GENZANO, UOMO SGOZZATO: VIAGGIO NELLA CASA DEGLI ORRORI – 2° PARTE

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Puntata precedente: GENZANO, MORTE DI MASSIMILIANO RISTAGNO: UN CASO DA RIAPRIRE – I° PARTE

 

di Chiara Rai
Genzano (RM)
– Massimiliano Ristagno, il 47enne trovato sgozzato a Genzano il 15 ottobre del 2012, aveva molta paura nei giorni antecedenti la sua morte sulle quali pesano molte ombre. Nella sua casa a Genzano dove viveva con la zia Carla c’era un via vai di persone perché erano in corso i lavori di ristrutturazione dell’appartamento eseguiti da una ditta della quale omettiamo di scrivere il nominativo.

 

La ditta e gli operai rumeni Alcuni dipendenti della ditta erano di nazionalità rumena e da una perizia investigativa risulta che Massimiliano Ristagno ha avuto conversazioni telefoniche con alcuni di questi operai, tra i quali un certo R. D, conosciuto come "Daniele”. Carla sostiene di aver notato nel nipote una forte preoccupazione. “Di cosa hai paura Massimiliano? – gli chiese la zia – che cosa ti preoccupa?”. L’uomo le indicò una mercedes marrone con tre rumeni a bordo: “Zia sono loro che mi fanno paura”. A quanto pare la zia Carla è venuta a conoscenza, solo dopo la morte del nipote, che molti a Genzano sapevano qualcosa sulle frequentazioni di Massimiliano e che diverse persone non apparvero neppure sorprese della tragica morte dell’uomo, facendo intendere a Carla, tramite colloqui, che si trattasse di una morte prevedibile. Dunque chi frequentava Massimiliano? Perché aveva paura?



Le strane scritte sull'ascensore
L’Osservatore d’Italia ha visitato il luogo del delitto. La zia Carla ci ha mostrato, mentre eravamo in ascensore, delle scritte sul muro tra un piano e l’altro che abbiamo ripreso anche con un breve video: “Sono scritte sataniche – dice Carla – a Massimiliano facevano tanta paura, me lo ha detto nei giorni precedenti al suo assassinio”. L’appartamento a Genzano, dov’è morto l’uomo, si è fermato al 15 ottobre del 2012: è una casa abbastanza grande, in disordine anche per via dei lavori di ristrutturazione che erano in corso.

 

La scena del delitto La sera prima del delitto Massimiliano e la zia avevano visto un vecchio film in televisione fino a tardi, circa le 2:30 di notte . Poi i due si sono coricati: lui nel salottino dove c’è un letto e lei nella camera matrimoniale vicino alla cucina. Un piccolo corridoio distanzia le due stanze. Quando la zia Carla si è svegliata al mattino non ha trovato Massimiliano nel suo letto ma era già cadavere, nudo riverso a pancia in sotto all’ingresso dello studio del nonno (un’altra stanza che era chiusa) sgozzato. La zia aveva lasciato, prima di coricarsi, tutte le tapparelle chiuse a metà e le porte delle stanze tutte aperte mentre al risveglio le porte erano tutte chiuse compresa quella della stanza dove dormiva Carla. “Evidentemente loro si sono arrampicati sulle impalcature esterne che danno allo studio o dalla mansarda della quale avevano tutti le chiavi – dice Carla – Massimiliano l’ho lasciato che dormiva, addirittura russava un pochino. Qualcuno è entrato sicuramente nell’appartamento di Genzano altrimenti le porte sarebbero rimaste aperte come le avevamo lasciate”.

 

La terza richiesta di riapertura delle indagini Ancora dunque ulteriori elementi si aggiungono ad un giallo fitto. “L’appartamento degli orrori” lascia pensare che si sia trattato di omicidio. Lo scorso 3 maggio è stata depositata una nuova istanza di riapertura delle indagini sulla morte di Massimiliano Ristagno il 47enne trovato sgozzato a Genzano il 15 ottobre del 2012. È il terzo tentativo dopo due archiviazioni. Continueremo a scavare nel caso Ristagno.
 




