Giubileo: tante le iniziative e eventi sul territorio

 
Redazione

REGIONE LAZIO -Per la fase finale del Giubileo della Misericordia la Regione Lazio sostiene una serie di iniziative promosse da Comuni, Diocesi e Istituti culturali, tutte nel segno dei valori di accoglienza, umanità, generosità e solidarietà.Un nuovo impulso al Sistema dei Cammini del Lazio, che è stato integrato e arricchito da una serie di iniziative di promozione legate ai tantissimi luoghi di culto del Lazio, a partire dalle “Porte Sante” aperte per il Giubileo. Tanti eventi, coordinati e realizzati con il Patrocinio della Regione Lazio. Saranno promossi anche con l'apporto organizzativo di alcune importanti istituzioni e associazioni e riguarderanno una serie di temi come lo Spreco Alimentare, evento organizzato dall'ARSIAL, il Valore del Vino e dell’Olio nella Storia della Chiesa, con il coinvolgimento delle eccellenze vinicole laziali coordinate da Agrocamera, un Convegno sull'Agricoltura Sociale – Servi alla Persona nell’Agricoltura, che si svolgerà presso la Comunità di Capodarco.



ROMA, GIUBILEO: RAGGIUNTA QUOTA 3 MILIONI DI PELLEGRINI IN 97 GIORNI

Red. Cronaca

Roma – “Con i numeri in nostro possesso fino all’11 marzo, esclusi sabato, dove ci sono state circa 50mila presenze, e domenica scorsi, siamo a 2.802.000 presenze dall’8 dicembre solo nella zona di San Pietro”. Lo ha detto monsignor Rino Fisichella, in conferenza stampa nel press point Giubileo. “Non riusciamo al momento a quantificare le presenze nelle altre basiliche, quindi dai calcoli sono esclusi Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano e San Paolo Fuori le Mura”, ha aggiunto, ricordando tra l’altro che “c’è una Porta Santa anche al Divino Amore”.

“Oggi siamo al 97esimo giorno, il Giubileo ne compendia 347, ne abbiamo davanti 250, il periodo più ricco dal punto di vista della partecipazione e degli eventi che lo caratterizzano – ha detto il prefetto di Roma Franco Gabrielli – Noi oggi sommiamo quasi 3 milioni di pellegrini partecipanti, di cui 1,5 milioni soltanto per i grandi eventi giubilari”.

Intanto, sono oltre 2.000 le persone, quasi tutte straniere, controllate dalla Questura di Roma nell’ambito dell’attività di prevenzione generale disposta con l’ordinanza di servizio dal Questore Nicolo’ D’Angelo alla vigilia del Giubileo. Gli ultimi due controlli sono stati effettuati presso gli stabili occupati di via Tiburtina, 1099 e via Arrigo Cavalieri,8, all’interno dei quali sono state controllate quasi 500 persone tra le quali 45 accompagnate presso il Gabinetto regionale di Polizia Scientifica, una denunciata per violazione della normativa in materia di armi.
Tutti i nominativi sono al vaglio della Digos per la verifica delle singole posizioni anche attraverso i canali di cooperazione internazionale di polizia.




GIUBILEO, RIAPRE L’OSTELLO CARITAS DI VIA MARSALA. VALLINI: “È UN MIRACOLO”

di Matteo La Stella

Roma – A due giorni dall’inizio del Giubileo straordinario della Misericordia, in via Marsala riaprono l’Ostello Don Luigi Di Liegro e la mensa San Giovanni Paolo II di via Marsala 109. A tagliare il nastro, il cardinale vicario Agostino Vallini, insieme al vescovo Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, il direttore della Caritas, monsignor Enrico Feroci, il prefetto, Franco Gabrielli, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. In rappresentanza delle aziende e degli enti che hanno sostenuto economicamente il progetto parteciperanno Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, Andrea Valcalda, consigliere delegato di Enel Cuore e Luigi Abete, presidente di Bnl. Le due strutture di accoglienza della Caritas diocesana riaprono dopo i lavori di ristrutturazione e riqualificazione iniziati nel 2010. “Qui c’è un miracolo. Quello che stamattina vediamo è un vero miracolo. Non solo perché ce l’hanno fatta, ma il miracolo vero sta nella cooperazione di tanta, tanta gente. Siamo stati bravi. Lo voglio dire alle istituzioni che di solito vengono attaccate, anche se c’è stata un po’ di burocrazia”, ha detto il cardinale Vallini.

