FORMIA, AMMINISTRATIVE 2013: L'INTERVISTA A BENEDETTO ASSAIANTE (LISTA PER FORMIA)

Massimiliano Spiriticchio

Formia (LT) – Ultime ore prima del voto a Formia. Alle comunali Benedetto Assaiante si presenta da uomo della Giunta uscente e punta a proseguire il lavoro svolto finora. All’osservatore laziale il candidato sindaco della Lista per Formia spiega quali saranno gli aspetti sui quali intende puntare.

Assaiante, lei ha dichiarato di essere favorevole al Porto Turistico ed al nuovo Piano Regolatore, ma ha anche affermato che non si possono illudere i cittadini promettendo grandi cose: può precisare meglio?

“Oggi con pochi soldi non si possono certo fare fuochi d’artificio. Attualmente ci sono in campo opere già in corso. Le due che lei ha citato, cioè PRG e Porto Turistico, sono legate tra loro. Il Porto Turistico è stato votato all’unanimità dal Consiglio comunale. Ora bisogna incontrare la società incaricata di realizzarlo e servono la Valutazione Ambientale Strategica e la Valutazione d’Impatto Ambientale. Il turismo è per noi un volano. Inoltre le due opere saranno di supporto l’una all’altra: Il Porto infatti non potrà essere un parcheggio di barche a mare. Fin qui, su questi due temi, è stato fatto un buon lavoro. Sul PRG c’è già stato un voto in Consiglio comunale. Ora si tratta di dare l’approvazione definitiva. Inoltre c’è una terza cosa da fare: deve infatti essere ristrutturato il Seven Up facemdone un Centro Congressi. Così si potrebbe puntare anche sul turismo congressuale. Anche lì c’è un finanziamento regionale in atto”.

Che pensa di come è stata gestita dai media la campagna elettorale?

“È stata gestita correttamente. La campagna elettorale è stata tranquilla. C’è stato spazio abbastanza ragionevole per il sottoscritto. Sono stato contattato da tutti i media”.

Il lavoro è uno dei temi centrali. Cosa propone su questo punto?

“L’unica nostra preoccupazione dovrà essere creare lavoro per i giovani. Mi auguro che il Governo nazionale ci aiuti. Cercheremo di rivolgerci alle opportunità nazionali e governative per creare occupazione. Perciò mi auguro che decollino PRG e Porto Turistico: si calcola che ogni posto barca porterebbe tre posti di lavoro. Questo tema mi interessa molto, anche perché sono padre di due figli disoccupati”.

Quali sono le sue proposte sulla viabilità?

“Occorre migliorare le strade. Ma soprattutto c’è la questione della Pedemontana. Il futuro sindaco sottoponga a Governo e Regione questa tematica. Lì c’è in ballo la gestione del traffico legato ai TIR ed al commercio. Il progetto ha già ricevuto tutte le approvazioni necessarie, ma è fermo al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica perché si devono stabilire i fondi”.     




FORMIA, CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE DEL CANDIDATO SINDACO SANDRO BARTOLOMEO

Redazione

Formia (LT) – Il 24 Maggio, alle ore 19.00, presso le cinque fontane di fronte Largo Paone, Sandro Bartolomeo e la coalizione di centro sinistra chiudono la campagna elettorale con un comizio d'amore per Formia. Riprendendo il bel titolo del documentario di Pier Paolo Pasolini, il comizio sarà incentrato sulle emozioni raccolte durante la campagna elettorale e sulle proposte per trasformare in azione politica la rabbia, la speranza, la passione e il desiderio per una città migliore. Il comizio d'amore sarà l'occasione per ribadire i poli di riferimento della proposta culturale e politica del centro sinistra formiano. Unire esperienza e innovazione, valorizzare il capitale sociale costituito dalle tante competenze presenti in città umiliate da cinque anni di malapolitica. A chiusura dell'evento, un aperitivo di buon augurio sul lungomare di Vindicio, nei pressi del chiosco Welcome.




