Roma, appalti G8: confiscato il Salaria Sport Village

ROMA – Il tribunale di Roma, sezione di misure di prevenzione, ha disposto la confisca del complesso Salaria Sport Village, per un valore complessivo di 70 milioni di euro.

Il Salaria Village, già posto sotto sequestro, fa capo alla Società Sportiva Roma Srl riconducibile all’imprenditore Diego Anemone, condannato nei giorni scorsi a 6 anni nell’ambito del processo sugli appalti G8

Quattro condanne per associazione a delinquere, dodici fra assoluzioni e prescrizioni. Lo ha disposto il tribunale di Roma nell’ambito del processo sugli appalti del G8 della Maddalena. Assolto anche l’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso “perché il fatto non sussiste”.

I giudici hanno invece condannato a sei anni e mezzo l’ex presidente alle opere pubbliche, Angelo Balducci, a sei anni l’imprenditore Diego Anemome, a quattro anni l’ex generale della Guardia di finanza, Francesco Pittorru, a quattro anni e mezzo l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana, Fabio De Santis. Fra le posizioni che hanno usufruito della prescrizione nel processo ci sono tutti quegli imputati che erano accusati di corruzione, il tribunale ha riconosciuto colpevoli solo i presunti partecipi all’associazione a delinquere.

“Sono stato assolto perché il fatto con sussiste nonostante la richiesta di prescrizione: questo vale come una doppia assoluzione”, è stato il commento di Guido Bertolaso.

“Sono innocente come ho sempre detto, ora lo hanno dichiarato anche i giudici”. Tra gli assolti figurano anche l’ex funzionaria della presidenza del Consiglio Mariapia Forleo, il manager di Stato Simone Rossetti, la show girl Regina Profeta, l’ex commissario straordinario dei Mondiali di nuoto “Roma 09”, Claudio Rinaldi. I giudici hanno anche disposto una provvisionale da un milione di euro in favore del ministero delle Infrastrutture, di cui sono chiamati a rispondere Diego Anemone e Angelo Balducci.

La “cricca” era stata rinviata giudizio a settembre del 2013. Gli inquirenti parlarono di un “sistema gelatinoso”, che permetteva a un gruppo di imprenditori e pezzi delle istituzioni di condizionare i grandi appalti, come appunto quelli legati al G8 della Maddalena e quelli delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia. A Balducci e Anemone veniva contestata la corruzione e l’associazione a delinquere. Secondo i pm Roberto Felici e Ilaria Calò, titolari del fascicolo, erano loro due il cuore del gruppo che con favori e denaro si aggiudicava gare milionarie. Nella requisitoria i pm hanno parlato di “uno dei più gravi casi di corruzione nell’Italia dal dopoguerra per il danno enorme alla pubblica amministrazione, con interi settori assoggettati” al gruppo.

La confisca, in base a quanto si apprende, è stata disposta perché si ritiene che il complesso sia stato acquistato e costruito con il provento di specifici reati.

Nel processo per il G8 della Maddalena sono stati condannati anche l’ex presidente delle Opere pubbliche, Angelo Balducci (6 anni e mezzo), a 4 anni l’ex generale della Gdf, Francesco Pittorru, a 4 anni e mezzo l’ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana, Fabio De Santis. Assolto, invece, l’ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso.