GRECIA: AIUTI IN CAMBIO DI RIFORME

Redazione

Atene – Entro mercoledì ci sono quattro riforme da approvare tra cui pensioni e Iva. Le condizioni imposte da Atene per ottenere il terzo salvataggio da 82-86 miliardi sono la creazione di un fondo dove confluiranno asset statali che saranno monetizzati per generare 50 miliardi che serviranno per pagare il debito Esm. Queste sono le condizioni che ha imposto Atene. Il Governo deve fare approvare la riforma dell’Iva entro mercoledì in Parlamento, abolire le baby pensioni, assicurare l’indipendenza dell’ufficio di statistica, adozione del Codice di procedura Civile. Le riforme saranno monitorate dalla Troika che torna ad Atene. Il punto più controverso su cui si è battuto Tsipras è stato il fondo per il debito. Avrà sede in Grecia e la sua gestione sarà svolta dalle istituzioni europee. Atene rivelerà l’ok al terzo salvataggio da 82-86 miliardi di euro dell’Esm ed è un’apertura a riscadenza del debito ma soltanto quando le misure saranno messe in atto. Nel mentre le esigenze finanziarie, 7 miliardi entro il 20 luglio e 5 miliardi entro metà agosto, verranno coperte con il cosiddetto “finanziamento ponte” che discuterà dell’Eurogruppo oggi stesso. Anche la Fmi entrerà nel piano di aiuti ma solamente dopo marzo 2016 poiché fino ad allora vi è in vigore il vecchio con Washington. 



GRECIA: PROPOSTA NUOVO PACCHETTO DI RIFORME ATTESO PER STASERA

A.B.

Bruxelles – Oggi è attesa a Bruxelles la proposta greca di un nuovo pacchetto di riforme per ottenere degli aiuti finanziari, proposta che Tsipras si è impegnato a consegnare entro la fine di questa giornata. Nel momento in cui la proposta sarà presentata, verrà sottoposta alla valutazione delle istituzioni in vista dell’Eurogruppo, che probabilmente sarà convocato nella giornata di sabato. Intanto un portavoce ricorda che la Commissione è impegnata nella valutazione delle esigenze finanziarie e della sostenibilita' del debito come da mandato dell'Esm ieri. La prima fase è molto importante poiché consiste nella valutazione delle esigenze finanziarie. Quando verrà completata la valutazione, il direttore del fondo. Klaus Regling si adopererà nel preparare una proposta per la concessione del sostegno di stabilità. Si prevede che l’Esm convochi una riunione del Consiglio dei governatori che decideranno, valutando bene, se concedere il sostegno finanziario, anche se per alcuni paesi è prevista la procedura nazionale. il consiglio dei governatori deve dare mandato alla Commissione, alla Bce e alla Fmi se è possibile, di negoziare con la Grecia le condizioni di tale concessione e anche al direttore dell’Esm per preparare una proposta per il contratto. Poi verrà preparata una proposta dalla Commissione, una bozza di condizioni coerente con le norme Ue. L’Eurogruppo discute se approvare o meno l’assistenza finanziaria, la proposta viene adottata dal consiglio dei governatori per l’accordo e approva le condizioni che sono contenute in un Memorandum. Poi la Grecia e la Commissione, per conto dell’Esm, firmano. Vi è a questo punto l’approvazione dell’accordo da parte del Consiglio e viene erogato il primo finanziamento, viene successivamente firmato il primo vero contratto tra il direttore del Fondo e Atene. 



GRECIA, GELATA DELL'EUROGRUPPO: LA LISTA DELLE RIFORME NON E' COMPLETA

di Alberto De Marchis

Sembrava quasi fatta eppure la gelata dell'Eurogruppo è arrivata sonante per il compagno Varoufakis che sembra non piacere a Bruxelles. E' stato lo stesso Varoufakis che nella mattinata ha alzato la cresta, parlando di un Atene che non avrebbe più chiesto prestiti e di un referendum sull'euro poi smentito: non era "sull'euro". Adesso il ministro delle Finanze elleniche deve attututire lo schiaffo. La lista di riforme che la Grecia ha inviato all'Ue "non e' completa" e per essere attuata richiedera' "tempi lunghi". Cosi' il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, ha risposto a una lettera ricevuta venerdi' dal nuovo governo di centrosinistra di Atene. "Questo documento sara' utile nel processo di identificare la lista di misure di riforme – ha scritto Dijsselbloem – ma le proposte hanno bisogno di un ulteriore discussione". Una 'gelata' che arriva alla vigilia della riunione che si terra' domani a Bruxelles. Motivo forse anche per cui Alexis Tsipras ha chiamato oggi il presidente della Bce Mario Draghi confermando il rispetto dell'Eurotower e chiedendogli di non sottostare a pressioni politiche. Inizialmente Dijsselbloem, aveva ieri risposto "in maniera positiva" alla lettera inviatagli dal ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, che aveva chiesto di iniziare immediatamente i colloqui tecnici con i creditori (Ue, Bce e Fmi) sulla base delle sette riforme proposte nella missiva. Lo afferma un portavoce del governo greco. "Dijsselbloem ha spedito una lettera ieri notte per rispondere al ministro delle Finanze Varoufakis", fa sapere il portavoce, "ha riposto in maniera positiva al ministro greco, sottolineando la necessita' che i negoziati continuino nella sede del gruppo di lavoro dell'Eurogruppo e tra i team tecnici in modo da applicare la decisione del 20 febbraio. In tale data i ministri delle Finanze dell'area euro avevano acconsentito a estendere di quattro mesi il piano di aiuti ad Atene alla condizione che il governo Tsipras gli sottoponesse una lista di riforme economiche e che quest'ultima venisse valutato positivamente dai creditori. La prima tranche di riforme proposte sara' sul tavolo dell'Eurogruppo di lunedi' prossimo. Insomma si tratta di un vero e proprio terremoto ellenico.
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