MANZIANA: TUTTI IN PIAZZA PER IL CONCERTO DI GIOVANNA BIZZARRI E THE BORDERLANDS

Redazione

Manziana (RM) – Questa domenica 6 luglio 2014 alle ore 21.00 in piazza di Quadroni il concerto di Giovanna Bizzarri e The Borderlands. Un concerto per la nota pianista  e cantante del programma RAI condotto da Marzullo "Sottovoce" insieme alla formazione dei The Borderlands che vede Fulvio Mian al piano e tastiere, Roberto Ruocco sax, Carlo Matteucci Basso.




ANGUILLARA TREC 2013: NONOSTANTE "PENEPOLE" IL LAZIO E’ CAMPIONE D’ITALIA

Redazione

Anguillara (RM) – Un grande successo al Country Relais I due laghi di Anguillara Sabazia per la gara federale più importante dell'anno, l'edizione del Trofeo delle Regioni 2013. Malgrado le condizioni meteo avverse di sabato mattina che hanno costretto il comitato organizzatore a sospendere lo svolgimento della gara, con sole 3 ore di ritardo rispetto al programma di gara, il Presidente di Giuria Loredana Fani, dopo essersi sincerata attraverso la protezione civile della fattibilità della prova in totale sicurezza, alle 10.30 ha autorizzato il via alla prova di orientamento e regolarità.
Al termine della prima giornata di gara, gli atleti laziali hanno chiuso la prova con 1247 punti, ben 45 punti in meno rispetto all'Emilia Romagna. La furiosa perturbazione "Penelope" che si è abbattuta sui campi di gara non ha di certo giocato a favore dei nostri atleti. Tra le file laziali si sentiva odore di disfatta già al termine della prova di orientamento e, malgrado l'enorme sportività dei nostri atleti, perdere un Trofeo già conquistato nella precedente edizione 2012 di Sarteano era per noi una sconfitta inaccettabile.

Domenica mattina, durante la preparazione dei cavalli ai box e nel campo prova, un silenzio assordante regnava sovrano. Ognuno di loro è comunque entrato in campo con il massimo impegno, necessario per aggiudicarsi più punti possibili anche se sapevano già che sarebbe stato molto difficile recuperare 45 punti nei confronti di una regione molto competitiva come l'Emilia Romagna. Sarà stato merito dello splendido paesaggio del Lago di Bracciano che contornava il campo di ppa e ptv, sarà stato merito della meravigliosa vista dalle bandierine della partenza del campo da cross messo a disposizione dal Country Relais I Due Laghi, sarà stato merito della musica di sottofondo che accompagnava gli atleti in ogni fase della gara ma, al conteggio finale delle tre prove, gli atleti laziali hanno superato di ben 189 punti la squadra dell’ Emilia Romagna.Un recupero che non ha eguali, una rimonta eccezionale a dimostrazione del fatto che gli atleti selezionati in rappresentanza della Regione Lazio non hanno nulla da temere.

La preparazione atletica che il responsabile della disciplina ha portato avanti con gli atleti in regione, dimostra ancora una volta che l’agonismo è fatto di impegno, di tecnica e di costanza e che queste tre qualità, unite alla passione per questa meravigliosa disciplina portano sempre e comunque al raggiungimento del gradino più alto del podio.

Il Lazio è quindi Campione d'Italia per l'ennesima volta con 2.007 punti seguito dall'Emilia Romagna che ha comunque ottenuto un eccezionale risultato chiudendo la competizione con ben 1.818 punti. Luca Polidori, un giovane atleta laziale e campione generale della categoria C4, intervistato al termine della gara ha dichiarato: "Una rimonta senza precedenti! Non solo abbiamo recuperato i 47 punti di svantaggio della prova di orientamento – racconta – ma abbiamo chiuso il punteggio generale del Trofeo con ben 189 punti di vantaggio rispetto alla squadra in vantaggio. Non so cos'altro dire 236 punti di recupero nelle sole prove di padronanza delle andature e di terreno vario sono davvero tanti. E' una soddisfazione enorme. Siamo una bella squadra e penso che abbiamo meritato la vittoria. Ovviamente il merito non è solo di noi atleti; la nostra forza viene soprattutto dal nostro istruttore e responsabile regionale Giampietro Magagnini che con costanza e passione ci sostiene durante i nostri allenamenti, giorno dopo giorno." Ma oltre a Luca Polidori, campione indiscusso del Trofeo nella categoria più alta, altri atleti laziali sono saliti sul podio a titolo individuale nella classifica generale:
1° Classificato in categoria C4 Luca Polidori con 395 punti
2° Classificato in categoria C4 Simone Magagnini con 381 punti
3° Classificata in categoria C2 Iryna Stasowska con 301 punti

