Manovra economica: Giorgetti illustra il quadro, dubbi su tetti agli emendamenti

Il ministro dell’Economia spiega le difficoltà legate alle nuove regole europee. Tajani: “Grande unità di intenti nel Centrodestra”

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha fatto il punto sulla manovra economica in una riunione con i parlamentari della Lega, alla presenza di Matteo Salvini. “Ho illustrato ampiamente la cornice della manovra,” ha dichiarato Giorgetti, evidenziando le complessità del processo dovute alle nuove regole del Patto di Stabilità europeo. “Queste nuove norme rendono difficile non solo la preparazione del bilancio, ma anche la gestione degli emendamenti, poiché dobbiamo rispettare clausole stringenti riguardanti la spesa pubblica,” ha aggiunto il ministro. Tuttavia, ha precisato che al momento non sono stati discussi eventuali limiti sul numero di emendamenti.

Le dichiarazioni di Giorgetti giungono all’indomani di un vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, durante il quale i leader del Centrodestra hanno discusso la Legge di Bilancio. In merito all’incontro, il vicepremier Antonio Tajani ha espresso ottimismo: “C’è grande unità di intenti nel Centrodestra, come ha dimostrato la riunione di ieri,” ha affermato Tajani in un’intervista. Tra i temi al centro della manovra, il taglio del cuneo fiscale e le privatizzazioni sono considerati prioritari per finanziare misure come l’aumento delle pensioni minime.

Il ruolo della Bce e la riduzione del debito

Tajani ha anche ribadito l’importanza di una strategia per la riduzione del debito pubblico, sottolineando la necessità di un taglio dei tassi di interesse almeno dello 0,50%. “È giunto il momento che la Bce si trasformi da guardiana dell’inflazione a una vera banca centrale che sostenga l’economia reale,” ha dichiarato.

Incontro con Forza Italia: conferme e proposte

Sempre nella giornata odierna, una delegazione di Forza Italia, composta dai capigruppo Paolo Barelli e Maurizio Gasparri, insieme a esponenti economici del partito, ha incontrato Giorgetti presso il Ministero dell’Economia per discutere l’impostazione della manovra. “Forza Italia ha espresso apprezzamento per la struttura della manovra, in linea con le indicazioni del segretario Antonio Tajani,” si legge in una nota del partito. Tra le priorità di FI, confermate durante l’incontro, vi sono il taglio del cuneo fiscale, la riduzione dell’Irpef e l’aumento delle pensioni minime.

Il confronto ha toccato anche temi come il costo dell’energia e la competitività delle imprese italiane. Forza Italia ha inoltre proposto di estendere le tutele al lavoro femminile, in particolare alle lavoratrici autonome, e di confermare il sostegno ai giovani con misure dedicate alla prima casa e all’inizio di nuove attività imprenditoriali. In conclusione, il partito ha ribadito l’importanza delle liberalizzazioni e della tassazione dei colossi del web, un tema che potrebbe essere esteso anche in ambito europeo.

Il dialogo tra governo e maggioranza proseguirà nelle prossime settimane, con l’obiettivo di definire una manovra che tenga conto delle esigenze di crescita economica, stabilità finanziaria e rispetto delle nuove direttive europee.




Reddito di cittadinanza: Giorgetti scettico. Conte: “Si farà”

Al centro del dibattito politico il testo della manovra di bilancio. “Il reddito di cittadinanza, pensioni di cittadinanza e quota 100 ci sono nella legge di bilancio: chi dice che non ci sono sta dicendo bugie”, perché “in manovra ci sono i soldi, c’è la ciccia”, annuncia il vicepremier Di Maio in diretta Facebook. “Ma le norme regolamentari non possono stare lì” perciò “dopo la legge di bilancio, magari a Natale o subito dopo, si fa un decreto con le norme per reddito e pensioni di cittadinanza e riforma della Fornero. Lo faremo con un decreto, non un ddl perché ci vorrebbe troppo e c’è emergenza povertà”.