Durante la cerimonia e’ stata scoperto il mosaico del Giubileo e la Porta Santa della Carità, un’opera dell’artista padre Marko Ivan Rupnik, che il Papa varcherà il prossimo 18 dicembre. Con l’occasione, Caritas Diocesana e Fs lanciano la nuova campagna di raccolta fondi per il restauro e l’acquisto di nuovi arredi dell’Ostello, il più centro di accoglienza italiano gestito dalla Caritas di Roma, ripensato strutturalmente e funzionalmente sia per fornire servizi essenziali sia per favorire l’inclusione delle persone disagiate, soprattutto grazie alla creazione di un nuovo centro diurno. Centrinaia di volontari della Caritas e del Gruppo Fs presenti nelle principali stazioni distribuiranno, a bordo dei convogli di Trenitalia, circa 50mila confezioni di barrette di cioccolata prodotte dalla società “Papa Dolceamaro” e l’offerta sara’ di almeno tre euro e il ricavato servirà a finanziare le attività, parte del mobilio e la realizzazione del nuovo centro diurno operativo dal prossimo anno. Grazie agli interventi effettuati, l’ostello potrà ospitare fino a 300 persone. L’ostello diventerà cosi’ uno dei più grandi e moderni centri di accoglienza notturna e diurna europei per le persone senza fissa dimora. Collegata all’Ostello c’e’ la Mensa che, oltre agli ospiti accolti per la notte, offre 500 pasti ogni sera.




GIUBILEO: ARRESTATI 3 ROMENI CHE SI SPACCIANO PER POLIZIOTTI

Redazione
Roma
– Nel corso dei predisposti controlli per l’inizio del Giubileo, durante la prima mattina di martedì 8 dicembre, i Carabinieri della Stazione Roma piazza Dante hanno arrestato 3 cittadini romeni, di 33, 44 e 57 anni, tutti senza fissa dimora, per tentato furto aggravato in concorso. I tre, fingendosi “poliziotti”, nei pressi della fermata metro di piazza Vittorio, hanno fermato una coppia di pellegrini che si stavano recando a S. Pietro. Mostrando loro un portatessere privo di alcun distintivo, hanno preteso di controllare il contenuto delle loro borse e dei loro portafogli per impossessarsi del contenuto ma non ci sono riusciti.
Notata l’azione arbitraria a distanza, infatti, una pattuglia di Carabinieri è immediatamente intervenuta bloccando i due finti poliziotti che sono stati arrestati e condotti in caserma, in attesa del rito direttissimo.




IL PREFETTO BLINDA LA CAPITALE PER IL GIUBILEO: NIENTE TRASPORTO CARBURANTI E ARMI A ROMA

Redazione

Roma – La Capitale ancora più blindata per l'apertura dell'Anno Santo tanto che il prefetto Franco Gabrielli ha disposto lo stop al trasporto di armi e carburanti in tutta Roma. Dunque in occasione dell'apertura della Porta Santa di San Pietro,ci sarà il divieto per l'intera giornata dell'8 dicembre del trasporto di carburanti, Gpl e metano nel territorio di Roma incluso nel Grande Raccordo Anulare. Dalle 6 di domenica e fino alle 18 di mercoledì 9 dicembre, sarà vietato il trasporto di armi, munizioni, esplosivi, sostanze esplodenti e gas tossici nel territorio di Roma compreso nel Gra. Lo ha disposto il prefetto della Capitale in vista dell'apertura della Porta Santa, che inaugurerà il Giubileo. Vietata anche l'accensione di fuochi d'artificio.

Ma non finsce qui perché lo spazio aereo del centro di Roma sarà chiuso al traffico dalle 6 alle 22 di martedì 8 dicembre. Il divieto assoluto di sorvolo è stato deciso dall' Enac che nelle prossime ore comunicherà i dettagli del provvedimento, incluso nel piano sicurezza predisposto per il Giubileo e che prevede, in occasioni particolari, la modifica dei piani di volo sopra la Capitale.

Intanto ieri è stata ufficialmente presentata dal Prefetto di Roma, Franco Gabrielli e dal Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, la Sala Gestione Giubileo che affiancherà le Sale operative dei diversi soggetti presenti nel territorio capitolino, coordinandosi con le stesse grazie all’integrazione degli strumenti comunicativi. Costituita per coordinare la macchina operativa connessa al Giubileo, valutare gli scenari in tempo reale ed effettuare un monitoraggio continuo durante lo svolgimento degli eventi, la Sala si avvarrà di un sistema cartografico condiviso e dinamico.