CASTELLI ROMANI: GENZANO E MARINO DUE CAPISALDI PER IL NUOVO SINDACO METROPOLITANO

Red. Politica
Castelli Romani (RM)
– Il Movimento Cinque Stelle entra nell'asset politico dei Castelli Romani dopo che gli ultimi ballottaggi di domenica scorsa hanno visto i pentastellati conquistare la storica roccaforte rossa di Genzano, soprannominata addirittura la 'piccola Mosca' ma anche la città dell'Uva e del Vino, parliamo di Marino, ormai ex quartier generale di Adriano Palozzi & C. Nell'area castellana il centrosinistra ha perso anche la città di Ariccia, ora guidata da Roberto Di Felice passato direttamente al primo turno di domenica 5 giugno con un plebiscito di voti. Stessa cosa per Rocca di Papa, precedentemente amministrata da Pasquale Boccia (PD) dove Emanuele  Crestini  ha vinto il ballottaggio contro la candidata a sindaco Marika Sciamplicotti sostenuta anche dal Partito Democratico.

Comuni al voto nel 2017 Il prossimo anno ai Castelli Romani andranno al voto i Comuni di Castel Gandolfo, Lanuvio, Lariano, Monte Compatri e Nemi e gli elettori sicuramente faranno molta attenzione, in questo anno che li separa dalle urne, all'operato delle nuove amministrazioni a cinque stelle di Genzano e Marino per valutarne una eventuale replica nei loro comuni di residenza.

Città Metropolitana e Castelli Romani Grande attenzione, infine, nell'intera area dei comuni compresi nella Città Metropolitana di Roma Capitale (ex Provincia) che vede ora Virginia Raggi ricoprire anche la carica di sindaco metropolitano. La grillina dovrà quindi scontrarsi, oltrechè con le problematiche della capitale, anche con le criticità che affliggono la provincia di Roma. La Raggi, quindi, ai Castelli Romani troverà sicuramente due grossi punti di riferimento: Daniele Lorenzon a Genzano e Carlo Colizza a Marino.
 
  
 




GENZANO, MOVIMENTO CINQUE STELLE AL GOVERNO: "LA CITTÀ TORNA AD ESSERE DEI CITTADINI"

Redazione


Genzano (RM)
– Una vittoria clamorosa quella del MoVimento Cinque Stelle a Genzano di Roma. Sicuramente una volontà da parte degli elettori di voltare pagina. Con una nota il partito pentastellato affida le prime dichiarazioni del nuovo primo cittadino Daniele Lorenzon. Il Sindaco siamo noi! Questo rimarrà per i prossimi cinque anni. Come gruppo siamo nati e cresciuti e oggi come gruppo allargato, con la partecipazione dei cittadini, governeremo Genzano. Tutti avremo la responsabilità di ricostruire questa città. “La mia squadra sono i cittadini. Dateci fiducia e tempo e tornerà il piacere di partecipare alla cosa pubblica. Niente più segreti e potentati. La trasparenza sarà una condizione imprescindibile per il rapporto che tornerà ad essere diretto tra amministrazione e collettività” dichiara il nostro sindaco Lorenzon che segue:”Abbiamo lavorato su progetti e andremo avanti per raggiungere gli obiettivi fissati. Ora ci metteremo subito al lavoro per il reddito di cittadinanza e per la riorganizzazione della struttura amministrativa troppo legata a vincoli clientelari. La mia porta sarà sempre aperta”
Non sappiamo cosa troveremo in quelle stanze il cui accesso per anni è stato precluso, non conosciamo le macerie che ci vengono lasciate in eredità, ma sappiamo che mai deluderemo i nostri cittadini e che Daniele Lorenzon sarà il Sindaco di tutti e non solo di coloro che lo hanno eletto.
I consiglieri e Daniele Lorenzon provengono dalle battaglie sul territorio e quel territorio non lo abbandonano, anzi, nessuno verrà lasciato solo e proprio da qui, dai genzanesi per i genzanesi abbiamo bisogno di ripartire.




GENZANO: DANIELE LORENZON (M5S) È IL NUOVO SINDACO

Redazione

Genzano (RM) – Colpo di scena nella roccaforte “rossa” di Genzano dove vince il grillino Daniele Lorenzon che ha conquistato il 59,59% rispetto al sindaco uscente di centrosinistra Flavio Gabbarini che si è fermato al 40,41% pari a 6.514 voti.

