire con estrema urgenza i Vigili del Fuoco provocando lo sgombero di circa una trentina di persone.
Una situazione di immenso degrado che molti cittadini della zona continuano a segnalare alle autorità competenti senza che qualcuno intervenga.

Al di là della situazione, ai limiti sia igienici che sanitari, quello che preoccupa, e non poco, gli abitanti della zona, è il continuo passaggio di personaggi, “a dir poco raccomandabili”, che operano un scambio ininterrotto, non si capisce bene, se di denaro o altro, ed il tutto alla luce del sole.

uno dei tanti scambi che avvengo ogni giorno davanti l’ingresso delle baracche

Stessa cosa accade per il condominio di fronte alle baracche “occupato”, si fa per dire, da decine di persone sempre nella più completa disperazione ed al di fuori di ogni normale controllo.

un gabinetto a cielo aperto, uno dei tanti nelle baracche di via Mezzojuso

A tutt’oggi gli incendi continuano a fare notizia sui quotidiani online della capitale senza che venga presa, al momento, nessuna decisione.
Tanti gli esposti presentati sia al VI° Municipio, che al comune di Roma, fino ad arrivare alla Polizia Locale di Roma Capitale.

“Da tempo immemore vi è la presenza di una quantità di topi di fogna spaventosa” ci dice una delle persone che ci ha contattato in questi giorni ed aggiunge “a riprova ho il vocale di un ragazzo mandato da ACEA a chiudere l’acqua ma anche io stessa nell’aprire uno sportello dell’acqua ne ho trovati appollaiati una decina a rischio che mi saltassero addosso”.
Una situazione paradossale dove alti cumuli di spazzatura, auto arrugginite provocano una grande preoccupazione per le persone che vivono in tale ambito per la propria salute e sicurezza.
E non ultimo, come mostra il video, un accumulo impressionante di materiale ad alto rischio (bombole ed altro) che in caso di un ulteriore incendio provocherebbero, di sicuro, enormi problemi alle persone che vivono dentro tali strutture e nelle immediate circostanze.

Nei prossimi giorni contatteremo Nicola Franco, presidente del VI° Municipio, l’unico che si è prodigato in questi giorni ad accogliere le richieste degli abitanti della zona, e gli assessori competenti del Comune di Roma per comprendere quali siano i motivi di questo “apparente” immobilismo che rischia davvero di creare non pochi problemi all’intera area.




Borgorose, incendi estivi: è di Pescorocchiano il piromane di Val de Varri

BORGOROSE (RI) – Identificato, ammanettato e trasferito in carcere il presunto responsabile dell’incendio boschivo che si era verificato a “Val de Varri” in agro di Pescorocchiano lo scorso 22 agosto e che aveva interessato oltre 8.000.000 metri quadrati di superficie boscata ricadente tra i comuni di Pescorocchiano (RI), Borgorose (RI) e Sante Marie (AQ). L’incendio aveva impegnato per 12 giorni le squadre dei Vigili del Fuoco arrivate dalle provincie di Rieti, L’Aquila e Roma, oltre alle squadre della Protezione Civile e mezzi aerei della flotta antincendio Nazionale e Regionale.

 

All’uomo, residente nel comune di Pescorocchiano in provincia di Rieti, le cui iniziali sono F.M. viene ora contestato il reato di incendio boschivo che prevede una pena fino a dodici anni di reclusione. Ma oltre ai fatti di agosto, al presunto piromane viene contestato anche di essere l’autore dell’incendio appiccato lo scorso 3 novembre all’abitazione di proprietà dell’ATER, di via Marsicana n. 68 a Pescorocchiano. Dalle indagini, infatti, è emerso che alla base degli atti incendiari vi sarebbero presunte ragioni di natura personale, legate a rancori nei confronti terze persone. Il presunto piromane è stato identificato grazie alle indagini avviate dai Carabinieri forestali della Stazione di Borgorose e proseguite poi in collaborazione con la speciale Task Force del Gruppo Carabinieri Forestali di Rieti.




Roma, piromane in manette: scoperto l’autore degli oltre 100 incendi della scorsa estate

ROMA – Al termine di accurate indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica – Gruppo Reati Ambientali e Sicurezza sul Lavoro – presso il Tribunale di Roma, diretto dal Procuratore Aggiunto Dottoressa Nunzia D’Elia, i Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un italiano di 31 anni, residente a Trigoria, attualmente detenuto presso il carcere di Roma – Regina Coeli, ritenuto responsabile dell’incendio di oltre 100 autovetture, terrorizzando, all’inizio della scorsa estate, i residenti dell’area sud del comune di Roma.