Oltre all’utilizzo del sistema radio, la sale saranno interconnesse grazie ad un sistema di videoconferenza. Al momento sono dieci le Sale operative interessate (Questura di Roma, Comando Provinciale Carabinieri, Vigili del fuoco, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Comando Polizia Municipale Roma Capitale, Protezione civile Comune di Roma, ARES 118, ATAC, Agenzia Mobilità), ma nel corso dell’anno il sistema, denominato SKYPE FOR BUSINNESS, sarà incrementato fino a consentire di effettuare comunicazioni in video conferenza a circa cento operatori in contemporanea.

Grazie alla condivisione degli applicativi tecnici dei vari enti (Agenzia per la Mobilità, Città Metropolitana, Protezione civile comunale e SIRS, Sogei, Regione Lazio), per la prima volta è stato infatti possibile il realizzare, in veste cartografica, una pianificazione integrata e dinamica. Una best practice, da riutilizzare in occasione anche dei futuri eventi “complessi”.




GIUBILEO: TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE SULLA SICUREZZA

di Matteo La Stella
Roma
– Tra paure ed allarmi che rimbalzano qua e là, la Capitale si è “vestita” di una corazza in vista dell'evento giubilare che prenderà piede tra 12 giorni, schierando in campo le misure previste dal dossier stilato dal questore Nicolò D'Angelo. Con queste misure, Roma fissa negli occhi la bestia della minaccia terroristica, concentrando l'attenzione sugli obiettivi sensibili e gli eventi più affollati.

Obiettivi sensibili.
Ad oggi, gli obiettivi sensibili nell'Urbe raggiungono quota 1400. Un numero provvisorio e che dovrà fare i conti con i “consigli” dettati dall'inteligence, pronto in qualsiasi momento a dirottare uomini e mezzi su nuove zone a rischio. Tra questi, dopo l'allarme per “attacchi chimici” lanciato dal premier francese Valls, spuntano nel dossier sorvegliati speciali come impianti idrici, stazioni Acea, impianti Enel ed Eni, oltre ai trasporti di sostanze chimiche pericolose, ma anche di armi, munizioni e fuochi d'artificio. Occhi aperti ovunque, per la sicurezza a cui già stanno provvedendo 700 unità dell'esercito, coadiuvate dalla Polizia, che dalla giornata di giovedì conterà altri 400 agenti pronti a dare manforte. Infatti, insieme alla quota aggiunta di uomini, la Polizia disporrà anche di 140 nuove volanti, 50 moto e 100 automobili.

Eventi “caldi”. Nelle 220 pagine dell'ordinanza si evince che durante il Giubileo Straordinario ci saranno 4 snodi principali. Si salperà il 18 dicembre, quando l'egida della Questura dovrà arginare possibili pericoli in Via Marsala, dove il Santo Padre scenderà per l'apertura della porta Santa all'ostello della Caritas. Il 6 di gennaio avverrà lo stesso al santuario del Divino Amore, mentre dall'8 al 14 febbraio, tutte le attenzioni saranno traslate in Vaticano, dove si esporranno le spoglie di Padre Pio. Per finire, nella giornata del 4 settembre, gli occhi saranno puntati sulla canonizzazione di Madre Teresa, evento che si preannuncia affollatissimo.

Basiliche e percorsi. Sotto la lente di ingrandimento anche le basiliche. Più unità a piantonare il loro perimetro, grazie all'esenzione di Polizia e Carabinieri dal servizio anti-abusivismo, deputato nel periodo giubilare agli agenti della Polizia Locale. Due pattuglie a piedi ed una in auto batteranno l'area intorno a Santa Maria Maggiore, San Giovanni e San Paolo, dalle 7 del mattino fino al calar del sole. A completare il quadro sicurezza, poi, sarà un ufficio mobile delle forze dell'ordine e la vigilanza costante dell'esercito. La tranquillità delle basiliche minori e delle chiese confessionali, invece, sarà garantita da due pattuglie, una della Polizia ed una dei Carabinieri. I percorsi giubilari, invece, sono stati divisi in 4 parti: Tridente, Spagna, Colosseo e Barberini.

