Nemi: fino all’ultimo giorno della giunta Bertucci i cittadini pagano 1850 euro al mese per la comunicazione

 

Red. Cronaca

NEMI (RM) – La giunta comunale di Nemi ha prorogato fino a domenica 11 giugno l’incarico di svolgere il servizio di implementazione del sistema di comunicazione istituzionale dell’Ente locale al signor Belmonte Emiliano, che ricopre già il ruolo di ufficio stampa di Luciano Ciocchetti coordinatore regionale del Lazio di Direzione Italia, il partito fondato da Raffaele Fitto. 

Un servizio partito in via sperimentale a novembre del 2015, dove furono pattuiti 1100 euro al mese, poi prorogato per l’anno 2016 per poi essere rivisto, con decorrenza dal 14 novembre 2016 e fino al 30 maggio 2017 e ora prorogato fino a domani 11 giugno 2017 a 1850 euro al mese. Chissà se la prossima giunta che si insedierà a Nemi intenderà spendere tale importo per questo ausilio nella comunicazione istituzionale.      
 




NEMI: TRA CORSI E RI-CORSI “SCHIZOFRENICI” GLI UNICI A “BALLARE” SONO GLI AVVOCATI DI CORTE

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Altre dinamiche strane interessano il comune di Nemi nell’ambito del naufragato, almeno per il momento, piano Integrato i Corsi: prima il Comune propone un ricorso al Tar per contrastare i “no” degli Enti sovracomunali e poi lo ritira ma al contempo avvalora un ricorso al presidente della Repubblica.
Quanti soldi vengono spesi per questi contenziosi? Ricordiamo ancora quando in una delle tante sedute di consiglio comunale il consigliere, ex aspirante presidente del consiglio Comunale Giovanni Libanori e a breve anche ex consigliere di amministrazione Cotral, diceva che a differenza delle precedenti amministrazioni, la Giunta di Alberto Bertucci avrebbe vietato i contenziosi: “perché noi cerchiamo di parlare e non di mettere avvocati e spendere i soldi dei cittadini” così disse, pressappoco.

Eppure dopo i soldi spesi per mettere come difensore l’avvocato Piccinni per difendersi dal ricorso del proprietario di Pentima Pizzuta Cavaterra, circa 3.800 euro, si dà un altro incarico di ricorrere al Tar e nel contempo qualche giorno dopo, insieme ai privati, l’Ente ricorre per poter realizzare il piano integrato ai Corsi persino a Giorgio Napolitano. Poi la prima rinuncia: lasciano perdere il Tar, lasciano in piedi il ricorso al Presidente della Repubblica e nel contempo danno mandato per un piano particolareggiato per le località Parco dei Lecci, Colombe e Corsi ma con riferimento, almeno per il momento, fato vuole, soltanto ai Corsi.

Che il piano B abbia fatto ritirare un dispendioso ricorso al Tar che avrebbe comunque, molto probabilmente, dato ragione ai vari dinieghi degli Enti sovracomunali tra cui Parco e Regione in prima fila? Di fatto, lo scorso 25 giugno 2014 il Tar Lazio ha ritenuto di non assumere nessuna decisione in merito al ricorso proposto dal Comune di Nemi nei confronti del Parco dei Castelli Romani, Ministero Per i Beni e Le Attivita' Culturali – Soprintendenza Beni Architett e Paesaggistici Provincie Roma Fr Ri e Vt, Asl 108 – Rm/H, Ministero Per i Beni e Le Attivita' Culturali – Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali, Provincia di Roma, Autorità di Bacino dei Fiumi Liri Garigliano e Volturno, Regione Lazio per il diniego di rilascio del nulla osta al programma integrato di intervento di iniziativa privata in località Corsi nel comune di Nemi nei confronti di Federica Cavaterra, Francesca Cavaterra, Renata Cavaterra, Salvatore Pomente, Nicola Di Battista, Soc Agricola il Podere A Rl.
E sale il conto dei legali impegnati a difendere l’Ente in questioni in odore di interesse privato. Perché l’Ente Comune non fa più attenzione a non scialacquare soldi in contenziosi? Questi sono soldi vivi che escono dalle casse di un piccolo Comune.

Ma sembrerebbe che gli interessi nel Paese delle fragole siano altri: compriamo il Castello e lo salviamo dal degrado? Affidiamo ai privati il cimitero? Intanto i cittadini riceveranno la mazzata Tasi in autunno, non hanno ancora potuto “godere” della rivoluzione dei rifiuti con l’avvio del “porta a porta” su tutto il territorio (Nemi è forse l’ultimo Comune del Lazio), si hanno computer nuovi in una scuola cantiere, l’emergenza parcheggi ancora non è risolta , i soldi per i contenziosi crescono, il territorio è in preda ad attacchi espansionistici e di lottizzazioni, i servizi essenziali come l’anagrafe gridano vendetta.