Davvero una sconfitta inaspettata per Gabbarini che alla scorsa tornata ha chiuso con il 42,67% contro il 21,82 del giovanissimo sfidante Lorenzon che al secondo turno ha effettuato un clamoroso sorpasso. I pronostici preelettorali davano addirittura sicura la vittoria del sindaco uscente addirittura al primo turno e invece davvero Genzano, da sempre di centrosinistra, rappresenta in pieno la riuscita della “rivoluzione pentastellata”. Su 19.272 elettori ha votato il 50,19 contro il 57,02 della prima tornata.




ALBANO E GENZANO, TRAFFICO DI DROGA: LA FINANZA CONFISCA AL GRUPPO ANDERLUCCI 43 MLN DI EURO

Red. Cronache

Albano / Genzano (RM) – I Finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno sottoposto a confisca 18 aziende (tra società di persone e di capitali), immobili, auto e motoveicoli e numerosi rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre 43 milioni di euro, riconducibili a componenti del "Gruppo Anderlucci", facente capo a Sergio Anderlucci, e coinvolto in traffici di droga. Secondo quanto emerso dalle patrimoniali, coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, il gruppo attingendo a risorse finanziarie rinvenienti principalmente dallo spaccio di stupefacenti, ha costituito una serie di società, in prevalenza con sede nel Comune di Albano Laziale (Roma) e operanti in svariati settori economici.

Alcune di queste società sarebbero poi state utilizzate per la commissione di ulteriori illeciti di natura penale tributaria. In particolare, scrive il Giudice della prevenzione, «il 'sistemà architettato dal gruppo prevedeva di mettere in liquidazione, di volta in volta, una delle cooperative, in modo che i contratti attribuiti a tale soggetto giuridico, in fase di estinzione, venissero trasferiti ad un nuovo soggetto giuridico, tanto che, se non fosse intervenuto, provvidenzialmente, il sequestro di prevenzione disposto nell'ambito del presente procedimento, verosimilmente l'intero 'marchingegnò sarebbe andato a buon fine senza che ne rimanesse traccia. L'intero meccanismo permetteva al gruppo di non versare (come in effetti non ha mai versato) imposte allo Stato». Gli accertamenti patrimoniali sviluppati dagli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo Polizia Tributaria di Roma, che hanno riguardato 122 entità, tra persone fisiche e giuridiche, hanno permesso di ricostruire compiutamente la fitta rete degli interessi commerciali dei proposti e l'entità degli investimenti effettuati, localizzati sempre nell'area dei Castelli Romani, tra Albano Laziale (RM) e Genzano di Roma (RM), servendosi, per tale scopo, anche di parenti impiegati come «prestanome». A fronte dell'accumulazione di tale ingente patrimonio, è emersa la palese sproporzione tra il patrimonio mobiliare e societario e la rispettiva situazione reddituale.

L'ambito di operatività delle aziende nel tempo avviate da parte degli indagati, ha riguardato svariati settori commerciali, tra cui quello delle costruzioni edili. Proprio in tale contesto il 'gruppo Anderluccì era addirittura riuscito a introdursi negli appalti con gli Enti Locali: in particolare, una delle aziende oggetto di sequestro, nel luglio 2014, ha realizzato un complesso immobiliare destinato ad ospitare una scuola materna e un asilo nido e ha avuto accesso, tra l'altro, a contributi del FSE (Fondo Sociale Europeo). Contestualmente alla confisca di beni, è stata data esecuzione, di concerto con i Commissariati di Albano Laziale (RM) e Genzano (RM), all'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza nei confronti di 5 persone, con la previsione dell'obbligo di soggiorno per 3 di loro.




GENZANO BALLOTTAGGIO 2016, GABBARINI: "CARI GENZANESI, GRAZIE!"