Trasporto pubblico. L'ordinanza, peraltro, pone sotto uno stretto controllo anche i mezzi pubblici, pattugliati dall'interno grazie a squadre di agenti e guardie giurate di Atac che si faranno largo tra le persone e i sedili dei mezzi deputati al trasporto di superficie, ma anche e soprattutto di quello metropolitano. I nodi di scambio delle linee metro: Laurentina, Anagnina, Termini, Tiburtina, Ostiense e Stella Polare, saranno sempre sorvegliati da gruppi di 6 unità dell'esercito. Nel frattempo, l'area della stazione Termini verrà sezionata in due parti, Marsala e Giolitti, ognuna delle quali sarà affidata a 3 pattuglie di Carabinieri o Polizia. 




GIUBILEO: PIANO SICUREZZA SCATTATO IN TUTTA ROMA. MOMENTO CLOU A PRIMAVERA

Redazione

Roma – Scatta da oggi a due settimane dell'apertura della Porta Santa in programma l'8 dicembre nella Basilica di San Pietro, il piano di sicurezza a Roma per il Giubileo. Oltre 2000 le persone impegnate a vigilare sugli oltre 1000 obiettivi sensibili, su eventi considerati a rischio, autobus e metropolitane. Sorvegliata speciale, sarà Piazza San Pietro ma, ovviamente, anche i principali monumenti della Capitale e tutti i grandi luoghi di ritrovo. Giro di vite per quanto riguarda i controlli su aeroporti, stazioni ferroviarie e sul Tevere. L'ordinanza che racchiude tutte le misure è un libro di oltre di 200 pagine.
Un piano illustrato nei dettagli nei giorni scorsi dal Questore di Roma, Nicolò D'Angelo, con il Prefetto di Roma e commissario straordinario per il Giubileo, Franco Gabrielli, decisamente in chiave di contrasto al terrorismo. Non ci sono "zone rosse o arancioni" come ha spiegato il Prefetto in occasione della presentazione del Piano, e, per quanto riguarda gli aerei, è stato spiegato che non ci sono situazioni tali da dispiegare sistemi di contraerea. Esiste una catena di comando: per quanto riguarda aerei di linea al vertice della responsabilità c'è il ministro della Difesa, al quale spetta l'ultima parola e decisione per un intervento contro quella che può essere o quella che si prefigura come un minaccia dal cielo. Per la problematica dei droni, è rimessa al prefetto la decisione di valutare come affrontarla. Per droni e ultraleggeri la problematica è basata sull'impedire che questi mezzi si alzino in volo, e l'unico modo è quello di procedere con una attività di intelligence e prevenzione da parte degli apparati di sicurezza di cui l'Italia dispone. Sorvegliato speciale, oltre a Piazza San Pietro è da oggi anche lo Stadio Olimpico ritenuto un "potenziale luogo di pericolo", dal Questore di Roma dove i controlli già in atto normalmente, sono intensificati anche con il ricorso ai metal detector come già accaduto ieri in occasione dell'incontro di calcio Lazio-Palermo. Metal detector sono utilizzati anche per gli accessi a Piazza San Pietro e nelle altre piazze delle Basiliche giubilari della Capitale, oltre che in luoghi di forte impatto turistico, come il Colosseo. Controlli intensificati da oggi anche sui mezzi di trasporto pubblico e sulle attività ricettive. Altissima la sorveglianza anche negli aeroporti e nel porto di Civitavecchia e nell'area della movida di Roma. L'intera cabina di regia del piano della sicurezza è in Questura, mentre il Prefetto è come sempre a capo del comitato per l'ordine e la sicurezza.

La prossima primavera, a cominciare dalla Settimana Santa e dalla celebrazione della Pasqua che cadrà domenica 27 marzo, sarà "uno dei momenti più problematici" del lungo Giubileo sraordinario della Misericordia, che comincia l'8 dicembre e andrà avanti fino al novembre 2016. Lo ha detto Gabrielli nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa 'Info Giubileo', servizio di informazione radiofonica per i cittadini, i pellegrini e i turisti che vede coinvolti Radio Vaticana, Roma Servizi per la Mobilità, ACI Infomobility e Ferrovie dello Stato italiane, e a cui ha preso parte anche padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede.

Il Prefetto ha sottolineato che l'evento giubilare "non si consuma né in un'area definita né in un tempo ben definito", è invece un evento che avrà dei picchi riferiti alla complessità degli appuntamenti e del numero dei turisti e dei pellegrini. E la stagione primaverile è notoriamente quella che a Roma nell'arco di un anno richiama il maggior numero di turisti, scolaresche in gita, pellegrini, questi – stante il Giubileo – in misura ancor più massiccia.