Una squadra laziale davvero forte, il meglio che potevamo desiderare in rappresentanza della nostra regione per la vittoria del Trofeo Federale più ambito dell'anno. Il Comitato Regionale Lazio ringrazia quindi tutti gli atleti che hanno contribuito al punteggio finale per la vittoria: nella categoria C4 Luca Polidori, Simone Magagnini, Luca Palombo, Jean Louis Mermillod, Roberta Giovannini, Carlo Staglianò e Selvaggia Zaghi, quest'ultima vincitrice della ppa e ptv., nella categoria C2 Gianpiero Sensolini Arrà (1° CLASSIFICATO IN PROVA PADRONANZA ANDATURE), Arianna Laucci, Sabrina Trasatti, Pierangelo Ferracci, Irene Mian e Iryna Stasowska (quest'ultima vincitrice della PTV)

Il Comitato Regionale Lazio ha ringraziato in particolar modo lo chef d'equipe Riccardo Marcone per il supporto dato agli atleti durante la gara nonché gli atleti delle altre squadre laziali presenti al trofeo, che hanno ottenuto un ottimo risultato ma che soprattutto hanno permesso alla Regione Lazio di salire sul podio nazionale ancora una volta come "regione più numerosa" nella storia del Trofeo delle Regioni di TREC: Andrea Zenobi, Amadio Chiara, Domenico Puca, Maria Saulino, Giovanna Bizzarri, Veronica Mian, Rosaria Russo della Squadra, Giorgia Purificato, Francesca Bersellini , Carmen Scialdone e D'Ascenzo Filippo.

Giovanna Bizzarri racconta a L'Osservatore Laziale, "Eravamo pieni di grinta sì – dice Bizzarri – ma non pensavamo di vincere nonostante "Penelope" avesse messo in discussione la fattibilità della competizione fino a poco prima della gara. Invece siamo Campioni d'Italia e abbiamo portato a casa un'altra vittoria che ci rende orgogliosi di essere associati Fitetrec ma soprattutto di essere molto affiatati tra di noi. L'unione ci ha permesso di vincere e se neppure le avverse condizioni meteo riescono a fermarci allora significa che abbiamo tutti un gran talento!". 


In questa edizione del Trofeo delle Regioni, sì è svolto contestualmente anche il Campionato Italiano di TREC "Giovanissimi"; è la prima volta che le gara più importanti dell?anno delle due discipline vengono disputate nella stessa data e nella stessa location. La decisione è stata presa da un'idea nata dal responsabile regionale Giampietro Magagnini durante una riunione "Quale occasione migliore per nostri piccoli atleti di vedere quale sarà il loro futuro agonistico". Il Campionato Italiano di TREC Giovanissimi, per la categoria Esploratori, è stato vinto dalla laziale Marta D'Ascenzo mentre nella categoria Esordienti, si è aggiudicato il podio il laziale Luca Moschitti , entrambi gli atleti sono cavalieri provenienti dall'ASD Il Pavone di Castel di Guido(Roma).
Domenico Crispino Presidente Regionale e Giampietro Magagnini Responsabile della disciplina in regione, entrambi presenti alla competizione e alla premiazione finale, hanno ringraziato tutte le squadre presenti al Trofeo delle Regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Abruzzo, Umbria e Puglia che con la loro partecipazione e il loro spirito di gruppo, hanno reso possibile lo svolgimento di questa bellissima competizione e la realizzazione di un evento pieno di successo.


Nelle fotografie Giovanna Bizzarri e Irene Mian, atlete che hanno partecipato al Trofeo delle Regioni presso Anguillara Sabazia (ha partecipato alla gara assieme a Giovanna e Irene anche Veronica Mian




