GRECIA, L'EUROGRUPPO GELA I FINANZIAMENTI: CI VOGLIONO RIFORME PIÙ CORPOSE

di Maurizio Costa

Bruxelles – Già sono state gettate al vento due settimane e la Grecia è ancora in attesa dei soldi dell'Europa. Dopo aver presentato il piano di riforme, la Grecia vede allontanarsi ancora di più l'obiettivo, visto che l'Eurogruppo non ha accettato interamente le riforme di Tsipras, reputate poco incisive.

Non c'è tempo da perdere e ogni settimana che passa le casse di Atene si svuotano sempre di più. Il quantitative esasing, il piano presentato da Mario Draghi per l'acquisto dei titoli di stato dei paesi europei, non sarà attivo in Grecia, che quindi non riceverà denaro liquido dall'Europa, che compra concretamente i titoli, e non potrà reinserire denaro nell'economia statale.

Jeroen Dijsselbloem, il presidente dell'Eurogruppo, ha dichiarato che "mercoledì riprenderanno i negoziati con le istituzioni, cercando una conclusione rapida e di successo". La 'troika' agirà da Bruxelles, ma allo stesso tempo i rappresentanti saranno anche ad Atene. Abbiamo concordato che non c'è tempo da perdere".

La Grecia dovrà provvedere ad aumentare le riforme del piano da presentare all'Eurogruppo. I sette punti scritti da Tsipras e Varoufakis non sono ammissibili, troppo pochi per uscire dalla crisi. Non bastano le idee di dare soldi ai poveri o di inserire telecamere sui turisti per diminuire l'evasione fiscale di bar e ristoranti. "Abbiamo detto che sosterremo la Grecia se prosegue sul cammino delle riforme – ha commentato Dijsselbloem -, ma il confronto sulle riforme deve ripartire al più presto possibile, stiamo perdendo troppo tempo, l'estensione degli aiuti è solo per 4 mesi e abbiamo già perso due settimane".

La Grecia non ha più soldi, ma intanto continua a pagare i debiti europei: entro marzo Tsipras dovrà sborsare 1,5 miliardi di euro, in varie tranche. Intanto Taipras vuole inserire gli scontrini-lotteria per aumentare il numero di ricevute fiscali e la richiesta dei cittadini dello scontrino per partecipare alla lotteria.




GRECIA EUROGRUPPO: RAGGIUNTO L'ACCORDO, LUNEDI' IL PIANO DELLE RIFORME

Dopo la tensione soprattutto tra Germania e Grecia e dopo la richiesta ufficiale degli ellenici di una proroga a sei mesi, si raggiunge finalmente un accordo a Bruxelles. I ministri delle finanze dell'Eurogruppo hanno raggiunto un accordo di fondo su un testo di compromesso per l'estensione del programma di aiuti alla Grecia per quattro mesi. Lo riferiscono fonti Ue. L'intesa dovra' essere supportata da una serie di misure concrete che la Grecia dovra' sottomettere nei prossimi giorni, spiegano le fonti. Non ci sara' bisogno di una nuova riunione dei ministri, ne' di un summit straordinario di capi di stato e di governo, spiegano i diplomatici, chiarendo che saranno sufficienti riunioni a livello tecnico per finalizzare gli ultimi dettagli dell'intesa.

Al testo hanno contribuito tutti i principali attori intorno al tavolo, inclusi greci e tedeschi. Ora rappresenta la base di un accordo, anche se alcuni dettagli dovranno essere chiariti successivamente. "Ci sono ragioni per essere ottimisti ma e' molto difficile, e' una situazione abbastanza complicata". Cosi' aveva dichiarato del presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, prima che cominciasse con notevole ritardo la riunione che deve valutare la richiesta della Grecia di estendere di sei mesi il piano di aiuti economici. Una richiesta che ancora ieri incontrava forti resistenze da parte delle autorita' tedesche, che appaiono, a loro volta divise, con l'area facente riferimento alla Spd piu' conciliante e il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, che ritiene la lettera inviata dal governo ellenico alla Commissione Europea "insufficiente".

Lo stesso Schaeuble e' stato coinvolto in una serie di incontri preparatori che, subito prima dell'Eurogruppo, hanno inoltre coinvolto Dijsselbloem, il numero uno dell'Fmi, Christine Lagarde, e il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, che ha detto di sperare in una "fumata bianca". Il primo ministro greco, Alexis Tsipras, aveva chiesto al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, di convocare domenica un vertice dei leader Ue se l'Eurogruppo non si fosse chiuso con un accordo sull'estensione degli aiuti ad Atene, mentre Angela Merkela aveva avertito: "Servono significativi miglioramenti dell'accordo sull'estensione del piano di salvataggio greco prima che il Parlamento tedesco possa decidere"

IL TESTO DELL'EUROGRUPPO

"Le autorità greche si impegnano a portare avanti riforme da tempo necessarie per far fronte alla corruzione e all'evasione fiscale e per migliorare l'efficienza del settore pubblico," si legge nel testo congiunto approvato dall'Eurogruppo. I greci si impegnano inoltre a "onorare i loro obblighi finanziari verso tutti i creditori pienamente e per tempo," si legge nella nota. Inoltre le autorità greche "si sono impegnate a garantire surplus primari adeguati" per garantire "la sostenibilita' del debito," si legge nel documento. La Grecia dara' la priorita' alle riforme gradite all'Ue: lo ha detto una fonte del governo di Atene al termine della riunione dell'Eurogruppo a Bruxelles che ha concesso al Paese un'estensione di 4 mesi per il piano di salvataggio. "Il nuovo governo presentera' un pacchetto di riforme per la prossima fase, dando la priorita' a quelle che costituiscono un terreno comune, come la lotta all'evasione fiscale, alla corruzione, la ristrutturazione della pubblica amministrazione e per far fronte alla crisi sociale". "Il governo procederà con calma, con la societa' greca al suo fianco, e continuerà i negoziati fino all'accordo finale quest'estate". Il governo greco ha dichiarato che la Grecia "ha voltato pagina" dopo aver raggiunto l'accordo con i Paesi dell'eurozona per prorogare di quattro mesi il piano di aiuti concesso al Paese, e ha sottolineato che lo ha fatto senza fare marcia indietro rispetto al mandato ricevuto dagli elettori.
  "La Grecia ha voltato pagina. Negoziare e' battersi senza fare marcia indietro rispetto al mandato che si ha. Abbiamo dimostrato che il negoziato avrebbe potuto farsi negli anni scorsi e che la Grecia non era isolatae nemmeno aveva sbagliato", hanno detto fonti dell'esecutivo.
 

Oggi le borse europee hanno chiuso miste e poco mosse. Gli investitori attendono con cautela la conclusione della vicenda Grecia, nella speranza che si giunga a un accordo almeno di massima. In rialzo Francoforte, dove l'indice Dax guadagna lo 0,44% a 11.050,64 punti. Bene anche Londra (Ftse 100 +0,38% a 6.915,20 punti) e Milano (Ftse Mib +0,24% a 21.842,57 punti). Deboli Parigi (Cac 40 -0,05% a 4.830,90 punti) e Atene (Atg -0,27% a 854,15 punti), dove i principali titoli bancari presentano un andamento sensibilmente contrastato, che va dal -6,25% di Eurobank al +6,67% di National Bank. In calo dello 0,44% a 10.862,3 punti l'Ibex di Madrid.