Quella per il Giubileo, ha spiegato Gabrielli, sarà una vigilanza fatta con servizi itineranti "che mettono nel conto luoghi di aggregazione come scuole e musei", e non presidi fissi con militari o altre forze dell'ordine. Anche perché tutto, ogni luogo, potrebbe essere un potenziale obiettivo, e "se qualcuno immagina che il controllo di una scuola o di un museo si espliciti piazzando una camionetta o 2 militari, allora bisogna dirgli che nemmeno l'esercito degli Stati Uniti potrebbe garantire una sorveglianza totale. Pensare a ricorrere a questo sarebbe esso stesso una sconfitta". Il piano, che scatta oggi con oltre 2.000 addetti delle forze dell'ordine, "non cambiera nulla dal punto di vista delle libertà e dei diritti dei cittadini". Come dire, nessun atto straordinario o comunque che 'congeli' l'esistente in fatto di diritti e libertà di movimento.




GIUBILEO: DA OGGI IL PIANO SICUREZZA È IN VIGORE A ROMA. MOMENTO CLOU A PRIMAVERA

Redazione

Roma – Scatta da oggi a due settimane dell'apertura della Porta Santa in programma l'8 dicembre nella Basilica di San Pietro, il piano di sicurezza a Roma per il Giubileo. Oltre 2000 le persone impegnate a vigilare sugli oltre 1000 obiettivi sensibili, su eventi considerati a rischio, autobus e metropolitane. Sorvegliata speciale, sarà Piazza San Pietro ma, ovviamente, anche i principali monumenti della Capitale e tutti i grandi luoghi di ritrovo. Giro di vite per quanto riguarda i controlli su aeroporti, stazioni ferroviarie e sul Tevere. L'ordinanza che racchiude tutte le misure è un libro di oltre di 200 pagine.
Un piano illustrato nei dettagli nei giorni scorsi dal Questore di Roma, Nicolò D'Angelo, con il Prefetto di Roma e commissario straordinario per il Giubileo, Franco Gabrielli, decisamente in chiave di contrasto al terrorismo. Non ci sono "zone rosse o arancioni" come ha spiegato il Prefetto in occasione della presentazione del Piano, e, per quanto riguarda gli aerei, è stato spiegato che non ci sono situazioni tali da dispiegare sistemi di contraerea. Esiste una catena di comando: per quanto riguarda aerei di linea al vertice della responsabilità c'è il ministro della Difesa, al quale spetta l'ultima parola e decisione per un intervento contro quella che può essere o quella che si prefigura come un minaccia dal cielo. Per la problematica dei droni, è rimessa al prefetto la decisione di valutare come affrontarla. Per droni e ultraleggeri la problematica è basata sull'impedire che questi mezzi si alzino in volo, e l'unico modo è quello di procedere con una attività di intelligence e prevenzione da parte degli apparati di sicurezza di cui l'Italia dispone. Sorvegliato speciale, oltre a Piazza San Pietro è da oggi anche lo Stadio Olimpico ritenuto un "potenziale luogo di pericolo", dal Questore di Roma dove i controlli già in atto normalmente, sono intensificati anche con il ricorso ai metal detector come già accaduto ieri in occasione dell'incontro di calcio Lazio-Palermo. Metal detector sono utilizzati anche per gli accessi a Piazza San Pietro e nelle altre piazze delle Basiliche giubilari della Capitale, oltre che in luoghi di forte impatto turistico, come il Colosseo. Controlli intensificati da oggi anche sui mezzi di trasporto pubblico e sulle attività ricettive. Altissima la sorveglianza anche negli aeroporti e nel porto di Civitavecchia e nell'area della movida di Roma. L'intera cabina di regia del piano della sicurezza è in Questura, mentre il Prefetto è come sempre a capo del comitato per l'ordine e la sicurezza.

La prossima primavera, a cominciare dalla Settimana Santa e dalla celebrazione della Pasqua che cadrà domenica 27 marzo, sarà "uno dei momenti più problematici" del lungo Giubileo sraordinario della Misericordia, che comincia l'8 dicembre e andrà avanti fino al novembre 2016. Lo ha detto Gabrielli nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa 'Info Giubileo', servizio di informazione radiofonica per i cittadini, i pellegrini e i turisti che vede coinvolti Radio Vaticana, Roma Servizi per la Mobilità, ACI Infomobility e Ferrovie dello Stato italiane, e a cui ha preso parte anche padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede.

