Genzano, cartelle Ici e Tarsu alle stelle: il Consiglio di Stato respinge il ricorso Assoservizi

 

Redazione


GENZANO (RM) – Il Consiglio di Stato con la sentenza pubblicata il 23 dicembre 2016 ha respinto l’appello della società Assoservizi. La vicenda si conclude quindi positivamente per l’Amministrazione comunale e per i cittadini di Genzano che vedono definitivamente annullati gli avvisi di pagamento spediti a fine dicembre 2013 e gennaio 2014 dalla società concessionaria per l’accertamento e la riscossione coattiva dei ruoli ICI e TARSU per circa 4 milioni di euro e altrettanti in preparazione per la spedizione.


La fermezza del sindaco Gabbarini, della Giunta e dei dirigenti nel denunciare le gravi irregolarità commesse dalla società concessionaria, determinarono la decadenza degli atti emessi da Assoservizi e l’apertura di una difficile battaglia legale. Oggi viene affermata definitivamente dal Consiglio di Stato, Sezione Quinta, la legittimità degli atti comunali che esercitò senza indugio la decadenza della concessionaria del sevizio per le inosservanze contrattuali e per gravi abusi e irregolarità nella gestione.

Si esprime soddisfazione per l’esito favorevole della sentenza e un forte ringraziamento a quanti non hanno messo mai in discussione la correttezza e l’onestà dell’Amministrazione comunale che in un momento di forti tensioni sociali ha intrapreso senza esitazione la tutela dei cittadini contro i gravi abusi e irregolarità della società concessionaria.




GENZANO: ACCERTAMENTI TARSU PRIVI DI QUALSIASI EFFETTO

Con Delibera di Giunta comunale n. 30 del 30 gennaio il concessionario è stato diffidato dal continuare la gestione del servizio in nome e per conto del Comune
 
 
Genzano (RM) – A circa un mese dall’arrivo dei primi avvisi di accertamento Tarsu, relativi agli anni 2008-2012, il Comune di Genzano di Roma ha dichiarato decaduta dall’atto di affidamento la concessionaria Assoservizi e nulli, e privi di qualsiasi effetto, gli avvisi di accertamento emessi e spediti dalla società. Inoltre, con Deliberazione di Giunta comunale n. 30 del 30 gennaio, la società è stata di invitata ad informare senza indugio, con lettera da spedire a sue spese o con altri mezzi di pubblicità, i soggetti destinatari degli avvisi comunicando che si tratta di avvisi privi di qualsiasi effetto, con riserva del Comune di analoga comunicazione, sempre a spese della società, ove l’Assoservizi tardasse o fosse perplessa nel riconoscimento di quanto accaduto.
 
“Dopo aver messo insieme tutta la documentazione e consultato degli esperti che chiarissero tutte le nostre perplessità sulla gestione del servizio di accertamento – ha dichiarato il Sindaco Flavio Gabbarini – possiamo ora dire che la società non ha osservato gli obblighi previsti dall’atto di affidamento. Agendo in totale autonomia – ha proseguito il primo cittadino – ha predisposto e spedito ben 2972 avvisi, al di fuori e contro le prerogative di competenza esclusiva dell’Ufficio tributi del Comune. Già dall’8 gennaio con una nota avevo personalmente contestato all’Assoservizi questo modus procedendi totalmente arbitrario e illecito, rilevando molti errori di accertamento e contestando che non si era avuta nessuna considerazione dell’impatto sui cittadini, che non erano state affatto valutate la posizione soggettiva e la buona fede dei contribuenti, in dispregio degli obblighi prescritti nel disciplinare allegato al contratto che dedica, invece, ampio spazio alla riduzione dell’impatto sulla cittadinanza e limitazione del fenomeno del contenzioso. La ditta però ha sempre minimizzato. Abbiamo inviato altre note tendenti ad una composizione bonaria della vicenda ma senza alcun riscontro ed è per questo, quindi, che una volta riconosciute le inosservanze degli obblighi scanditi nell’atto di affidamento (causa di decadenza automatica della concessione) abbiamo provveduto a deliberare in Giunta comunale il decadimento del contratto. Ciò non toglie – ha chiarito il Sindaco Gabbarini – che l’attività di accertamento tributario sia un obbligo di legge e quindi un atto dovuto dall’Amministrazione comunale al fine di garantire che tutti i cittadini contribuiscano in maniera equa e giusta alle spese pubbliche”.