Castel Gandolfo, Tofani su concessioni arenili al lago Albano: “Ci sono oltre 13 mila metri quadri che non tornano”

CASTEL GANDOLFO (RM) – Ci sarebbero oltre 13 mila metri quadri di spiaggia che non tornano se si misurano i perimetri delle concessioni degli arenili sul lago Albano e si confrontano con la mappa dei rilievi metrici effettuati dal personale tecnico del Parco dei Castelli Romani.

“Da questi rilievi metrici emergerebbero notevoli discostamenti tra le superfici dell’arenile demaniale che la Regione Lazio ha dato ai concessionari e le superfici dell’arenile demaniale che i medesimi effettivamente continuano ad occupare senza alcun titolo”. Il caso lo ha sollevato Giampiero Tofani, ex vigile del fuoco in pensione da sempre attento osservatore del territorio di Castel Gandolfo.

L’ex vigile del fuoco Giampiero Tofani

L’esposto alla Procura della Repubblica

Tofani ha presentato meno di un mese fa un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri per fare presente questa presunta differenza tra i perimetri delle concessioni che si trovano sulla carta e la metratura effettivamente occupata dai gestori.

“Tali discostamenti – fa sapere Tofani – in molti casi risultano anche di oltre mille metri quadrati per un totale che non può passare indifferente perché parliamo di ben oltre tredicimila metri quadri che se messi a regime e riassegnati a ulteriori gestori porterebbero ulteriori introiti alle casse comunali”.

Tofani: “Opere edilizie realizzate in assenza dei titoli abilitativi”

Tra l’altro l’ex vigile del fuoco fa presente che la presunta occupazione senza alcun titolo di oltre 13mila metri quadri di arenile demaniale e la relativa utilizzazione a fini commerciali, anche se il Comune non volesse assegnarla ad altri gestori rimarrebbe comunque una situazione da risolvere perché di fatto viene sottratta spiaggia pubblica a chi potrebbe usufruirne: “Alla suddetta occupazione senza alcun titolo di arenile demaniale – prosegue Giampiero Tofani – si devono aggiungere le numerose opere edilizie realizzate in assenza dei titoli abilitativi. Chi ha responsabilità in tal senso si adoperi per sistemare questa situazione che a quanto pare è sotto gli occhi di tutti ma rimane così com’è e questo non solo potrebbe causare ingenti danni erariali ma anche una ripetuta condizione di illegalità”.

 

 




CASTEL GANDOLFO: BUFERA GIUDIZIARIA SU GIAMPIERO TOFANI ACCUSATO DI ALLACCIO IDRICO ABUSIVO

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Un fulmine a ciel sereno ha colpito un politico di Castel Gandolfo che lunedì scorso è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di allaccio abusivo all'acqua della Federazione Canoe in via dei Pescatori sul Lago Albano. Si tratta del Coordinatore di "Noi con Salvini" per Castel Gandolfo Giampiero Tofani che al momento non si trova più in stato di arresto ne di fermo. Mercoledì 25 novembre infatti si è tenuta l'udienza presso il Tribunale di Velletri e nell'occasione l'imputato Tofani ha chiesto il rito abbreviato. A breve dunque il giudice dovrà pronunciarsi e Giampiero Tofani si dichiara estraneo ai fatti imputategli.

Interpellato, il coordinatore di "Noi con Salvini", protagonista di questa vicenda, ha commentato: "Ormai è chiaro si tratta di un attacco politico sferrato alla mia persona e figura soltanto al fine di nuocermi – dice Tofani – Ho denunciato diverse situazioni che non vano e questa spiacevole questione è la conseguenza del mio fare politica per il bene di Castel Gandolfo e del Lago Albano". Tofani parla di un accuse "assurde" avanzate dalla Federazione: "Evidentemente – conclude – da fastidio la mia costante e continua opera di rimoralizzazione per Castel Gandolfo a causa del degrado morale in cui versa il paese. Non appena ho assunto l'incarico di Noi con Salvini, mi hanno voluto in qualche modo colpire. In realtà mi sento più forte di prima e motivato a proseguire". 