Il Prefetto ha sottolineato che l'evento giubilare "non si consuma né in un'area definita né in un tempo ben definito", è invece un evento che avrà dei picchi riferiti alla complessità degli appuntamenti e del numero dei turisti e dei pellegrini. E la stagione primaverile è notoriamente quella che a Roma nell'arco di un anno richiama il maggior numero di turisti, scolaresche in gita, pellegrini, questi – stante il Giubileo – in misura ancor più massiccia.

Quella per il Giubileo, ha spiegato Gabrielli, sarà una vigilanza fatta con servizi itineranti "che mettono nel conto luoghi di aggregazione come scuole e musei", e non presidi fissi con militari o altre forze dell'ordine. Anche perché tutto, ogni luogo, potrebbe essere un potenziale obiettivo, e "se qualcuno immagina che il controllo di una scuola o di un museo si espliciti piazzando una camionetta o 2 militari, allora bisogna dirgli che nemmeno l'esercito degli Stati Uniti potrebbe garantire una sorveglianza totale. Pensare a ricorrere a questo sarebbe esso stesso una sconfitta". Il piano, che scatta oggi con oltre 2.000 addetti delle forze dell'ordine, "non cambiera nulla dal punto di vista delle libertà e dei diritti dei cittadini". Come dire, nessun atto straordinario o comunque che 'congeli' l'esistente in fatto di diritti e libertà di movimento.




GIUBILEO, SANTORI: “CONTRO IL TERRORISMO ROMA SI DEVE MOBILITARE”

 

"700 militari pattuglino la città. Basta tagli alla sicurezza e alle forze dell’ordine. Chiudere le frontiere. Controllare ogni singola moschea anche quelle negli scantinati. Setacciare centri immigrati regolari e occupati. Espellere gli immigrati irregolari invece di andarli a prendere sulle coste altrui con la Marina Militare. Corsi di formazione per far diventare tutti i cittadini delle sentinelle"

Redazione

Roma – "Dopo Parigi tocca a Roma Washington e Londra. Con queste minacce lanciate dall’Isis è d’obbligo avere il timore di essere i prossimi ad esser colpiti anche e soprattutto alla vigilia del Giubileo. Allora per non continuare ad avere paura di prendere l'autobus, portare i nostri figli a scuola, andare al cinema piuttosto che in Metro o all'aeroporto bisogna agire, reagire subito, colpire l'Isis in profondità. Se ancora crediamo nella democrazia le Istituzioni non possono rimanere inermi di fronte a questo folle terrorismo islamico. È necessario proteggere Roma soprattutto in vista del Giubileo: chiudere le frontiere, controllare ogni singola moschea anche quelle negli scantinati, setacciare centri immigrati regolari e occupati, espellere gli immigrati irregolari invece di andarli a prendere sulle coste altrui con  la Marina Militare, senza dimenticare di formare poliziotti, tassisti, operatori di stazione, autisti, vigili, operatori aeroportuali e portuali, al fine di prevenire eventuali attentati terroristici. Il Ministro dell’Interno Alfano ha annunciato l’arrivo di 700 militari. Bene ma non possono essere posizionati fermi, inermi, solo di fronte ai luoghi sensibili, è necessario pattugliare la città anche contro i buonisti della prima ora che ritengono che si possa militarizzare la città. E poi basta tagli alla sicurezza e alle forze dell’ordine. Serve una forte inversione di tendenza e tutti i cittadini devono diventare delle sentinelle. Serve una grande mobilitazione di Roma per proteggere la nostra città auspicando che i vertici governativi e militari scendano dalle loro auto blu, perché ad essere esposti siamo solo noi cittadini comuni, e comprendano che questa è una guerra quotidiana che non può essere combattuta con la superficialità e l'egoismo” lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, che annuncia la partecipazione ad una conferenza cittadina per la sicurezza che si terrà a Roma il prossimo 24 novembre.
 




ROMA CAMPIDOGLIO: ECCO LA SQUADRA DEL COMMISSARIO TRONCA

Redazione

Roma – Il prefetto di Roma Franco Gabrielli ha nominato sei subcommissari che affiancheranno il lavoro del commissario Francesco Paolo Tronca. I subcommissari nominati dal prefetto e che affiancheranno Tronca nella provvisoria gestione dell'amministrazione capitolina sono Ugo Taucer, Iolanda Rolli, Livio Panini D'Alba, Clara Vaccaro, Giuseppe Castaldo e Pasqualino Castaldi. "Ai neo-subcommissari – si legge in una nota della Prefettura di Roma – un vivo ringraziamento per la disponibilità dimostrata e gli auguri di buon lavoro per l'incarico che si accingono ad assumere".

