BRACCIANO, GUERRA APERTA TRA SINDACO E RIFONDAZIONE COMUNISTA SULLA GESTIONE RIFIUTI.

Dopo le note di Fabio Musmeci  [BRACCIANO, CUPINORO: MUSMECI RISPONDE A SALA]  e Massimo Guitarrini [BRACCIANO, PRESIDIO A CUPINORO: LA POLEMICA INCALZA DOPO LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI BRACCIANO. GUITARRINI (BBC) RISPONDE A SALA] pubblicate da questo quotidiano in riscontro alle dichiarazioni del primo cittadino braccianese Giuliano Sala [BRACCIANO, PRESIDIO A CUPINORO. SALA: SENTO ODORE DI STRUMENTALIZZAZIONE] si incendia il dibattito tra Sala, Rifondazione Comunista e la lista Civica Bracciano Bene Comune. 

 

Sala: "Chiudo qui la querelle, confermando la mia volontà ad un continuo confronto, perchè i miei avversari stanno a destra, non a sinistra!!"

Sdanghi (Prc): "Rifondazione lasciò la maggioranza regionale e passò all'opposizione del governo regionale di Piero Marrazzo proprio sul suo piano Rifiuti citato dalla nota di Giuliano Sala"

Ecco il botta e risposta tra il Sindaco e Prc:

Giuliano Sala Sindaco di Bracciano:
"Caro Guitarrini, siete talmente contrari alla politica sui rifiuti della precedente giunta, che avete abbandonato la coalizione due mesi prima delle elezioni amministrative del 2012, anziché nel 2008 allorquando la vostra rappresentante votò contro la delibera di indirizzo sulle azioni da svolgere da parte della Bracciano Ambiente e dopo che il vostro candidato a sindaco di Bbc, ha svolto per 4 anni e 7 mesi il ruolo di consigliere/assessore/vicesindaco di quella giunta. Perché non ha lasciato subito la coalizione? Come mai ha continuato a svolgere il ruolo di assessore e poi anche vicesindaco sino alla fine di febbraio 2012? E perché la vostra candidata nel 2007 non ha esplicitamente chiesto di svolgere il ruolo di assessore all'ambiente, in modo da indirizzare le scelte su Cupinoro e sulla politica dei rifiuti dell'amministrazione, ma ha esplicitamente chiesto, e ottenuto, il ruolo di assessore alla pubblica istruzione e ai servizi sociali? Forse perché declamare sul tema dei rifiuti, è più facile che agire? La realtà è che la legittima aspirazione e l’ambizione insita in ognuno di noi, ha giocato un ruolo più forte della scelta di condividere, e magari criticare dall'interno, le scelte di una maggioranza. Ognuno è libero, viva iddio, di fare le proprie scelte, ricercando il ruolo che più predilige, scendendo in piazza per difendere i propri intendimenti, attivandosi per fare presidi con la presenza esclusiva di coloro che sono stati i fautori della rottura consumatasi a febbraio 2012 . Si vuole mettere in piedi il Comitato per la partecipazione e la trasparenza sullo stato dell’ambiente e della giustizia ambientale, secondo la convenzione di Aarhus del 2001, scoperta oggi nel 2012? Sono favorevole, ma non è l'amministrazione comunale che lo deve promuovere e nemmeno,penso, i gruppi politici che hanno partecipato alle elezioni, visto che sono proporzionalmente rappresentati in consiglio comunale! Perché sia rappresentativo, il comitato deve partire dal basso, nascere spontaneamente, composto da associazioni e gruppi che vogliano perseguire quell’intendimento. Altrimenti, come si può non affermare che sia una iniziativa strumentale? Noi saremo pronti a svolgere il nostro ruolo, quello di amministratori che hanno presentato un programma chiaro e sul quale stiamo lavorando per realizzarlo. Altrettanto siamo pronti a confrontarci, cercando comunque di migliorare le nostra scelte, qualora sollecitati e confortati da proposte serie, sostenibili economicamente, migliorative e integranti il nostro programma , quello che la gente ha votato, votando Unione Democratica per Bracciano. La partecipazione, quello che tu hai detto essere un grande inganno solo perché non hai letto lo Statuto del comune, l’abbiamo istituzionalizzata, con la creazione dei consigli di frazione e di quartiere, la consulta dei giovani, delle donne, dei migranti ( scelta condivisa dalla vostra attuale rappresentante). Ben vengano altri comitati per la partecipazione, quella “per davvero” come vi piace dire, non quello che il gruppo politico BBC sollecita e cerca di metter in piedi, facendo inviare mail di richiesta alla posta elettronica degli amministratori comunali e del sindaco, da parte di fratelli, figli , coniugi di candidati a vario titolo nella lista, oltre cha da candidati stessi! Alla faccia della partecipazione che parte dal basso! Credo che il modo di ritrovare il bandolo di una matassa della quale, non certo noi, qualcuno ha perso il capo, non sia propriamente quello attivato. Concludo affermando che non faccio illazioni su nessuno, caro Guitarrini, ma verifico solamente atti, documenti e comportamenti: i veri professionisti della politica, per quanto mi riguarda, sono coloro che, sponsorizzati da qualche rappresentante della sua parte, vanno a svolgere ruoli che sono, di fatto ,il miglioramento soprattutto economico, della propria attività lavorativa, ricevendone pertanto un beneficio “personale” e andando a rappresentare esclusivamente se stessi, senza essere messo in discussione, in quanto non eletto, ma cooptato. Personalmente non credo che certe persone siano titolate a dare lezioni di coerenza e di stile ad altri. Chiudo qui la querelle, confermando la mia volontà ad un continuo confronto, perchè i miei avversari stanno a destra, non a sinistra!!"