Gli incendi avevano interessato principalmente i quartieri dell’E.U.R., di Tor de’ Cenci, di Spinaceto e dell’Axa e l’uomo era stato già fermato dai Carabinieri della Stazione di Tor de’ Cenci nel mese di luglio, subito dopo aver dato fuoco a sette autovetture.


L’attività investigativa è stata condotta dai Carabinieri della Stazione Carabinieri di Tor de’ Cenci con la collaborazione del Nucleo Operativo della Compagnia di Pomezia. La stretta sinergia con i Carabinieri della Compagnia di Roma Eur, soprattutto nelle determinanti fasi iniziali, ha consentito di arrestare il piromane nel mese di luglio in flagranza di reato ed ha consentito, grazie alla visione di molte ore di filmati del sistema di videosorveglianza di esercizi commerciali situati nelle vicinanze dei luoghi colpiti dal piromane, all’analisi dei tabulati telefonici dei telefoni cellulari in uso all’indagato ed a molteplici servizi di osservazione e pedinamento di dimostrare la responsabilità dell’arrestato circa la commissione di oltre 100 incendi.

L’uomo, che per paura di essere scoperto dalle forze dell’ordine si allontanava dai luoghi degli incendi subito dopo averli appiccati, era solito tornare sui luoghi del delitto alcune ore dopo, per verificare i danni che aveva causato. Il 31enne è ritenuto responsabile anche degli incendi che l’11 giugno ed il 20 giugno scorsi interessarono rispettivamente i quartieri dell’E.U.R., dove vennero bruciate 35 autovetture, e quelli di Tor de’ Cenci, Spinaceto e dell’Axa dove le autovetture colpite furono 46. All’arrestato è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare presso il carcere di Roma – Regina Coeli.




Rieti, incendio in condominio: persone salvate da rischio intossicazione grazie ai Vigili del Fuoco

RIETI – A Rieti alle 3 dello scorso 18 settembre, i Vigili del Fuoco del Comando, sono intervenuti nel quartiere di Campoloniano, a causa di un incendio di un quadro elettrico situato all’interno del vano delle scale di accesso agli appartamenti. Sul posto, sono arrivati gli operatori della prima partenza provenienti dalla Sede centrale con l’ausilio di una squadra di appoggio, con una ABP (Autobottepompa) ed una AS (Autoscala).

I Vigili del fuoco hanno spento, utilizzando gli estintori a CO2, le fiamme che tavano interessando i contatori delle linee elettriche, e contemporaneamente messo in sicurezza le famiglie presenti nei piani più alti del palazzo a causa della presenza dell’intenso fumo sprigionatosi dal quadro elettrico.

Tutte le persone coinvolte dal rischio intossicazione, compreso un bambino di soli tre anni, sono state fatte evacuare dalle proprie abitazioni attraverso l’uso di due ‘scale italiane’ a causa della impossibilità di accesso dell’Autoscala VVF nell’adiacenza dell’abitato. Al termine dell’intervento non si sono avute, da parte degli occupanti, particolari intossicazioni alle vie respiratorie dovute alla grande quantità di fumo presente all’interno della struttura abitativa.

 




Roma, incendio in un capannone sulla via Tiberina

ROMA – Questa mattina i Vigili del fuoco sono intervenuti  sulla via Tiberina, per l’incendio di un capannone con materiale edile della superficie di 250 metri quadrati. Le squadre giunte sul posto con due autobotti, il carro auto protettori e il capo turno provinciale,  hanno spento l’incendio evitando il propagarsi delle fiamme ai capannoni posti nelle vicinanze. Le operazioni si sono concluse alle 12.30 circa.




Treviso, incendio in albergo: evacuati 60 ospiti

Tutte le operazioni dei Vigili del fuoco sono terminate all’alba

 

TREVISO – Lunedi notte, alle 23.30, i Vigili del fuoco sono intervenuti in via Caose, a Borso del Grappa, per un incendio divampato nel magazzino di un albergo. Evacuati i circa 60 ospiti, nessun ferito. Le squadre intervenute da Castelfranco, Bassano, Montebelluna, Treviso e i volontari di Asolo, per un totale di circa 25 unità , hanno subito circoscritto le fiamme, mentre gli ospiti dell’hotel sono stati evacuati dal personale della struttura.