E' una corsa contro il tempo quella che Roma si prepara ad affrontare in vista del Giubileo. A poco più di un mese dall'apertura della Porta Santa, la Capitale deve fare i conti con il ritardo dell'avvio dei lavori e attende i 300 milioni che dovrebbero arrivare dal governo. Proprio per questo il premier Matteo Renzi starebbe lavorando ad un dl omnibus sulle emergenze per supportare il tandem tra il neocommissario di Roma Paolo Tronca ed il prefetto, Franco Gabrielli, già al lavoro per garantire che tutto fili liscio nella Capitale prima e durante l'Anno Santo. E che questa sia la scommessa lo lascia intendere lo stesso Renzi.

"Il prefetto Gabrielli è una sicurezza e sta facendo un ottimo lavoro", dice il presidente del Consiglio, sottolineando poi il "lavoro sotterraneo e straordinario" durante l'Expo fatto da Tronca, "che dovrà gestire i poteri di sindaco, giunta e consiglio". "Sono veramente orgoglioso di poter prestare il mio servizio e la mia responsabilità per la Capitale della nazione", il messaggio lanciato dal neo-commissario. Una discussione sul tipo di provvedimento, sul quale ancora nulla è deciso, potrebbe essere affrontata già domani, durante il pre-consiglio – o direttamente nel consiglio dei ministri che potrebbe riunirsi giovedì prossimo. Il decreto legge omnibus dovrebbe far fronte, appunto, a diverse emergenze e contenere – insieme al progetto di spesa di 300 milioni per il Giubileo e alla definizione del 'dream team'- anche le risorse per Terre dei fuochi, Ilva o il dopo Expo. In alternativa, per il Giubileo, si ipotizza pure, anche se sembra rappresentare una seconda scelta, un decreto del presidente del consiglio, dunque un atto amministrativo.

Il neocommissario, insomma, si trova davanti un lavoro arduo in una città ancora scossa dalle inchieste giudiziarie e dalla crisi politica che ha portato alla "sfiducia" nei confronti di Ignazio Marino, ancora una volta attaccato da Renzi. "Non c'è disonestà intellettuale più grande – afferma il premier – di chi inventa congiure di palazzo per nascondere i propri fallimenti".

Polemiche a parte, ora per il tandem Gabrielli-Tronca è il momento di mettersi all'opera. Delle 31 gare d'appalto indette per il Giubileo solo due sarebbero partite, mentre le altre, tutte assegnate, sono ancora in stand-by. Si tratta di lavori ed opere pubbliche in diversi quadranti della città, pensati per accogliere nel miglior modo possibile i milioni di pellegrini attesi a Roma. Nei prossimi giorni Tronca avrà un incontro a palazzo Chigi, dove oggi è stato ricevuto invece Gabrielli. Il prefetto ha visto il sottosegretario Claudio De Vincenti, con il quale avrebbe parlato proprio dello stato di avanzamento dei lavori per il Giubileo della Misericordia. Ma i nodi da sciogliere sono anche legati a temi delicati come rifiuti e trasporto pubblico, note dolenti sulle quali Tronca chiederà sicuramente aiuto ad un "dream team" ancora tutto da decidere. I nomi più quotati restano quelli di Marco Rettighieri, Gloria Zavatta, Carlo Fuortes e Giovanni Malagò.

Per il commissario, però, lunedì è stato il giorno della cerimonia di insediamento, cominciata con la deposizione della tradizionale corona all'Altare della Patria e proseguita poi nei luoghi simbolo della Capitale, da Porta San Paolo, luogo della resistenza romana, alle Fosse Ardeatine passando per il Tempio Maggiore dove ha incontrato i vertici della comunità ebraica. "Un atto di omaggio alla Capitale nel rispetto della tradizione", come sottolineano in Campidoglio. Ricordando le vittime dell'eccidio nazista, Tronca ha voluto rendere "omaggio a chi ci donò col proprio sacrificio la libertà e la democrazia", come ha scritto lui stesso nel libro d'oro alle Fosse Ardeatine




