CHI COMANDA IN FORZA ITALIA?: SILVIO E L’ANGELO AZZURRO

di Emanuel Galea

In tanti si staranno chiedendo: chi comanda in Forza Italia? Chi decide le varie politiche? I più ingenui probabilmente risponderanno subito : è “lui”, il cavaliere. Risposta sbagliata. L’ex Cavaliere, ormai, non fa altro che prestare la sua voce, si limita unicamente a promulgare quanto gli viene proposto. Qualcuno penserà, da Giovanni Toti, suo nuovo consigliere politico per il programma di Forza Italia, appositamente nominato lo scorso 24 gennaio? Sbagliato di nuovo. Giovanni Toti non c’entra nulla. E allora?

Gabriel Garcia Marquez ci dà un sicuro indizio: “Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo”. Traduzione: per quella persona per cui sei tutto il mondo, tu non puoi rifiutare nulla. Impigliato nelle strette maglie della giustizia e braccato a vista dalle procure di Napoli e di Milano, deluso da defezioni nel suo partito, spogliato dall’onorificenza di Cavaliere, messo alla porta dal Senato, ha cercato di rilassarsi nei festini dei vari bunga bunga in compagnia di olgettine e papi-girls. Alla fine è approdato ad una relazione stabile accanto alla giovane fidanzatina. Francesca Pascale, come  “l’algida femme fatale”, irruppe a villa Arcore, portando un raggio di sole ed un sorriso per Silvio. La first lady non porta solamente il raggio di sole. Vuole un bene pazzo al  suo “rubacuori” ma non disdegna aver voce nel suo partito. E’ impaziente. Non chiede ma la voce se la prende da sola Berlusconi ratificherà senza meno. Francesca annuncia un disegno di legge firmato Forza Italia a favore delle coppie gay. Parla come un dirigente di lunga carriera e crede di dare “uno scoop” annunciando la propria adesione al primo Calabria Pride della storia, e poi aggiunge:  “Si sta costituendo in FI un dipartimento Libertà civili e diritti umani, una novità per la politica nazionale che ufficializzerà l’intenzione di Berlusconi di dare segnali forti e chiari in favore dei nostri concittadini Lgbt, delle loro famiglie e dei loro amici”. La ratifica da Parte del “rubacuori” non è tardata ad arrivare. Ha ben scritto di lui Giuliano Ferrara: “Berlusconi  abbandona così il volgare machismo del barzellettiere anti gay per cedere alle sirene del relativismo”.

La Pascale detta la politica e Silvio la annuncia: “Uno dei primi compiti del dipartimento sarà la stesura del disegno di legge di Forza Italia sulle Unioni civili. Non si tratta di una battaglia di parte, ma di una richiesta trasversale di buon senso. Anche per questo, ho riconosciuto gli errori commessi in passato da molti esponenti del centrodestra che mi auguro s’ispirino da qui in avanti ai principi liberali di rispetto di ogni singolo individuo contro ogni discriminazione di genere”.

Ai simpatizzanti di Forza Italia, a tutti quelli che ancora credono nelle fiabe, chiediamo di fare uno sforzo di memoria.

I lettori meno giovani ricorderanno, senza meno, un bellissimo film, L’Angelo Azzurro, di Jose von Stemberg con la magistrale interpretazione di Marlene Dietrich nella parte di Lola Lola. Da ricordare la figura patetica del professore Immanuel Rath, nella scena, quando venendo a sapere che i suoi alunni frequentavano un locale, per quei tempi,  poco raccomandabile, dove si esibiva Lola Lola, decide di indagare di persona su quell’ambiente. Si ritrova affascinato dalla donna al punto da diventarne lo schiavo.

Due sono le scene antitetiche: la professionalità, severità e rigida condotta del professore in aula e lo stesso professore, schiavo di Lola Lola, sul palcoscenico, senza ritegno e senza pudore, mascherato da volatile, a cantare “chicchirichì”, per piacere all’oggetto dei suoi desideri.
Squarcio amaro del fascino che emana la freschezza di una donna su un uomo ultramaturo.
Storia vecchia. Il film è stato girato nel 1930. Una storia che si ripete in continuazione. Chi si aspettava novità politiche, federazione dei moderati, sappia che la politica di FI si prepara nella cucina e con gli ingredienti della Pascale.




SILVIO BERLUSCONI E IL DUBBIO AMLETICO

"Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli”.

 

di Emanuel Galea

Il Movimento Politico Forza Italia  nasce nel novembre 1993. Nel 2009 converge nel Popolo della Libertà per poi ritornare all’originale Forza Italia nel 2013. Oggi, Sergio Gaddi sta proponendo, dopo la sentenza della Cassazione, di ricambiare in “Berlusconi”. Falstaff di Shakespeare, se fosse qui, avrebbe risposto: "È questa la terza volta, ed io spero che il dispari mi porti bene. Ma svelta! Dicono che i numeri dispari hanno un influsso soprannaturale sulla nascita, la morte, e la fortuna… andate.“ Andate dove? Verso una nuova nascita? Verso la fortuna? Verso la morte politica? Questo è il dilemma per il fu cavaliere, questo è il rompicapo. "Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli”.