Le squadre VVF dopo aver  spento l’incendio, limitato al solo magazzino e constatato l’integrità della struttura, hanno fatto rientrare gli ospiti. Le cause dell’incendio sono al vaglio del NIAT (nucleo investigativo antincendio territoriale) dei Vigili del fuoco. Tutte le operazioni dei Vigili del fuoco sono terminate all’alba.




Roma: arrestato un operaio che dava alle fiamme rifiuti speciali in un area verde

ROMA – Ha dato alle fiamme diversi accumuli di rifiuti speciali all’interno dell’area verde della ditta dove lavora come operaio. In manette, scoperto dai Carabinieri della Stazione Roma Appia, è finito un 51enne romeno.

Ieri pomeriggio, transitando in Circonvallazione Orientale altezza Capannelle, i Carabinieri hanno notato una fitta colonna di fumo e hanno deciso di fare una verifica.
Arrivati all’interno dell’area, di proprietà di una società di infissi, i militari hanno sorpreso l’operaio incendiare scarti di porte in legno, vernici e materiale vario.
I Carabinieri hanno messo in sicurezza la zona e hanno arrestato l’uomo, poi sottoposto agli arresti domiciliari.
A seguito degli accertamenti eseguiti, i Carabinieri hanno anche denunciato a piede libero l’amministratore unico della società, un 47enne romano.
I due dovranno rispondere di attività di gestione rifiuti non autorizzata e combustione illecita di rifiuti.




Jesi, statale 76:jesi, incendio, incendi, traffico in tilt a causa incendio

ANCONA – Nel tardo pomeriggio del 31 agosto, verso le ore 19, i Vigili del fuoco del Comando, sono intervenuti nel territorio del comune di Jesi sulla superstrada “SS.76” tra le uscite di Jesi centro e Jesi ovest per un incendio. Sono andate a fuoco le sterpaglie al lato delle carreggiate in entrambi i sensi di marcia. Gli operatori giunti sul posto, sono intervenuti, sia dal locale distaccamento che da quello di Falconara, con quattordici unità e cinque automezzi. I Vigili del fuoco hanno spento le fiamme che, nel frattempo, avevano interessavano anche i vicini campi di stoppie. Il traffico ha subito rallentamenti per il denso fumo che invadeva la strada. Non si segnalano danni a persona, la Polizia stradale durante le fasi dell’intervento, in via precauzionale, ha chiuso gli accessi alla superstrada.a




Savona: incendio boschivo tra i comuni di Giusvalla e Pontinvrea

SAVONA – Intorno alle 14.30 del 31 agosto, sono divampate le fiamme nel bosco tra i comuni di Giusvalla e Pontinvrea. Ancora da accertare le cause del rogo. I Vigili del fuoco sono giunti sul posto con la prima partenza dal Comando di Savona e i volontari AIB subito dopo l’allarme lanciato dai residenti.

Il fortissimo vento e la siccità hanno fatto si che il fronte del rogo si ampliasse rapidamente distruggendo ben 4 ettari di bosco.  La zona interessata dalle fiamme é particolarmente impervia, ciò ha reso necessario l’utilizzo dell’elicottero.

L’incendio ha raggiunto il ciglio della Strada provinciale e per questo la sede stradale è stata chiusa al traffico. Durante la notte, i Vigili del fuoco, i Carabinieri e i volontari hanno mantenuto un presidio attivo a tutela di alcune abitazioni della zona.




L’Aquila: i Vigili del fuoco ancora in azione sul Monte Morrone ed in provincia di Rieti

L’AQUILA – Prosegue l’azione di spegnimento da parte dei vigili del fuoco dei numerosi fronti di incendio che stanno interessando da diversi giorni sia le montagne del Morrone, in particolare in alcuni comuni posti sul versante aquilano dell’appennino, e sia svariati territori appartenenti alla provincia di Rieti.

I vigili del fuoco sono impegnati nell’aree in questione sia con le squadre a terra che con la propria flotta aerea di Canadair ed elicotteri. Attualmente la situazione nelle aree presso il monte Morrone è la seguente: ancora più di 80 i vigili del fuoco che operano a terra con oltre 50 automezzi di spegnimento. Nel comune di Roccacasale (AQ) hanno lavorato ininterrottamente per l’intera mattinata tre Canadair e un S64 Erickson.

In provincia di Rieti sono più di 25 i vigili del fuoco reatini che stanno operando a terra supportati dalle oltre 20 unità di rinforzo sopraggiunte dai comandi di Roma, Terni ed Ascoli e dai mezzi aerei VVF.

Al momento squadre VVF sono impegnate a domare le fiamme tra i comuni di Cittareale, Amatrice, Antrodoco e Cittaducale.