Roma, fondi Pdl Lazio: pena ridotta in appello per Fiorito detto “Er Batman”

ROMA – Lieve riduzione di pena, in appello, per Franco Fiorito, ex presidente del gruppo Pdl alla Regione Lazio accusato di peculato. La corte di appello di Roma lo ha condannato a tre anni di reclusione. In primo grado erano stati inflitti all’esponente politico tre anni e quattro mesi I fatti per i quali l’esponente politico era finito sotto processo, dopo un breve periodo agli arresti domiciliari, riguardano il prelievo di oltre 1 milione e 300 mila euro dai fondi regionali assegnati al suo partito tra il 2010 ed il 2012. Il “caso Fiorito” e lo scandalo della gestione dei fondi destinati ai gruppi regionali portò alla fine dell’amministrazione regionale presieduta dall’allora presidente Renata Polverini.

Il 18 luglio 2012 il Capogruppo Fiorito manda una missiva all’ufficio della governatrice della regione Lazio Renata Polverini, facendola poi girare tra i rappresentanti del suo partito, in cui denuncia delle anomalie nei “documenti giustificativi delle spese effettuate” di vari consiglieri regionali, che avevano dato loro la possibilità di accedere a rimborsi spese, elargiti tramite denaro pubblico. Parla dei fondi che la Regione Lazio elargiva ai consiglieri (oltre ai 13 mila netti di stipendio mensile).

Il 24 luglio Fiorito viene destituito (con 9 voti su 17) da capogruppo del PdL ed al suo posto viene eletto Battistoni. Quest’ultimo riscontra subito diverse irregolarità nei conti del partito ed incarica due revisori di controllare le carte della gestione Fiorito. Battistoni, avendo notato degli ammanchi ingiustificati, avrebbe poi denunciato Fiorito alle autorità competenti.

Agli inizi di settembre viene fuori che Fiorito avrebbe dirottato ingenti quantità di denaro destinato al suo partito e alla Regione sui suoi conti bancari italiani ed esteri. Emerge inoltre una sorta di “sistema” per sfruttare i fondi pubblici, destinati per legge ai vari gruppi consiliari, per fini personali da parte dei singoli consiglieri laziali.

Il 12 settembre Fiorito viene dichiarato indagato per peculato[10]. Nomina quale suo difensore il celebre avvocato Carlo Taormina.

Il 14 settembre, dopo l’acquisizione da parte degli uomini della Guardia di Finanza di vari documenti presso il palazzo della Regione Lazio, Fiorito si auto-sospende dal Pdl per avere fatto in due anni, 109 bonifici, dal conto del Pdl al proprio conto corrente, di importi compresi tra 4mila e 8mila euro, per un totale di 753mila euro, riportanti la causale: “Articolo 8 della legge regionale 14/98”, cioè quella del “rimborso delle spese sostenute per mantenere il rapporto eletto/elettore, configurandosi il reato dell’incaricato di pubblico servizio che sottrae soldi.

Il 18 settembre 2012, la Corte dei Conti quantifica in 21 milioni di euro la torta che si sono suddivisi dodici partiti laziali che hanno partecipato alla competizione per le regionali del 28 e del 29 marzo 2010. Il massimo dei rimborsi è andato alla lista “Renata Polverini presidente” con 2,3 milioni.

Il 24 settembre 2012, a seguito del clamore mediatico e dell’indignazione popolare dovuti allo scandalo, Renata Polverini è costretta alle dimissioni. Nello stesso giorno intanto, Fiorito viene nuovamente interrogato come testimone nel Palazzo di Giustizia di Viterbo dai procuratori romani Alberto Caperna ed Alberto Pioletti titolari dell’inchiesta, per dare spiegazioni in merito alla falsificazione di alcune fatture sospette e gonfiate, denunciate da due società, rimborsate al nemico ed ultimo in ordine cronologico capogruppo Pdl, Francesco Battistoni il quale presenterà un esposto di denuncia in Procura per diffamazione. Inoltre nel medesimo giorno, vengono forniti nuovi particolari sui soldi utilizzati dalla lista “Renata Polverini presidente”: oltre 886.000 euro utilizzati per la comunicazione, 110.000 euro per convegni mai organizzati e per i suoi collaboratori, la cifra di 378.000 euro.

Il 28 settembre 2012 indagati anche gli amici e parenti di Fiorito, per assegni con addebiti inspiegabili, si configura il reato di associazione per delinquere, mentre lo scandalo sui fondi rubati dai Consigli Regionali del PDL si allarga ad altre regioni, Piemonte, Emilia Romagna.