Barbara Berlusconi, figlia di Veronica Lario, preme e vuole che il padre la metta capolista alle europee. La Pascale, nessuno sa con quale titolo, insiste sulla candidatura della figlia di Silvio Marina Berlusconi. La Carfagna non disdegna, nel caso  a prendere il comando del partito. Alta marea in Forza Italia, troppi galli a cantare. Il sito di Libero afferma : “Nel partito comanda la Pascale” e Il Giornale mette in prima pagina: “La bomba Pascale su Forza Italia – ora comanda lei” Berlusconi si ridesta dal torpore ed ha uno scatto di virilità : “Sono tutte invenzioni. I miei figli non saranno candidati nelle liste per le europee”. 

Finalmente una ferma decisione. Sembra una risposta ai tanti galli che agitano il cortile dell’allevamento forzista. Francesca Pascale ha scatenato un terremoto. Forza Italia è in subbuglio più di quanto provocato dall’interdizione. Brutte impressioni sta dando Forza Italia in questi momenti. Sembra un reggimento in disarmo, un “rompete le righe”. In un’intervista, Gasparri etichetta le deputate di FI come “nominate da Berlusconi”. La risposta della Carfagna segue subito, dicendo che lui, Gasparri, non le sembra che sia lì,  grazie al consenso, ”almeno nelle ultime due, tre legislature, bensì perché nominato da Berlusconi come tutti noi".

Denis Verdini è amareggiato. Infastidito dalle dichiarazioni di Francesca Pascale e resosi conto che a comandare in Forza Italia ora sono i "quadrumviri", cioè la fidanzata del "capo", Maria Rosaria Rossi, Giovanni Toti e Marcello Fiori, si permette di levare un sassolino dalla scarpa: “ Io con la politica ci ho solo rimesso".

Il 10 aprile bussa al portone di Piazza San Lorenzo in Lucina e le previsioni non dicono tanto bene, pioggia a catinelle, un nubifragio e cieli scuri.   Il contatore gira inesorabilmente verso il 25 maggio e un ex grande partito di maggioranza rischia di mancare l’appuntamento con le prossime europee.
 




UN ALIENO IN POLTRONA E’ QUELLO CHE CI SERVE

Chiara Rai

Una barcaccia alla deriva. Una misera, flatulenta, rabbrividevole, miserrima, burlesca barcaccia alla deriva. Mentre il Commissario Bondi detta da Roma la linea a tutto il Paese per una vera e propria dismissione della sanita' pubblica, per passare probabilmente al sistema delle assicurazioni e della sanita' integrativa, mentre il cavaliere ha ufficializzato il “bunga, bunga” come ha detto il Bild con la sua fidanzata Francesca Pascale di 27 anni, mentre Montezemolo, Riccardi e Casini premono sull’acceleratore per portarsi via Monti in cabrio e fare centro alle politiche, mentre nessun sindaco della Provincia di Roma ha alzato la manina ed espresso considerazioni rispetto al processo in corso di costituzione della Città Metropolitana soltanto perché la Polverini, poco prima di dimettersi, ha impugnato il decreto di fronte alla Corte Costituzionale. La barcaccia sta andando a sfracellarsi contro il muro dell’umiliazione. Se all’inerzia risponde solo la crisi e non c’è nessuno in grado di dirci dove andare a sbattere la testa allora è meglio tenere ben saldi i piedi per terra e dire l’Ave Maria prima di mettere la nostra croce sulle schede elettorali.

Chi si candida oggi? Chissà. Sarebbe meglio che ci corresse incontro Babbo Natale annunciando la candidatura, lui sì che l’Imu la saprebbe abbattere con un bel colpo di corna di renne. Il capolinea è superato da un pezzo e adesso il paniere delle proposte sta iniziando a crescere a dismisura ma la scarpetta la si è fatta da un pezzo. Prendiamo un Paese che funziona, come ad esempio la Finlandia e cloniamolo. Solo questo possiamo augurarci dal basso delle nostre tasche vuote.

Se domani si candidasse un alieno a presidente del consiglio è sicuro che saprebbe governare meglio di quanto si è fatto finora. Adesso spira l’aria montiana, noi poveri disgraziati che abbiamo collezionato sacrifici per la gioia della Fornero ci siamo auto convinti che Monti ha fatto il nostro bene e che è meglio continuare a sguazzare nella crisi piuttosto che auto infliggersi pene già scontate. Un alieno in poltrona è quello che ci serve, ci darebbe lezioni di come si campa anche se senza il consenso dell’Europa. Noi che di nostrano c’è rimasto ben poco, aspettiamo un supplizio che durerà il tempo di una supposta. L’ordine dei giornalisti ci fa sapere che Monti ha rimandato la conferenza stampa…prende tempo e noi festeggiamo con un quarto di panettone. Poi campagna elettorale lampo e il punturone sarà indolore.