FORMIA, NESSUN COLPO DI SCENA AL BALLOTTAGGIO: BARTOLOMEO E’ IL CANDIDATO SINDACO

A.C.
 

Formia (LT) –  “Ora sapete come è l'aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile, schizzinosa: non trova mai tanto che le basti, perché, in sostanza, non sapeva quello che si volesse”.
Chi ricorda come finisce davvero il romanzo del Manzoni “I Promessi Sposi”?
E’ Con questi ultimi versi che lo scrittore riserva ai suoi lettori la descrizione della protagonista, Lucia, e soltanto alla fine del testo, si capisce così chi è e com’è veramente, la Mondella.
Non una principessa dai capelli biondi e gli occhi azzurri .


Il parlare che, in quel paese, s’era fatto di Lucia, molto tempo prima che la ci arrivasse; il saper che Renzo aveva avuto a patir tanto per lei, e sempre fermo, sempre fedele; forse qualche parola di qualche amico parziale per lui e per tutte le cose sue, avevan fatto nascere una certa curiosità di veder la giovine, e una certa aspettativa della sua bellezza. Ora sapete come è l’aspettativa: immaginosa, credula, sicura; alla prova poi, difficile, schizzinosa: non trova mai tanto che le basti, perché, in sostanza, non sapeva quello che si volesse; e fa scontare senza pietà il dolce che aveva dato senza ragione. Quando comparve questa Lucia, molti i quali credevan forse che dovesse avere i capelli proprio d’oro, e le gote proprio di rosa, e due occhi l’uno più bello dell’altro, e che so io? cominciarono a alzar le spalle, ad arricciar il naso, e a dire: – eh! l’è questa? Dopo tanto tempo, dopo tanti discorsi, s’aspettava qualcosa di meglio. Cos’è poi? Una contadina come tant’altre. Eh! di queste e delle meglio, ce n’è per tutto. Venendo poi a esaminarla in particolare, notavan chi un difetto, chi un altro: e ci furon fin di quelli che la trovavan brutta affatto”.


Sandro Bartolomeo, che già al primo turno aveva raccolto un ottimo bagaglio di voti, che per poco più di una manciata venuti meno, quasi poteva non andare al ballottaggio, Ernesto Schiano, che con le aspettative di chi ingrana una marcia conosciuta, però su un motore nuovo, di aspettativa ne aveva creata tanta, soprattutto nei giovani pd.
Con il 65,92% delle preferenze (1553 voti), è Sandro Bartolomeo il candidato sindaco di Formia, scelto oggi dai suoi concittadini  al termine del ballottaggio per le primarie e che ha arenato  lo sfidante Schiano, con il 34,8% di preferenze, tradotte in 803 voti.

 




FORMIA, BALLOTTAGGIO CENTROSINISTRA: L'INTERVISTA A SANDRO BARTOLOMEO

Massimiliano Spiriticchio

Formia – Ha quasi chiuso la partita al primo turno ed ora si mostra sicuro di riuscirci al secondo: Sandro Bartolomeo, candidato alle primarie del centrosinistra a Formia, non fa mistero del suo sentirsi quasi vincitore e lo racconta a L'osservatore laziale, scegliendo di rivolgersi direttamente ai cittadini.

Come commenta il voto di domenica scorsa?
C’è stata una grande affluenza. Questo dato è molto molto positivo. Il numero di elettori che sono andati a votare è statoli doppio di quello registrato alle primaria per le politiche qui in città. Era inaspettato inoltre che io avessi quasi il 50per cento.


Si spogli per un attimo della veste di candidato in corsa ed indossi quella di osservatore esterno. Cosa prevede per il ballottaggio?
Non prevedo sorprese. La distanza è molto alta. Al primo turno mi sono mancati solo trentadue voti.

Se dovesse rivolgersi a chi ha votato domenica scorsa per gli altri candidati, in particolare quelli usciti al primo turno, cosa direbbe?
Credo che nel ballottaggio i cittadini si riprenderanno la loro libertà di voto. Decideranno loro. Conto sul blocco che mi ha votato.

Qual è la situazione da risolvere con più urgenza a Formia?
La situazione è urgente è di sicuro quella occupazionale, il lavoro, soprattutto quello giovanile. Va detto certamente che il Comune non può fare molto su questo, però qualcosa può fare. Ad esempio, può rendere la città più appetibile. Poi ci sono la viabilità ed il Centro Commerciale Naturale che possono rappresentare fattori importanti.

Non crede che, se le primarie in fondo sono una condivisione con tutti i cittadini, la regola di poter votare al secondo turno solo se si è votato al primo limiti un po’ la libertà dei cittadini di scegliere?
Sono regole nazionali, non le ho decise io. Non posso discutere le regole. Questo evita che ci siano al secondo turno inserimenti di elettori di altri partiti.  

 

 

 




FORMIA, BALLOTTAGGIO PRIMARIE: L'INTERVISTA A ERNESTO SCHIANO

Angela Carretta / Massimiliano Spiriticchio

Formia (LT) – Soddisfazione e realismo: Ernesto Schiano non nasconde nessuno di questi due sentimenti a pochi giorni dal primo turno delle primarie, mentre già si prepara alla sfida decisiva con Sandro Bartolomeo. Il candidato classe 1973 del Pd punta a vincere, pur sapendo che non sarà facile, e racconta a L'osservatore laziale il suo progetto politico, le primarie e la Formia che immagina.

Partiamo dal voto di domenica scorsa. Come lo commenta?
“In modo molto positivo. Siamo partiti da pochissimo tempo, ma abbiamo raggiunto un grande risultato senza avere la preparazione e la struttura che ha sorretto altri candidati, ma dovendo anzi affrontare quanti più ostacoli possibile”.

Si spogli per un attimo della veste di candidato in corsa ed indossi quella di osservatore esterno. Cosa prevede per il ballottaggio?
“È durissima! Inutile nascondersi dietro un dito. Ma noi non ci scoraggiamo. Siamo completamente alternativi rispetto a Bartolomeo. Gli elettori hanno scelto per questo secondo turno i candidati più distanti tra loro”.

Mi da l’assist per la prossima domanda. Cosa dice agli elettori degli altri candidati, soprattutto quelli usciti sconfitti al primo turno?
“Con Erminia (Cicione, ndr) e Maria Rita (Manzo, ndr) ci siamo incontrati spesso in questa campagna elettorale ed abbiamo davvero molti punti del programma in comune. Bartolomeo ha invece un programma differente:lui vorrebbe riprendere il discorso interrotto cinque anni fa. Ma adesso tante cose siamo in un altro periodo storico ed è il momento di cambiare”.

Qual è la situazione da risolvere con più urgenza a Formia?
“Il lavoro, il lavoro, sicuramente il lavoro. Bisogna ridare speranza nel futuro ai giovani. Questo è un territorio che invecchia. Occorre dare opportunità ai giovani”.

Come ci si può riuscire?
“Partendo dalle piccole cose. Questo è un territorio che ha grandi potenzialità che possono essere sfruttate attraverso progetti. Noi siamo contrari alla Pedemontana, al porto turistico o al nuovo ospedale. Non servono progetti faraonici. Bisogna invece puntare su tante piccole cose, sul turismo, quello vero, e sui progetti che fanno crescere e danno opportunità”.    

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