Nella mattinata del 1º ottobre 2012 viene nuovamente interrogato dai magistrati della Procura di Viterbo ed iscritto nel registro degli indagati anche per i reati di calunnia e falso aggravando così ulteriormente la sua posizione, avendo contraffatto secondo l’accusa diverse fatture che il capogruppo Pdl Battistoni, aveva presentato per ottenere rimborsi. Sarebbero anche indagati i coordinatori regionali dello stesso partito, fra cui figurerebbe il vicesegretario ed europarlamentare Alfredo Pallone. Il 2 ottobre 2012 viene arrestato per ordine della procura di Roma, è stato accusato di peculato per aver utilizzato i fondi del partito per uso personale; avrebbe tentato, secondo le motivazioni del GIP che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, il pericolo di fuga, l’inquinamento delle prove e la reiterazione del reato. Il 4 ottobre 2012 il GIP di Roma Stefano Aprile titolare delle indagini, dispone tramite decreto il sequestro preventivo degli interi beni posseduti del valore di un milione e 380 mila euro, riconducibili all’illecita attività di sottrazione dei fondi del gruppo Pdl alla Regione Lazio compiuta dallo stesso Fiorito. Tra i beni sottratti ritenute dal GIP come prove molto concrete figurano la villa al Circeo, una BMW comprata per oltre 88.000 euro e pagata in leasing, la Smart ed un fuoristrada Land Rover, comprata nel febbraio 2012 per far fronte all’emergenza neve che sconvolse la capitale in quel periodo. Inoltre vengono sequestrati sette conti correnti italiani e 4 posseduti all’estero e viene anche scoperto un vasto patrimonio immobiliare fatto di 14 abitazioni e ville, sparse tra Roma (di cui una lasciata inabitata e da ristrutturare nella famosa Via Margutta), Anagni, Costa Azzurra e Tenerife, alcune di queste lasciate in eredità dopo la morte del padre di Fiorito. Il 5 ottobre per tutelare la sua salute al meglio, i medici del carcere di Regina Coeli dove si trova in cella d’isolamento e sotto stretta sorveglianza, gli hanno sconsigliato e proibito il consumo di merendine e bevande dolci durante il periodo di detenzione, perché potrebbero nuocere gravemente alla sua incolumità fisica.

L’8 ottobre viene respinta dal GIP Stefano Aprile, l’istanza di scarcerazione presentata dal suo legale difensore Carlo Taormina, nonostante l’ex capogruppo Pdl continui a proclamarsi innocente ed estraneo ad ogni fatto contestato a suo carico, proclamando che quel denaro era suo, destinato a sole finalità politiche e che sarebbe stato rendicontato. Le motivazioni emesse dal giudice con cui ha negato la revoca nel provvedimento sono chiare: il Fiorito si è appropriato di ingenti somme di denaro in un “assordante silenzio dei soggetti deputati a vigilare sull’uso di risorse pubbliche”; inoltre, “è in grado di esercitare la già sperimentata influenza illecita su persone e strutture, con cui potrebbe fuggire all’estero dove ha proprietà e conoscenze”. Tuttavia nell’ordinanza viene specificato che Fiorito “ha commesso i fatti in modo preordinato, scientifico e reiterato, circondandosi di correi e persone compiacenti in grado di fungere da bracci operativi delle azioni illecite disposte ed architettate da lui stesso, nonché da schermo delle medesime e, all’occorrenza, in grado di sottrarre e custodire la documentazione da cui emergono le responsabilità dell’indagato

Per il 9 ottobre il Tribunale del riesame si riserva sulla decisione definitiva da prendere su questa vicenda; nello stesso giorno, la Procura della Repubblica della capitale e nuove perquisizioni attuate dalla GdF, scovano e spulciano nuovi particolari che vengono segnalati sui fondi pubblici utilizzati ad uso personale, in cui vengono contestate ulteriori appropriazioni di denaro per l’acquisto di alcuni lampadari del valore di 400 euro ciascuno, destinati alla sua abitazione nel quartiere Parioli e di viaggi, rientranti nella causale come “istituzionali” ma che invece non avevano nulla a che fare con ciò, compiuti a Londra, Parigi e in Costa Azzurra, oltre a soggiorni da sogno pagati 1.000 euro e fatti assieme alla sua ex fidanzata Samantha Reali presso Positano, soggiornando spesso in alberghi di lusso e tra i più rinomati della zona. Il 10 ottobre, lo stesso tribunale respinge ufficialmente l’istanza presentata dai suoi difensori, confermando così il carcere per Fiorito e dunque, la decisione presa pochi giorni prima dal GIP Stefano Aprile. Dopo nemmeno due settimane il 22 ottobre, il Tribunale del riesame respinge nuovamente l’istanza di scarcerazione presentata pochi giorni prima dai legali difensori per la seconda volta, ribadendo così le medesime motivazioni stabilite nell’ordinanza fatta dal GIP, lo scorso 8 ottobre.

Il 3 dicembre gli avvocati ricorrono addirittura alla Corte di Cassazione, massimo organo istituzionale per eccellenza ma, anche in questo caso, il Pg Alfredo Viola, respinge il ricorso confermando l’ordinanza di custodia cautelare ed il sequestro preventivo della villa al Circeo, di tre automobili e di alcuni conti correnti. Il 27 dicembre, dopo vari ricorsi rigettati nelle precedenti udienze, vengono concessi dal GIP Stefano Aprile gli arresti domiciliari per Fiorito, accogliendo così favorevolmente l’istanza presentata dalla difesa e, viene inoltre fissato il processo da tenersi nel marzo 2013 che lo vede imputato e soggetto a comparire, assieme ai due ex collaboratori della segreteria del suo ufficio. Dopo quasi 3 mesi di detenzione, Fiorito lascia così il carcere di Regina Coeli. Il 28 marzo 2013, viene accolta dallo stesso Gip la richiesta di scarcerazione e la revoca degli arresti domiciliari che stava scontando presso la sua abitazione ad Anagni; una decisione, che permette a Fiorito di ritornare definitivamente in libertà. La nuova istanza è stata presentata dai legali dell’ex consigliere regionale mentre l’8 aprile prossimo, è prevista la decisione del GUP che dovrà ritenere giusto se concedere o no, durante lo svolgimento del processo, il giudizio con rito abbreviato.

