GALLESE, LIBERATO IL TEVERE DALLE BARRIERE POSTE DAI PESCATORI DI FRODO

Redazione

Gallese (VT) – Il comando della Polizia provinciale, nucleo Pesca e navigazione interna, ha provveduto venerdì scorso a sequestrare circa cinquanta metri di reti calate da ignoti sul Tevere, in località Fiume Morto nel comune di Gallese. In quell’area tali strumentazioni sono vietate e in genere vengono utilizzate dai pescatori di frodo. Complicata l’operazione di recupero, che ha previsto un impegno consistente da parte degli agenti della Polizia provinciale soprattutto a causa della vischiosità del terreno in prossimità del fiume e dal cattivo odore emanato dalle reti stesse. Lungo l’argine destro del Tevere ne è stata recuperata una lunga circa 25 metri, maglia 50/60, legata ad un albero e calata lungo l’argine. Tale rete era piena di pesci, alcuni vivi e subito rilasciati sul posto, altri invece morti e poi smaltiti secondo le procedure previste in questi casi. Sull’argine di sinistra, poi, le pattuglie hanno notato un’altra rete posizionata in modo tale da formare una barriera sul fiume: dopo aver ricevuto l’ok dalle autorità competenti, dato che in quel tratto la competenza territoriale è della Provincia di Rieti, gli agenti della Polizia provinciale di Viterbo hanno provveduto a recuperare anche la seconda rete, anch’essa lunga circa 25 metri, e a liberare i pesci ancora vivi. Tra le specie ittiche rimaste impigliate nelle barriere dei pescatori di frodo sono stati recuperati esemplari di abramide (abramis brama), carpa (cyprinus carpio) e carassio (carassius carassius).
 




VITERBO, LA TUSCIA CELEBRA IL SUO “ORO VERDE”

Redazione

Viterbo – Presentate ufficialmente le Feste dell’Olio della Tuscia manifestazione giunta alla settima edizione che anche quest’anno propone fino al 9 dicembre un itinerario tutto da gustare con oltre cento appuntamenti tra stand enogastronomici, degustazioni di prodotti tipici, incontri e visite ai frantoi per assaporare l’olio novello. A promuovere l’evento la Camera di Commercio e la Provincia di Viterbo, con il patrocinio della Regione Lazio e dell’Associazione nazionale Città dell’Olio. Cinque i Comuni protagonisti: Blera (9 novembre-9 dicembre), Canino (1-9 dicembre), Gallese (24- 25 novembre), Vetralla (1-9 dicembre) e Vignanello (9-18 novembre).

“L’olio rappresenta il nostro oro verde – ha dichiarato Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – di cui dobbiamo andare fieri anche perché possiamo vantare le due Dop Canino e Tuscia che coprono l’intero territorio provinciale. Oggi i nostri produttori sono consapevoli che per competere nei diversi mercati bisogna insistere sulla strada della qualità. E’ stato un percorso lungo, ma credo si staino già raccogliendo i frutti di anni di impegno, supportati anche dagli sforzi compiuti dalle associazioni di categoria e dalle istituzioni, tra cui la Camera di Commercio che è organismo di certificazione e controllo per le Dop. Ci manca un ultimo ma decisivo tassello: arrivare a realizzare i Consorzi di tutela delle due Dop, ma spero che si superino quanto prima le difficoltà incontrate. Nel frattempo godiamoci l’olio che già da alcune settimane è entrato in produzione e da più parti mi dicono essere di ottima qualità, anche se la resa è decisamente minore. E quale occasione migliore delle Feste dell’Olio della Tuscia per fare una passeggiata nei nostri meravigliosi borghi. Un’opportunità che spero venga colta anche da numerosi visitatori appassionati di turismo enogastronomico, rispetto ai quali abbiamo messo in campo un’articolata campagna pubblicitaria”.

“La presentazione delle sagre dell’olio – ha detto Franco Simeone, assessore all’Agricoltura della Provincia di Viterbo –  non vuole essere solo un semplice rituale ma un segnale di continuità, per fare capire agli agricoltori che le istituzioni sono dalla loro parte. A chi sostiene che nei momenti di crisi c’è poco da festeggiare, rispondo che più volte l’agricoltura ha svolto la funzione di ammortizzatore per l’economia in difficoltà. Quando è mancato il lavoro tanti giovani, in passato, si sono rimboccati le maniche e sono tornati nei campi. Non a caso l’agricoltura nella nostra provincia continua ad essere il settore trainante dell’economia provinciale. E’ necessario continuare a puntare sulla qualità e soprattutto su un progetto politico condiviso con le associazioni di categoria e gli operatori del settore per fare in modo, ad esempio, che sulle tavole dei nostri ristoranti vengano promossi principalmente prodotti del territorio, genuini e certificati e con l’impegno e la passione dei nostri agricoltori. Purtroppo negli ultimi giorni ad aggravare le condizioni del settore agricolo ci si è messa pure l’alluvione che ha colpito molte zone del nostro territorio. Gli uffici della Provincia sono stati da me già attivati nel predisporre una vera e propria task force per dare un aiuto concreto alle imprese gravemente danneggiate”.