Intanto si elargiscono i ringraziamenti per la riuscita di una ottima Sagra delle Fragole e Mostra dei Fiori? Ci si è sicuramente persi la parte più bella. 

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NEMI: IL SINDACO ALBERTO BERTUCCI E LA SUA GIUNTA PERDONO IN TRIBUNALE CONTRO CHIARA RAI DIRETTORE DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

 

Chiara Rai: "In nome della categoria che rappresento e in nome dell’onestà della mia persona sono costretta a non passare sopra a questo episodio ed andare fino in fondo".

 

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Smentito e smentiti dalla Giustizia. La denuncia della Giunta di Alberto Bertucci a seguito di un mio articolo che affermava che il cimitero era chiuso quando invece doveva essere aperto ha avuto una sonante archiviazione in quanto le accuse del sindaco di Nemi Alberto Bertucci, del vicesindaco Edy Palazzi e dell’assessore Pietro Pazienza sono risultate del tutto infondate.

Io e il mio giornale abbiamo vinto. Nessun rinvio a giudizio nei miei confronti e neppure uno strascico giudiziario che avrebbe lasciato spazi a dubbi ed insinuazioni dal parte del sindaco di Nemi nei confronti di una professionista quale ritengo di essere.

Definisco questa giornata memorabile, in quanto la diffamazione della quale mi hanno accusato è risultata infondata e si è rivolta contro loro stessi.

Sono estremamente contenta per questo esito odierno in aula di Tribunale dove sono stata trascinata per la giacchetta dai predetti personaggi. E’ stata completamente smontata la tesi sostenuta dalla giunta comunale di una stampa infamante e bugiarda: adesso c’è da chiedersi chi sia il pinocchio della situazione e chi debba camminare a testa bassa.

I motivi di questa sonante sconfitta giudiziaria della giunta di Alberto Bertucci che addirittura si è opposta alla richiesta di archiviazione sono diversi:
Alberto Bertucci, Edy Palazzi e Pietro Pazienza, che probabilmente non porgeranno le doverose e pubbliche scuse ad un quotidiano serio come il nostro, hanno messo in dubbio, testimonianze e fotografie.

E soprattutto la giunta ha mancato di rispetto nei confronti dei cittadini stessi che si sono recati al cimitero domenica 28 ottobre 2012, ultima settimana che prelude alla festività di Ognissanti e alla commemorazione di tutti i fedeli defunti, quando alle ore 16 i cancelli si presentavano chiusi e diversi visitatori rinunciarono all’idea di andare a trovare i loro cari.

Le accuse sono del tutto infondate e la memoria torna indietro a quando il sindaco ha fatto affiggere manifesti dappertutto addirittura utilizzando l’indirizzo e-mail istituzionale per esortare i cittadini a denunciare la stampa (e la collettività sa bene a chi si riferiva il sindaco) e a intentare quindi una causa di risarcimento danni al fine di tirare su qualche centesimo per rimpinguare le casse comunali e dare servizi ai cittadini.

Beh, signor Alberto Bertucci, penso che lei saprà trovare il modo per lavare tutto il fango che in questo mesi mi ha ingiustamente gettato in dosso.

In nome della categoria che rappresento e in nome dell’onestà della mia persona sono costretta a non passare sopra a questo episodio ed andare fino in fondo.

Ancora adesso, la invito, come la invitai in sede di tentativo di riconciliazione che lei non ha saputo ne voluto intendere (ne lei e neppure i signori Edy Palazzi e Pietro Pazienza), a rassegnarsi al fatto che esista una stampa seria su questo territorio.

Una stampa che ha saputo anche criticare il suo operato perché per fortuna in Italia vige ancora la libertà di critica e di pensiero.

In silenzio ho dovuto subire ridicole accuse della sua giunta, in silenzio passavo di fronte ai manifesti diffamanti che con tanta solerzia sono stati affissi e tenuti per mesi. Adesso con la stessa tenacia, con lo stesso silenzio, seguirò le sue gesta e le ricordo che non è riuscito nel suo intento di farmi rinviare a giudizio bensì rinviato a giudizio resta lei e per fatti molto gravi. Le rammento che l’accusa è di frode e turbativa d’asta nei pubblici incanti rispetto allo stesso Comune che amministra e che la prossima udienza dibattimentale è fissata per il mese di giugno.