Il 27 maggio 2013 il giudice dell’udienza preliminare lo ha condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione, oltre a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici, per essersi appropriato di 1.400.000 euro




LAZIO, ANCORA UN'ALTRA OLIATA ALLE PORTE GIREVOLI E CE L'ABBIAMO FATTA. FORSE…

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Chiara Rai

I dispetti sono finiti? Sulla nostra pelle perlomeno Polverini non ci metterà più mano. Con una sanità al collasso e una spending review che avrebbero dovuto fare Fiorito, Maruccio & Co anziché bivaccare alla strenua dei mitologici porci della Circe che viene Polverizzata dal Governo in 24 ore. Ieri mattina 17 ottobre il nuovo commissario per la sanità del Lazio, Enrico Bondi, ha varcato il cancello del palazzo della Regione. E chi l’avrebbe detto che in tempi non sospetti le porte girevoli di cui parlavo ad agosto, [LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?] pronte per la rossa Birindelli, sarebbero entrate in funzione prima per Renata? Ci sono voluti circa quaranta minuti di dialogo tra Bondi e Polverini per capire che il debito della sanità rimane sul nostro groppone così come la minaccia della cesoia bondiana che dovrà tagliare ancora posti letto per portarli a 3,7 ogni mille abitanti. E’ sì i sacrifici non sono finiti e intanto i camerini sono tutti occupati perché si è in eterna campagna elettorale e ci si cambia d’abito, si prendono lezioni su come porsi davanti alle telecamere per convincerci a mettere la crocetta al posto giusto. Intanto le croci, quelle pesanti dei sacrifici che tanto commossero  la ministra Fornero sono tutte per noi.  E gli ospedali laziali sembrano gironi infernali con le persone ammassate sulle barelle nei corridoi. Ma Marrazzo tagliò 6 mila posti letto e dopo l’allontanamento dai riflettori ne è uscito rinnovato con un contratto in Rai e la Renata, che di posti letto ne ha tagliati 2.700 e ha aperto il fuoco con i gruppi San Raffaele, Santa Lucia e Gemelli, adesso cambia forzatamente aria (almeno riguardo la sanità) dopo che ha dato sfogo ai suoi capricci e tappezzato il Lazio con i suoi slogan da ex sindacalista.  Per far sì che le porte girevoli funzionino definitivamente affinché si chiuda questa dolorosa e vergognosa vicenda, dobbiamo aspettare qualche altro puntiglio, dispetto, insomma capriccio. L’invito di tanti è quello di prendere il proprio fagotto e andare a casa. Intanto a sinistra non è che lo spettacolino sia migliore: Massimo D'Alema ha annunciato nella serata di ieri che non si ricandiderà al Parlamento nelle prossime elezioni di primavera se Pier Luigi Bersani vincerà le primarie del centrosinistra, ma ha annunciato battaglia nel caso in cui a prevalere sarà il “bischeraccio” di Matteo Renzi. E noi stringiamo ancora la cinghia in attesa di sentire e leggere argomenti più concreti. E’ tempo di cambiare aria.

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23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?



PISANOPOLI, ARRESTATO "ER BATMAN"

Angelo Parca

E’ stato arrestato dal nucleo di polizia Valutaria della Guardia di Finanza.  er Batman (Franco Fiorito) per peculato.  L'ordinanza di custodia cautelare e' stata emessa dal gip su richiesta del procuratore aggiunto Alberto Caperna e del pm Alberto Pioletti. L'ordinanza di arresto e' stata disposta dal gip del tribunale di Roma che ha ritenuto necessaria la misura per il pericolo di fuga e il rischio di inquinamento delle prove. Secondo quanto si e' appreso i militari del nucleo di polizia valutaria hanno arrestato Fiorito a Roma ed e' stato trasferito in carcere. Decine le perquisizioni e gli accertamenti in corso presso uffici e abitazioni riconducibili all'ex capogruppo del Pdl.Er Batman è "rimasto sorpreso e profondamente dispiaciuto" dalla decisione del gip. Lo ha detto uno dei legali di Fiorito, l'avvocato Enrico Pavia, a SkyTg24 parlando di "situazione che addolora" perche' "l'arresto si poteva evitare". L'avvocato Carlo Taormina ha annunciato ricorso contro la decisione del gip. "Lasciando perdere le espressioni sentite nell'opinione pubblica in questi giorni, sul piano tecnico non si puo' parlare di peculato per una giurisprudenza ormai costante", ha spiegato, "se ci si trova davanti a un reato questo e' quello di appropriazione indebita, dove l'arresto non e' consentito". "Mi auguro – ha concluso il difensore di Fiorito – che questo rappresenti una svolta e che quindi adesso anche gli altri 70 consiglieri della Regione Lazio abbiano lo stesso trattamento".