FORMIA ELEZIONI: ZINGARETTI A SOSTEGNO DI SANDRO BARTOLOMEO

Redazione

Formia (LT) – Ecco che Bartolomeo tira fuori l'asso, a pochi giorni dalle elezioni: Nicola Zingaretti incontra i cittadini di Formia, mercoledì alle ore 19, a sostegno del centro sinistra e di Sandro Bartolomeo.Regione e Comune sono i due attori pubblici che intervengono maggiormente nel determinare la vivibilità della città. " Sarà l'occasione – dice Bartolomeo –  per parlare, concretamente, di interventi da realizzare insieme, come l'Ospedale del Golfo, il rilancio del trasporto pubblico locale, la città dei bambini e dei ragazzi al Parco De Curtis, il museo civico alla Di Donato, il centro congressi all'Ex Seven up".




FORMIA, ELEZIONI AMMINISTRATIVE. PAOLA VILLA: "I CITTADINI VOGLIONO SAPERE"

 

Massimiliano Spiriticchio

Formia (LT) – Il voto per le comunali si avvicina e cresce l’interesse dei cittadini di Formia verso i temi al centro del futuro delle città, ma anche verso il modo di condurre il dibattito politico tra i vari soggetti in campo. Abbiamo fatto, su questo punto, alcune domande a Paola Villa, candidata sindaco per Rete dei Valori ed Un'Altra Città. 

Ci racconti la campagna elettorale da cittadina e non da candidata sindaco: come sta svolgendo?

“La campagna elettorale è per alcuni versi molto sobria. Non ho sentito parole urlate, né ci sono state offese. La pubblicità è però un'offesa per il territorio, con manifesti ovunque e volantini distribuiti a volontà. Quanto scritto su alcuni programmi elettorali in merito a trasparenza e rispetto delle regole è già stato di fatto tradito”.

Nel suo ultimo comizio pubblico e, più in generale, c’è stato qualcosa che l’ha turbata?

“No. I comizi pubblici sono stati anzi un’esperienza molto positiva. Le persone hanno voglia di conoscere. Tutti vogliono sapere cosa si farà dopo, tutti si stanno interessando”.

Cosa c’è di diverso in questa campagna elettorale rispetto alle precedenti?

“Cala il voto clientelare, scontato. Stiamo coinvolgendo i cittadini. Noi li abbiamo coinvolti fin dalla fase di costruzione del programma. Si torna a parlare con i singoli nelle piazze, nei condomini, nei luoghi di lavoro. Noi siamo favorevoli alle nuove tecnologie, riteniamo che possano migliorare la vita dei cittadini, ma ora stiamo tornando a fare quello che la politica dovrebbe fare sempre, cioè avere un confronto reale con i cittadini”. 

Perché, secondo lei, ci sono tante liste e tanti candidati?

“C’è un andamento nazionale, a causa della crisi dei grandi partiti che hanno abbandonato i valori. Si sono difese le filiere di appartenenza. Oggi esiste il civismo, c’è un fiorire di liste civiche legate al territorio”.

Cosa pensa in merito alle opere pubbliche da realizzare a Formia?

“Servono opere sulla viabilità. Qui negli ultimi anni non è stata considerata prioritaria. Negli ultimi cinque anni si sono fatte opere incomplete o fini a se stesse. Le opere pubbliche devono avere una valenza. Devono essere completate le opere incompiute, ma soprattutto si deve mettere mano al problema della viabilità”.




FORMIA (LT), AMMINISTRATIVE 2013: L’INTERVISTA A PAOLA VILLA

Massimiliano Spiriticchio

Formia (LT) – Continua la campagna elettorale che porterà i cittadini formiani a scegliere il loro sindaco a fine maggio. Diversi i soggetti che si candidano ad amministrare la città, in un voto in cui si sfideranno sia forze politiche nazionali che formazioni locali. Tra queste ultime non nasconde le sue ambizioni di vittoria la lista civica Un’altra città che propone la candidatura della prof.ssa Paola Villa. L’osservatore laziale l’ha incontrata chiedendole di raccontare le sue idee su vari
punti al centro dell’attenzione dei formiani.

Gentile professoressa, dalla cattedra alla politica. Perché?
“Perché in realtà io insegno ai ragazzi a partecipare alla vita che li circonda, ad interessarsi ai problemi che riguardano la realtà in cui vivono. Volevo dare ai ragazzi l’esempio di come le persine si occupano di queste cose e ci metto
no la faccia”.