Se verrà scagionato ne daremo notizia e se verrà condannato faremo altrettanto. Per il momento vige la presunzione di innocenza e io e il mio giornale non ci comporteremo come lei si è comportato nei nostri confronti. Tant’è.

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NEMI: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO.

Redazione
 
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata al nostro quotidiano dall'avv. Alessandro Biaggi di "Insieme per Nemi"
 
Nemi (RM) – "Caro direttore, 
La bolla di sapone, quanto più sembra irridescente tanto più è vicina alla deflagrazione. Il sindaco Alberto Bertucci e colui che siede alla sua destra in Consiglio, nel corso della recente seduta del 22 Maggio, hanno dato il peggio che si potesse immaginare. Protervia, arroganza e rabbia a stento contenuta sono state motivo conduttore di un mini – spot televisivo: Sguardi al limite dell’allucinazione piantati nel cuore della luce rossa della telecamera; petto tronfio, pancia indentro, posizione a tre quarti; voce stentorea e…. molto molto poco eleganti pugni sul tavolo! Con questa performance i nostri mini – dioscuri si sono offerti in pasto alle riprese del giornale online autorizzato alle riprese.
 
L’occasione, secondo il loro fulgido pensiero era ghiotta. Voleva essere l’occasione per gettare la croce “Il C.E.S.A.” (così purtroppo per la loro credibilità continuano a scrivere da 10 dieci anni, l’acronimo di I.L.C.E.S.A., che è una società e non un cow –boy) sulle spalle, oltre che del Canterani, degli altri ex sindaci (però, a differenza del primo, assolutamente innocenti) di Biaggi e di Cocchi.
 
Eh sì la indiscussa nota ed ancora per un’ennesima volta confermata, “non onestà intellettuale” dei mini – dioscuri ha tentato l’impossibile: Ha cercato di dimostrare, farfugliando con do – di – petto velenosi, che il risarcimento del danno verso l’I.L.C.E.S.A., quantificato dal Tar in euro 300 mila, doveva essere evitato con una adeguata trattativa degli ex sindaci Biaggi e Cocchi. La memoria dei mini – dioscuri Alberto Bertucci e Giovanni Libanori, è corta e scarsa come la loro credibilità.
 
Pur avendo fatto parte integrante, sia politicamente sia amministrativamente, della giunta Biaggi – Cocchi, pur avendo Alberto Bertucci ricoperto la carica di assessore per cinque anni (2004 – 2009), di vice – sindaco per due (2009 – 2011), ora vomitano menzogne e giudici mendaci. Ma loro dov’erano? Eppure partecipavano alle riunioni di giunta (aperte a tutti i consiglieri di maggioranza)  oltre che a quelle del Consiglio comunale. Hanno sempre condiviso tutte le scelte, contribuendo alle decisioni amministrative. Se il livore che oggi li attanaglia venisse mitigato anche per un solo istante, rammenterebbero subito che le trattative con l’I.L.C.E.S.A. ci sono state, eccome se ci sono state, ma sempre ispirate ad un principio e ad un valore, inalienabile e indiscutibile, costituito dalla cura dell’interesse dell’ente Comune e della comunità di Nemi.
 
Ecco perché le pretese milionarie (e dal suo punto di vista più che legittime) del privato si sono ridimensionate. Proprio perché Biaggi, Cocchi e gli altri amministratori che li hanno appoggiati, hanno operato con diligenza, intelligenza, moderazione e conoscenza, anche tecnica, delle problematiche da risolvere.
 
E poi! Pensa bene, caro direttore, Biaggi, Cocchi (e tutti gli altri amici coerenti e non traditori) hanno operato così male che, oltre ad aver saputo ottenere una decisione giudiziale più contenuta rispetto alle aspettative de l’ l’I.L.C.E.S.A., hanno lasciato alla giunta Bertucci quel “tesoretto” dal quale attingeranno per saldare il danno. Quel tesoretto si chiama “avanzo di amministrazione” e Alberto Bertucci  ora lo spende quasi per intero. Anche qui i mini – dioscuri fanno un’altra frittata: cominciano il piagnisteo. Tutte le loro mancanze; tutte le loro deficienze amministrative; tutti i loro disservizi che hanno già piagato le spalle dei cittadini sono stati, sono e saranno per sempre colpa dei soldi pagati a  l'I.L.C.E.S.A.
 
