Gran Sasso, neve e terremoto: l'Italia in ginocchio. C'รจ pericolo per i vulcani?
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GRAN SASSO – A Farindola, in provincia di Pescara, nell'hotel 'Rigopiano' sul Gran Sasso travolto ieri da una valanga mentre ospitava almeno 22 persone più il personale, è stata estratta la prima vittima. "Ci sono tanti morti", ha riferito all'ANSA il capo del Soccorso alpino abruzzese Antonio Crocetta, che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l'albergo. La slavina si è staccata dalla montagna molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto di ieri mattina. "La valanga è immensa", confermano i soccorritori. Il personale dell'albergo e i clienti sarebbero dunque da quasi 24 ore sotto la neve e le macerie. Dentro l'albergo risultano 30 dispersi. L'hotel sarebbe in parte crollato e in parte sommerso dalla neve. Due persone che si trovavano all'esterno sono state messe in salvo: uno è in stato di ipotermia ed è stato trasferito in ospedale con un elicottero. Le sue condizioni sono definite serie, ma non sarebbe comunque in pericolo di vita.
La valanga sarebbe venuta giù in un tratto boschivo e avrebbe investito auto, bestiame e parte dell'albergo. Alcune persone presenti nell'hotel sarebbero scese a valle per dare l'allarme, parlando dei dispersi. I testimoni hanno riferito di una valanga di inaudita forza per la zona.
I mezzi di soccorso, comprese le ambulanze, diretti sono bloccati a circa 9 chilometri dall'albergo. La neve caduta, almeno due metri, impedisce di proseguire. Al momento stanno raggiungendo l'hotel i soccorritori del vigili del fuoco portati con l'elicottero e un mezzo cingolato dei vigili che può caricare fino a 8 persone. I primi ad arrivare nella notte sono stati gli uomini del soccorso alpino della guardia di Finanza che hanno raggiunto l'albergo con gli sci e le pelli di foca.
Critica la situazione anche nel resto dell'Abruzzo. Maltempo e nuove forti scosse di terremoto tengono in ginocchio il Centro Italia, con paesi sommersi dalla neve e valanghe causate con tutta probabilità dagli eventi sismici. Un uomo è morto sotto un edificio crollato nel Teramano, mentre un altro risulta disperso per una slavina nell'Aquilano. Proseguono intanto le scosse di terremoto, dopo le quattro di magnitudo superiore a 5 registrate ieri: dalla mezzanotte ne sono state registrate oltre 80 (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2), tra cui 2 di magnitudo 3.5. A causa del maltempo risultano disalimentate 98 mila utenze elettriche in Abruzzo e 14 mila nelle Marche.
La valanga sarebbe venuta giù in un tratto boschivo e avrebbe investito auto, bestiame e parte dell'albergo. Alcune persone presenti nell'hotel sarebbero scese a valle per dare l'allarme, parlando dei dispersi. I testimoni hanno riferito di una valanga di inaudita forza per la zona.
I mezzi di soccorso, comprese le ambulanze, diretti sono bloccati a circa 9 chilometri dall'albergo. La neve caduta, almeno due metri, impedisce di proseguire. Al momento stanno raggiungendo l'hotel i soccorritori del vigili del fuoco portati con l'elicottero e un mezzo cingolato dei vigili che può caricare fino a 8 persone. I primi ad arrivare nella notte sono stati gli uomini del soccorso alpino della guardia di Finanza che hanno raggiunto l'albergo con gli sci e le pelli di foca.
Critica la situazione anche nel resto dell'Abruzzo. Maltempo e nuove forti scosse di terremoto tengono in ginocchio il Centro Italia, con paesi sommersi dalla neve e valanghe causate con tutta probabilità dagli eventi sismici. Un uomo è morto sotto un edificio crollato nel Teramano, mentre un altro risulta disperso per una slavina nell'Aquilano. Proseguono intanto le scosse di terremoto, dopo le quattro di magnitudo superiore a 5 registrate ieri: dalla mezzanotte ne sono state registrate oltre 80 (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2), tra cui 2 di magnitudo 3.5. A causa del maltempo risultano disalimentate 98 mila utenze elettriche in Abruzzo e 14 mila nelle Marche.
Redazione
L'Aquila – Sono riprese le ricerche di due militari di stanza a L'Aquila partiti ieri mattina da Campo Imperatore (L'Aquila) per una escursione sul Corno Grande, la cima piu' alta del Gran Sasso, in Abruzzo. "Un compagno che li aspettava, non vedendoli arrivare, si e' recato a Campo Imperatore, ha trovato la loro automobile e ha dato l'allarme", ha riferito Antonio Crocetta, delegato regionale del Soccorso alpino. E' possibile che i due siano stati sorpresi dal maltempo, dato che nel pomeriggio di ieri nella zona e' calata una fitta nebbia e che si siano trovati in difficolta' anche per la neve e il ghiaccio presenti sulla cima del Corno. In particolare, tracce del loro passaggio sono state individuate in una zona impervia della conca degli invalidi, versante teramano del massiccio del Gran Sasso. Al momento si sa solo che un finanziere del soccorso alpino calatosi con le corde in un dirupo ha trovato tracce di sangue. Intanto e' decollato un elicottero della forestale che atterrera' nella localita' sciistica di Prati di Tivo (Teramo). Alle ricerche stanno partecipando anche i militari del soccorso alpino della Guardia di Finanza.
Redazione
Teramo – Oggi è il giorno della consacrazione per il nuovo santuario di San Gabriele dell'Addolorata a Isola del Gran Sasso. A presiedere l'evento l'inviato speciale di Papa Francesco, il cardinale Ennio Antonelli, già arcivescovo di Firenze e presidente emerito del pontificio Consiglio per la famiglia. Previsti oltre 10mila fedeli. Al termine della celebrazione benedizione di una campana della Pontificia ditta Marinelli di Agnone.
Il santuario di san Gabriele dell'Addolorata, ai piedi del Gran Sasso, in provincia di Teramo, è tra i più conosciuti in Italia e in Europa. Una recente classifica lo colloca tra i primi quindici santuari più frequentati del mondo. Due milioni di pellegrini vi arrivano ogni anno per pregare sulla tomba del giovane studente passionista San Gabriele dell'Addolorata. La sua fama non conosce confini. Sono almeno un migliaio le chiese a lui dedicate nei vari continenti. Un casello autostradale, ponti, viadotti, piazze,parcheggi, strade, scuole, ospedali portano il suo nome.Migliaia di persone nel mondo si chiamano Gabriele o Gabriella in suo onore. Un santo che attira ogni anno milioni di pellegrini, affascinati dalla sua vita e richiamati dai numerosi miracoli che Dio continua ad operare per sua intercessione. Il santuario dedicato al giovane santo è divenuto, in questi ultimi decenni, uno dei fenomeni più singolari della religiosità popolare nell'Italia di fine millennio. La fama del santo dei miracoli si basa su una ininterrotta serie di fatti soprannaturali, testimoniati da migliaia di ex voto donati al santuario.
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