ZAGAROLO, TRAGEDIA ILARIA RASCHIATORE: LA SCUOLA DELLA VERGOGNA


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di Cinzia Marchegiani
Zagarolo (RM)
– A Zagarolo la scuola che doveva essere eretta in ricordo della piccola Ilaria Raschiatore non porterà più il suo nome. La morte di Ilaria Raschiatore di appena 4 anni, avvenuta per responsabilità riconducibili a incuria e mancato controllo della sicurezza di un cancello all’interno alla scuola Colle dei Frati di Zagarolo, non sarà il monito di una immensa disgrazia abbattutasi sulla comunità di Zagarolo nel lontano 2004.

L'inchiesta de L'Osservatore d'Italia. Il nostro quotidiano già all’inizio dello scorso anno, era il 7 febbraio 2014, aveva puntato i riflettori su questa costruzione ormai diventata per tutti "l’edificio fantasma”. Iniziava così il resoconto di questo intricato progetto: ”Sembra tutto fermo come il giorno della posa della prima pietra! Giacciono su un terreno isolato due blocchetti, a ricordo del lontano ottobre 2012, che simboleggiano l’edificio scolastico intitolato a Ilaria Raschiatore che doveva sorgere a Colle Palazzola. Un iter frammentato legato a diverse vicissitudini rocambolesche, la costruzione della nuova scuola sta ancora attendendo la lieta novella.”

La scuola della vergogna. La scuola della vergogna trascina con se non solo questa disfatta, ma anche una tormentata e dibattuta incapacità delle amministrazioni comunali succedutesi, Daniele Leodori prima e Giovanni Paniccia poi, di non essere riuscite a gestire un appalto milionario di ben 4.6 milioni di euro finanziati dalla Regione Lazio nel 2007 che doveva far risorgere da un dramma inaccettabile, un nuovo edificio scolastico che potesse riscattare il ricordo della piccola Ilaria Raschiatore e dare finalmente la possibilità ai bambini di poter vivere in sicurezza le ore dell’infanzia e dell’istruzione in ambienti tecnologici, sicuri e spensierati.

Una storia piena di grandi ombre. I genitori di Ilaria, Liliana e Corrado hanno seguito passo passo l’evoluzione di questa bruttissima pagina che ha segnato prima e dopo la disgrazia la comunità di Zagarolo. Le pieghe e i risvolti orribili hanno ammantato spesso di mistero e dicerie senza che le istituzioni si siano fatte mai carico di essere trasparenti con Liliana e Corrado che dovevano essere coinvolti sin da subito sui progressi dell’avanzamento dei lavori.

L’aggiornamento sulla petizione dei genitori: “Il finanziamento per la scuola in pericolo. E non vogliamo più che porti il nome di nostra figlia”. I genitori di Ilaria avevano lanciato la petizione nel luglio 2014 su Change.org, con cui chiedevano al premier Matteo Renzi e all’ex sindaco di Zagarolo, ora Presidente del Consiglio della Regione Lazio, Daniele Leodori chiarimenti ormai decisivi, invitando a firmare non solo i propri concittadini. Lasciamo nella sua interezza l’aggiornamento accorato riguardo la petizione dei genitori, che dopo aver visto l’incontro il 27 ottobre 2015 con l’attuale sindaco di Zagarolo Lorenzo Piazzai e l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Bonini, cui L’Osservatore d’Italia ha partecipato con la giornalista Cinzia Marchegiani indicata come persona informata dei fatti sulle dinamiche d’indagini che si potrebbero innescare dall’evoluzione di questa grottesca e paradossale storia.