CASTEL GANDOLFO: GIAMPIERO TOFANI NOMINATO COORDINATORE DI NOI CON SALVINI

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Da oggi “Noi con Salvini” è ufficialmente presente anche a Castel Gandolfo. E' stato infatti nominato Coordinatore di Noi con Salvini della città che ospita la residenza estiva del Papa Giampiero Tofani, un castellano d.o.c., ex capo reparto dei Vigili del Fuoco cresciuto tra lavoro e sport, mangiando per quarant’anni prevenzione, azione e giustizia a colazione, pranzo, merenda e cena.

La nomina è stata voluta da Fabio D'Andrea Coordinatore di Noi con Salvini per l'intera area dei Castelli Romani. A Fabio D'Andrea ed a Giampiero Tofani abbiamo rivolto alcune domande.

Perché anche a Castel Gandolfo “Noi con Salvini”?

Fabio D'Andrea: “Presto detto. Castel Gandolfo – spiega il Coordinatore dei Castelli Romani – è rinomata nel mondo intero per due specifiche e prestigiose peculiarità: per la Sede Pontificia dei Papi e per il Lago Albano che ha ospitato le Olimpiadi di “Roma 1960” del Remo e della Pagaia. In virtù delle quali può fregiarsi dei titoli di Città Vaticano Secondo, Città dell’Accoglienza, Città della Pace e Città Olimpica. Perdippiù il territorio castellano è ricompreso interamente nell’area naturale super protetta del Parco Regionale dei Castelli Romani e riconosciuto Sito di Importanza Comunitaria (S.I.C.), Zona a Protezione Speciale (Z.P.S.) e sottoposto a Vincolo Paesaggistico. Un autentico paradiso terrestre da tutelare, conservare e valorizzare e che invece, da oltre venti anni, è terra di conquista, la tipica vacca grassa da mungere fino all’ultima goccia. Un esempio su tutti, l’aspra critica con cui l’ex sindaco Maurizio Colacchi, attuale presidente del Consiglio Comunale, appena fuoriuscito dalla maggioranza, ha così sintetizzato l’operato del sindaco Milvia Monachesi : “siamo governati dal peggior Sindaco che Castel Gandolfo abbia avuto dal dopo guerra ad oggi. Le sue incapacità e inadeguatezze sono sotto gli occhi di tutti”. Detto da un Sindaco che in dieci anni di governo ne ha fatte di tutti i colori e dopo tre anni di Presidente del Consiglio Comunale… è tutto dire”.

Perché Giampiero Tofani Coordinatore di “Noi con Salvini” di Castel Gandolfo?

Fabio D'Andrea: “Devo ammettere che è stato un vero colpo di fortuna fare la conoscenza diretta di Giampiero Tofani. Il suo decennale impegno per la tutela della salute e della sicurezza pubblica e per la salvaguardia dell’ambiente di Castel Gandolfo è ormai ampiamente noto nei Castelli Romani. Lo “sceriffo”, così lo identificano nella Città dell’Accoglienza. Ci siamo incontrati per scoprire le eccezionali “bellezze storiche” presenti sulle rive del Lago Albano, irresponsabilmente dimenticate e in stato di completo abbandono. Dopo nemmeno cinque minuti, mi sono immediatamente reso conto e convinto che Giampiero è l’uomo giusto, al posto giusto, nel momento giusto. Proprio quello che Noi con Salvini pretende dai suoi uomini, specie da coloro che rivestono cariche politiche”.

Al neo Coordinatore di Castel Gandolfo Giampiero Tofani abbiamo chiesto quali sono gli obiettivi.