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  01/10/2012 PISANOPOLI, SDANGHI (PRC-FDS): "RIDURRE I CONSIGLIERI REGIONALI NON RIDUCE RISCHI DELLA MALAPOLITICA"

  30/09/2012 REGIONE LAZIO, PRIMAVERA LAZIALE: ONTA E MACERIE

   30/09/2012 REGIONE LAZIO, ALLE URNE ENTRO IL 2012?

  29/09/2012 ROMA, STEFANIA PRESTIGIACOMO DISGUSTATA DAL PDL SALUTA E SE NE VA

  28/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, PARRONCINI (PD): “COME FA L’EX ASSESSORE BIRINDELLI A USARE ANCORA UOMINI E MEZZI DELLA REGIONE?”
27/09/2012 LAZIO REGIONE, SU NOMINE DIRETTORI E' SUBITO POLEMICA. VERDI: "IL GRANDE BLUFF DELLA POLVERINI"
  26/09/2012 LAZIOGATE, MARCO PANNELLA CHIEDE LE SCUSE PUBBLICHE A SILVIO BERLUSCONI
  25/09/2012 PISANOPOLI, MARIO PERILLI (PD): DOPO 3 ANNI DI PARALISI OCCORRE RILANCIARE IL LAZIO.
  25/09/2012 PROVINCIA O REGIONE: UNA DELLE DUE E' DI TROPPO
  25/09/2012 RIETI, LA BUFERA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO. LA NOTA DI GIORDANI (SABINA RADICALE)
  25/09/2012 REGIONE LAZIO, MARUCCIO (IDV): AL PIU' PRESTO AL VOTO
  24/09/2012 REGIONE LAZIO, PISANOPOLI: ANCHE LA CHIESA DECISIVA PER LE DIMISSIONI DELLA POLVERINI
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, RENATA LASCIA LO SCRANNO
  24/09/2012 REGIONE LAZIO, "PISANOPOLI": L'UDC NON FA NE IL BELLO NE IL BRUTTO TEMPO
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, MANCIURIA (UDC): “CHI SI DIMETTE NON SI RICANDIDI”
  24/09/2012 LAZIO PISANOPOLI: PARRONCINI (PD) INVITA L'UDC A FARE UN PASSO INDIETRO
  23/09/2012 LAZIO SCANDALO PISANOPOLI: POLVERINI "GO HOME"
23/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, LODOVISI (PD): SOLO NUOVE ELEZIONI POSSONO SALVARE IL LAZIO DAL TRACOLLO
  22/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, AL VIA LA CORRIDA
21/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, LA POLVERINI NON SI E' DIMESSA.
20/09/2012 LAZIO PISANOPOLI, CHE MUOIA SANSONE CON TUTTI I FILISTEI
  20/09/2012 LAZIO, PISANOPOLI: DIMESSO IL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI. DOMANI L'ORA DELLA VERITA'
18/09/2012 LAZIO "PISANOPOLI": FASTI E BAGORDI NELLA REGGIA DELLA DIVA RENATA
18/09/2012 REGIONE LAZIO, POST "PISANOPOLI": L'UFFICIO DI PRESIDENZA PROCEDE A FORMALIZZARE TAGLI A SPESE AL CONSIGLIO
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  17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": TRA POCHI MINUTI INIZIA IL CONSIGLIO STRAORDINARIO DELLA "VERITA'"
  17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": RENATA AI "BOTTI" FINALI
  15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI" ROSSODIVITA/BERARDO: "COME STANNO DAVVERO LE COSE"
  15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": I CITTADINI CHE NON ARRIVANO ALLA FINE DEL MESE SONO NAUSEATI DA QUESTO SCEMPIO
  14/09/2012 LAZIO, PDL "PISANOPOLI": GLI AVVOCATI DEL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI METTONO IN GUARDIA GLI ORGANI DI STAMPA
  14/09/2012 LAZIO, SCANDALO FONDI PDL: BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA IN REGIONE
  14/09/2012 ROMA, BUFERA NEL PDL PER SPESE PAZZE CON FONDI REGIONALI: BATTISTONI CONTRO FIORITO E FIORITO CONTRO TUTTI
  23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?


 




LAZIO "PISANOPOLI": FASTI E BAGORDI NELLA REGGIA DELLA DIVA RENATA

Intanto la proposta del radicale Rossodivita per l’anagrafe pubblica degli eletti è stata bocciata.

Esaminando i bilanci online del partito di Bersani, il Pd non ne esce certamente illeso. “Abbiamo sbagliato a non dire no a quei soldi” è quanto ha rilasciato alla stampa Esterino Montino, capogruppo Pd alla Regione Lazio, volendo minimizzare il fatto di avere intascato anche loro senza battere ciglio, oltre agli stipendi, emolumenti, rimborsi e prebende varie, altri 140mila euro per ogni consigliere.

