Tortellini, gretini e ius soli: ma a noi chi ci pensa?

Negli ultimi giorni leggo sulla stampa e ascolto nei telegiornali larghi spazi e dibattiti su argomenti disparati che vanno dal tortellino al pollo allo Ius Soli o Ius Culturae, dai crocefissi nella aule ai gretini.

Sono sicuramente degli argomenti significativi ma lontani anni luce dai problemi delle famiglie, dei lavoratori, degli studenti e di chi ogni giorno deve affrontare semplicemente la quotidianità con tutte le sue enormi difficoltà.

Quando il 30 settembre ho dovuto pagare le tasse e l’INARCASSA mi sono chiesto se il tortellino di pollo rappresenta o meno la tradizione italiana.

Quando guardo l’estratto conto e vedo che ho una enormità di crediti da recuperare rimango distratto dalle espressioni di Greta e non penso più alle spese che devo sostenere per mantenere in attività la mia piccola azienda.

Quando guardo l’elenco dei crediti da recuperare mi chiedo se i clienti pagherebbero più in fretta e più felici in contanti o tramite bonifico o tramite un pos.

Mi riferisco ai problemi dei liberi professionisti, categoria poco interessante per gli schemi politici, perché poco controllabili elettoralmente, ma indubbiamente rappresentanti di una bella fetta percentuale del PIL.

Seguo con interesse questo settore sia perché è la mia fonte di vita e di reddito sia come coordinatore regionale delle professioni tecniche di FDI sempre nella speranza che qualcosa di buono per questo settore possa accadere.

Invece è sempre peggio e con questo governo fucsia lo è ogni giorno di più. Si è parlato molto di equo compenso nei mesi scorsi, ma quello di cui abbiamo bisogno è di un “compenso certo”.

Oggi se un povero professionista deve richiedere un pagamento deve aspettare mesi. E se costretto a rivolgersi alla giustizia per veder garantito il suo giusto compenso vedrà riconosciuti i suoi diritti dopo mesi e mesi se non dopo anni.

Parliamo di giustizia? Chi ha idea di quanto venga retribuito un consulente tecnico d’ufficio? 4 euro l’ora…. qualsiasi commento sarebbe superfluo.

Potrei scrivere pagine e pagine, elencare tutte le difficoltà di un mondo nascosto e vessato che comprende professioni di tutti i tipi, dagli ingegneri ai medici, agli architetti, ai geologi, ai veterinari, ai farmacisti, ai geometri, agli archeologi, agli psicologi, ai commercialisti, ai consulenti del lavoro e via via sino a quelle professioni non inserite in albi professionali e spesso dimenticate.

Per oggi mi fermo qui, ma è solo l’inizio.

Roberto Cuccioletta