Testo aggiornamento: “A undici anni dalla morte di Ilaria e a tre anni di distanza dalla prima pietra posata per la scuola che doveva essere a lei dedicata, la questione, ormai annosa, ci disgusta.
Per questo abbiamo deciso tempo fa di comunicare al sindaco di Zagarolo che non vogliamo che quella scuola ancora incompiuta venga dedicata a nostra figlia Ilaria. Lei, morta schiacciata dal cancello della scuola il 6 ottobre del 2004, non merita che il suo nome sia associato all’ennesimo scandalo italiano. Non solo: il finanziamento per costruire quell’edificio scolastico rischia di andare perduto. Lo sapete: da tempo ci sostenete con questa mobilitazione su Change.org e la richiesta di finanziamento risale addirittura al 2007. Di quella scuola promessa al momento c’è solo la prima pietra, posata dal cuginetto di Ilaria nel 2012. Ora il finanziamento rischia di saltare, tra indagini e appalti. L’amministrazione comunale di Zagarolo ci assicura che sta lavorando per far sì che tutto quello che è accaduto in questi anni non vada perduto. Non vogliamo che quella scuola sia dedicata ad Ilaria, ma vogliamo che venga finalmente costruita, perché la nostra cittadina ne ha bisogno. Quello che possiamo fare noi è far sentire ancora una volta che siamo in tanti a chiederlo, facendo circolare questa petizione. Siamo in tanti a dire che quei soldi, invece di andare perduti come troppo spesso accade in Italia, devono essere usati per dare ai più piccoli una scuola sicura. Grazie per il vostro sostegno, speriamo di scrivervi presto con notizie migliori. Corrado e Liliana”

Danno e beffa. L’amarezza di questa pagina vergognosa vuole che i bambini che frequentano la scuola Colle dei Frati dove morì la piccola Ilaria Raschiatore, nonostante si fossero avviati i lavori di messa in sicurezza nel lontano 2009 per problemi strutturali dell’edificio, ancora ad oggi, non solo non sono stati ultimati i lavori, ma gli stessi bambini non possono giocare nel cortile di pertinenza della stessa. Alla riunione del 12 novembre 2015 svoltasi presso l’aula consiliare di Palazzo Rospigliosi, il sindaco Lorenzo Piazzai e l’assessore LLPP Bonini hanno spiegato ai genitori che chiedevano spiegazioni, che ancora ad oggi i bambini non possono uscire in cortile per giocare finché non verranno ultimati i lavori, che sono giocoforza dipendenti dalla risoluzione bonaria del contenzioso che esiste con la ditta attuale. L’assessore Bonini si è augurato di risolvere il contenzioso per fine anno 2015 per poi poter riappaltare con un altro bando il resto dei lavori. Per ora i bambini, come tutti questi anni d’altronde, non potranno godere del cortile della scuola che a tutti gli effetti è un cantiere, d’altronde sia il Sindaco Lorenzo Piazzai che l’Assessore Marco Bonini hanno spiegato di avere avuto contezza della situazione, solo dopo l'insediamento in Comune quando hanno potuto visionare i fascicoli inerenti alle opere pubbliche.

La scuola “fu Ilaria Raschiatore” doveva in parte alleggerire tanti disagi che i bambini di Zagarolo vivono quotidianamente nella scuola Colle dei Frati, ma anche degli altri Istituti che soffrono di problemi di sicurezza e disagi legati alla viabilità. Insomma oltre la beffa anche il danno. La scuola della Vergogna ha aperto ora un grande vaso di pandora che presto sarà oggetto di una nostra inchiesta. Esclusivamente per rispetto dei genitori di Ilaria Raschiatore il nostro giornale aveva osservato il silenzio, affinché l’evolversi dell'intricata vicenda potesse accogliere finalmente quel raggio di luce tanto sperato da Liliana e Corrado e da tutti i loro più stretti famigliari, che sono stato divorati e inghiottiti in una spirale che sembra senza fine… purtroppo.
 

La petizione continua. Questo è l’indirizzo per continuare a firmare la petizione, che grazie a tantissimi sostenitori ha potuto sollecitare risposta dalla presidenza del Consiglio dei Ministri e conoscere finalmente una parte di questa complicatissima storia. https://www.change.org/p/una-scuola-per-ilaria
 




ZAGAROLO: LA FIACCOLATA DELLE EMOZIONI NEL RICORDO DELLA PICCOLA ILARIA RASCHIATORE

 

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"Ilaria era presente, attirata dalle tante candeline che i suoi stessi compagni e amici hanno acceso e da quell'affetto profondo che ognuno nella sua riservatezza tiene custodito gelosamente nei propri cuori"

 