Red. Politica

Genzano (RM) – Comizio di chiusura per il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini in una piazza Frasconi bagnata da qualche goccia di pioggia ma piena di persone che con la loro presenza hanno “scaldato” gli interventi e il saluto del primo cittadino in vista del ballottaggio di domenica 19 giugno.
E proprio con un “grazie ai genzanesi” è iniziato l’intervento di Gabbarini il quale si presenta alla sfida finale sostenuto da un’ampia e compatta coalizione di centrosinistra e che al primo turno ha riscosso ben 5.285 consensi pari al 42,67%. “Confermiamo questo successo domenica 19 giugno – ha detto il sindaco – confermiamo il voto a questa  maggioranza che si presenta così com’è: una coalizione plurale e coesa fatta di donne e uomini d’esperienza e tanti giovani pieni di progetti” Poi Gabbarini ha passato la parola a Virgilio Seu, “amico e compagno di tante battaglie in Consiglio comunale per la difesa della storia, della libertà e della democrazia nella nostra Città”.

Seu ha ribadito senza mezzi termini: “Abbiamo difeso la democrazia e partecipazione della nostra città. Questo ballottaggio sarà la scelta tra due mondi – ha continuato – da una parte la storia di Genzano, la storia solidale di questo popolo e dall’altra parte un finto rinnovamento rappresentato dai grillini in maniera oscura e con logiche aziendalistiche. I vari sindaci se non obbediscono agli ordini dall’alto vengono sospesi o espulsi è questa la sorte che tocca a chi non è davvero libero ed è per questo che il 19 giugno i cittadini di Genzano si troveranno di fronte alla scelta fondamentale per il futuro della città. Insieme, tutti, dobbiamo combattere una nuova battaglia per la democrazia e respingere chi getta fango e discredita la città parlando di mafia che a Genzano non è mai esistita. Importante è invece difendere – ha concluso Seu – la correttezza istituzionale che ci contraddistingue e che ci aspetteremmo da una rappresentante delle istituzioni:  il popolo genzanese è una cosa seria!" Infine Seu ha detto: “Il cinque stelle parla di reddito di cittadinanza ma le amministrazioni che si sono succedute finora a Genzano hanno fatto un intervento di sostegno al sociale pesantissimo perché abbiamo sempre investito sul sociale e riteniamo che quello che debba essere garantito sia il lavoro perché sul lavoro si basa la dignità delle persone e grazie al volontariato diffuso e il sistema parentale riusciamo a sostenere e difendere i nostri cittadini!”

Poi Gabbarini ha passato la parola alle giovani candidate: “Grazie a voi stiamo realizzando il rinnovamento!” Federica Lattanzi emozionata ma con le idee molto chiare ha salutato la piazza: “Come sicuramente si sente dalla mia voce – ha detto –  è la prima volta che parlo in pubblico e per la prima volta Genzano vede concludersi la campagna elettorale con tanti giovani. Dunque non dobbiamo farci confondere da chissà quale stravolgimento perché il cambiamento vero, quello sano, siamo noi ! Un cambiamento che però non stravolge la nostra storia perché noi rappresentiamo un rinnovamento con solide radice familiari e con questo spirito conquisteremo la fiducia anche delle persone più contrarie: il 19 andiamo tutti nel verso giusto! Genzano ha sempre brillato e non ha bisogno di altre stelle. La città insieme a tutti cittadini  continuerà a brillare di luce propria”.
Anche la giovane Martina Ortolani ha parlato in piazza: “E’ una grande emozione parlare nella piazza di Genzano, il paese che mi ha visto nascere e crescere. Con orgoglio rivendico questa mia appartenenza anche a una militanza politica iniziata nella sinistra giovanile. Dico grazie ai valori che mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia, valori basati sull’impegno civico . Flavio Gabbarini ha amministrato bene, io insegno in una scuola privata ed è stato inevitabile il mio impegno nel settore sociale sotto tutti i diversi aspetti: pesano sul bilancio 3milioni di euro sul sociale di cui 500 mila sugli asili nido, si è partecipato a bandi che hanno permesso la ristrutturazione di alcuni edifici scolastici. Questi – ha concluso –  sono tutti dati che ci dimostrano come c’è da parte di questa amministrazione un impegno sul futuro e sui nostri figli . Poi  il sostegno alle famiglie in difficoltà come ad esempio le borse lavoro che offrono l’opportunità di non perdere la dignità del lavoro”. 
 
