FRASCATI FIAMME GIALLE, UNA COMMERCIALISTA EVADE TOTALMENTE LE TASSE

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Redazione

Frascati (Castelli Romani) – Una commercialista di Frascati, che forniva consulenza alle imprese sull’osservanza della normativa tributaria e quindi sulla corresponsione dei tributi allo Stato, avrebbe occultato al Fisco, negli ultimi cinque anni, oltre 300.000 euro, nonché evaso l’IVA per oltre 60.000.

A scoprirla le Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati che, al termine di  una complessa verifica fiscale, hanno anche appurato che la professionista, al fine di aggirare la sospensione dall’albo disposta nei suoi confronti dal Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti, avrebbe costituito appositamente una società di consulenza, pur esercitando di persona l’attività professionale.

I finanzieri, che si sono avvalsi degli accertamenti presso le banche, le poste e gli altri intermediari finanziari per ricostruire il presunto giro d’affari dell’attività, hanno poi ricondotto i compensi non dichiarati apparentemente dalla società in capo alla commercialista, reale erogatrice dei servizi di consulenza.

A garanzia dei crediti dello Stato per le imposte evase, le pene pecuniarie e gli interessi maturati, è stata proposta all’Agenzia delle Entrate l’applicazione delle misure cautelari amministrative sui beni immobili e mobili nella disponibilità della donna.  




FRASCATI FIAMME GIALLE, SGOMINATA ORGANIZZAZIONE DI PRODOTTI ELETTRICI E CELLULARI….FRODE PER 100 MILIONI DI EURO

Redazione

Una colossale frode all’IVA comunitaria è stata scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma nella zona dei Castelli Romani, al termine di complesse indagini dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri.  

Un’organizzazione con base operativa a Frascati, che operava su tutto il territorio nazionale nella distribuzione di prodotti elettronici e telefoni cellulari, aveva costituito  numerose  società “cartiere” che venivano fittiziamente interposte negli acquisti da paesi dell’Unione Europea, al fine di assumersi  l’integrale debito d’imposta facendo maturare all’effettivo acquirente un consistente credito d’IVA, di cui chiedere il rimborso all’Erario ovvero da poter compensare con una situazione debitoria d’imposta.

Successivamente, le “cartiere” – agevolmente gestite dai dominus della frode, anche grazie al ricorso all’archiviazione della contabilità in “cloud computing” – non provvedevano agli obblighi di dichiarazione e versamento dell’IVA, appropriandosi di quest’ultima e permettendo all’organizzazione di praticare prezzi di mercato estremamente competitivi. 

Le Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati hanno pazientemente ricostruito le movimentazioni finanziarie, che si sono avvalse anche di canali secondari (carte prepagate, money transfer, ecc.),  individuato i soggetti emittenti ed utilizzatori delle fatture false e definito il ruolo assunto dai vari soggetti, consentendo all’Autorità Giudiziaria di disporre di un dettagliato quadro probatorio, che ha portato all’emissione dell’avviso di conclusione delle indagini per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.

Al termine delle indagini, sono state individuate oltre quaranta società coinvolte, a vario titolo, nel sistema fraudolento, mentre dieci sono le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria  per reati previsti dalla normativa penale tributaria.  

Al fine di garantire allo Stato il soddisfacimento del credito vantato con riguardo alle  imposte evase, alle pene pecuniarie ed agli interessi maturati, è stata richiesta all’Agenzia delle Entrate l’applicazione delle misure cautelari amministrative, mentre all’Autorità Giudiziaria è stato richiesto il sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, dei beni intestati ad alcune delle società coinvolte.