Il suo programma appare una fucina di idee sempre in fermento per essere migliorate. Ma cosa vogliono davvero i suoi con cittadini per Formia?
“I formiani vogliono regole chiare, trasparenti, leggibili ed attuate nella Casa Comunale. Vogliono inoltre il decollo del turismo avendo a disposizione maggiori possibilità economiche”.

Trasparenza e partecipazione sono le spine dorsali di Un’altra città: con quali prospettive? Cosa vi aspettate che accada?
“Noi stiamo coinvolgendo tutti i cittadini, tutte le associazioni, tutti i comitati. Non diciamo che una certa associazione non va bene perchè non è vicina alle nostre idee. Il nostro programma viene spiegato a tutti. Gli altri partiti ci fanno notare di aver fatto altri test, soprattutto alle ultime politiche. Ma le amministrative sono tutta un’altra storia, perché si parla della città. Noi puntiamo ad arrivare quantomeno al ballottaggio. Poi, al secondo turno, come si dice, non c’è trippa per gatti!”

Domanda da giornalista: per quanto riguarda la comunicazione istituzionale, c’è più bisogno di regole o necessità di contenuti informativi?
“Entrambi. Le regole finora sono mancate. Qui la comunicazione è stata gestita dai portavoce di sindaci e Giunte comunali. C’è stata probabilmente anche una carenza d’informazione istituzionale. Dev’essere infatti l’informazione non dell’amministrazione, ma della Casa Comunale. Invece abbiamo avuto un’informazione trascurata e non adeguata per il cittadino. Qui come altrove, non è stata sostanzialmente rispettata la legge sugli Uffici Stampa, né è stato eseguito quanto dice l’art. 11 della legge Brunetta che prevede di mettere online i bandi, le concessioni e tutti gli atti pubblici del Comune”.

Qual è secondo lei il problema più urgente da risolvere a Formia e come riuscirci?

“Il problema più urgente è l’ordine, la sicurezza dei cittadini. Occorre una sinergia tra le varie forze in campo. Servono tavoli tecnici con le forze dell’ordine, che sono sempre state attente alla necessità di una sinergia, e le associazioni. Qui sono state registrate infiltrazioni camorristiche. Oltre a questo, c’è il problema dello sviluppo economico. Noi qui abbiamo una splendida località turistica ricca di spunti d’interesse che si chiama Formia. Manca un Consorzio che riunisca tutte le associazioni di categoria che si occupano di turismo mettendole in condizione di portare avanti lo stesso programma. Bisogna creare le condizioni perché si fac
cia turismo 360 giorni su 365 all’anno”.  




FORMIA ELEZIONI: L'INTERVISTA A GIOVANNI NOCELLA CAPOLISTA DELLA LISTA M5S

Massimiliano Spiriticchio / Angela Carretta

Formia (LT) – La campagna elettorale per le comunali a Formia entra nel vivo. Chiuse le urne delle primarie, scaldano i motori anche le altre forze politiche. A scendere in campo è anche il Movimento 5 Stelle che, qui come nel resto d'Italia, propone, con il suo candidato sindaco Paolo Costa, un programma di cambiamento rispetto alla direzione intrapresa dalla politica formiana negli ultimi vent'anni.

L'osservatore laziale ha cercato di capire i contenuti di questo cambiamento e lo ha fatto ponendo alcune domande ad uno dei candidati della lista Formia 5 Stelle. Giovanni Nocella, 61 anni, napoletano vive a Formia da oltre 20 anni e segue il M5s dal 2008 quando partecipò alle elezioni comunali a Formia con una delle prime liste civiche ispirate da Beppe Grillo. E’ capolista della lista del MoVimento 5 Stelle Formia.

Che cosa l'ha spinta a candidarsi?
“Personalmente non mi sono mai iscritto ad un partito politico e non avrei mai pensato di poter fare politica attiva perché ho sempre avuto un’immagine negativa dei partiti politici. Poi tramite il M5s ho capito che ci può essere un modo diverso di partecipare alla vita politica del proprio paese, della propria città e quindi mi è venuta la voglia di fare qualcosa anche io, di partecipare da cittadino”.