L’arrivederci di Gabbarini: "Questo comune si è sempre distinto per le battaglie sociali, abbiamo resistito nei confronti del fascismo, abbiamo partecipato in massa alla difesa della democrazia. Tutti si sono rimboccati le maniche per ricostruire questa città, il tessuto sociale, civico ed economico. Le Amministrazioni hanno sempre avuto la capacità di guidare il cambiamento grazie alla grande collaborazione di tutto il Consiglio comunale. Non c'è stato uno sviluppo sconsiderato, ma siamo sempre stati in grado di mantenere la vivibilità, i servizi e lo stato sociale. Tutto questo è stato possibile grazie a tutte le forze politiche e associative. Abbiamo una storia, una tradizione che non può essere dimenticata e infangata da chi non conosce la storia né l'attualità della nostra città". Il sindaco ha salutato tutti i presenti, tra cui ex primi cittadini e sindaci dei comuni limitrofi, senatori e deputati del Pd in piazza ad ascoltarlo. Lui li ha ringraziati del sostegno. “Siamo tutte persone perbene – ha detto – la mafia non fa parte del nostro vocabolario perché noi le mafie le abbiamo sempre combattute e contrastate”. Domenica al voto con Flavio Gabbarini nel verso giusto.  




GENZANO, GABBARINI: "CHIUDIAMO DEFINITIVAMENTE LA PARTITA CONTRO IL POPULISMO"

Red. Politica
Genzano (RM)
– “Ripartiamo da un risultato positivo, avendo ottenuto il doppio dei voti del nostro avversario”. È questa la dichiarazione del sindaco di Genzano, Flavio Gabbarini, sostenuto da una larga coalizione di centrosinistra composta da cinque liste che, insieme, hanno totalizzato 5.285 voti, ovvero il 42,68%.

“Ringraziamo tutti gli elettori, uomini e donne, che hanno partecipato alle votazioni di domenica 5 giugno. È stata una campagna difficile, vista la dispersione dei voti, i tanti candidati a sindaco e le altrettante liste. Ora però, c’è la possibilità di chiudere definitivamente la partita contro il populismo e la demagogia che finora hanno soltanto screditato la nostra città senza avanzare alcuna proposta concreta e fattibile. Il mio quindi, vuole essere un appello a tutti gli elettori che nel primo turno hanno scelto altre forze politiche di sinistra e civiche, animate da passione e impegno sul territorio. Gli elettori ci chiedono, ora, un ulteriore sforzo di partecipazione e condivisione dell’azione amministrativa che fanno parte della storia della nostra comunità: insieme possiamo continuare in questo percorso attraverso i valori di solidarietà e di impegno politico e civile che da sempre ci contraddistinguono. Non permetteremo che chi non rappresenta questi valori e non ha la capacità di proiettarli in un progetto di sviluppo possa mettere a rischio la tenuta sociale ed economica della città”.
 




GENZANO, GABBARINI: "LA SENATRICE CINQUE STELLE NON CI RAPPRESENTA"

Red. Politica

Genzano (RM) – Comizio di chiusura in una piazza gremita per il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini che si candida sostenuto da un’ampia e coesa coalizione di centrosinistra e che senza troppi giri di parole ha parlato diretto ai genzanesi commentando questi ultimi scampoli di campagna elettorale dove gli avversari pentastellati, nel tentativo di racimolare qualche voto più, hanno “sparlato” di pericolo di infiltrazioni mafiose nel territorio lanciando parole che nulla hanno a che fare con Genzano e i genzanesi, dei veri e propri “insulti” ha detto il sindaco “diretti alla nostra città e siamo stati tutti insultati e offesi quando i Cinque stelle hanno chiamato in causa Marinopoli, Mafia Capitale, tutte realtà lontane dalla nostra Genzano che è pulita e trasparente: la senatrice che le ha pronunciate non ci rappresenta!

