FONDO REGIONALE CONTRO L’USURA: UN COLPO INDIRETTO AL GIOCO D’AZZARDO LEGALE NEL LAZIO

Redazione

Regione Lazio – Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la scorsa settimana una proposta di legge dal titolo "Interventi regionali in favore dei soggetti interessati dal sovraindebitamento o dall'usura". Attraverso la suddetta si è pensato di costituire un fondo regionale di 4,8 milioni di euro, per i primi due anni, volti a finanziare progetti a favore delle vittime dell’usura e del sovraindebitamento.

Dei benefici della legge, non potranno usufruire le imprese che praticano il gioco d’azzardo, o chi è stato sottoposto a procedimenti penali o subito condanne per reati d’usura. L’esclusione delle migliaia di imprese legate al settore dei Giochi, dalla possibilità di attingere ai fondi regionali, può essere considerato a tutti gli effetti come un ulteriore intervento finalizzato alla lotta contro il gioco d’azzardo patologico e contro le infiltrazioni della malavita organizzata, che negli ultimi mesi sta cercando con tutte le sue forze di introdursi in un mercato dai numeri interessanti.

Il gambling rappresenta però una risorsa sia per il Lazio che per l’Italia e il provvedimento sembra andare contro quelle aziende che operano in maniera pulita sia sul mercato terrestre, sia su quello online. I dati recenti confermano come il settore dei Giochi sia uno dei settori più floridi dell’economia nazionale.  L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha stimato nel 2014 un volume d’affari complessivo di circa 84,4  miliardi di euro, corrispondente al 4% del Prodotto Interno Lordo Italiano e derivante principalmente dagli incassi delle “macchinette”. Slot machine e videolottery costituiscono più del 50% della raccolta nazionale, grazie agli oltre 45 miliardi di euro incassati nel 2014, seguono giochi online con 15,5 miliardi, mentre al di sotto dei 10 miliardi di raccolta si piazzano i giochi tradizionali come Lotterie, Lotto e Bingo.

Il settore dei Giochi italiano sta ricevendo una spinta importante dal settore gambling online, nuova forza trainante del mercato, secondo quanto conferma il numero raddoppiato degli account di gioco, passato da 80.000 a quasi 160 mila, e la spesa di 726 milioni raggiunta lo scorso anno. Le nuove tecnologie modificano giorno dopo giorno gli usi e costumi dell’uomo digitale, sempre più attratto dal gioco online e dai suoi vantaggi spazio temporali. Il boom ha portato diverse aziende estere ad investire sul nostro mercato, come testimoniano le recenti new entry di Bet365 e del  casinò italiano di 32Red, due operatori al top a livello continentale.
Il Lazio è una delle regioni più attive in Italia, occupando il terzo posto complessivo in termini di spesa procapite per il gioco d’azzardo (1362 euro), dietro alla Lombardia (1407), e all’Abruzzo (1429 euro), leader inaspettato di questa particolare classifica.

La principale fonte di spesa è rappresentata ovviamente da new slot e vlt, diffuse in ogni angolo della regione da Viterbo a Cassino: solo Roma Capitale conta 300 sale slot, oltre 50.000 slot machine, corrispondenti al 12% degli apparecchi da intrattenimento registrati legalmente sul totale nazionale. Elevati anche i dati relativi alle Lotterie nazionali, e alle scommesse sportive, con una media per giocatore compresa tra i 50-90 euro. Per quanto riguarda invece il gioco online, rientriamo proprio tra le regioni in cui si sono registrate le più alte giocate online degli ultimi due anni.

Questo report sul fenomeno gambling nel Lazio evidenzia molte delle contraddizioni che si celano dietro il settore dei Giochi. Da un lato politici e istituzioni presentano un atteggiamento quasi antiproibizionistico nei confronti del gioco d’azzardo, dall’altro cooperano con imprese e associazioni del settore per mettere in cascina fieno utilissimo al bilancio economico dello Stato. Una contraddizione che è destinata a rimanere tale anche negli anni a venire, in attesa che ludopatia si abbassi ai minimi storici e che la filosofia di gioco responsabile si diffonda nella nostra cultura.