 

Emanuel Galea

Al Consiglio Regionale straordinario di ieri, lunedì 17/09/2012, è andato in scena il piagnisteo della governatrice Polverini. Tumori da estirpare, minaccia di dimissioni, accuse e rimbrotti. “Ho bloccato questa mattina i fondi dei partiti”. Questo vuol dire che prima li aveva approvati e pertanto anche lei era a conoscenza di quanto avveniva nei gruppi. Poi, rivolgendosi ai gruppi consiliari li ha accusati di fare finta di accorgersene solamente adesso. Tutti  sapevano ma nessuno parlava. Anche la Regione è diventata un altro “porto nella nebbia”.  Intanto la proposta del radicale Rossodivita per l’anagrafe pubblica degli eletti è stata bocciata. Nel corso della manovra di bilancio 2011-2013 della Regione Lazio, la Presidente Polverini ha pronunciato una bellissima frase che, ripetuta oggi, in presenza dello tsunami che sta sommergendo la Pisana, suona più come una presa in giro che altro. Discorrendo sulle procedure dei tagli da fare al bilancio, raccomandava di procedere con “consapevolezza che la politica deve saper scegliere, e che le sue scelte cambiano la vita delle persone.” Ciò dimostra che le scelte da lei stessa  deliberate, pur convinta che avrebbero cambiato, in peggio, la vita delle persone, le ha portate avanti lo stesso, a dispetto di tutto e di tutti.
In via della Pisana sta accadendo un fenomeno paragonabile a quello che fa impazzire la maionese. La partitocrazia s’illude che la gente ancora sia affezionata alle ideologie, ai colori ed alle bandiere. Sfida l’elettorato e cerca di richiamare adunanze in piazza con la speranza di risvegliare il “fu entusiasmo” degli anni trascorsi. Luca Ricolfi lo ha scritto sulla Stampa il 3 settembre: ”Nell’elettorato italiano sta accadendo quel che accadde vent’anni fa con lo sbriciolamento della Prima Repubblica, quando “diminuì drasticamente la quota di italiani che ragionavano in termini di destra e sinistra e aumentò la quota di quanti ragionavano in termini di vecchio e nuovo”.
L’apparato è sgretolato. E’ diventato zavorra e come dimostra la cronaca, è pieno di marciume. La gente reclama trasparenza, onestà intellettuale, moralità civica. Purtroppo sono merci che non si reperiscono sulla piazza della politica nostrana.
Secondo Christine Lagarde del Fmi, il problema è lo Stato mentre per Obama, lo Stato non lo è,  perché lo Stato siamo noi e noi semmai, siamo le vittime. Personalmente condivido quanto dice Obama. Da noi il problema sono i partiti, che hanno superato ogni limite di decenza e tollerabilità sociale. Ad aggravare la situazione generale lo Stato si trova stritolato tra le Regioni e le Province. Tanto i primi quanto i secondi reggono su amministrazioni allegre ed il caso Fiorito non è che l’ennesima dimostrazione, qualora ci fosse ancora bisogno di dimostrarlo.
Il caso Fiorito riempie le prime pagine di tutti i giornali ed esaminando i bilanci online del partito di Bersani, il Pd non ne esce certamente illeso. “Abbiamo sbagliato a non dire no a quei soldi” è quanto ha rilasciato alla stampa Esterino Montino, capogruppo Pd alla Regione Lazio, volendo minimizzare il fatto di avere intascato anche loro senza battere ciglio, oltre agli stipendi, emolumenti, rimborsi e prebende varie, altri 140mila euro per ogni consigliere.
Sta venendo fuori qualcosa come un fiume che rompe gli argini.. L’ex capogruppo Pdl Franco Fiorito, dal 2010 ad oggi avrebbe speso quasi 6 milioni di euro, cifra segnalata alla Guardia di Finanza dalla Banca d’Italia.  Ci riporta il Fatto Quotidiano: “8 mila euro democratici sono stati spesi per “magnà” in un ristorante di Rocca di Papa (iniziativa politica s’intende), è inevitabile che le colossali ruberie dei partiti spianino la strada a quella’’antipolitca” che fa tanto inorridire le anime belle della sinistra”.

Tutti i partiti si difendono e tutti ripetono la frase fatta: i consiglieri non sono tutti ladri. Fra loro ci sono tante persone oneste, tante persone per bene che fanno il loro dovere.
Questa è la tesi della loro difesa. Ma queste anime belle, oneste, che lavorano, che fanno il loro dovere dove stavano quando si riempivano “bonifici senza specifica di 1 milione e 426 mila euro?” Dove stavano quando si firmavano “assegni senza beneficiari di 846 mila euro”? Su quale banco facevano la pennichella quando per fatture, contributi assicurazioni e bolli auto è stato speso un milione e 272 mila euro; per non parlare poi di altri 188 mila euro registrati sotto la voce “ricaricabili”, ossia i soldi che andavano su una decina di carte di credito prepagate? ” Invece, come riportano dettagliatamente i media, quale sonno beato facevano quando si pagava 11 mila euro per una bolletta Telecom e 618mila euro per collaboratori e consulenze”?
Si è sempre pensato che i consiglieri fossero persone di media intelligenza messi in quel posto per amministrare e controllare. Mai alcuno che abbia pensato che alla Regione ci fossero delle persone cosi distratte e disinteressate riguardo cio’ che gli succedeva accanto.
I due consiglieri Radicali, unici in quella reggia della diva Renata, si sono dimostrati degni di rappresentare gli interessi del cittadino. Chi vota contro un bilancio, sapendo che ci sono delle cose che non vanno e poi sta zitto, non può certamente dire di avere fatto il proprio dovere.