Il M5S è la new entry del panorama politico, quale è il dialogo con gli elettori? E con i giornalisti? Come proponete di gestire la comunicazione del Comune?
“Sono tre domande in una! Con gli elettori è un dialogo diretto che tende a coinvolgerli invitandoli a diventare a loro volta attori e protagonisti della politica. Nella passata campagna elettorale per le politiche e per le regionali abbiamo sempre detto che non ci serve il voto fine a sé stesso, ma serve la partecipazione del cittadino, soprattutto nel dopo elezioni. Per queste comunali credo siamo stati l’unica forza politica a dare ad ogni cittadino di Formia la possibilità di candidarsi, sempre che rispondesse ai requisiti minimi che chiediamo e condividesse principi ed obiettivi del M5S. Per quanto riguarda i giornalisti noi non abbiamo niente contro di loro, soprattutto a livello di testate locali. Con i media che io  definisco “di regime”, a livello nazionale, si sa che i rapporti sono pessimi, ma questo essenzialmente perché sono loro che non fanno un’informazione critica ed obiettiva, sono semplicemente di parte e dimostrano chiaramente di avercela col M5S primo perché molti sono sul libro paga dei partiti e comunque molto condizionati da questi, secondo perché uno dei punti del ns. programma nazionale è l’eliminazione del finanziamento ai giornali. A livello locale sembra, ripeto sembra, che le cose vadano un po’ meglio. Quanto alla comunicazione del Comune spingeremo molto sulla informatizzazione per agevolare gli adempimenti dei cittadini ed il rapporto con l’amministrazione comunale, ma non ci dimenticheremo certo di chi ha difficoltà ad usare il computer o non lo ha proprio. Quindi cureremo anche l’assistenza diretta al cittadino. Nel complesso daremo ampio spazio alla trasparenza ed alla informazione, con la pubblicazione on line di tutti gli atti del comune, soprattutto quelli di spesa”.

Una volta eletto, qual'è il primo taglio che farebbe?
“Parlare di tagli in questo periodo è molto difficile. Sicuramente comincerei dalle consulenze esterne, che spesso sono espressione di clientelismo e il più delle volte completamente inutili o inutilizzate”.

Le politiche per il lavoro: cosa propone il M5S in concreto?
“Per il lavoro non ci può essere un provvedimento singolo che faccia il miracolo. Guardare come in passato e per molti anche oggi alle grandi opere come motore risolutivo dell’economia locale per noi è totalmente sbagliato. A parte che oggi non ci sono più tante risorse, bisogna considerare l’impatto ambientale che esse di solito comportano, che spesso non creano neanche posti di lavoro stabili o almeno in quantità accettabili, che diventano a volte le classiche  cattedrali  nel deserto e che ci voglio anni ed anni per la loro realizzazione e se per un motivo o per l’altro non si realizzano si è solo sperperato il danaro pubblico e a noi restano i ruderi ed i disoccupati. Se si riescono a trovare risorse economiche a livello locale per i lavori pubblici, secondo noi oggi come oggi vanno utilizzate innanzitutto per finanziare piccole infrastrutture che diano lavoro alle aziende del posto e creino veramente benessere per la città, pensiamo ad esempio alla riqualificazione dei piccoli porti turistici, ad alcune opere stradali che snelliscano la viabilità locale, alla manutenzione delle scuole e degli edifici pubblici e così via. Per il resto, a livello comunale, serve avere una visione globale di dove può andare la città dal punto di vista dello sviluppo economico con una proiezione almeno a venti anni e una miriade di provvedimenti in tutti i settori produttivi. Noi siamo per  una razionalizzazione nell’uso delle risorse e delle tecnologie, soprattutto nel campo della bioedilizia e del risparmio energetico; rifiutiamo la globalizzazione dei mercati e privilegiamo il piccolo commercio e le produzioni  e le risorse locali; favoriremo lo sviluppo della piccola ricettività a livello familiare, piuttosto che le grandi strutture; punteremo a migliorare la quantità e qualità dei servizi turistici e culturali; incentiveremo il ritorno alla terra ed alle coltivazioni biologiche e ciò non solo per dare lavoro ai giovani, ma perché riteniamo che una delle battaglie fondamentali per il paese sarà per il prossimo futuro assicurarsi la massima autonomia dal punto di vista alimentare oltre che energetico.  Questo e molto altro ancora, insieme con lo sviluppo dell’informatica, con le soluzioni in materia di trasporti e viabilità ed in tutti i vari settori in cui l’amministrazione comunale può intervenire, significano centinaia di posti di lavoro a patto che tutti si rimbocchino le maniche”.