Queste realtà criminali non rappresentano la gente onesta che ha amministrato e amministra questa bella città. Perché qui a Genzano non ci sono mai stati amministratori condannati o che si sono macchiati di simili reati, qui a Genzano regna l’ONESTA’”. Gabbarini ha quindi tuonato: “Io le mafie le ho combattute e ricordo che Genzano è stato il primo Comune che si è costituito parte civile  contro la Pontina Ambiente di Cerroni e poi i risultati ottenuti dalla raccolta differenziata sono la testimonianza di un comune che funziona: abbiamo toccato il 70% di differenziazione e volete sapere a Pomezia, Comune amministrato dai pentastellati a quanto stanno? Al 20%!”. Gabbarini ha sottolineato anche che non ci si può improvvisare sindaci dall’oggi al domani, “per amministrare ci vuole capacità ed esperienza e si deve fare la gavetta in consiglio comunale non si può apparire dal nulla e pensare di avere le soluzioni in tasca per amministrare una città di 25 mila abitanti. Io – ha detto il sindaco – ho ascoltato in cinque anni oltre 3 mila cittadini, almeno 11 a settimana. Perché per amministrare ci vuole impegno civico e passione, generosità, capacità di rinnovamento e competenza”.

Gabbarini, in merito alle presunte vicende giudiziarie che riguardano la sua persone ha detto: “E’ vero, sono stato denunciato da una società che voleva speculare con bollette pazze sulla pelle dei genzanesi e l’amministrazione comunale li ha arginati e io ne vado fiero ed orgoglioso. Ma sulla mia persona c’è una richiesta di archiviazione formulata dal Pm!. E poi mi meraviglio di chi è senatore della Repubblica e parla di impresentabili: tutti coloro che si presentano alle elezioni di Genzano sono candidabili ed eleggibili perché ci sono rigidi controlli a cui vengono sottoposti. La nostra coalizione rappresenta la parte migliore di Genzano perché sono persone perbene!”.

Un commento poi ai punti programmatici degli avversari: “Sono dei programmini – ha detto Gabbarini – delle cosucce scritte e buttate lì con un copia e incolla preso da internet senza conoscere i problemi reali del nostro territorio. C’è una totale mancanza di idee, inesperienza ed un ego smisurato”. E poi il sindaco non ha tralasciato neppure qualche stoccata alla coalizione di destra parlando di “pericolo fascista” che si nasconde dietro le liste civiche mascherate che non sono altro che l’espressione di partiti di destra come Fratelli d’Italia il partito di Giorgia Meloni”. 

In ultimo un appello alla piazza, un appello ai suoi cittadini: "Genzanesi tiriamo fuori l’orgoglio, difendiamo Genzano, la nostra città. Andiamo a testa alta e continuiamo insieme ad andare nel verso giusto con onestà e capacità. W Genzano!
 




GENZANO, MORTE DI MASSIMILIANO RISTAGNO: UN CASO DA RIAPRIRE – I° PARTE

di Chiara Rai

Genzano (RM) – Il 3 maggio scorso è stata depositata una nuova istanza di riapertura delle indagini sulla morte di Massimiliano Ristagno il 47enne trovato sgozzato a Genzano il 15 ottobre del 2012.

È il terzo tentativo dopo due archiviazioni. Il fascicolo, seguito dal Pm Taglialatela in Procura a Velletri, fu infatti archiviato l’ultima volta a luglio 2015 e sempre come suicidio anche se le circostanze in cui è morto Massimiliano Ristagno fanno fondatamente pensare che si sia trattato di omicidio.

I legali della zia della vittima, hanno depositato una nutrita istanza con elencati i motivi per i quali, a loro parere, non si è trattato di suicidio. Prima di tutto mettono in discussione la dinamica suicidiaria sostenuta dalla perizia medico – legale del dottor Silvestro Mauriello che localizza le lesioni mortali nella parte destra del collo di Massimiliano Ristagno , con movimento dall’alto verso il basso. Ristagno però non era mancino e utilizzava per tutte le sue attività quotidiane la mano destra per cui le lesioni che si sarebbe procurato da solo avrebbero dovuto trovarsi a sinistra del collo della vittima.

Dunque si sarebbe ucciso da solo e per giunta con la mano destra e sulla parte destra del collo quando invece è sicuramente un gesto più naturale quello prodotto da una dinamica “incrociata”. Ma non è tutto perché sull’arma del delitto, un coltello a serramanico, sono state trovate impronte digitali non appartenenti alla vittima e delle quali non è stata individuata la provenienza.