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – E’ difficile esprimere in parole l’atmosfera vissuta dalle tante persone che si sono strette attorno alla famiglia Raschiatore alla fiaccolata in memoria del piccolo angelo Ilaria. I suoi genitori,Liliana e Corrado dopo 10 anni dalla tragica morte della loro bambina, hanno voluto ricordarla così, con quell’affetto  autentico delle persone e gli amici che in silenzio hanno sempre rispettato un dolore lacerante e incolmabile. Nella sera di venerdì 10 ottobre 2014, per il centro del paese tanti bambini e ragazzi, soprattutto quelli della sua classe, erano con le candele accese a richiamare quell’amica perduta nel tempo, a ricordargli che non è stata dimenticata, perché il tempo cancella le tracce e i segni superflui, ma non il legame indissolubile dell’amicizia, dell’affetto e di quel dolcissimo visino. Tanti sorrisi, tanta gioia e una fitta profonda al cuore, quella di sempre, perché nonostante tanto tempo ormai passato, non si riesce a metabolizzare un destino crudele. In prima fila, solo bambini, i suoi cugini portano lo striscione “In ricordo di Ilaria e tutti i nostri cari”, perché nelle scuole, troppi bambini ancora muoiono per le incompetenze dei grandi. Il corteo sfilerà per il centro accompagnato dalla lettura delle preghiere degli stessi bambini ed è atteso a piazza Marconi, dove sarà posta la foto gioiosa di Ilaria davanti alla chiesa di San Lorenzo. Qui, con un’omelia di profonda sensibilità Don Ubaldo accoglie le persone come ad abbracciarle una ad una, spiegando che proprio quel buio attorno alla nostra esistenza diventa ancora più fitto quando purtroppo muore un bambino o una bambina: ”Oggi, sono 10 anni dalla morte di Ilaria, celebriamo molto semplicemente la sua memoria. Questi giovani segnano un silenzio, il silenzio di un grande amore.” All’unisono è stato recitato il PadreNostro, un momento di raccoglimento per grandi e soprattutto dei bambini. Ilaria è stata salutata con tante mongolfiere rosse fatte volare nel cielo nero. Al loro decollo tante grida di gioia per Ilaria come a liberare quell’affetto prima contenuto nei silenzi. Ilaria è libera di volare ovunque, libera dalle faccende terrene, perché è semplicemente amore puro che non ha più confini.

Un’immagine poetica il volo delle mongolfiere voluto da Liliana e Corrado, emozionati e rapiti da tanto affetto ricevuto che forse dovrebbe essere rinnovato, perché la condivisione delle speranze, dell’amore genera sempre unione. Venerdì alla fiaccolata le emozioni erano palpabili negli sguardi, nelle lacrime e nei grandi sorrisi dei bambini, che devono rimanere la guida e il patrimoniodell’umanità. Ed è proprio la zia di Ilaria, Barbara che ricorda che in mezzo a tanta gente c'era lei: ” la magia sprigionata dai bambini, erano indaffarati a sistemare le candeline e ognuno di loro aveva un pensiero e un idea…è stato bellissimo vederli e viverli.”
Nel momento della solidarietà, piccola parola che racchiude un universo di sentimenti, di coraggio e di quell'atto fondamentale che si chiama senso civico nascono atti estrema sensibilità, e per questo i genitori di Ilaria, e tutti i familiari ringraziano tutti coloro che con la presenza o solo con il cuore erano partecipe alla fiaccolata.

Ilaria era presente, attirata dalle tante candeline che i suoi stessi compagni e amici hanno acceso e da quell'affetto profondo che ognuno nella sua riservatezza tiene custodito gelosamente nei propri cuori.
E la preghiera letta con emozione da una signora, ricordi il senso di questa fiaccolata:”Ilaria, veglia su di noi, e insegnaci ad essere coraggiosi.”




ZAGAROLO, ILARIA RASCHIATORE: UNA FIACCOLATA PER IL 10 ANNIVERSARIO DALLA MORTE

 

I genitori e i familiari della piccola Ilaria Raschiatore hanno organizzato per venerdì 10 ottobre 2014 una fiaccolata che partirà alle ore 20:30 da Piazza Santa Maria che percorrendo il centro storico concluderà in Piazza Guglielmo Marconi con una breve omelia a dieci anni esatti dalla sua morte

 

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM)
– Il 6 ottobre del 2004 moriva Ilaria Raschiatore, bimba di appena quattro anni schiacciata da un cancello non in sicurezza nel giardino della scuola Colle dei Frati.