GIUBILEO: ECCO LA "LETTERA A ROMA" DEL CARDINALE VALLINI

Redazione

Tra i temi al centro del documento, le nuove povertà, le questioni dell’accoglienza e dell’integrazione, la formazione di una nuova classe dirigente nella politica. Il testo sarà presentato alla stampa giovedì 5 novembre alle 11.30 nella Sala Rossa del Vicariato di Roma in una conferenza a cui prenderà parte il cardinale vicario VALLINI. La sera dello stesso 5 novembre, alle 19.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano, la presentazione ai rappresentanti delle istituzioni, del mondo dell’università e della scuola, della società civile oltre che naturalmente a tutto il laicato cattolico romano

Sono trascorsi più di vent’anni dal secondo Sinodo diocesano di Roma e la Chiesa dell’Urbe, che non ha mai smesso di manifestare concretamente la consapevolezza della responsabilità di “abitare” la città e di prendersi cura della sua gente, dei suoi problemi e delle sue potenzialità, torna a farlo con una “Lettera alla Città”, diretta non solo alla comunità ecclesiale ma anche alle istituzioni, ai cittadini, alle forze vive del territorio.

Il documento è il frutto del lavoro maturato in un anno e mezzo nel Consiglio Pastorale diocesano, l’organismo di consulenza presieduto dal cardinale vicario AGOSTINO VALLINI e composto dai vescovi ausiliari, da sacerdoti e religiose e da un gran numero di laici e sarà presentato alla stampa giovedì 5 novembre alle 11.30 nella Sala Rossa del Palazzo apostolico Lateranense, sede del Vicariato di Roma, in una conferenza a cui prenderà parte il cardinale vicario AGOSTINO VALLINI. La sera dello stesso 5 novembre, alle 19.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma, si svolgerà l’incontro di presentazione della “Lettera”, rivolto ai rappresentanti delle istituzioni, del mondo dell’università e della scuola, della società civile olttre che naturalmente a tutto il laicato cattolico romano. Insieme al cardinale vicario, interverranno il direttore della Caritas diocesana monsignor ENRICO FEROCI, il giurista FRANCESCO D’AGOSTINO, i sociologi LUIGI FRUDÀ ed ELISA MANNA. Modererà il giornalista Rai PIERO DAMOSSO.

«Tutto nasce da una riflessione sulla presenza e sulla responsabilità della Chiesa nella città – spiega il cardinale VALLINI al settimanale diocesano Roma Sette in edicola oggi (domenica 11 ottobre 2015) con Avvenire -. Una commissione del Consiglio era stata incaricata di preparare questo documento affinché la città potesse essere stimolata a rinascere, potesse avere una scossa». Un impegno che assume una valenza particolare alla vigilia del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa FRANCESCO e che chiede di far incarnare il volto della misericordia nella vita della città. Non si tratta di una denuncia, quanto di «un’analisi della situazione attuale», aggiunge il cardinale VALLINI al settimanale diocesano, con l’intento di «condividere gli affanni della città» e con l’invito a «ripartire dalle molte risorse religiose e civili presenti a Roma». Molti i temi al centro dell’attenzione nel documento, dalle nuove povertà alle questioni dell’accoglienza e dell’integrazione – basti pensare alle tensioni sociali dei mesi scorsi nelle periferie romane e al dramma dei profughi – fino alla formazione di una nuova classe dirigente nella politica. Sullo sfondo, l’auspicio di una «nuova visione», come il cardinale vicario sottolineò già nella “Preghiera per Roma” celebrata nel dicembre scorso a Santa Maria Maggiore davanti all’immagine di Maria “Salus populi romani”.

La “Lettera alla Città” è un nuovo tassello che si inserisce nella costante attenzione della diocesi di Roma per la Capitale. Dopo il Sinodo – annunciato da san GIOVANNI PAOLO II il 17 maggio 1986, aperto dallo stesso Pontefice il 3 ottobre 1992 con l’allora cardinale vicario CAMILLO RUINI, dopo diversi anni di lavori preparatori coordinati dall’allora cardinale vicario UGO POLETTI, e chiuso il 29 maggio 1993 -, basti pensare alla Missione cittadina voluta anch’essa da san GIOVANNI PAOLO II in preparazione al Giubileo del 2000, alla “Lettera sul compito urgente dell’educazione” scritta da BENEDETTO XVI nel 2008. In questa attenzione si inseriscono anche le visite pastorali dei Pontefici alle parrocchie, ai luoghi della carità e della cultura di Roma, la loro presenza all’apertura dei Convegni ecclesiali diocesani, i loro appelli per il bene comune nella città.