E poi addirittura sarebbero state rilevate delle impronte di scarpe diverse da quelle di Massimiliano sul luogo del delitto a Genzano. Qui, è stato trovato anche un guanto in lattice che però, a quanto scrivono i legali, non sarebbe stato repertato e quindi analizzato per verificare se vi fossero impronte digitali compatibili con quelle ritrovate sul coltello. Inoltre Massimiliano era conosciuto da tutti cone una persona sana, robusta, il quale non faceva uso di sostanze stupefacenti né di alcolici. Massimiliano faceva sport, passeggiava con il suo fedele amico a quattro zampe all’Olmata, un parco di Genzano, e amava stare in casa, fare una vita tranquilla.

E’ per questo che la sua morte assume i colori di un giallo intenso, un caso per cui la signora Carla che viveva insieme al nipote ucciso, si batte da ormai quattro anni affinché venga risolto: “E’ giusto che si debba sapere com’è andata vero?” dice con un filo di voce, “glielo dobbiamo a Massimiliano, lui non ha fatto del male a nessuno eppure lo hanno assassinato”.

Ma che vita conducevano Massimiliano Ristagno e la zia Carla, come è stato ucciso, cosa successe a Genzano nei momenti e giorni prima della sua morte? A Genzano, viveva Massimiliano con la zia Carla insegnante, prima con loro c’era anche il nonno al quale l’uomo voleva molto bene e che poi è venuto a mancare.

L’Osservatore d’Italia è stato sulla scena del delitto grazie alla gentile disponibilità della zia la quale ci ha contattati affinché possano essere riaccesi i riflettori sul caso. Anche perché è una vicenda irrisolta ma che vede molti punti interrogativi anche per quanto riguarda le indagini se si pensa che ci sono ancora molti personaggi che non sono stati ascoltati e che potrebbero sapere molto su questa storia. Tanti i misteri shoccanti e anche le sfumature esoteriche, i racconti sbalorditivi che abbiamo sentito e di cui vi parleremo in un prossimo articolo di questa inchiesta che vuole contribuire a trovare la verità sulla morte di quest’uomo.

L’Osservatore d’Italia continuerà a parlarne fin quando non inizierà a muoversi qualcosa, questo caso merita di essere riaperto.




GENZANO, QUEST'ANNO L'INFIORATA RADDOPPIA: 600 MILA GAROFANI PER DUE STRADE

Redazione


Genzano (RM) –  Al via l’edizione 2016 della Tradizionale Infiorata di Genzano che dal 26 al 30 maggio, per celebrare il Giubileo straordinario della Misericordia, interesserà due delle tre strade del tridente voluto dai Cesarini tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Il tema di quest’anno, "Con e per gli altri. Riconciliazione, perdono, amore e pace", progettato dalla Maestra infioratrice Anna Pucci sarà sviluppato dai maestri infioratori di Genzano su via Italo Belardi (la storica via Livia) e dai ragazzi delle scuole del laboratorio “Fiori&colori”, con i giovani della “Bottega dell’Infiorata” e con la partecipazione straordinaria dei bambini delle scuole materne su via Bruno Buozzi (già via Sforza), unendo quindi la Tradizionale Infiorata all’Infiorata dei Ragazzi in occasione della festa del Corpus Domini.

Saranno 34 in totale le opere infiorate che copriranno ad arte una superficie di 3mila metri quadrati e saranno legate tra loro da una struttura d’insieme ripresa ed elaborata dall’acquarello di Johann Anton Rambaux del 1821 in cui la fontana di San Sebastiano del Bracci adornata a festa rappresenta il fulcro e l’elemento di unione. Le opere su via Italo Belardi saranno 16 (di dimensioni 11×7 metri) con l’opera di apertura che riprodurrà il logo del Giubileo di Rupnik e l’opera dell’artista ospite Maix Mayer, media artist, borsista dell’Accademia tedesca di Roma “Villa Massimo”. Su via Bruno Buozzi, invece, ci saranno 18 opere (5,70×7,70 metri), tra cui un’opera di apertura con la Madonna della Misericordia di Rupnik e una di chiusura con il logo del Giubileo dello stesso autore.