Alla reggia della diva Renata alla Regione Lazio scorre un fiume di euro. Per il prossimo triennio sono stati impegnati 400milioni di euro per la realizzazione di Opere Pubbliche già programmate.
Chi controlla, mentre i consiglieri onesti, perbene, dormono sonni beati?

Vorrei concludere riportando un esempio semplice semplice per dimostrare come funzionano le cose
Parliamo della messa in sicurezza di Via Anguillarese.
L’agenzia ANSA del 3 agosto 2011 che riporto tale quale, raccontava: ”Dalla provincia di Roma arriva un contributo per la Via Anguillarese. La Giunta provinciale ha, infatti, approvato oggi una delibera che stanzia 350mila euro per la messa in sicurezza di quest’arteria. Lo comunicano in una nota il consigliere provinciale e capogruppo del partito Democratico Emiliano Minnucci e il consigliere del Pd presidente della commissione provinciale sviluppo Paolo Bianchini. Ora – proseguono – grazie alla sensibilità  del presidente Nicola Zingaretti e dell’assessore Antonio Rosati, il comune potrà procedere alla realizzazione di rotatorie e marciapiedi utili a garantire la sicurezza e a migliorare la viabilità e il decoro urbano".
Secondo il consigliere comunale Stefano Paolessi, capogruppo Pdl ad Anguillara, l’opera è stata finanziata per 550mila euro dalla Regione Lazio, 350mila euro dalla Provincia di Roma e i restanti 200mila euro con le alienazioni fatte dal Comune.

L’opera è iniziata a fine febbraio ed è stata interrotta a metà luglio 2012. Pressappoco, solamente il 50% dell’opera è stato realizzato.  Alla Regione che ha finanziato euro 550mila e la Provincia euro 350mila non importa niente che la messa in sicurezza da loro finanziata non è stata eseguita? Non c’e’ nessuno che controlla se quei finanziamenti sono effettivamente e regolarmente stati utilizzati?
Domanda ingenua! In questo “mare magnum” dell’azienda Italia chi vuoi che s’interessi di quest’angolo sperduto della penisola.

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18/09/2012 REGIONE LAZIO, POST "PISANOPOLI": L'UFFICIO DI PRESIDENZA PROCEDE A FORMALIZZARE TAGLI A SPESE AL CONSIGLIO
17/09/2012 REGIONE LAZIO, LA POLVERINI CHIEDE SCUSA MA NON SI DIMETTE
17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": TRA POCHI MINUTI INIZIA IL CONSIGLIO STRAORDINARIO DELLA "VERITA'"
17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": RENATA AI "BOTTI" FINALI
15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI" ROSSODIVITA/BERARDO: "COME STANNO DAVVERO LE COSE"
15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": I CITTADINI CHE NON ARRIVANO ALLA FINE DEL MESE SONO NAUSEATI DA QUESTO SCEMPIO
14/09/2012 LAZIO, PDL "PISANOPOLI": GLI AVVOCATI DEL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI METTONO IN GUARDIA GLI ORGANI DI STAMPA
14/09/2012 LAZIO, SCANDALO FONDI PDL: BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA IN REGIONE
14/09/2012 ROMA, BUFERA NEL PDL PER SPESE PAZZE CON FONDI REGIONALI: BATTISTONI CONTRO FIORITO E FIORITO CONTRO TUTTI
23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?


 




LAZIO, "PISANOPOLI": TRA POCHI MINUTI INIZIA IL CONSIGLIO STRAORDINARIO DELLA "VERITA'"

Redazione

Le condizioni con le quali Renata Polverini aprirà  il consiglio straordinario alle 16 di oggi sono: Giunta azzerata, tagli netti ai costi della politica, stipendi diminuiti ai consiglieri, gruppi e commissioni smezzate.  In un ipotetico nuovo esecutivo gli assessori, che passerebbero dagli attuali 14 a 10 sarebbero in gran parte interni. Uno stop anche ai numerosi finanziamenti e sopratutto una nuova regolamentazione delle regole nella distribuzione delle risorse ai vari gruppi. Riunione del gruppo Pdl, questa mattina, dove il capogruppo Francesco Battistoni ha confermato la propria intenzione di non volersi dimettere. “Non parlo saprete tutto dopo le 16” ha dichiarato Battistoni. A questo punto si prevede un braccio di ferro tra la Polverini e il Pdl che potrebbe finire con le dimissioni della Presidente.

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17/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": RENATA AI "BOTTI" FINALI
15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI" ROSSODIVITA/BERARDO: "COME STANNO DAVVERO LE COSE"
15/09/2012 LAZIO, "PISANOPOLI": I CITTADINI CHE NON ARRIVANO ALLA FINE DEL MESE SONO NAUSEATI DA QUESTO SCEMPIO
14/09/2012 LAZIO, PDL "PISANOPOLI": GLI AVVOCATI DEL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI METTONO IN GUARDIA GLI ORGANI DI STAMPA
14/09/2012 LAZIO, SCANDALO FONDI PDL: BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA IN REGIONE
14/09/2012 ROMA, BUFERA NEL PDL PER SPESE PAZZE CON FONDI REGIONALI: BATTISTONI CONTRO FIORITO E FIORITO CONTRO TUTTI
23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?



LAZIO, "PISANOPOLI": I CITTADINI CHE NON ARRIVANO ALLA FINE DEL MESE SONO NAUSEATI DA QUESTO SCEMPIO

Redazione

“Il caso Pdl- Fiorito rischia di trascinare nel fango tutta l'istituzione regionale e questo non possiamo permetterlo. Così come, in un momento storico come questo, non possiamo permettere che le faide interne ad un partito paralizzino l'attività della Regione. Per questo chiediamo che, senza nessuna ulteriore esitazione, si discutano le nostre proposte, o altre ugualmente restrittive, di riduzione dei costi del Consiglio e della Giunta regionale. I cittadini che non arrivano alla fine del mese sono nauseati da questo scempio: meritano una Regione che risolva, presto e bene, i loro problemi." Lo dichiara in una nota Vincenzo Maruccio, capogruppo e segretario regionale dell’Italia dei Valori.

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14/09/2012 LAZIO, PDL "PISANOPOLI": GLI AVVOCATI DEL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI METTONO IN GUARDIA GLI ORGANI DI STAMPA
14/09/2012 LAZIO, SCANDALO FONDI PDL: BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA IN REGIONE
14/09/2012 ROMA, BUFERA NEL PDL PER SPESE PAZZE CON FONDI REGIONALI: BATTISTONI CONTRO FIORITO E FIORITO CONTRO TUTTI
23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?



LAZIO, PDL "PISANOPOLI": GLI AVVOCATI DEL CAPOGRUPPO PDL FRANCESCO BATTISTONI METTONO IN GUARDIA GLI ORGANI DI STAMPA

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota degli avvocati Enrico Valentini e Pierfrancesco Bruno

"In seguito ad una verifica sulla documentazione in nostro possesso – e dopo aver appreso da organi di stampa l’esistenza di un c.d. “dossier” contenente, tra l’altro, fatture e rendiconti di spese – abbiamo potuto accertare la assoluta infondatezza delle accuse mosse a carico del capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, Francesco Battistoni, dal quale abbiamo ricevuto l’incarico di tutelare nelle opportune sedi la sua immagine e quella del Gruppo Consiliare PDL, mediante presentazione di una denuncia con richiesta di sequestro della documentazione. Le predette fatture risultano palesemente contraffatte, ed in relazione ad esse il capogruppo procederà con il verificare i beneficiari dei relativi mandati di pagamento, verosimilmente differenti da quelli indicati nell’intestazione dei documenti contabili in questione. Ravvisiamo, nella condotta di chi ne ha determinato la diffusione, il goffo e subdolo tentativo di screditare, anche attraverso l’indebito impiego della stampa, non solo il nome di Francesco Battistoni, ma quello dell’intera compagine politica di appartenenza. Per contro, il Consigliere Francesco Battistoni si adopererà, con il sostegno del gruppo, al fine di chiarire ogni circostanza relativa alla vicenda, affinché in relazione ad essa sia fatta piena luce al più presto. Contemporaneamente, ci appelliamo agli organi di stampa affinché sottopongano ad attenta verifica le fonti dai cui promanano le notizie diffamatorie di cui sopra, onde evitare di prestarsi inconsapevolmente all’azione di disinformazione perpetrata attraverso le medesime."

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14/09/2012 LAZIO, SCANDALO FONDI PDL: BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA IN REGIONE
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LAZIO, SCANDALO FONDI PDL: BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA IN REGIONE

Redazione

Il Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di Finanza e' in questo momento nella sede del Consiglio regionale del Lazio, in via della Pisana, per acquisire documenti relativi all'inchiesta sulla gestione dei fondi del Pdl in cui e' indagato l'ex capogruppo Franco Fiorito per peculato. Il provvedimento e' stato disposto dalla Procura di Roma, che sulla vicenda sta conducendo una indagine. Fiorito avrebbe "deviato" circa 750mila euro di fondi del gruppo Pdl alla Regione sui suoi conti personali. "Il consigliere regionale del Lazio Franco Fiorito ha comunicato la propria sospensione dal partito. Decisione che il popolo delle liberta' ha immediatamente accolto e che implica anche la sua decadenza da segretario provinciale del partito di Frosinone. Convochero' nei prossimi giorni i coordinatori regionali del Popolo della Liberta' del Lazio per una valutazione sulla situazione politica regionale". E' quanto dichiara il segretario politico del Pdl Angelino Alfano.