Amici di Nemi! Non è vero e non lo sarà mai! Il disavanzo di amministrazione è una riserva per far fronte agli imprevisti senza far fallire il comune; serve per far fronte a problemi pesanti che le amministrazioni possono avere. E nel caso attuale, grazie a Biaggi e Cocchi che glielo hanno lasciato in eredità, oggi, Alberto Bertucci lo può utilizzare. E non è vero che “l’avanzo di amministrazione” serve per comprare gasolio per la scuola o per pagare gli straordinari degli operai o per tutte le altre esigenze della quotidianità amministrativa. Il vittimismo, che ora Alberto Bertucci e Giovanni Libanori ostentano, può pagare ma solo nel brevissimo termine.
 
Subito dopo mostra la corda (che non è quella che serve per legare gli insaccati o i muli da soma), ma è il “cuore”, centro ideale della passione civile, dei buoni sentimenti, della coerenza e della onestà intellettuale, che però non albergano in questi amministratori che quotidianamente dimostrano solo di “apparire” e mai di “essere”, talchè sono destinati a veder declinare ogni pubblico consenso. Questi signori sono assolutamente privi dei “fondamentali”  e l’opinione pubblica di Nemi ne sta prendendo, gradualmente, ma inesorabilmente, coscienza….. per il bene del Paese, finalmente. 
Grazie dell’ospitalità
Insieme per Nemi – Alessandro Biaggi"
 
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NEMI, CIMITERO: PASSANO LE STAGIONI TRA RIFIUTI, CHIUSURE, CAPRE E QUERELE

Chiara Rai

Nemi (RM) – Oggi, 27 marzo 2013 alle ore 12:00 il cimitero di Nemi si presenta aperto, come si evince dalle foto a corredo dell’articolo.

Una situazione del tutto differente dalla ormai passata domenica 28 ottobre, ultima settimana che prelude alla festività di Ognissanti e alla commemorazione di tutti i fedeli defunti, quando alle ore 16 i cancelli si presentavano chiusi e diversi visitatori rinunciarono all’idea di andare a trovare i loro cari.

Quando il cimitero di Nemi è aperto lo si evince chiaramente, perché tutti e due i cancelli sono spalancati così come si può ammirare nella chiarissima fotografia odierna. Non vi possono essere interpretazioni di sorta: cancelli aperti significa cimitero aperto, cancelli chiusi cimitero chiuso.

La giornata di oggi, fortunatamente senza pioggia, ha permesso una visita del posto certamente migliore di quando le capre il passato venerdì 8 marzo, indisturbate sono entrate all’interno del Camposanto per fare razzia di vegetazione e bisogni ovunque, lasciando interdetti i presenti.

La prima cosa che oggi salta all’occhio è un mucchio di pannelli ondulati, non li chiamo Eternit soltanto perché non ne ho la scientifica certezza, proprio di fronte l’ingresso del cimitero. Se di Eternit dovesse trattarsi, se ne conosce bene la nocività e pericolosità del materiale che andrebbe smaltito come rifiuto speciale. 

Sul lato sinistro dell’ingresso per chi guarda frontalmente i cancelli dall’esterno, c’è ancora un cumulo di rifiuti ingombranti che dimorano lì ormai da diversi mesi. Il 4 settembre, così come il 29 gennaio scorsi L’osservatore laziale ha immortalato gli stessi rifiuti, sempre lì, resistenti alle intemperie e testimoni del cambiare delle stagioni. Un fatto è certo, che si tratti di eternit, water o lavabi, i rifiuti ingombranti che circondano il cimitero non vengono rimossi, bensì fanno parte dell’arredo già da qualche tempo.

Si può parlare di degrado? Certamente sì, anche se quest’affermazione probabilmente mi costerà un’altra querela da parte della giunta Bertucci per lesa immagine del Comune. Con l’occasione informo i lettori (notizia che lascia il tempo che trova ma che fa capire quanto il Comune di Nemi non prediliga il dialogo con la stampa ma favorisca le maniere a mio parere persecutorie) di aver ricevuto una querela per diffamazione a mezzo stampa da parte del sindaco di Nemi Alberto Bertucci, del vicesindaco di Nemi Edy Palazzi e dell’assessore Pietro Pazienza,  per aver pubblicato un articolo nel quale viene affermato che domenica 28 ottobre 2012 alle ore 16 il cimitero era chiuso e le persone non hanno potuto far visita ai propri cari. [ Art. del 28/10/2012 NEMI, SETTIMANA PRIMA DELLA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI: CIMITERO CHIUSO ]

Ancora sto cercando la diffamazione. Ma il sindaco ha deciso così, vado querelata insieme al giornale. Tutto questo senza neppure inviare smentite o rettifiche al quotidiano.

