NAPOLI: ARRESTATO IL PADRE DI GENNY A' CAROGNA

Redazione

Napoli – Ciro De Tommaso, padre di Gennaro De Tommaso, l'ultrà del Napoli noto come "Genny a' carogna" diventato famoso la sera della finale di coppa Italia Napoli-Fiorentina allo stadio Olimpico di Roma, è stato arrestato dalla Polizia di Stato per varie violazioni alle misure di sicurezza alle quali era sottoposto. In particolare – si apprende dalla Questura – l'uomo è stato più volte sorpreso dai poliziotti in compagnia di pregiudicati del quartiere Forcella di Napoli. Ciro De Tommaso, 64 anni, pregiudicato, già sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, è stato bloccato ieri ieri tardi a Napoli dagli agenti del Commissariato di "Vicaria-Mercato che hanno eseguito un provvedimento di aggravamento della misura a cui era sottoposto. All'uomo era stata applicata dal giudice di sorveglianza la misura della "casa di lavoro" per la durata di un anno.




NAPOLI: FERITO IN UN AGGUATO IL PADRE DI GENNY 'A CAROGNA

di Matteo La Stella
Napoli
– Ciro De Tommaso, padre di Gennaro de Tommaso, noto alle cronache come Genny'a carogna, capo ultrà partenopeo e protagonista della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, segnata prima del fischio d'inizio dal ferimento a morte del tifoso napoletano Ciro Esposito, è rimasto vittima di un agguato. In Via Vicaria Vecchia, Ciro, ritenuto già affiliato al clan camorristico del rione Sanità dei Miso, stava camminando nei pressi dell'asilo intitolato ad Annalisa Durante, vittima innocente della camorra, quando è stato raggiunto da sei colpi d'arma da fuco. Quattro dei proiettili lo hanno colpito alle gambe e due alle mani. L'uomo si è poi recato con mezzi propri all'ospedale Loreto Mare, dove sarebbe ricoverato nel reparto di chirurgia non in pericolo di vita. Sull'accaduto sta indagando la Polizia di Stato.




GENNY A' CAROGNA RESTA AI DOMICILIARI: IL TRIBUNALE DEL RIESAME RIGETTA LA RICHIESTA DELL'AVVOCATO

di Christian Montagna

Il famoso Genny a'carogna che per giorni e giorni finì nel mirino di televisioni e giornali per i fatti accaduti lo scorso 3 maggio prima della finale di coppa Italia,fa ancora parlare di se. Ma stavolta è il tribunale ad esprimersi riguardo la sua posizione nei confronti della legge. Il Tribunale del Riesame di Roma, ha respinto la richiesta di revoca del provvedimento presentata dall'avvocato Lorenzo Contucci. Gennaro de Tommaso,detto Genny a' carogna, resta dunque agli arresti domiciliari. Accusato di aver organizzato e capeggiato il gruppo di circa cento sostenitori azzurri che in piazza Mazzini secondo la Procura avrebbe voluto tendere un agguato ai tifosi fiorentini, dovrà rispondere anche di violazione della norma relativa all'esposizione di striscioni e cartelli incitanti alla violenza per aver indossato una maglietta recante la scritta «Speziale libero». Resta dunque totalmente estraneo ai fatti che coinvolsero il tifoso Ciro Esposito in una sparatoria che gli provocò la morte dopo cinquanta lunghi giorni di agonia. 




GENNY A’ CAROGNA IN GROSSE DIFFICOLTA'

di Christian Montagna

Napoli – Si sarebbe dovuta giocare la finale di Coppa Italia il 3 Maggio scorso tra Fiorentina e Napoli, in un clima festoso e allegro ma fu tutto tranne che questo. La vicenda che vede colpito il giovane tifoso Ciro Esposito, ucciso da un colpo di pistola prima di accedere allo stadio durante l’imboscata tesa ai partenopei, vede coinvolto anche Gennaro de Tommaso detto Genny a’ carogna. Il capo ultrà che quel giorno tentò di sedare gli animi ribelli dei tifosi, discutendo con i giocatori del Napoli sul da farsi, in pochi giorni diventò il mostro d’Italia. Televisioni e giornali, in un accanimento di massa si scagliarono a più non posso contro questo personaggio e contro la tifoseria partenopea. Accusato dei disordini avvenuti all’interno e all’esterno dello stadio Olimpico, il capo ultrà si è avvalso della facoltà di non rispondere al gip Rosaria Monaco. Conosciuto da tutto lo stivale come il simbolo della malavita e della criminalità, Genny sta scontando ai domiciliari il concorso in resistenza a pubblico ufficiale ,la violazione delle norme che puniscono l’istigazione al lancio di oggetti e l’esibizione di magliette con scritte inneggianti alla violenza.




NAPOLI: INSULTI, MINACCE E UN PROIETTILE IN UNA LETTERA INDIRIZZATA A GENNY ‘A CAROGNA.

di Christian Montagna

Continua a suscitare l’interesse dell’opinione pubblica la triste vicenda di Roma verificatasi prima della finale di Coppa Italia. Dopo un tam tam di bufale, smentite e informazioni scorrette sulla vicenda, i colpi di scena sono all’ordine del giorno. Ma qui l’unica cosa veramente grave è che un giovane trentenne sta lottando tra la vita e la morte. Insieme a lui parenti e familiari trascorrono ore tragiche. L’immagine che è balzata più spesso in tv e sui giornali è quella del capo della tifoseria ultrà Genny ‘a carogna. Una personcina niente male che indossava quel giorno una t-shirt senza dubbio fuori luogo e offensiva che inneggiava alla liberazione di Antonino Speziale, assassino dell’ispettore Raciti. Questa mattina alle ore 9 circa nella redazione del Mattino di Napoli è giunta una busta dal contenuto inquietante: un proiettile fissato con nastro adesivo ad una lettera con la foto di Genny ‘a carogna. La lettera indirizzata al giornale inizia così:” Vogliamo far pervenire al camorrista che appare in foto, Gennaro De Tommaso, il presente avvertimento, un risposta a quella scritta sul petto che auspica la liberazione del mafioso Speziale, assassino dell'ispettore Raciti. Stai attento, avanzo di galera, hai le ore contate. Penserai che sia una semplice minaccia. Aspetta e vedrai. Morte agli ultras!!! Carogna, attento a te, ai tuoi familiari e a tutti quei coglioni che sono alle tue spalle!!! Anche voi della Società Calcio Napoli non siete esenti da responsabilità, così come i mass media che pubblicano solo ciò che fa loro comodo. Questa farsa è stata organizzata con l'assenso della federazione calcio e con la collaborazione dell'operatore tv della Rai. Vi seguiremo nei vostri spostamenti ed al momento opportuno colpiremo!! Che il tifoso napoletano ferito a Roma muoia a presto!! Non dorma tranquillo nemmeno il cronista Tv. Ogni promessa è un debito». Una vicenda ,questa, che sembra non finire mai. La violenza e l’odio gli attori protagonisti. Proprio ieri per Genny ‘a carogna è scattato un daspo di cinque anni in seguito alle indagini sul caso. A quanto pare c’è qualcun altro che vuole fargliela pagare. Nel frattempo non ci resta che sperare nella sopravvivenza del ferito grave Ciro Esposito ricoverato al policlinico Gemelli di Roma e che proprio la scorsa notte è stato sottoposto ad un’altra operazione di urgenza.