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14/09/2012 ROMA, BUFERA NEL PDL PER SPESE PAZZE CON FONDI REGIONALI: BATTISTONI CONTRO FIORITO E FIORITO CONTRO TUTTI
23/08/2012 LAZIO REGIONE, PRESTO IL "CAMBIO DELLE PORTE"…. GIREVOLI E BEN OLIATE?



ROMA, BUFERA NEL PDL PER SPESE PAZZE CON FONDI REGIONALI: BATTISTONI CONTRO FIORITO E FIORITO CONTRO TUTTI

Sotto accusa potrebbe finire anche il presidente del consiglio regionale, Mario Abbruzzese, presunto artefice del sistema, inaugurato due anni fa, che permette ai gruppi consiliari di ricevere finanziamenti pari a circa 15 milioni di euro l’anno, distribuiti proporzionalmente a seconda del numero dei consiglieri.

 

Angelo Parca

Francesco Battistoni capogruppo Pdl alla Pisana è stato ascoltato dal Procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Alberto Pioletti come persona informata sui fatti. Ai magistrati Battistoni ha consegnato qualche documento e una relazione sulla quale gli uomini del Nucleo valutario dovranno fare chiarezza. «La situazione dei conti del Pdl della Regione Lazio è ormai nota a tutti. Sono venuto qui per fornire elementi di certezza e chiarezza».  Ha dichiarato Battistoni il quale avrebbe spiegato, in oltre due di colloquio con i magistrati,  che la vera difficoltà di dimostrare le presunte anomalie della gestione Fiorito, sta nel fatto di non poter produrre la documentazione amministrativa contabile del Gruppo per un periodo di oltre due anni, in quanto Fiorito  si rifiuta di consegnarla. Franco Fiorito, ex capogruppo Pdl alla Pisana, è ormai, finito nel mirino della procura di Roma per una indagine intende fare chiarezza nei conti del Pdl Lazio. Dalla procura gli viene contestato di aver fatto dal 2010 a oggi, almeno 109 volte la stessa operazione bancaria. Totale dell’importo “spostato”: 753 mila euro. Tutto inizia ha inizio con una segnalazione di Bankitalia all’antiriciclaggio. Perché? Passaggi sospetti di denaro che vanno ad alimentare un’inchiesta nei conti del PdL. I bonifici nell’occhio del ciclone riguardano importi sui 4.190 euro o 8.380 euro. Ma qual è il percorso che fanno questi soldi? I soldi vengono prima prelevati da uno dei due conti del gruppo del Pdl della Regione Lazio e trasferiti sui suoi personali conti correnti. Il più delle volte la destinazione finale è all’estero, verso cinque conti in Spagna. Nulla di male se non fosse la causale particolare dei versamenti: articolo 8 della legge regionale 14/98, ovvero una delle 4 voci dello stipendio mensile incassato dai consiglieri regionali laziali, e quindi il “rimborso spese” per mantenere “il rapporto tra eletto ed elettore”. Fiorito sostiene che lo stesso Battistoni, presentava ricevute da 7 mila euro per l’acquisto di vini raffinatissimi. O anche fatture per cene per due coperti da Ottavio a Santa Croce in Gerusalemme a base di ostriche francesi, moscardini, crudo misto, fragolino sale, olio e pepe (conto: 174 euro). Fiorito allarga il raggio della sua vendetta. Elenca le spese folli di altri componenti del partito. Vedi Veronica Cappellaro, presidente della commissione regionale Cultura che ha pagato per le cene sociali del gruppo Pdl circa 32 mila euro. E il castigatore è un santo? Probabilmente no: Per due anni e mezzo Fiorito, ex sindaco di Anagni, ha gestito il gruppo della Regione Lazio e con molta disinvoltura anche tutti i finanziamenti che affluivano sui due conti correnti. Nel 2011 sono entrati 2.735.502,15 euro e ne sono usciti 3.110.326,15. Il bilancio è rimasto in attivo solo grazie all’avanzo dell’anno precedente (888 mila euro circa). Tra le ricevute presentate al capogruppo Fiorito dai suoi consiglieri per ottenere il rimborso spicca lo champagne regalato agli amici: 2 bottiglie di Paul Goerg brut Rosè o di Taittinger Millesimée, una Magnum di Primitivo alla faccia della spending review.  Ma non è tutto. Sotto accusa potrebbe finire anche il presidente del consiglio regionale, Mario Abbruzzese, presunto artefice del sistema, inaugurato due anni fa, che permette ai gruppi consiliari di ricevere finanziamenti pari a circa 15 milioni di euro l’anno, distribuiti proporzionalmente a seconda del numero dei consiglieri. Fondi che in precedenza venivano erogati nelle cosiddette “manovre d’aula” e servivano per i progetti sul territorio richiesti dai consiglieri: dalle piccole opere pubbliche a sagre e mostre. Ora, invece, vengono ripartiti direttamente ai gruppi e servono principalmente per il pagamento degli stipendi dei collaboratori e per far funzionare la struttura. Insomma il Pdl in Regione è finito in una vera e propria bufera dove il fatto che emerge è che mentre i cittadini stringono la cinghia, i politici l’allentano.