ROMA, VIA VENETO: ARRIVEDERCI RINO

Chiara Rai

ROMA – Non può essere un addio la partenza di Rino perché lui, tutti i giorni sarà vivo per la smisurata energia che ci ha lasciato. Rino era oltre perché guardava sempre oltre l’oltre. Onesto, sincero, schietto, polemico, ribelle, innamorato della vita, della sua famiglia dei suoi affetti e amico unico e irripetibile. Rino era un vulcano, era ‘pane al pane vino al vino’, semplice ma elegantissimo anche quando non indossava la cravatta. Bastava sedergli accanto un attimo al tavolino all’aperto del suo Harry’s Bar per accorgersi che il suo sguardo puntava oltre le colonne d’Ercole, ad isole lontane dove già poteva scorgere le sue idee realizzate, concretizzatesi in un momento, per lui bastava volerlo. Solo un simile genio riusciva a penetrare l’inesplorabile e nel momento che pensava “l’impossibile”, questo aveva già bussato alla sua porta. Infatti Rino può essere preso d’esempio, come ha detto anche lo zio nella predica, perché è riuscito a superare se stesso. Nato in piccolo paese, Galluccio, in provincia di Caserta e approdato a Colleferro in provincia di Roma è diventato barbiere e da barbiere è uscito fuori dal suo paese per trasferirsi a Roma e dopo poco tempo, proprio perché si è saputo sempre sperimentare e mettere alla prova è diventato l’imperatore di via Veneto, proprietario dell’Harry’s bar, emblema della Dolce Vita e fondatore dell’associazione dei commercianti dell’intera famosa strada, Commendatore della Repubblica Italiana e tanto altro. Ha amato quel posto, “casa sua”, si arrabbiava Rino, sbraitava, quando le istituzioni e la politica allentavano l’attenzione sulla strada più famosa di Roma. Si è interessato con gusto indiscusso e sovrano di tutto per anni: Dalle aiuole alle magnifiche luminarie sotto Natale. “Da presidente – mi disse un paio di anni fa – addobbammo un grande albero di Natale che nulla aveva da invidiare a quello di Central Park, di fatti facemmo un gemellaggio Via Veneto – Fifth Avenue”. Ecco Rino: sapeva portare l’America in Italia, l’Harry’s bar in tutto il mondo e il suo paese nell’universo. Paese inteso come attaccamento alle radici, dove ha toccato con mano la fatica, la perseveranza condita di umiltà seguita dalla grande scia di volontà che ha fatto un grande uomo. Tutte queste qualità le ritroviamo in suo fratello Piero, al timone dell’Harry’s Bar perché chi se non Piero ha davvero respirato e vissuto un’arte di difficile trasmissione: aldilà del lavoro, aldilà di master e pratica, oltre l’oltre. Piero incarna tutte le qualità di suo fratello, non è stato passato un testimone ma è stato operato un percorso condiviso al timone del transatlantico della dolce vita. Con viva e sincera commozione, ricordo insieme alla mia famiglia, quanto Severino Lepore fosse una persona onesta e perbene. Così ha voluto essere ricordato anche dallo zio, perché così lui era: una stella cometa che ha fatto ardere via Veneto, illuminando una grande e immensa famiglia. Per questo motivo tanti amici erano oggi presenti per salutarlo. Buon viaggio imperatore.

Emanuel Galea

Come tutti gli uomini di successo, Rino Lepore non è nato “già imprenditore”.  Lo è diventato grazie al suo carattere tenace, forte, grazie a quella voglia di fare che gli era propria, di cercare sempre il meglio, di guardare avanti, sempre scrutando traguardi migliori ed inesplorati, senza accontentarsi. Era un uomo di un’intelligenza irrequieta, superattiva, in cerca costante di mete più alte. L’ho conosciuto negli anni settanta. Si era presentato per coprire un incarico di responsabilità nel posto dove io prestavo servizio. Il mio primo impatto con Rino è stato positivo. In quel colloquio Rino mi aveva dimostrato che davanti a me c’era l’uomo giusto per quell’incarico. Da quel giorno siamo rimasti amici. Questa esperienza, sono certo, ha fatto nascere in Rino la passione per la Ristorazione. Pochi mesi dopo ci siamo salutati e qualche anno dopo ci siamo rivisti a Via Veneto. Passando per recarmi in ufficio, ogni mattina incontravo l’amico Rino, fuori del locale Ciao Bella, la sua nuova impresa, il suo nuovo acquisto nel campo della ristorazione. Rino Lepore, ormai un imprenditore della ristorazione con meriti e riconoscimenti indiscussi, non perse l’occasione, quando l’Harry’s Bar, che a tanti richiama le felici serate della Dolce Vita, gli offrì l’occasione a cui ambiva da sempre. Dal locale Ciao Bella salì Via Veneto e conquistò l’Harry’s Bar, tempio e meta di uomini di affari, politici e personaggi dello spettacolo. Oggi Rino ci ha lasciato verso un’altra meta. L’augurio che gli facciamo è che dove sta ora possa trovare quello che ha sempre cercato, il meglio, il bello, il più sereno. Ciao amico, che tu possa trovare la pace. Ciao Rino, oggi a Via Veneto, senza di te, c’è una luce in meno. 

 

Luigi Caporicci (Presidente del Gotto d’Oro)

Noi lo abbiamo visto solo due volte, più che sufficienti per avere l’impressione di una persona per bene. Chi l’ha conosciuto più a lungo, ne ha potuto apprezzare meglio e più le doti umane che promanava. Mi dispiace tanto per Piero, che ritengo riconosceva in Rino una salda guida e riponeva nel fratello una totale fiducia. Un rapporto di reciproca affidabilità.

Giovanna Bizzarri (pianista cantante dell’Harry’s Bar)
Una personalità molto forte, a volte aspra, ma profondamente innamorato  del suo gioiellino” l’Harry’s Bar. Ricordo che, quando stava ancora bene, quasi sempre si fermava con noi a fine serata a parlare di nuove idee, progetti e modifiche per l’Harry’s. In effetti, quando vi entri, tutto parla di Rino; anche se forse quello che sto dicendo non gli piacerebbe, perché era sempre proiettato verso nuove idee.