Sono passati 10 lunghi anni e di Ilaria Raschiatore è rimasto un ricordo indelebile nelle persone che hanno vissuto questa tragedia e chi coinvolto indirettamente ha sentito il bisogno di stringersi con affetto ai genitori e ai familiari.

Liliana e Corrado, genitori di Ilaria, alle porte di una data che rimane scolpita nelle loro memorie rinnovando continuamente il loro dolore ogni giorno, hanno sentito il bisogno di organizzare una fiaccolata messa in agenda per venerdì 11 ottobre 2014 nelle vie del cuore di Zagarolo. Il corteo partirà alle ore 20:30 da Piazza Santa Maria che percorrendo il centro storico si concluderà in Piazza Guglielmo Marconi con una breve omelia.

Tante candele accese sfileranno per ricordare una vita spezzata dall’incapacità dei garanti della sicurezza di proteggere i bambini che con gioia e disincanto si recano ogni giorno a scuola.

Ilaria Raschiatore rappresenta un dolore immenso e una crepa insanabile, perché i suoi genitori non possono stringerla fra le loro braccia e i suoi fratelli non cresceranno con le sue dolcissime carezze. Un’intera comunità si stringe attorno a questo dolore che diventa più profondo e insanabile dai silenzi istituzionali, da quel vuoto creato intorno a questa famiglia anche con la poca trasparenza che tutt’ora regna sovrana sul progetto dell’edificio scolastico che doveva portare il nome di Ilaria Raschiatore.

Un anniversario che diventa ora più che mai un monito troppo grande e pesante per tutti, perché ognuno di noi sente questa responsabilità anche sulle proprie spalle. La Fiaccolata per Ilaria Raschiatore, a dieci anni dalla sua morte, è un simbolo di quella purezza e dolcezza infinità che rimane cristallizzata come una ferita nella nostra memoria e nei nostri cuori. Milan Kundera li dipinge così: "I bambini sono senza passato ed è questo tutto il mistero dell'innocenza magica del loro sorriso…"

Gli adulti hanno l’obbligo e il dovere di tutelare questo patrimonio, ed essere garanti della loro vita… ognuno di noi deve fare la differenza…e può fare la differenza! E quel tuo dolce sorriso Ilaria, non è dimenticato, ma rimane custodito a monito delle nostre mancanze e per la tua bellezza speciale.

L’Osservatore d’Italia porge un abbraccio non solo virtuale ai genitori che con coraggio sono riusciti ad uscire da questo dolore e sapersi donare alla collettività, un gesto che insegna e fa riflettere sull’importanza della condivisione perché lo stato di coscienza civile è il valore su cui tutti dobbiamo lavorare.




ZAGAROLO: SAGRA DELL’UVA ALL’OMBRA DI ILARIA RASCHIATORE

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – Una Sagra dell’Uva partecipata, e sentita. Corrado e Liliana, genitori della piccola Ilaria Raschiatore morta a quattro anni nel 2004 sotto il peso di un cancello non in sicurezza in una scuola materna di Zagarolo, sono presenti in piazza Indipendenza, accanto a Palazzo Rospigliosi con un gazebo per continuare la raccolta delle firme relative la petizione per avere risposte in merito alla scuola che doveva essere già costruita a Colle Palazzola.

Un edilizia scolastica che doveva essere intitolata a nome della loro figlia morta il 6 ottobre di 10 anni fa, dopo che un cancello della scuola Colle dei Frati non in sicurezza gli cadde addosso. Una petizione che purtroppo conferma che ad oggi non sia ancora arrivata alcuna comunicazione ufficiale, che spieghi cosa intralcia l’inizio dei lavori su un progetto che ad oggi ha dimostrato l'esistenza di troppe ombre, sia dalle istituzioni comunali che dalla Regione Lazio. Una nebulosa che sembra non volersi diradare.

Continueremo a seguire la vicenda e terremo informati i lettori anche su come si è conclusa la richiesta dell’Osservatore d’Italia in merito all’accesso agli atti protocollata al Comune di Zagarolo, lo scorso 1 settembre 2014, usciti dall’ufficio del Sindaco Giovanni Paniccia. Quel giorno  il nostro giornale era stato testimone dell’incontro avvenuto tra il comune di Zagarolo e la famiglia Raschiatore…

La petizione, ricorda Corrado Raschiatore, non costa nulla, e questa servirà a coinvolgere chi vuole essere partecipe, ma non utilizza internet nella quotidianità.

Ricordiamo l’indirizzo per aderire alla petizione Popolare “Scuola per Ilaria” http://www.change.org/p/matteo-renzi-scuola-per-ilaria

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ZAGAROLO, APPALTO LETALE: PARTE L'INCHIESTA DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

 

La gara di appalto vinta nel lontano 22 dicembre 2009, ancora trascina con se sospetti mai chiariti anche sulla ditta vincitrice, la ATI Anemone Costruzioni S.r.l. – Tecno Edil S.r.l. viste le ultime notizie giudiziarie a carico di Anemone e Balducci.

 

Al fine di dare una maggiore diffusione all'inchiesta del nostro giornale in merito al caso della famiglia Raschiatore di seguito pubblichiamo l'articolo al quale abbiamo dedicato l'apertura del nostro sfogliabile L'Osservatore d'Italia virtual paper di martedì 30 settembre 2014

 

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – La famiglia Raschiatore ancora non conosce le comunicazioni ufficiali di, Regione Lazio, Comune di Zagarolo, e ditta appaltatrice, in merito al blocco dei lavori dell’edificio scolastico dedicato alla loro figlia Ilaria, morta a quattro anni nel 2004, sotto il peso di un cancello non in sicurezza in una scuola materna di Zagarolo. Dopo la posa della prima pietra, i lavori non sono mai iniziati e adesso nessuno in Comune sa dare spiegazioni supportate da pezzi di carta.