Perplessità da parte del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giorgetti

“Il reddito di cittadinanza? Ha complicazioni attuative non indifferenti. Se riuscirà a produrre posti di lavoro, bene. Altrimenti resterà un provvedimento fine a se stesso”, afferma Giorgetti nel libro di Bruno Vespa.

Sulla questione interviene da Tunisi il premier Luigi Conte

che, rispondendo a una domanda sui dubbi espressi dal sottosegretario leghista dice: “Questa riforma del reddito di cittadinanza partirà l’anno prossimo. Siamo ben consapevoli tutti che va fatta con molta attenzione: è la ragione per cui non è stata inserita adesso, teniamo farla bene e con tutti i dettagli”. Le cifre le facciamo noi, avendo contezza dei dati Istat, della situazione delle famiglie, decidendo noi la platea che andremo a incoraggiare con questa misura di giustizia sociale. Abbiamo lavorato – ha detto il premier – in modo serio e responsabile, ci sono risorse sia per finanziare il reddito di cittadinanza sia la riforma della Fornero. Conta il nostro progetto, la nostra visione, non le valutazioni liberissime che possono essere fatte, anche critiche, da parte di giornalisti”. Fonti Lega: da noi nessun blocco sul reddito di cittadinanza Da parte della Lega non c’è “alcun scontro con M5s e alcuna volontà di bloccare la misura”. E’ quanto tengono a sottolineare fonti governative leghiste.

Da parte del partito di Matteo Salvini, si sottolinea

“c’è l’impegno a realizzare le misure contenute nel contratto di governo”.

Vertice in serata Conte-Giorgetti

Il premier, Giuseppe Conte, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, si sono incontrati oggi a Palazzo Chigi. “Siamo al lavoro per risolvere i problemi del Paese” ha affermato Giorgetti, in una nota. “Siamo sorpresi dalle polemiche inutili e pretestuose. Il governo va avanti unito con Lega e 5 stelle – ha aggiunti l’esponente leghista – sulle cose da fare a cominciare dal dossier alluvioni, bilancio. Con l’Europa discuteremo con tranquillita’ e con le idee chiare senza arretramenti”.




Giancarlo Giorgetti, il trait d’union tra M5s e la Lega: la video intervista di Chiara Rai

“C’è stanchezza, c’è tanta rabbia rispetto a come vanno le cose nell’economia, nella sicurezza, nelle strade nelle stazioni ferroviarie. Noi ci proponiamo di trasformare la stanchezza in energia creativa”. Così Giancarlo Giorgetti numero due della Lega di Salvini e capogruppo alla Camera dei Deputati durante la video intervista rilasciata al direttore de L’Osservatore d’Italia, Chiara Rai, qualche giorno prima delle consultazioni elettorali che oggi potrebbe rappresentare il trait d’union con il M5s che non vuole il condannato Berlusconi ma che nello stesso tempo non riesce a chiarire se un sindaco condannato eletto col Movimento ad Anguillara in provincia di Roma nel 2016 faccia ancora parte o meno della compagine pentastellata.

A Giorgetti vengono riconosciute doti da grande mediatore

Da molti è definito il Gianni Letta della Lega e il suo nome è rimbalzato con forza anche al Quirinale dove ha serie possibilità di ricevere un mandato perlustrativo. E i numeri non gli mancano certo: laureato in economia all’Università Bocconi di Milano, commercialista professionista e revisore contabile venne già invitato nel 2013 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a far parte del “Gruppo dei saggi” che si occupò di preparare iniziative di leggi nel campo economico e sociale.

Una figura quella di Giorgetti che risulterebbe “dialogante” sia per il M5s che per il Pd e probabilmente darebbe la possibilità al capo del Carroccio di attendere i risultati delle regionali in Friuli che potrebbero dargli il propellente necessario per staccarsi da Berlusconi e proseguire in solitaria.




Elezioni 2018, Barbara Saltamartini (Lega Salvini): “Bisogna essere capaci di amministrare, non basta essere onesti!”