Giampiero Tofani: “Noi con Salvini è nato anche a Castel Gandolfo con il prioritario obiettivo di ridare dignità al Popolo Castellano tramite un’adeguata “opera di rimoralizzazione” degli Enti Pubblici che quotidia-namente ne offendono l’intelligenza, lo tartassano e lo perseguitano: Comune, Parco Regionale dei Castelli Romani e Regione Lazio. La moralità della donna e dell’uomo politico consiste nell’esercitare il potere che è stato loro affidato al fine di perseguire il bene comune, non gli interessi privati. Il denaro pubblico non è una regalia milionaria da poter sperperare in allegria con i compagni di merenda, la salute pubblica è un sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione Italiana e non un optional riservato ad amici e parenti, la sicurezza stradale non può continuare ad essere il modo più semplice di fare cassa… anche sulla pelle dei più deboli, pedoni e disabili. E’assolutamente improcrastinabile ripristinare a Castel Gandolfo lo “stato di diritto” e azzerare tutte le gravi situazioni di forte pericolo e di disagio, di profondo degrado morale e materiale, di insopportabile prepotenza ed  arroganza che continuano a regnare incontrastate sotto gli occhi di tutti. Per prassi consolidata nel tempo, c’è persino chi pretende di legalizzare le illegalità. La sventagliata di mitra alle vetrate di un noto ristorante del lago, il sequestro lampo di un imprenditore di un altro ristorante del lago, le numerose imbarcazioni date alle fiamme sull’arenile de-maniale e la infinita serie di furti alle auto in sosta e di abusi edilizi, la dicono anche fin troppo lunga sull’inaccettabile stato dell’arte che continua ad of-fendere sempre più pesantemente il Lago Olimpico, la “perla da salvare” dell’ex sindaco Colacchi, il “diamante più prezioso” del sindaco Monachesi. E’altrettanto assolutamente inaccettabile che Vigili Urbani e Guardiaparco possano continuare ad essere sempre in tutt’altre faccende affaccendati, anziché intervenire con tolleranza zero nei confronti dei trasgressori che violano sotto gli occhi di tutti Leggi, Ordinanze e Regolamenti”. “E’ un’impresa assai difficile da portare a termine. E' una scommessa con Fa-bietto, – nome di battaglia di Fabio D'Andrea Ndr. – e sono più che sicuro che insieme a lui, con il suo supporto quotidiano e la sua profonda esperienza politica, Noi con Salvini può farcela”.  

Buon lavoro.        




CASTEL GANDOLFO: IN VIA DEI PESCATORI PEDONI COME BIRILLI

di Ivan Galea

Castel Gandolfo (RM) – Parcheggi a pagamento realizzati al posto di un adeguato marciapiede per il transito in tutta sicurezza dei pedoni abili e disabili. Nessuna barriera architettonica abbattuta.

Questa la situazione a Castel Gandolfo in via dei Pescatori dove dai bambini alle famiglie con neonati nei passeggini, dalle comitive di giovani ai gruppi di meno giovani, dagli sportivi che fanno jogging ai disabili in carrozzina, sono costretti a camminare al centro della carreggiata, sfiorati pericolosamente dalle autovetture in transito che il più delle volte non rispettano i limiti di velocità.

“Un sito così bello deve essere valorizzato – commenta Giampiero Tofani, delegato dei Castelli Romani C.A.B.A., Controllo Abbattimento Barriere Architettoniche, rivolgendo un appello al Sindaco Milvia Monachesi. – Ho deciso di evidenziare questa situazione altamente pericolosa – prosegue il delegato – per mettere al centro della città dell’Accoglienza e seconda città del  Vaticano la sicurezza dei pedoni abili e disabili, anziché le scandalose esigenze di fare cassa facile con i parcheggi a pagamento. Sulla pelle dei più deboli.

Non è giusto preoccuparsi unicamente delle campagne pubblicitarie e non dell’abbattimento di queste barriere incivili. I parcheggi a pagamento al posto di un adeguato marciapiede sono inconcepibili – tuona Tofani – e ancor più inconcepibile è che, ancora nel 2015, un disabile costretto a muoversi su una carrozzina debba rischiare la vita anche per fare una semplice passeggiata sul lungolago di via dei Pescatori!”.

Proprio in questi giorni, all’insegna di “abbattiamo tutti insieme queste barriere incivili”, la direzione Controllo Abbattimento Barriere Architettoniche ha proposto al primo cittadino del Comune di Castel Gandolfo alcune soluzioni per la messa in sicurezza dei pedoni che percorrono via dei Pescatori: la realizzazione di un adeguato marciapiede, largo almeno 150 centimetri, idoneo anche al transito dei disabili, installato sul lato lago (a sinistra ), al posto degli stalli per i parcheggi a pagamento.

 




CASTEL GANDOLFO: UN ATTO NOTARILE SVELA IL MISTERO DEL DIRITTO DI PESCA SUL LAGO

di Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – Da anni ormai ci si chiede se al Lago Albano di Castel Gandolfo si possa o meno pescare e comunque si continua a praticare il carpfishing con la conseguente seppur accidentale moria di animali lacustri quali anatre cui rimane impigliato il grosso amo utilizzato per la pesca delle carpe. Ebbene, forse si è arrivati alla risposta che si cercava.