Si parla di un cantiere milionario, con più di qualche ombra, che adesso sembra lo si voglia pian piano far scivolare nel dimenticatoio. Sensibilmente provati dalle non risposte e la mancanza di capacità nel gestire l’intero progetto da parte degli amministratori, i genitori di Ilaria vogliono andare fino in fondo e trovare la verità: nel tempo sono state profuse le più svariate giustificazioni, in primis dal Sindaco Giovanni Paniccia e l’Assessore ai Lavori Pubblici, Antonella Bonamoneta. In questa direzione parte l’inchiesta de l’Osservatore d’Italia in merito alle verità finora sottaciute che avvolgono l’opera fantasma che doveva già essere costruita da quella gara di appalto vinta nel lontano 22 dicembre 2009, che tra l’altro, ancora trascina con se sospetti mai chiariti anche sulla ditta vincitrice, la ATI Anemone Costruzioni S.r.l. – Tecno Edil S.r.l. viste le ultime notizie giudiziarie a carico di Anemone e Balducci. E non mancheranno colpi di scena in ambito giudiziario. L’Osservatore d’Italia silente ha seguito questa tragedia sin dall’inizio, scegliendo la linea dell’inchiesta e non dello scoop, soprattutto per dimostrare che il giornalismo non è soltanto sensazionalismo, ma rispetto per i cittadini, i lettori. Quel rispetto che molti cittadini cercano ma spesso non trovano. Siamo stati presenti come testimoni all’incontro avvenuto lo scorso 1° settembre 2014 presso l’ufficio del sindaco di Zagarolo e i coniugi Raschiatore. Si deve a Liliana Pantanella e Corrado Raschiatore la nascita di questa opera edilizia scolastica, concessa dopo tante lettere e pressante lavoro presso la Regione Lazio. Grazie a loro la Regione Lazio veniva a conoscenza della necessità di una scuola che riuscisse a garantire la sicurezza dei bambini. Il 16 giugno 2006 Liliana e Corrado scrivevano all’allora Presidente Piero Marazzo: “L’episodio si sarebbe potuto evitare se la nostra città fosse stata provvista di un asilo nido adeguato alle esigenze ed alla sicurezza dei bambini – scrivevano – […] nonostante gli sforzi dell’Amministrazione Regionale da lei guidata che ha previsto il finanziamento per una ristrutturazione dell’immobile, e dell’amministrazione che ha provveduto alla sistemazione di alcune parti dell’edificio, lo stesso rimane inadeguato alle esigenze della nostra comunità.” Il 15 maggio 2007, con un ulteriore lettera veniva sollecitata la Regione Lazio, il finanziamento di 4 milioni e 600 mila euro a luglio 2007 per la costruzione della nuova scuola, a nome della piccola Ilaria. Arriva l’appuntamento del 1° settembre 2014 al Comune di Zagarolo, Liliana e Corrado sono stati convocati a seguito di tutto quel “rumore” ed eco dovuto al loro coraggio: il risalto della loro petizione partita a luglio, incoraggiat da un fiume di promesse ricevute durante l’estate (dove sistematicamente veniva posticipata e assicurata la data dell’inizio lavoro). Ma quell’incontro confermerà per l’ennesima volta un nulla di fatto, uno schiaffo alla speranza di ricevere una risposta concreta. Una palese mancanza di sensibilità nei confronti di coloro che hanno lottato contro un dolore provocato dalla totale assenza di sucerezza in ambito scolastico. Ecco l’incontro: Il Sindaco non ha nulla da dire, solo che in merito alla petizione inviata a Matteo Renzi, è stata inviata una email dal sotto segretario Graziano Del Rio che chiede alla Regione e al Comune informazioni sul tema ”al fine di dare risposta puntuale ai cittadini.” L’osservatore d’Italia presente all’incontro fa notare che il costo della scuola è lievitato e che dovrebbe essere rifatta la gara di appalto: al sindaco Paniccia non risulta, chiama in difesa Francesco Melis, Area lavori Pubblici e Patrimonio, che giustificherà il blocco dei lavori scaricando le responsabilità alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio che avrebbe dato parere favorevole con delle prescrizioni: presunti problemi alle fondamenta che devono salvaguardare l’integrità delle tombe ritrovate. Il verdetto di Melis è che i progettisti della ditta stanno rifacendo il progetto, dove occorre rifare il calcolo del cemento armato, dopo di ché la palla ripassa alla commissione regionale che deve valutare il nuovo progetto. Melis giustifica tra l’altro il fermo delle opere di costruzione poiché dal 2009 sono cambiate due normative sismiche. E verrebbe da chiedersi: “ma cosa hanno fatto finora? Eppure la disamina con la ditta Consorzio Italwork s.r.l. era terminata il 24 maggio 2010 con sentenza dello TAR Lazio. Cominciano ad entrare altre figure nel Comune: il segretario comunale Daniela Urtesi e l’assessore al bilancio Maurizo Colabucci. Tutti in palese imbarazzo e di nuovo senza alcun documento da fornire ai coniugi Raschiatore. Quest’ultimi rivolgeranno parole durissime, di totale rimprovero verso tutti i convenuti che si sono dimostrati incapaci di rispondere a dei quesiti con dei pezzi di carta. Ma a quell’appuntamento, non si è neppure presentata Antonella Bonamoneta, l’assessore ai Lavori Pubblici. Paniccia leggerà un suo sms: “a causa febbre di tutti i suoi colleghi si è dovuta presentare presto in Regione Lazio”. La stessa fine l’ha fatta Daniele Leodori: assente! Ai genitori di Ilaria è stato comunicto il nulla più assoluto. Liliana e Corrado erano inconsciamente consapevoli di quest’ennesimo epilogo e hanno chiesto a l’Osservatore d’Italia di partecipare come testimone all’incontro. In mancanza di documenti ufficiali che dovrebbero, ad onor del vero, sostenere le tesi verbali, come giornalista di questo quotidiano ho protocollato lo stesso giorno la richiesta per accedere agli atti nell’ottica di una seria ricostruzione dello scenario. Le fattive incongruenze rilevate continuano nelle chiamate telefoniche ai Raschiatore, dove questa volta si spiegherà, sempre a parole, che la ditta sta rifacendo tutto il calcolo del computo metrico, poiché quest’ultima si assume il costo maggiorato maturato negli anni, e quando sarà perfetto, altrimenti pena il rigetto, potrà essere presentato alla commissione esaminatrice. Liliana e Corrado avevano chiesto anche un incontro con Nicola Zingaretti che come da programma doveva partecipare alla Festa del PD organizzata per tre giorni a Zagarolo Tre giorni di festa (19/20/21 settembre 2014) senza Zingaretti. L’epilogo della festa del PD finisce con la scesa in campo di Liliana e Corrado, supportati dai loro stessi familiari che dopo la prima battuta di Daniele Leodori “se qualcuno aveva domande da fare”, rimandano al mittente che sono loro a dover dare delle risposte. Nessuno su quel palco riuscirà a raccontare i fatti oggettivi che impediscono la realizzazione di questa scuola. Tutti i componenti del PD della Regione Lazio scenderanno dal palco, Leodori, assieme a Piero Petrassi, Massimiliano Valeriani, Rodolfo Lena, Simone Lupi: un congedo nell’imbarazzo e nell’incredulità. Solo Paniccia rimarrà sul palco, che facendo da capro espiatorio, diventa il martire di turno che si assume tutte le responsabilità…dimenticando che egli stesso è il primo responsabile, eletto sindaco e in carica dal 2010, ha condotto la cerimonia della posa della prima pietra ad ottobre 2012, e doveva seguire questo progetto per la comunità di cui fa capo. Corrado comunica alla sottoscritta che la segreteria di Zingaretti, la scorsa settimana gli ha inviato una email in riposta alla loro, dove si conferma che stanno acquisendo la documentazione presso l’Assessorato regionale competente, utile per fornire una risposta in merito alla vicenda. Tutto è stato leso, la dignità di queste persone, genitori che oltre a non avere tra le loro braccia Ilaria devono combattere contro la superficialità, le incapacità e la insensibilità di chi ad oggi è titolare di un completo fallimento di un progetto. Materialmente Liliana e Corrado sono stati trascinati per i capelli su quella piazza dove hanno gridato “vergogna”, e questo episodio agli occhi di chi vive questa comunità è inconcepibile, come lo è la mancanza di risposte esaurienti lì su quel palco, che poteva essere davvero un occasione per spiegare a quell’esiguo pubblico, concretamente i documenti mai distribuiti. Una festa del PD che farà parlare di se anche per la poca partecipazione, molti dicono un fallimento annunciato. Corrado Raschiatore ora lo grida a chiare lettere:”Noi vogliamo una scuola pulita e che sia fatto tutto alla luce del sole e quindi rifacessero la gara, che le ditte in cerca di lavoro ce ne sono tante”
 




