Nemi, ancora un’udienza per “Elvis”

NEMI (RM) – È stata rinviata al prossimo 2 novembre 2020 l’udienza che vede imputato Giacomo Cavalieri, detto Elvis, per un altro processo relativo il reato di danneggiamento. Cavalieri in un precedente processo ha ammesso di essere stato il mandante degli incendi di tre auto in uso a Franco Nicoletti detto Cricchetto, riconosciuto quest’ultimo parte offesa.

Si è arrivati dunque a un secondo capitolo di atti ai danni di Nicoletti

Tra i testimoni S. F. in quanto una delle auto incendiate è stata data in prestito dallo stesso a Nicoletti e L. B., conoscente e amica di Nicoletti, la quale in più occasioni ha chiesto all’anziano di essere accompagnata a casa o comunque non lasciata da sola in presenza di Elvis che spesso l’avrebbe importunata.

Tra i testimoni è stata chiamata anche S. I. che però non era presente in Aula. I testimoni dovranno presentarsi all’udienza del prossimo 2 novembre.

Il detenuto Giacomo Cavalieri, che si trova in carcere a Velletri, non era presente in Aula questa mattina. Pertanto l’udienza è stata rinviata a novembre.




Nemi, malore in carcere per Giacomo Cavalieri: nuova udienza sempre per stalking spostata a settembre

NEMI (RM) – Udienza rinviata a settembre per Giacomo Cavalieri, il 35enne di Nemi da tutti conosciuto come “Elvis” per via del suo look ispirato al re del Rock and Roll, attualmente detenuto al carcere di Velletri dove sta scontando la pena di 4 anni e sei mesi per stalking attuato nei confronti di sei persone, tra cui due minori, e per essere il mandante di un incendio a un’auto.

Ieri Cavalieri si è sentito male in carcere

quindi per legittimo impedimento non ha potuto presenziare all’udienza. Il giudice ha quindi rinviato a settembre questa nuova seduta che vede Cavalieri accusato di un altro episodio di stalking perpetrato nei confronti di una giovane donna che vive a Nemi. Anche quest’ultima non è potuta essere presente in aula per motivi di salute.

A settembre verranno ascoltati otto testimoni

Giacomo Cavalieri è stato arrestato lo scorso gennaio dai carabinieri di Nemi diretti dal maresciallo capo Dario Riccio, dopo l’incendio all’auto di Franco Nicoletti, storica figura di Nemi, meglio conosciuto come “Cricchetto” e molto amato dall’intera comunità. Nicoletti, che aveva preso le difese delle donne vittime dello stalker era rimasto a sua volta vittima di incendi a ben 4 sue automobili. E per uno di questi 4 incendi “Elvis” è stato riconosciuto come mandante. Ora andrà a giudizio, oltre che per questo episodio di stalking anche per gli altri tre episodi incendiari.




NEMI MAXI RISSA: "ELVIS" E I RETROSCENA

di Angelo Parca

Nemi (RM) – Slitta ad ottobre l’udienza in occasione della quale verrà decisa la pena per i 10 arrestati attori della maxi rissa avvenuta a Nemi la notte dell’8 luglio scorso in piazza Umberto I.

Il 9 luglio il Giudice ha convalidato l'arresto a carico delle 10 persone applicando per il gruppo di Nemi la misura di divieto di dimora nel territorio di Rocca di Papa e per il gruppo di rocchegiano la misura di divieto di dimora nel territorio di Nemi.

Sembrerebbe che i ragazzi di Rocca di Papa, almeno una decina, siano partiti in una vera e propria “spedizione punitiva” nei confronti di “Elvis”, così è soprannominato Giacomo Cavalieri, un ragazzo nemese di bell’aspetto che gira sempre su una motocicletta e diciamo che è conosciuto per la sua fama di Latin Lover.

Insomma Giacomo, con la passione per il cinema e il grande rock di Presley, è un personaggio nel vero senso della parola, non passa inosservato e sembra uscito dal cinema americano degli anni ’60, tant’è che ha anche partecipato come attore in diversi films italiani. Infatti, da voci di corridoio, pare che fosse più di un anno che Elvis era vittima di bullismo, insulti e minacce da parte di un personaggio della “Rocca” tale A.F. che sostanzialmente lo aveva preso di mira proprio a causa dell’aspetto di Elvis e del suo comportamento stravagante che aveva attirato probabilmente le attenzioni di una ragazza sostanzialmente contesa da entrambi.

Insomma “Elvis” era probabilmente un soggetto da “punire” perché forse dava “fastidio” sulla piazza di Rocca di Papa. “L’affronto” è invece avvenuto con la carica di difesa al seguito. A.F. e Giacomo si sono sentiti nelle ore prima della rissa. Sembrerebbe che A.F. abbia detto a Giacomo di voler chiarire gli attriti fra di loro e per questo lo avrebbe raggiunto a Nemi. Solo che A.F. all’appuntamento si è presentato con una decina di suoi amici al seguito e quando Giacomo gli allungato la mano per una stretta in segno di riappacificazione è partito il cazzotto di A.F. e in rinforzo sono arrivati gli amici con bastoni, roncole e spranghe. Ciononostante Elvis aiutato da suo fratello è riuscito a tenerli a bada fin quando non sono intervenuti i carabinieri di Velletri e la rissa si è placata. Certo, questi episodi da “Gioventù Bruciata” andrebbero assolutamente evitati. Adesso ci sono dieci ragazzi in attesa di giudizio.

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