E’ del 1962 l’atto notarile stipulato tra la famiglia Catarci e il sindaco Marcello Costa in qualità di rappresentante del Comune di Castel Gandolfo con il quale viene venduto da Catarci il diritto esclusivo di pesca al Comune di Castel Gandolfo.  Dunque il Comune e soltanto il Comune di Castel Gandolfo detiene questo esclusivo diritto, pertanto ogni altro atto relativo la pesca sul lago emanato da enti sovracomunali è da ritenersi nullo.

A denunciare questa situazione caotica e di carenza di rispetto delle norme e ordinanza sindacale N° 6 del 31 gennaio 2007 (che tra l’altro proibisce la pesca per utilizzo alimentare) è Giampiero Tofani, commissario straordinario de La Destra il quale ha di recente presentato un esposto al Comune, ai Vigili urbani e al Corpo forestale per segnalare che a fronte di questo atto notarile sia le licenze di pesca che l’autorizzazione alla pesca sportiva con tecnica Carpfishing nel lago Albano rilasciate dalla Provincia (l’autorizzazione per pesca sportiva con tecnica “Carpfishing” nel Lago Albano è stata rilasciata il 24/04/2013 dal dipartimento caccia e pesca della Provincia di Roma) sono da considerarsi senza effetto.  Tanto più che la Provincia non ha neppure rinnovato la locazione concessa dal Comune anni fa.

Dunque il dato certo è che il diritto di pesca esclusivo ce l’ha il Comune: “alla luce di questo atto notarile – dice Giampiero Tofani de La Destra – è chiaro che il Comune dovrebbe immediatamente attivarsi per tutelare i propri diritti e non solo perché essere detentori del diritto di pesca significa anche avere la facoltà di ottenere un fruttuoso introito per la casse comunali qualora l’Ente riuscisse a regolamentare bene la questione. Questo introito  potrebbe essere riutilizzato per la tutela ambientale del lago stesso. Visto, tra l’altro, che l’amministrazione in merito lamenta sempre carenze di risorse economiche”. 




CASTEL GANDOLFO: BRONZO PER GIAMPIERO TOFANI AL CAMPIONATO DEL MONDO DI RAVENNA DRAGON BOAT

Redazione

Castel Gandolfo (RM) – Una vittoria di cui andare orgogliosi a Castel Gandolfo dove Giampiero Tofani ha vinto la medaglia di bronzo negli over 60 al Campionato del mondo Ravenna di Dragon Boat per Club. La competizione ha visto la partecipazione di 5 mila e 500 atleti provenienti da tutto il mondo: Australia, Canada, Cina, Giappone, Stati Uniti, Russia  e tutta Europa. Sono state circa 28 le nazioni. Le gare erano divise in barche composte da 20 persone o barche da 10.




CASTEL GANDOLFO, PRO LOCO E MERCATINO: DOPO L'ESPOSTO DE LA DESTRA PARLA IL PRESIDENTE PROPERZI

di Maurizio Costa

Castel Gandolfo (RM) – Immediata la reazione del sindaco gandolfino Milvia Monachesi e del presidente Pro Loco Mario Properzi rispetto l’articolo de L’Osservatore d’Italia su controlli da parte dei carabinieri di Castel Gandolfo e dei vigili al mercatino di artigianato sul lungolago e di presunti guadagni sostanziosi per la Pro Loco locale. Secondo un esposto del commissario straordinario de La Destra Giampiero Tofani il mercato, oltre a non avere in prevalenza artigianato ma oggettistica commerciale e prodotti enogastronomici, dal 1 luglio 2013 al 30 giugno 2013, avrebbe fruttato ben 800mila euro alle casse dell’associazione Pro Loco, accusata di pagare al Comune 2,20 euro al metro quadro per l'occupazione di suolo pubblico e di rivendersi lo spazio a 10 euro al metro.