Un altro esempio di democrazia dopo il precedente in Consiglio Comunale quando il sindaco Bertucci in piena seduta chiese ad un agente di verificare se avessi il cellulare acceso, in registrazione. Io cerco di fare il mio lavoro senza offendere nessuno, i miei numerosi civili tentativi di dialogo con il primo cittadino di Nemi sono sempre andati male perché non si accettano le critiche ma soltanto le lodi. Io non sono brava a lodare soltanto e soprattutto mi da fastidio portare il bavaglio.

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NEMI, SCREENING MAMMOGRAFICO, LE LETTERE AI CITTADINI DIFETTANO DI TEMPESTIVITA'

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[ LETTERA DEL SINDACO ALBERTO BERTUCCI "L'AMMINISTRATORE AL SERVIZIO DEL CITTADINO" ]

 

Redazione

Nemi (RM)Oggi 30 gennaio 2013 è l’ultimo giorno per approfittare dello screening mammografico a Nemi. L’unità mobile della Asl RmH staziona in piazza Umberto I per eseguire gli esami mammografici come da programma di Screening regionale a tutte le donne appartenenti alla fascia di età compresa tra 50 e 69 anni. E’ inoltre attivo il programma di screening anche per il colon retto che riguarda uomini e donne in età compresa tra i 50 e 74 anni.

Una attività, promossa dall’azienda sanitaria locale che, si deve evidenziare, non ha avuto una tempestiva pubblicità da parte del Comune.

Di fatti, per la stragrande maggioranza dei cittadini, sono arrivate solo ieri 29 gennaio 2013 le lettere del Comune, mediante le quali si avvisa il cittadino (compreso tra i 50 e i 74 anni) dei tre giorni di screening che, ricordiamo, finiscono oggi.

Salta all’occhio lo slogan in calce alla missiva “l’amministrazione al servizio del cittadino”: quanto, di fatto, l’amministrazione ha reso un corretto servizio al cittadino con una missiva palesemente in difetto di tempestività?

Le lettere sarebbero dovute pervenire ai cittadini interessati, come minimo sette giorni prima dell’arrivo dell’unità mobile, per permettere alle persone di potersi organizzare con i tempi.  

Ma quella dello screening non sembra l’unica comunicazione di fatto non efficace da parte del Comune. Di fatti, si attende ancora, una importante (così è stata definita dalla Giunta Bertucci) comunicazione.

Il 28 novembre 2012, il Consiglio Comunale, ha approvato la convenzione per la realizzazione del centro di raccolta delle dichiarazioni di volontà per la donazione post – mortem per i tessuti, organi e cellule a scopo di trapianto terapeutico presso l’Ufficio Anagrafe del Comune. L’ex aspirante Presidente del Consiglio Giovanni Libanori, si raccomandò (a novembre 2012) che tale informazione venisse pubblicizzata ai cittadini anche mediante lettera a casa. Beh, finora sono numerosi i cittadini che non hanno ricevuto nulla in proposito.




NEMI ABUSI EDILIZI: IL CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA FRISON NEL MIRINO?

[ NEMI ABUSI EDILIZI – VIDEO BLOB ]

 

Chiara Rai

Nemi (RM) – Risulta che un Consigliere di maggioranza del Comune di Nemi, nello specifico Elio Frison, detenga l’usufrutto a vita, insieme alla moglie, di un terreno nella valle del lago di Nemi in via di Santa Maria, acquistato nel 2005, la cui proprietà è dei figli di Frison.

Al momento dell’acquisto, sul terreno non vi era alcuna costruzione, anche perché il lotto è catalogato come “Orto”, quindi significa che non vi si può costruire nulla sopra.

Una foto aerea del 2005 dimostra che sul lotto non vi era alcun manufatto, mentre una foto aerea del 2011 mostra la presenza di manufatti. Un’altra foto dello scorso 9 dicembre, dimostra che quei manufatti sono ancora lì.

Esistono le autorizzazioni amministrative per quelle costruzioni? Se non c’è alcuna concessione, pezzo di carta, richiesta di cambio di destinazione andata a buon fine, le costruzioni fiorite sul terreno Frison dovrebbero essere demolite e aggiunte alla lunga lista di demolizioni e ripristino dei luoghi che ha ordinato di recente il Comune. Che proliferassero gli abusi a Nemi, lo si era capito. Ma che presunti abusi possano essere eventualmente perpetrati dagli stessi amministratori in carica apparirebbe senz’altro singolare e avrebbe dell’incredibile. 

L’usufrutto, secondo il diritto romano, è il diritto di usare e usufruire di cose altrui senza alterarne la natura e la consistenza. Però, natura e consistenza appaiono, in questo caso, visibilmente alterate. Ciò significa che il consigliere Frison ha sì tutto il diritto di trarre dal terreno ogni utilità che questo può dare, purché se ne conservi la destinazione originaria. E originariamente su quel terreno non c’era nulla.