Pienone per la Lega di Salvini all’hotel Duca D’Este di Bagni di Tivoli in provincia di Roma in occasione di un incontro con il vicesegretario federale Giancarlo Giorgetti a fianco della deputata Barbara Saltamartini, candidata alla Camera di tutto il centrodestra nel collegio uninominale. Giorgietti è un fiume in piena, non vuole essere definito economista perché “i professori” hanno affossato l’Italia mentre il suo obiettivo è liberarla e risollevare l’economia del Paese cominciando dal ristabilire bene i ruoli con l’Europa che non deve imporre prodotti stranieri agli italiani, non deve dettare legge e mettere in ginocchio le imprese. Parola di un politico nominato dal Quirinale il 30 marzo 2013 membro del gruppo di lavoro per le proposte programmatiche in materia economica e sociale, segretario nazionale della Lega Lombarda dal 2002 al 2012, capogruppo per la Lega Nord alla Camera dei Deputati per la XVII legislatura. Uno che di conti e di stoffa ne ha da vendere: è stato anche dal 2001 al 2006 presidente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione. Inoltre, durante il Governo Berlusconi II e Sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti.

IL VICE SEGRETARIO FEDERALE DELLA LEGA GIANCARLO GIORGETTI INTERVISTATO DA CHIARA RAI

Se una persona così mette la faccia per Saltamartini significa che la Lega candida pezzi da novanta

Quello di Bagni di Tivoli è stato un incontro con i professionisti, imprenditori e rappresentanti delle piccole medie imprese che vedono nella candidatura di Barbara Saltamartini un’ancora di salvezza per potersi risollevare dalla crisi. Realtà che rappresentano una ricchezza per il territorio e per l’economia locale che per la candidata deputata Barbara Saltamartini si possono tutelare e valorizzare soltanto abbassando le tasse e semplificando la burocrazia. Saltamartini ha visitato il Centro agroalimentare Roma, una realtà di persone e uomini che hanno bisogno di risollevarsi. La Saltamartini fa politica da 25 anni, sa stare in mezzo alla gente e raccoglierne le istanze per poi impegnarsi a risolverle. Appare cosciente del momento di crisi che attraversa l’Italia e della necessità di risollevarsi cercando di rimettere prima di tutti gli italiani al centro: cercando di alleggerire il peso dovuto alle tasse e ripristinare quel “decoro” che in assoluto manca sotto il profilo di tutti i servizi primari che oggi difettano: dalla viabilità alla sicurezza passando per i trasporti e una pianificazione che punti al benessere, sviluppo e crescita di una grande comunità oggi allo sbando.

LA DEPUTATA BARBARA SALTAMARTINI (LEGA SALVINI), CANDIDATA ALLA CAMERA DI TUTTO IL CENTRODESTRA NEL COLLEGIO UNINOMINALE INTERVISTATA DA CHIARA RAI

Saltamartini e Giorgetti hannno fatto emergere come sia davvero possibile ristabilire la vicinanza e la fiducia tra la politica e i cittadini che devono tornare a sentirsi partecipi

“Ho scelto di fare una campagna elettorale tra la gene – ha detto Saltamartini – quel contatto umano e personale necessario per ripartire”. Saltamartini ha parlato della criticità dei trasporti e viabilità ferroviaria di Guidonia dove “è assurdo che in tutti questi anni non si sia realizzato il raddoppio e le strade sono colabrodo, non c’è decoro”.

E poi ancora sulla necessità di riportare lavoro qualificato in Italia: “Mandiamo via eccellenze, i cosiddetti cervelli in fuga – aggiunge Saltamartini- e facciamo entrare gente che non ha preparazione e delinque. Non parliamo della sicurezza poi, con tantissimi anziani che hanno paura a girare anche la mattina”.

Poi un distinguo importante fatto dalla candidata alla camera tra la Lega e i Cinque stelle: “C’è una grande differenza, bisogna essere capaci di amministrare, non basta essere onesti! Ovunque governino i Cinque Stelle c’è l’immobilismo mentre noi abbiamo bisogno di far ripartire l’Italia e di mettere al primo posto le esigenze degli italiani, prima la certezza di un futuro migliore ai nostri figli”