“Tutto quello che guadagniamo dal mercato – ha dichiarato Mario Properzi, Presidente della Pro Loco – viene reinvestito in altre manifestazioni organizzate dalla nostra associazione, come concerti o fiere.” Riguardo ai presunti 800mila euro percepiti in un anno dall’associazione, Properzi fuga ogni dubbio: “Non abbiamo mai incassato una somma simile e comunque parliamo di cifre altissime, da multinazionali.” Il prezzo per ogni banco è di 50 euro al giorno e la Pro Loco, da questa somma, versa al Comune di Castel Gandolfo 17,20 euro al giorno per ogni banco. “La rimanenza – continua il Presidente – serve a coprire le spese di vigilanza, di illuminazione e di tasse dei rifiuti.” I banchi sono quasi 40 e quindi gli incassi sembrerebbero altissimi, ma il bilancio parla chiaro: per l’anno 2013, i costi e i ricavi combaciano al centesimo. I costi ammontano a 141mila euro e i ricavi arrivano alla stessa cifra. Per questo, sembrerebbe impossibile che la Pro Loco abbia guadagnato 800mila euro in un anno. Per quel che riguarda la superficie del mercato, che, secondo l’esposto, era maggiore di quella sancita dal bando, non ci sarebbe nulla di controverso: “Non abbiamo mai sforato lo spazio che abbiamo a disposizione – ha dichiarato Properzi – e, ogniqualvolta siamo andati oltre, abbiamo sempre pagato le differenze.” Perché il mercato, che dovrebbe riguardare soprattutto arte e artigianato, presenta pochissimi tabella di questo genere? Semplice: “Non siamo riusciti a raggiungere una buona percentuale di banchi d’arte e artigianato – ha concluso Properzi – e quindi abbiamo aumentato quelli commerciali dal 30% al 69%.” Anche il Sindaco, Milvia Monachesi, intervistata dall’Osservatore d’Italia, ha dichiarato che: “Tutte le cifre dell’esposto sono errate. I controlli delle forze dell’ordine ci sono e la Pro Loco reinveste tutto quello che guadagna. Sono tutte cattiverie gratuite e infondate”.

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28/07/2014 CASTEL GANDOLFO, PRO LOCO E MERCATINO ESTIVO: PARTITO L'ESPOSTO



CASTEL GANDOLFO: AL VIA LA BELLA STAGIONE…

Chiara Rai

Castel Gandolfo (RM) – Il “lago del Papa” di nuovo circondato da immondizia e degrado. Ci sono addirittura relitti di imbarcazioni che giacciono vicino l’arenile del lungolago gandolfino. Non è un bel biglietto da visita per la bella stagione che lo scorso anno si è conclusa con lo stesso fotofinish condito da ulteriori sequestri alle attività balneari, dopo i famosi sigilli ai 15 esercizi nel 2007 per abusi, è toccato alla spiaggia del “Pirata” che sempre per questioni legate a permessi mancanti, lo scorso anno, ha chiuso il servizio spiaggia attrezzata a circa 100 utenti. La spiaggia di Castel Gandolfo è proprietà del demanio, il Comune oltre a sensibilizzare l’intervento della Regione e del Parco ha le mani legate, per questione di competenza.

A tal proposito il sindaco Milvia Monachesi ha da poco incontrato il neo assessore regionale all’Ambiente Fabio Refrigeri il quale le avrebbe dato delle rassicurazioni a riguardo: “Purtroppo – dice Monachesi – nonostante lo scorso autunno la Regione abbia finanziato il Parco Regionale dei Castelli Romani con 50 mila euro destinati alla bonifica degli arenili, a stagione finita, lo scenario è rimasto pressoché invariato nonostante l’intervento sia stato operato. Per questo motivo – conclude – sto continuando a sensibilizzare le istituzioni competenti affinché non permettano che le spiagge demaniali si presentino in in questo stato”. La prima cittadina Monachesi ha ricordato di aver sollecitato più volte la richiesta da parte del Comune di poter operare direttamente la bonifica, ma senza esito positivo. E adesso ci sono bambini che giocano vicino a mini discariche di bottiglie di plastica, a buste con ciborio che trasuda e vecchi stracci. C’è ferraglia arrugginita. Il villaggio preistorico delle Macine che potrebbe essere un’attrattiva turistica di pregio, è lasciato incustodito. Addirittura ad ottobre furono fatti dei proclami per il prossimo via agli scavi presso l’area del “faro di Domiziano”, finanziati da un privato che insiste sulla zona archeologica. Ma finora le pietre rinvenute sono a qualche metro di distanza, sulla spiaggia e tutto tace. Il Commissario straordinario de La Destra di Castel Gandolfo Giampiero Tofani continua a denunciare lo stato di degrado e a ricordare che il Comune può far garantire il decoro facendo rispettare ad esempio l’ordinanza del 2007, come l’obbligo di demolizione e smaltimento manufatti e imbarcazioni da parte dei privati: “vigilare affinché si mantenga quel giusto decoro e si rispettino le ordinanze è doveroso da parte dell’amministrazione – dice Tofani – che in campagna elettorale promise d’interessarsi al fenomeno”. Scenario a parte, ogni week end la sede estiva del Papa è presa d’assalto dai visitatori che parcheggiano persino sul marciapiedi in galleria, in mezzo alla strada, piena di attrattive e allettanti bancarelle. Basterebbe una messa a lustro da parte della Regione.