Esistono le autorizzazioni amministrative per la costruzione dei manufatti?

Osservazione numero uno: L’amministrazione Bertucci si è detta essere a favore della lotta all’abusivismo, ma ha guardato anche in casa propria?
Osservazione numero due: Sarà così scrupoloso il sindaco Alberto Bertucci dall’ordinare, accertati i fatti, la eventuale demolizione ai manufatti di Frison?

In queste occasioni è d’uopo ricordare i consigli di Isocrate che ha più volte evidenziato quanto sia importante dare “il buon esempio” più di tante parole e slogan e chi Governa, deve dare il buon esempio: “Sii raffinato nei vestiti e negli ornamenti della tua persona, – scrisse Isocrate –  ma sii moderato nelle altre abitudini come conviene (che siano) i re, affinché quelli che (ti) vedono, grazie allo spettacolo (che offri) giudichino che tu sei degno del comando e quelli che vivono con te abbiamo la stessa opinione di quelli, grazie alla tua forza morale.

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NEMI, PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA: "DALL'INSEDIAMENTO DELLA GIUNTA BERTUCCI LE DENUNCE I SEQUESTRI E GLI SBANCHI NON HANNO PRECEDENTI "

[ GIUNTA ALBERTO BERTUCCI – TUTTI GLI OBBIETTIVI "FALLITI" DI PROGRAMMA PER I PRIMI 60 GIORNI… DOPO 162 GIORNI ]

[ IL VIDEO DEI PRIMI 162 GIORNI DELLA GIUNTA DI ALBERTO BERTUCCI – A CURA DE L'OSSERVATORE LAZIALE ]

 

Redazione

Nemi – "Al di là dell'aspetto festaiolo e dei convegni, questa amministrazione ha concluso ben poco – Dichiara in una nota il portavoce di Partecipazione Democratica – . L'evidente fallimento – prosegue la nota – riguarda aspetti molto importanti per tutti i cittadini di Nemi e per l'economia della ns comunità. Se questo è il modus operandi di questa amministrazione alla conclusione fisiologica del suo mandato (sempre che ci arrivi) i danni provocati alla nostra comunità  saranno enormi. E non solo quelli relativi al territorio. – Conclude la nota – Le denunce e i sequestri di manufatti  o di sbanchi non autorizzati che si sono succeduti nell'ultimo periodo (dall'inizio dell'attuale mandato della giunta Bertucci, e stiamo parlando di pochi mesinon hanno precedenti a Nemi. Ma anche i danni  che riguarderanno la macchina amministrativa e dei servizi."

tabella PRECEDENTI:

20/10/2012 NEMI, GIUNTA BERTUCCI: "FATTI NON PAROLE"



NEMI, GIUNTA BERTUCCI: "FATTI NON PAROLE"

[ IL VIDEO DI NEMI, GIUNTA BERTUCCI: "FATTI NON PAROLE" ] VISIONABILE IN FONDO ALL'ARTICOLO

 