ZAGAROLO, SCUOLA PER ILARIA: DA 10 ANNI SOLO UNA PIETRA. AL VIA LA PETIZIONE DELLA FAMIGLIA

 

L’edificio scolastico doveva essere intitolato alla loro primogenita Ilaria, morta sotto il peso di un cancello nel lontano 2004 presso la scuola di Zagarolo. La costruzione doveva essere il monito di una tragedia e il simbolo dell’innocenza, dedicata ad una bimba che non c’è più. I genitori chiedono al premier Matteo Renzi e all’ex sindaco di Zagarolo, ora Presidente del Consiglio della Regione Lazio, Daniele Leodori chiarimenti ormai decisivi.

I genitori della piccola Ilaria invitano tutti a sottoscrivere la petizione on line [ PER FIRMARE LA SOTTOSCRIZIONE CLICCARE QUI ]

 

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – Con rabbia e tanta speranza i genitori della piccola Ilaria hanno messo in rete la petizione on line “Scuola per Ilaria” indirizzata al Premier Matteo Renzi e all’ex sindaco di Zagarolo, ora Presidente del Consiglio della Regione Lazio, Daniele Leodori.

Queste le righe della petizione, che racchiudono dolore, speranza e giustizia che una disgrazia indicibile ha spezzato dieci anni fa i tanti sorrisi e un fiore stupendo, Ilaria. Sono parole decise, senza spettacolarizzazione che si rivolgono non solo agli abitanti della propria citta’, ma a tutte le famiglie italiane affinché la piccola Ilaria abbia la scuola con il suo nome, affinché il monito della tragedia diventi il simbolo dell’innocenza e delle irresponsabilità della società:

“Il 6 ottobre del 2004 perse la vita schiacciata dal cancello della scuola che frequentava nostra figlia primogenita Ilaria Raschiatore a soli 4 anni nel comune di Zagarolo (RM) – Si legge nella descrizione della petizione online – facemmo richiesta (insieme al Sindaco di allora) per un finanziamento concesso nel 2007 dalla Regione Lazio per costruire un nuovo plesso scolastico a lei dedicato. A cinque anni dal finanziamento il 06/10/2012 ci fu la posa della prima pietra, presenti tutti gli adolescenti ex compagni di asilo di Ilaria, maestre, parenti, sindaco assessori ecc..ecc.. pietra messa proprio dal cugino anche lui compagno di classe, sono passati quasi due anni e ad oggi deserto ed abbandono intorno alla pietra, alle nostre richieste di chiarimenti per le tante date fissate e mai rispettate per iniziare i lavori (ultima primo luglio c.a. giorno del suo compleanno) la risposta è sempre legata alla burocrazia con invito alla fiducia e pazienza, noi possiamo capire fino ad un certo punto dato che siamo stati molto pazienti e di anni ne sono passati davvero troppi. – La petizione conclude con un appello alle Istituzioni – Chiediamo che le istituzioni si diano da fare per far si che questo progetto sia realizzato con meno iter burocratico e comunque nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, e si passi all'esecutivo del proggetto il prima possibile.”

Il nostro quotidiano già all’inizio di questo anno, era il 7 febbraio 2014, aveva puntato i riflettori su questa costruzione  [ 07/02/2014 ZAGAROLO: LIEVITA IL COSTO PER LA SCUOLA "FANTASMA" DI COLLE PALAZZOLA AGGIUDICATA AD ANEMONE ]
ormai diventato per tutti l’”edificio fantasma”…. iniziava così il resoconto di questo intricato progetto: ”Sembra tutto fermo come il giorno della posa della prima pietra! Giacciono su un terreno isolato due blocchetti, a ricordo del lontano ottobre 2012, che simboleggiano l’edificio scolastico intitolato a Ilaria Raschiatore che doveva sorgere a Colle Palazzola. Un iter frammentato legato a diverse vicissitudini rocambolesche, la costruzione della nuova scuola sta ancora attendendo la lieta novella.”

Leggendo l’articolo si possono conoscere in dettaglio, la strana burocrazia e la gestione di questo progetto mai partito, dove il Comune di Zagarolo, con la gara a ribasso aggiudicava nel lontano 30.12.2009 per 2.868.962,01 euro la progettazione della suddetta scuola alla ditta ATI formata da Anemone Costruzione Srl e Tecno Edil Srl; con delibera N.39 della Giunta il Comune di Zagarolo rendeva atto dei colloqui intercorsi con la Regione Lazio, dai quali si era ritenuto opportuno modificare alcune voci del quadro economico approvato nella delibera precedente, e si ri-deliberava, sulla base del progetto di spesa redatto sempre dalla stessa Anemone Costruzioni, un importo complessivo di spesa maggiore di 4.073.592,00 euro (mentre il bando vinto era per 2.868.692,01 euro).

La stessa giunta Comunale, con delibera n.61 del 9.05.2012 approvava anche una variante al nuovo edificio scolastico che prevedeva l’inserimento del progetto di un’area destinata a parcheggio e una nuova viabilità esterna del plesso scolastico, e con la delibera n. 61 del 9.05.2013 (un anno dopo) approvava tale progetto realizzato sempre dalla società Anemone con un costo complessivo di 3.185.392,36 euro. Tutto ciò è stato menzionato nell’interrogazione del M5S alla Regione Lazio che nel lontano 15 gennaio 2014 mettendo sotto una grande lente d’ingrandimento faceva emergere come da un costo iniziale di 2.868.962 euro, si era passati ad un aumento dello stesso manufatto per 4.073.592 (la gara iniziale è stata vinta al ribasso e un’altra ditta aveva fatto ricorso) e poi maggiorato di altri 3.185.392 euro per lavori inerenti sempre per lo stesso edificio e con la stessa ditta, l’opera complessiva è lievitata ad oltre 7 milioni di euro. Ma soprattutto non si capisce come mai è ancora tutto fermo? Possibile che i genitori della piccola Ilaria devono creare una petizione per avere risposte concrete con dei punti fermi, date che ogni volta vengono posticipate ad oltranza?

Cari Matteo Renzi e Daniele Leodori a voi la parola….i genitori di Ilaria vi ascoltano.