CASTEL GANDOLFO, IL MINISTERO DEI TRASPORTI TIRA LE ORECCHIE AL COMUNE: "PROVVEDERE URGENTEMENTE AL RIPRISTINO DELLA SICUREZZA"

Alberto De Marchis

Footing tra le auto e  passeggini che fanno lo slalom in mezzo ai parcheggi “blu” come la rabbia dei gandolfini è un film già visto mille volte. Si tratta di una via a doppio senso di marcia, quasi per intero senza marciapiedi e segnaletica orizzontale. E nonostante la carreggiata sia già abbastanza stretta, sul lato sinistro ci sono i parcheggi a pagamento che provocano un ulteriore restringimento di due metri e 20. Tenace Giampiero Tofani, prima in veste di residente a adesso in qualità di commissario straordinario de La Destra di Castel Gandolfo ai Castelli Romani, ha scritto al ministero dei Trasporti. E l’Ente il 22 agosto gli ha risposto con un sostanziale invito rivolto al Comune a provvedere urgentemente al “ripristino di adeguata condizione di sicurezza” per pedoni e automobilisti. Non contento Tofani ha scritto al sindaco chiedendo la realizzazione di idonea segnaletica orizzontale e verticale e marciapiede. “Tra i nostri obiettivi dice Tofani c’è proprio quello di voler garantire la sicurezza ai cittadini iniziando dalla viabilità, una esigenza quotidiana che vede coinvolte mamme con passeggini al seguito, come anche disabili e anziani o sportivi”. Un impegno con i piedi per terra da parte del sindaco Milvia Monachesi: “Il comandante di Polizia Municipale farà a breve una relazione dettagliata – dice Monachesi – da parte nostra, entro i limiti delle possibilità economiche, c’è tutta la volontà concreta di intervenire e fare il possibile per mettere in sicurezza la strada”




CASTEL GANDOLFO, SUL LAGO ALBANO IL PRESUNTO PARADOSSO DEGLI ABUSIVISMI

C.R.

Ancora presunti casi di “abusivismo” in materia di concessioni d’arenili sul lago Albano di Castel Gandolfo. Il presidente dell’associazione sportiva “Brunetti” Giampiero Tofani ha deciso di scrivere al dipartimento Ambiente della Regione per evidenziare un paradosso: Il Parco Regionale dei Castelli avrebbe addirittura realizzato un pontile d'attracco abusivo dove e' ormeggiata una barca che anziché essere “ecologica” come si dice andrebbe addirittura a benzina. Se così fosse il “quadretto” dell’abusivismo al lago Albano sarebbe un grandangolo. Tofani ha evidenziato come le opere, “realizzate presumibilmente senza le prescritte autorizzazioni” servano per il funzionamento della tanto pubblicizzata barca ecologica a propulsione elettrica inaugurata giugno del 2008”. Aldilà del fatto che il presidente dell’Associazione Brunetti rimarca che si tratterebbe di motori elettrici alimentati a benzina, chiede al dipartimento di comunicare “con assoluta trasparenza” la determinazione regionale con cui è stata rilasciata al Parco la concessione dell’arenile e degli specchi d’acqua demaniali occupati per il pontile e per la boa di ancoraggio”.

tabella PRECEDENTI:

12/06/2012 CASTEL GANDOLFO LAGO ALBANO, EX GESTORI ANCORA IN ATTESA DELLE CONCESSIONI