Il circolo di Rifondazione Comunista "Carlo Giuliani" – Comprensorio del Lago di Bracciano
Ancora una volta il Sindaco, anziché rispondere nel merito della gestione dei rifiuti sul nostro territorio, preferisce fare false accuse ai nostri compagni e verso il nostro partito. Non intendiamo rispondere nello specifico delle accuse rivolte al cittadino e compagno (ora semplice iscritto) Fabio Musmeci,il quale ha già risposto ampiamente e al quale va la nostra solidarietà. Una precisazione però è doveresa. Fabio Musmeci, durante il suo incarico all'Osservatorio Provinciale sui Rifiuti, ha contribuito in modo determinante alla nascita di un progetto di raccolta differenziata nel comune di Anguillara dove, anche grazie a questo, ancora oggi la raccolta ottiene buoni risultati. Detto questo intendiamo inoltre ricordare al Sindaco di Bracciano che:
1) Rifondazione lasciò la maggioranza regionale e passò all'opposizione del governo regionale di Piero Marrazzo proprio sul suo piano Rifiuti citato dalla nota di Giuliano Sala;
2) Rifondazione Comunista, nel 2008, votò contro la delibera comunale che prevedeva il nuovo impianto TBM, con tanto di dichiarazione di voto contrario in Consiglio Comunale.
3) Grazie all'impegno di Rifondazione Comunista nell'allora Giunta Provinciale Gasbarra, dove ci era stato affidato l'Assessorato Ambiente, oggi la raccolta differenziata porta a porta è patrimonio comune di tutti e la sua pratica si sta diffondendo.
Oltre a dire che difenderemo l'onestà del nostro partito e dei suoi tesserati in ogni sede, Rifondazione Comunista intende ricordare a Giuliano Sala che forse sarebbe il caso per un Sindaco di parlare solo dopo essersi informato con cura, ma soprattutto che attacchi di questo tipo ai suoi concittadini sono per lui controproducenti, e sembrano essere, in realtà, solo il segnale di una incapacità di rispondere nel merito del progetto dell'Amministrazione riguardo alle attività presenti e future della Bracciano Ambiente. Gli chiediamo poi di far sapere ai cittadini di Bracciano se la raccolta differenziata ha raggiunto il 50%, come egli stesso aveva promesso durante la campagna elettorale, a noi risult essere ferma al 36%; di chiarire come mai nel regolamento comunale ha soppresso (insieme alla sua maggioranza) qualsiasi forma di partecipazione dei cittadini alle scelte dell'Amministrazione e alla vita politica del paese. Da parte nostra, continueremo a vigilare sulla attività comunale e della Bracciano Ambiente, affinchè i cittadini possano avere voce in capitolo e affinchè tutto avvenga con la massima trasparenza, così come previsto dalla convenzione di Aarhus.