Spesso le famiglie avvertono il problema di costi molto pesanti per i vari servizi come trasporti, mense scolastiche, spesa quotidiana, ecc. che risultano costosissimi per chi ha più di due figli: come affrontare questo problema? Potrebbe essere utile modulare il costo in base al reddito Isee meglio di quanto accade attualmente?
“I Comuni purtroppo non hanno più grossi margini di autonomia Se non si vuole ridurre la spesa sociale e quella per i servizi qualcuno purtroppo deve pagare e questo qualcuno si sa è il cittadino. In una fase di recessione come quella che stiamo vivendo credo che sia molto importante fare un forte richiamo alla solidarietà sociale e puntare su una più equa redistribuzione della ricchezza, per cui noi faremo senz’altro ricorso a tutta l’autonomia del Comune per agire da un lato sulla modulazione delle tariffe e dei costi  per le famiglie in base a reddito e nucleo familiare, dall’altro sull’applicazione delle aliquote impositive di competenza comunale che rispettino il principio della progressività sul reddito”.

C'è secondo il M5s un tema di particolare importanza che non è stato citato e su cui vorreste intervenire?
“Quello energetico. Perché è la nostra più grande scommessa per il futuro. Agire sul risparmio e sulla riqualificazione energetica in campo edilizio, passare dalle fonti fossili a quelle rinnovabili, ridurre l’uso dell’auto privata a favore del trasporto pubblico, promuovere la ricerca scientifica e lo spirito imprenditoriale nelle nuove fonti e forme di energia, utilizzare i rifiuti come ricchezza e fonte di beni e materiali da riciclare….. significa agire a tutti i livelli, riqualificare l’ambiente e il territorio creare  nuovi  posti di lavoro, migliorare il benessere della collettività senza aggravare ma anzi riducendo la nostra famosa impronta ecologica”.

 




FORMIA, BALLOTTAGGIO CENTROSINISTRA: L'INTERVISTA A SANDRO BARTOLOMEO

Massimiliano Spiriticchio

Formia – Ha quasi chiuso la partita al primo turno ed ora si mostra sicuro di riuscirci al secondo: Sandro Bartolomeo, candidato alle primarie del centrosinistra a Formia, non fa mistero del suo sentirsi quasi vincitore e lo racconta a L'osservatore laziale, scegliendo di rivolgersi direttamente ai cittadini.

Come commenta il voto di domenica scorsa?
C’è stata una grande affluenza. Questo dato è molto molto positivo. Il numero di elettori che sono andati a votare è statoli doppio di quello registrato alle primaria per le politiche qui in città. Era inaspettato inoltre che io avessi quasi il 50per cento.


Si spogli per un attimo della veste di candidato in corsa ed indossi quella di osservatore esterno. Cosa prevede per il ballottaggio?
Non prevedo sorprese. La distanza è molto alta. Al primo turno mi sono mancati solo trentadue voti.

Se dovesse rivolgersi a chi ha votato domenica scorsa per gli altri candidati, in particolare quelli usciti al primo turno, cosa direbbe?
Credo che nel ballottaggio i cittadini si riprenderanno la loro libertà di voto. Decideranno loro. Conto sul blocco che mi ha votato.

Qual è la situazione da risolvere con più urgenza a Formia?
La situazione è urgente è di sicuro quella occupazionale, il lavoro, soprattutto quello giovanile. Va detto certamente che il Comune non può fare molto su questo, però qualcosa può fare. Ad esempio, può rendere la città più appetibile. Poi ci sono la viabilità ed il Centro Commerciale Naturale che possono rappresentare fattori importanti.

Non crede che, se le primarie in fondo sono una condivisione con tutti i cittadini, la regola di poter votare al secondo turno solo se si è votato al primo limiti un po’ la libertà dei cittadini di scegliere?
Sono regole nazionali, non le ho decise io. Non posso discutere le regole. Questo evita che ci siano al secondo turno inserimenti di elettori di altri partiti.