Chiara Rai
Oltre 160 giorni passati e lo scenario a Nemi è rimasto invariato. Anzi la cronaca ci consente di dire che Nemi è gravemente peggiorata. Ci sono state tante parole e finora neppure un fatto concreto. Persino l’ordinaria manutenzione del verde sta sprofondando nell’incuria. Dopo la prima settimana che le erbacce erano state accuratamente tagliate, i fiori piantati, insomma sembrava un buon inizio…. i giorni hanno iniziato a scorrere e l’incuria, che si vede maggiormente nei quartieri periferici piuttosto che nel centro storico,  si è affacciata sul bellissimo paese turistico. Un paese che avrebbe potuto rinascere dopo un periodo di commissariamento espressamente voluto da chi s’improvvisa adesso ad amministrare questo Comune. Non brilla nulla e tutte le promesse fatte sono state infiocchettate da eventi estivi che non si sposano affatto con le esigenze di Nemi che è naturalmente fantastica e che non ha bisogno della cocomerata o lo schiuma party per essere apprezzata. Nemi è un salottino all’aperto e ripeto è naturalmente dotata di una particolare bellezza, và solo preservata e valorizzata. Ma non ci vuole chissà cosa per farlo. Personalmente non ritengo ci voglia Luisa Corna per renderla magica. Con i soldi investiti per questi eventi si sarebbe potuta garantire quella dignità che si è persa. Invece con un palco e una decina di bolle si è fatto passare per utile ciò che dall’esterno appare semplice fumo che diventa oro quando finisce negli occhi di persone che si accontentano di pasta e fagioli per ingannare il tempo. Siamo talmente ricchi di storia e cultura che se si desse soltanto attenzione a questo tema come attrattiva turistica, assisteremmo in breve tempo alla rinascita del paese. Invece, mentre l’amministrazione diffonde a mezzo comunicato stampa che sta lottando contro l’abusivismo, e neppure commento questa affermazione ma prego i lettori e cittadini intellettualmente onesti di dire la loro in merito, è sotto gli occhi di tutti quello che è successo da sei mesi a questa parte. Sappiamo che a Pentima Pizzuta tutto era fermo fino a dopo le elezioni amministrative e poi d’incanto si è iniziato a togliere vegetazione. Sappiamo tutti, passo subito ad un altro concetto, che le promesse significano tanto per chi le riceve ma valgono meno di nulla per chi ne elargisce a bizzeffe, fregandosene dei sogni, aspettative (anche sbagliate) di chi crede di poter agire, basta che qualcuno dall’alto gli dia il lasciapassare. Non è così che funziona. Non volendo entrare nel merito dei tanti errori che sono stati fatti in passato (perché il presente si può cambiare ma il passato invece rimarrà sempre lo stesso) mi accanisco con il fatto che questi errori che tanto lamentava chi adesso siede in poltrona stanno moltiplicandosi e hanno vestito degli abiti spaventosi. Sono sicura che se avesse vinto Cinzia Cocchi, Beatrice Faina o Stefania Osmari (questa la scelta, in ordine alfabetico per cognome, perché questi erano i candidati), non avremmo toccato il fondo. Loro, chi più chi meno, il libro dei sogni hanno sempre evitato di promuoverlo, a differenza di tanti opuscoli che promettevano la luna quando noi oggi guardiamo sempre lo stesso panorama. Descrivere ciò che non và, lo si fa ogni giorno e su questo i lettori, che ci apprezzino o meno, possono testimoniare che L’osservatore laziale non ha conosciuto ferragosto. Qualche cittadino di Nemi, si tratta comunque di amici, si è lamentato con me perché dice che utilizzo un linguaggio “per pochi”. Probabilmente quando parlo in maniera ermetica o ci giro intorno è soltanto perché a volte per essere troppo diretta torno a casa con una manciata di querele o minacce. Sarò diretta: Provo molto dispiacere nel vedere come si sia drasticamente abbassato il livello culturale del paese e come si tenti costantemente di prenderci in giro da parte di incantatori e parolieri spiccioli mentre persone in carne ed ossa lavorano dall’alba per proteggerci, per mettere le mani nel marcio, senza conoscere sabato o domenica. Ce ne sono diverse e parlo dei semplici cittadini come noi, infaticabili sentimentali che ci tengono all’ambiente, e alle forze dell’ordine, ai carabinieri di Nemi che in uno degli ultimi comunicati stampa di Giovanni Libanori che mi è capitato sotto mano, non sono stati neppure nominati. I sigilli sembra che li abbia messi l’amministrazione e non la Procura assieme alle forze dell’ordine. Evito di pubblicare la nota che sicuramente sarà già presente negli altri giornali online e quotidiani locali che d’obiettivo hanno, molto spesso, soltanto la macchina fotografica. Il resto sono solo parole. Le mie, sicuramente saranno servite a mettere l’aureola a posto a qualche paroliere ma ho sempre pensato che la sincerità a lungo andare ripaga. Sono una inguaribile sentimentale e sono solita non rinnegare mai quanto affermato in passato. Avrei voluto ricredermi rispetto alle mie convinzioni iniziali, invece il tempo le ha rafforzate. Navighiamo in brutte acque
 




NEMI, SI RISCHIA DI PERDERE IL MARCHIO DI QUALITA’ TURISTICA BANDIERA ARANCIONE RILASCIATA DAL TOURING CLUB SIN DAL 2004

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"Pasta con i fagioli e cocomero non attirano i turisti e, al massimo, possono andar bene per i cittadini di Nemi che desiderano distrarsi in una serata d’estate. Ma non portano nulla all’economia di Nemi."

 

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Insieme per Nemi: 

Caro Direttore,

Per il sindaco Alberto Bertucci un altro obiettivo centratro: pasta con fagioli e cocomero hanno animato la bandiera arancione.

Con grande rammarico abbiamo appreso, anche per la preoccupata segnalazione di amici e di ammiratori di Nemi, che il Comune, per meglio dire la giunta Bertucci, non ha partecipato alla "giornata bandiere arancioni” indetta per il 14 ottobre 2012.

In questa occasione, come è avvenuto ogni anno sin dal 2004, nei borghi che hanno l’ambita possibilità di farlo, vengono assunte iniziative di promozione turistica, pubblicizzate in tutta Italia dal Touring Club.