PISANOPOLI, SDANGHI (PRC-FDS): "RIDURRE I CONSIGLIERI REGIONALI NON RIDUCE RISCHI DELLA MALAPOLITICA"

Sdanghi: "Il mio partito ha sempre denunciato questa modalità di voto all’interno dell’aula consiliare, ha sempre denunciato il fatto che la Regione togliesse fondi ai disabili, ai lavoratori, alla sanità pubblica e lo ha fatto anche al di fuori delle istituzioni, tanto che la stessa Polverini ha denunciato il capogruppo FdS Ivano Peduzzi perché definiva la Regione Lazio diretta dalla ormai ex presidente di Regione come un comitato di affari."

 

Riceviamo e pubblichiamo  da Giuliano Sdanghi, Direttivo Rifondazione Comunista Lago di Bracciano

Caro Osservatore Laziale,
Quello che è successo nello scandalo politico chiamato Lazio-gate è chiaro a tutti, e quindi non mi soffermo più di tanto.

Preferisco soffermarmi su alcune questioni poste da tanti cittadini, che secondo me sono di enorme importanza: la prima domanda è “perché nessuno ha detto niente?
Desidero dare la mia opinione, interna al mondo dei partiti politici, essendo iscritto a Rifondazione Comunista, ora all’interno dell’aggregatore Federazione della Sinistra, da 5 anni. I giornali sono venuti a conoscenza dello scandalo con le prime inchieste, quelle che hanno coinvolto il capogruppo PdL nel Consiglio Regionale, Fiorito. Occorre, invece, partire da come è stato deciso sia la quantità dei fondi che la cosiddetta “spartizione dei fondi”. Come ogni voce di spesa, anche il fondo per il funzionamento del Consiglio Comunale viene approvato con il Bilancio di previsione, redatto dalla giunta regionale (La Polverini quindi sapeva benissimo, ndr) e votato in aula. Il Bilancio è stato votato con un unico maxiemendamento, voluto e votato dal Centro Destra (compreso l’Unione di Centro), che non ha permesso in nessun modo di discutere punto per punto le voci di bilancio, compresa quella che elargiva i fondi per i gruppi consiliari.

Il mio partito ha sempre denunciato questa modalità di voto all’interno dell’aula consiliare, ha sempre denunciato il fatto che la Regione togliesse fondi ai disabili, ai lavoratori, alla sanità pubblica e lo ha fatto anche al di fuori delle istituzioni, tanto che la stessa Polverini ha denunciato il capogruppo FdS Ivano Peduzzi perché definiva la Regione Lazio diretta dalla ormai ex presidente di Regione come un comitato di affari.


Una volta votato in aula il bilancio, la “spartizione dei fondi” avviene all’interno dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, composto durante questa legislatura da consiglieri PDL, lista Polverini, UDC, PD e IdV.

Bisogna notare che dalla pubblicazione dei bilanci dei gruppi consiliari, le entrate assegnate al mio gruppo di riferimento (Federazione della Sinistra) rispetto alle entrate dei Radicali sono di un quarto più basse nonostante entrambi i gruppi abbiano due consiglieri. Sel ,che ha lo stesso numero di consiglieri nostro, ha le nostre stesse risorse. Il gruppo della Destra ha duecentomila euro in più del gruppo della Federazione della sinistra, pur avendo lo stesso numero di consiglieri. La FdS , non facendo parte dell’ufficio di presidenza, non ha mai né votato né discusso la spartizione di questi fondi.

Sul sito del gruppo consiliare FdS Lazio c’è l’ultimo bilancio, quello del 2011. In esso troverete le stesse voci contestate al gruppo PdL, cioè “prestazioni alberghiere/bar” e “Convegni”: Mentre il PdL dichiarava oltre 900.000 ad ogni capitolo di spesa interna, il nostro gruppo ha speso per la prima voce 700 Euro (che all’anno fanno 1,90€), per il secondo 7000 € circa. Altra voce contestata è la voce che riguarda i rimborsi ai singoli consiglieri: mentre il PdL dava 200.000€ a testa, il gruppo FdS non dava nulla ai nostri due eletti, anzi, la prassi del nostro partito è che metà dell’indennità del consigliere vadano per attività politiche. Oltre il 90% dei fondi destinati al mio gruppo è infatti utilizzato per attività prettamente politica. La stessa presidente Polverini ha riconosciuto l’onestà della Federazione della Sinistra (la cosa, però, non è reciproca).