Il 26 maggio, i Maestri Infioratori insieme ai ragazzi delle scuole realizzeranno le opere su via Bruno Buozzi (dal disegno alla stesura dei petali), mentre il 27, 28 e 29 si eseguiranno le opere su via Italo Belardi e nella giornata di domenica e lunedì si potranno vedere i quadri su entrambe le strade. A fare da contorno all’Infiorata ci saranno come sempre iniziative ed esposizioni in tutta la città: al Palazzo Sforza Cesarini ad esempio ci saranno le due grandi mostre “Symposium a tavola tra mito e cultura” e “La Collezione Hager – Sportelli”, mentre nel Palazzo comunale si potranno ammirare i bozzetti originali dell’Infiorata e la mostra dell’artista ospite Maix Mayer.

Grazie poi all’iniziativa di Visit Lazio e Regione Lazio in collaborazione con il Parco dei Castelli Romani e il progetto europeo Life Go Park (LIFE12 INF/IT/000571) quest'anno l'Infiorata diventa anche social. Dagli account ufficiali di @visit_lazio, @ParcoCastelli e @LifeGoPark, attraverso l'hashtag #InfiorataG16, è infatti già partita una diretta Twitter lunga una settimana per raccontare, in 140 caratteri, il fascino di questa storica manifestazione, dai primi momenti dello "spelluccamento" dei fiori allo "spallamento" finale con la corsa dei ragazzi.

Tutti i visitatori potranno, inoltre, raccontare l'Infiorata usando l'hashtag #InfiorataG16 e pubblicando foto e post su Facebook, Twitter e Instagram. I migliori saranno scelti per un grande racconto digitale che sarà pubblicato sui siti di Visit Lazio, Parco dei Castelli Romani, Life Go Park e Comune di Genzano di Roma.




GENZANO ELEZIONI 2016: FABIO PAPALIA PRESENTA IL PROGRAMMA ELETTORALE

Red. Politica

Genzano (RM) – Sarà ancora una volta l'Auditorium dell'Infiorata, che solo qualche settimana fa ha tolto i veli sulla sua candidatura, a far da cornice alla presentazione del programma elettorale della coalizione di liste civiche che ha in Fabio Papalia il suo candidato sindaco.
Alle 17 di sabato 21 maggio proprio Papalia, che in quella sala fu acclamato con cori da stadio, prima di essere sommerso dai tanti abbracci e pacche sulle spalle di chi presenziò alla sua presentazione, renderà pubblici i capisaldi del programma elettorale che ha sintetizzato l'apporto delle tre liste civiche in suo sostegno: ‘Genzano Libera’, ‘Genzano Risorge’ e ‘Lista Civica Barbaliscia’.

"Non un libro dei sogni – si è affrettato ad aggiungere nei giorni scorsi -, quello lo lasciamo a chi finora ha illuso e preso in giro i cittadini, anche asfaltando strade di notte”. Passione e concretezza alla base di un programma che è stato diviso in diverse macro-aree di intervento, partendo dalle Politiche Giovanili ed Attività ricreative, passando per lo Sport e le Politiche per il decentramento. Spazio anche alle politiche per la Famiglia e all’introduzione del Quoziente familiare, come anche per le politiche sui Servizi sociali e quelle per i lavori di pubblico interesse, per passare poi all’Ambiente e alle Attività produttive.

Sarà anche l'occasione per confrontarsi su una campagna elettorale in cui in tanti stanno dimostrando di apprezzare il pragmatismo e la voglia di fare di tre liste che sono riuscite a calamitare l'impegno di tanti cittadini che sono voluti scendere in campo in prima persona, per assicurare la svolta amministrativa a Genzano. Contestualmente, per tutto il pomeriggio di sabato e per l'intera mattinata di domenica, in piazza Tommaso Frasconi si terrà il gazebo informativo, tramite il quale chiunque lo vorrà potrà familiarizzare coi candidati e conoscere più dettagliatamente idee e programmi della sola coalizione in grado di poter  dare una spallata ad una stagione amministrativa monocromatica, durata oltre 60 anni.