In particolare il 14 ottobre, in 130 Comuni d’Italia sono state illustrate le finalità e gli scopi del marchio di qualità bandiera arancione, mediante la realizzazione di incontri ai quali, come sempre avviene, partecipano turisti ed addetti ai lavori.

A costo della profusione di un grande e continuo impegno, il Comune di Nemi, venne dotato del prestigioso marchio sin dal 2004 e periodicamente è stato confermato grazie ai seri adempimenti ed oneri che il Touring Club giustamente impone.

Gli estimatori di Nemi invitano l’assessore alla Cultura a non trascurare questo valore che finora è stato custodito con costanza e dedizione senza disperderlo.

In un momento di congiuntura così negativa per l’economia che investe non solo l’Italia, il flusso delle presenze turistiche dev’essere mantenuto alto e, ove possibile, incrementato.

Pasta con i fagioli e cocomero non attirano i turisti e, al massimo, possono andar bene per i cittadini di Nemi che desiderano distrarsi in una serata d’estate. Ma non portano nulla all’economia di Nemi.

A nostro parere, la mancata attenzione verso il marchio della bandiera arancione è la punta di un iceberg dell’immobilismo, e della sostanziale incapacità progettuale della giunta Bertucci.

Contrariamente a quanto tenti di ottenere in termini di credibilità con il trionfalismo dei comunicati stampa, che fanno pensare a qualcuno che cerchi di usare gli artigli per arrampicarsi sugli specchi, tutti sono consapevoli che i primi centoventi giorni della consiliatura Bertucci sono stati più che fallimentari; in buona sostanza come anche i suoi più strenui difensori percepiscono, quel poco che è stato fatto è soltanto il frutto di quanto precedentemente finanziato e progettato, con il supporto della diligente e 'molto molto' ordinaria amministrazione del commissario prefettizio. Ci riserviamo, nei prossimi giorni, di ritornare sugli argomenti per spulciare punto per punto quanto l’allora candidato sindaco Bertucci aveva promesso di realizzare nei primi cento giorni di amministrazione, così da rendere esplicito anche ai più distratti quanto già aleggia nell’opinione pubblica nemese che avverte di come e di quanto quelle trionfali vele di primavera si siano irrimediabilmente afflosciate.

Insieme per Nemi

 

 

 

 

 

 

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NEMI, A QUANDO LA RIAPERTURA DELLA STRADA DEL LAGO?

Speriamo che l’assenza dell’angelo custode Mattei non abbia creato intoppi alla tanto agognata riapertura della strada.

 

Angelo Parca

Era il12 giugno scorso, l’estate stava facendo capolino, la giunta Bertucci si era insediata già da più di un mese. Ecco il grande annuncio uscire dal palazzo comunale: “riapriremo la strada del lago”. Giustamente, dopo anni, si dovrà pur raccogliere questo frutto e in questo caso, grazie anche ai sostegni giusti, ecco qui che escono dal cilindro ben 206.722,00 mila euro dall’area difesa del suolo e concessioni demaniali della Regione Lazio per la messa in sicurezza del movimento franoso lungo il versante nei pressi di via Tempio di Diana – via Roma. Insomma l’ex assessore all’Ambiente Marco Mattei che ha sostenuto la candidatura di Alberto Bertucci in campagna elettorale, ha mantenuto la parola e al suo impegno nel riaprire quanto prima la strada del lago sono seguiti i soldi. Pochi giorni dopo l’annuncio, appare la tabella dove vi è impressa la data di fine lavori: il 9 settembre 2012. Tra sei giorni sarà passato esattamente un mese dal 9 settembre e il cartello lavori non c’è più. Perché nonostante il cartello non ci sia più, la strada non è stata riaperta? Probabilmente, anzi sicuramente si tratterà dei ritardi accademici che speriamo non si congelino di fronte all’atteso benestare che dovrebbe concedere l’Ente proprietario della strada in questione che è la Provincia di Roma. Certamente, con una buona sinergia e gestione di dialogo e azione tra gli enti (magari una conferenza dei servizi o simile iniziativa) si potrebbe velocizzare la conclusione dell’iter che i cittadini auspicano sia rapidissima per non lasciare spazio a rischi di biblici ritardi visto che la stessa amministrazione si è posta un obiettivo anche in termini temporali. Speriamo che l’assenza dell’angelo custode Mattei non abbia creato intoppi alla tanto agognata riapertura della strada. Tant’è, per dovere di cronaca, ma sicuramente l’amministrazione non ha abbassato la guardia a riguardo.