Nel 2012 i fondi sono stati utilizzati interamente per la raccolta firme per il referendum popolare per l’abrogazione dei vitalizi regionali, che sono stati approvati dalla Giunta Polverini, estesa addirittura agli assessori esterni.
Un referendum che porterà a risparmiare oltre 4 milioni e mezzo di Euro all’anno. Personalmente, in conclusione, mi trovo fermamente contrario a ridurre il numero dei consiglieri regionali. Sono contrario in quanto non si riducono così i rischi di malapolitica, ma si riducono solamente gli spazi democratici.

Lo stesso Fiorito “Batman” è entrato in consiglio con quasi 30.000 preferenze, primo nel suo partito. Occorre, invece, un tetto massimo per le indennità singole che del gruppo; occorre un controllo serrato alle spese dei gruppi, che devono essere attinenti al lavoro politico e non a cene in stile Animal House.
Ora che ho risposto in maniera esaustiva (almeno spero) alla domanda nel mio incipit, mi chiedo: “Perché nessun giornale nazionale con le loro edizioni locali (Soprattutto “La Repubblica”) ha dato risalto alle attività, per esempio, della Federazione della Sinistra?”.
Distinti Saluti
Giuliano Sdanghi, Direttivo Rifondazione Comunista Lago di Bracciano
 

tabella PRECEDENTI:

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BRACCIANO, PADRE PIO: LA NOTA DI GIULIANO SDANGHI COMPONENTE DIRETTIVO PRC

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Angelo Parca

Sulla vicenda dell’ospedale Padre Pio di Bracciano interviene Giuliano Sdanghi componente del direttivo di Rifondazione Comunista di Bracciano.

Ecco la nota:

"Bracciano e tutto il territorio coperto dalla struttura ospedaliera Padre Pio di Bracciano aspetta ancora la sentenza del Consiglio di Stato.  Probabilmente qualcuno dall’ alto, però,  ha fretta. Ha fretta di chiudere nel peggiore dei modi: chiudendo poco alla volta, come se si volesse isolare chi, in questa  vertenza, è riuscito a far riconoscere alcune deduzioni campate in aria dei tecnici regionali che hanno curato il decreto regionale 80.

Di seguito elencherò quello che la ASL RM/F ha ordinato ed eseguito:

Sospensione dei ricoveri in Ortopedia;

Trasferimento del corpo infermieristico di Ortopedia da Bracciano a Civitavecchia;

Trasferimento dei pazienti ( compresi quelli del Pronto Soccorso) da Bracciano a Civitavecchia e, dulcis in fundo, la completa chiusura del reparto di Ortopedia.

Come tanti cittadini, io sono stato al fianco dei lavoratori e dei pazienti del nostro Ospedale. Se chi gestisce la ASL RM/F pensa di fare un favore a qualcuno per avere in cambio altro, sappia che la cittadinanza è pronta a fare nuovamente battaglia. Se invece, come spero, non c’è dietro nessuna malafede, ricordo ai dirigenti che c’è in corso una sospensiva del decreto in attesa della sentenza del Consiglio di Stato e, quindi,  non stanno rispettando una decisione giudiziaria.

Concludo dicendo che, ovviamente, in caso di sentenza a favore dei cittadini, il nostro compito come cittadini è vigilare affinchè non ci siano, come in questi giorni, forzature di ogni genere, perché come il comitato ha scritto sulle sue magliette distribuite nei vari presidi e cortei fatti nelle strade di Bracciano “chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”.

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17/05/2012 BRACCIANO, PADRE PIO: AL VIA LO SMANTELLAMENTO DI ORTOPEDIA
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BRACCIANO ELEZIONI, UNA CHIACCHIERATA CON ELENA CARONE

Redazione

Elena Carone, candidato a sindaco di Bracciano con la lista "Bracciano Bene Comune" ha rilasciato un'intervista a L'osservatore laziale.
Una chiacchierata sul programma
Buona visione